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INFLATION IS DEAD, DOLLAR IS BACK!
Sarà il periodo, sarà che la quarantena ha fuso molti cervelli e ne ha devastati altri, sarà che c’è una voglia matta di indovinare e prevedere qualcosa, parlando a vanvera ma erano anni che non sentivo scrivere e dichiarare simili idiozie…
MAMMA MIA quanta ignoranza! Ma quale inflazione ignoranti, il potere paranoico mondiale … ignoranti!
Franco Bruni: "Il potere economico mondiale vuole un ritorno dell'inflazione. Attenti, colpisce pensionati e dipendenti" https://t.co/ys4FvUUrWb— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) September 13, 2020
Addirittura il potere economico mondiale vuole il ritorno dell’inflazione…
“Ma l’inflazione è una brutta bestia, soprattutto quando – come dimostrano le esperienze del passato – se ne perde il controllo, cosa che in certe circostanze può avvenire facilmente. Eppure ci sono molte forze potenti nel mondo che spingono per questa soluzione, ma diciamolo con chiarezza: la maggior parte dei comuni cittadini avrebbe soltanto da perdere da un’inflazione accentuata, superiore al 2-3 per cento, che infatti è il limite che si sono date le banche centrali Usa ed europee”.
Professor Bruni, quali sarebbero le potenti forze che spingono per il ritorno dell’inflazione?
“Tutti i grandi debitori, il cui debito in termini reali diminuirebbe automaticamente se i prezzi aumentassero. Per fare un esempio semplice, se faccio un debito di 100 e dopo un anno il potere di acquisto di 100 euro si è svalutato del 5 per cento, perché i prezzi sono del 5% più alti, come debitore sono contento. Ovviamente i creditori no. I grandi debitori sono tutti i governi, che tra l’altro adesso hanno anche dovuto ulteriormente aumentare il loro debito pubblico per far fronte al Covid; e molti intermediari bancari e finanziari. Insomma, come vede, tutti i grandi protagonisti del potere economico mondiale”.
Se governi e finanzieri in tutto il mondo sono così interessati all’inflazione, perché in questi anni i prezzi sono rimasti sostanzialmente fermi? Eppure le banche centrali, comprese la Federal Reserve e la Bce, ci hanno provato in tutti i modi in questi anni, abbassando i tassi e immettendo liquidità nel mercato per aiutare un’economia tendenzialmente stagnante e far rialzare l’inflazione.
La risposta a questa ultima domanda ve la lascio leggere a Voi, inutile, nessuno oggi riesce a comprendere che questa è una DEFLAZIONE DA DEBITO, che il debito stesso è DEFLAZIONE, è così difficile per questi scienziati capire le basi dell’economia, studiare la storia no?
A partire dalla storia del Giappone, io me lo immagino il nuovo ordine mondiale dell’economia che stimola l’inflazione mentre collassa la velocità di circolazione della moneta, uno spettacolo…
Quella del Giappone poi è uno spettacolo, pensate che il potere economico in Giappone sono TRENTA ANNI che cerca di stimolare l’inflazione, da trenta anni inietta liquidità nel mercato e nelle aspettative e da trenta anni fallisce inesorabilmente!
Figurarsi poi quelli la barzelletta sull’inflazione che fa male alla classe media, sono decenni o centinaia di anni, che l’inflazione viene rilevata in maniera “errata” ad essere buoni, ad esempio in America i prezzi delle case e degli affitti, i costi dell’assistenza sanitaria e assicurativi, vengono “nascosti”, sottovalutati nel calcolo dell’inflazione.
Deflazione salariale, demografia, sviluppo tecnologico e bolle finanziarie sono potenti dinamiche deflattive che ci accompagneranno per tanti anni ancora.
Quanta voglia avrei di fare un bel dibattito con questi scienziati sull’inflazione, ma sarebbe come tirare un calcio di rigore dalla linea di porta senza portiere.
Basterebbe solo dare un’occhiata agli infiniti fallimenti della politica monetaria della BCE, Mario Draghi compreso, per comprendere come tutte le loro previsioni sono carta straccia.
Ma veniamo al dollaro, o meglio all’euro, la Lagarde nel fine settimana si è svegliata di brutto!
ECB President Christine Lagarde says the recent appreciation of the euro has partly offset the positive impact that the bank’s stimulus had in boosting inflation https://t.co/U07WfuH4jM
— Bloomberg Economics (@economics) September 13, 2020
Il presidente Christine Lagarde ha affermato che il recente apprezzamento dell’euro ha in parte compensato l’impatto positivo che lo stimolo della Banca centrale europea ha avuto nell’aumentare l’inflazione e ha ribadito che i responsabili politici sono pronti ad adeguare tutti i loro strumenti se necessario.
Evitiamo di continuare a fare errori, l’apprezzamento dell’euro che è già finito è solo uno dei fattori che ha attenuato l’inutile e fallimentare stimolo della politica monetaria.
Il Consiglio direttivo valuterà attentamente tutte le informazioni provenienti dall’economia dell’area dell’euro, compresi gli sviluppi del tasso di cambio, per quanto riguarda il loro impatto sulle prospettive di inflazione a medio termine, ha affermato domenica.
“Quando si tratta di raggiungere il nostro obiettivo di stabilità dei prezzi, non c’è e non ci sarà compiacenza”
Ma come ben sanno i lettori di Machiavelli, il problema non è la forza dell’euro che è pura illusione, ma quanto il dollaro sia sopravvalutato o meno, quale la sua forza come moneta rifugio e l’autunno e l’inverno ci daranno la risposta.
Secondo Robin Brooks i falchi dell’Europa, ovvero i soliti tedeschi e i loro cani da guardia, sostengono che la forza dell’euro rifletta un maggiore appetito per il rischio globale, ma in realtà è una delle loro leggende metropolitane, rispetto all’andamento del VIX e degli spread dei Paesi periferici, l’euro oggi dovrebbe essere a 1,07 almeno.
ECB hawks say the rise in Euro is fine, as it reflects better global risk appetite. That's not what a EUR/$ regression shows, folding in rate differentials, VIX (risk appetite) & periphery spreads. That says EUR/$ should be 1.07 (black). Euro at these levels (blue) is restrictive pic.twitter.com/VXn2fweoz0
— Robin Brooks (@robin_j_brooks) September 13, 2020
Inoltre se vogliamo parlare di valutazioni adeguate o meno…
Some US policy analysts hold a strong view that the Dollar is overvalued and others manipulate their currencies. But there's little evidence to back that up. The US current account deficit is narrow (lhs) & USD is right where fundamentals like interest differentials put it (rhs). pic.twitter.com/ZsJhw7yqvy
— Robin Brooks (@robin_j_brooks) September 13, 2020
Alcuni analisti politici statunitensi sono fermamente convinti che il dollaro sia sopravvalutato e altri manipolano le loro valute. Ma ci sono poche prove a sostegno di ciò. Il disavanzo delle partite correnti degli Stati Uniti è limitato e l’USD è esattamente dove lo dicono i fondamentali come i differenziali di interesse.
Elementare Watson! Robin non poteva dirlo nella maniera migliore, il valore del dollaro, intorno a 1,07 riflette solo i fondamentali e il differenziale dei tassi a differenza degli asini che non hanno ancora capito che i tassi a trenta anni in Germania sono a ZERO!
Leggetevi tutto il thread, ma soprattutto come vi insegniamo noi da anni, leggete le analisi di seri professionisti, non di fenomeni da baraccone che ogni giorno sono sul Financial Times o su Bloomberg, o peggio ancora sui giornali italiani a raccontare favole o diffondere errate leggende metropolitane.
Ma noi non abbiamo fretta, nessuna fretta, la verità è figlia del tempo e un cosiglio ve lo vogliamo dare, state LONTANI dai PAESI EMERGENTI, unici Paesi contro i quali il dollaro è davvero forte e potrebbe fare male se non rintraccia.
Sintesi finale, il dollaro a 1,07 era correttamente valutato nei confronti dell’euro e a breve ci ritornerà, il resto leggende metropolitane!
In settimana l’ultimo incontro della Federal Reserve prima delle elezioni americane, dopo non ci sarà più alcuna possibilità di contare sulle banche centrali, qualunque cosa accada!
un applauso ad Andrea che lo dice da 7 anni:
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Perfetta sintesi.
” …la vera domanda e’ come fa a non comprenderle un dotto della materia?”
Malafede pura ma anche demente per le illusioni strategiche fuori dalla realtà della gang di appartenenza, sorvolando sugli aggettivi conseguenti ai danni collaterali.
Sono pessimi, prevedibili in ogni singola mossa con largo anticipo e prima che ci abbiano pensato… e si illudono di “riformare” il mondo…
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invece di parlare di debito buono e debito cattivo come fece il nostro grande eroe Mario Draghi sarebbe cosa buona e giusta parlare d’inflazione buona o cattiva. l’inflazione dei prezzi al consumo e’ cosa buona e giusta se a spingerla sono gli incrementi salariali, mentre l’inflazone degli asset spinta dal debito facile e’ sempre e solo negativa in quanto frutto d’artifici monetari. se poi ipotizziamo un’inflazione dei prezzi in un contesto di deflazione salariale in effetti, parleremmo della tempesta perfetta per una vera insurrezione sociale. per fortuna, si fa per dire, chi e’ ben informato e comprende la situazione attuale, come noi lettori di icebergfinanza grazie al tuo grande lavoro, sa bene che queste politiche monetarie vegono spacciate per un mezzo volto ad ottenere l’inflazione dei prezzi al consumo che in realta’ viene depressa artificiosamente da queste stesse politiche e puntano solo ad incrementare all’infinito l’inflazione degli asset. Il deficente della Bocconi di turno un giornalista preparato avrebbe chiesto come questi presunti governi, banchieri e finanzieri vari sarebbero in gradi di gestire un debito insostenibile derivante dal rincaro di rifinanziamento che soffrirebbero nel contesto inflattivo che fa paventando. Ma se problematiche le capisce anche un profano ignorante la vera domanda e’ come fa a non comprenderle un dotto della materia? L’unica risposta sensata e’ che menta sapendo di mentire e perche’ pagato per farlo, l’alternatica e’ che sia un demente