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DRAGHI BCE GERMANIA… COUNTDOWN!
Mentre dotti, medici e sapienti, in questi giorni e settimane, hanno suggerito di restare lontani dal dollaro, lui, mister Greenback, è tornato puntuale all’appuntamento decisivo con l’ultimo supporto, prima del grande volo…
Visto che gli amici di Machiavelli già sanno dove siamo diretti, facciamolo vedere anche agli altri…
Mister Draghi non ha alternative per tenere in iedi la Germania, la quale collasserà comunque in autunno quando Trump darà il via ai dazi sulle auto tedesche.
I dati di oggi, in Germania e in Europa, non sono brutti, sono semplicemente orrendi…
IHS Markit Germany Manufacturing PMI a caduto ulteriormente a 43,1, il più basso in 84 mesi ( data ultima recessione). Corrisponde all’indice generale ZEW tedesca che diventa negativo questo mese per la prima volta dal 2010.
I nuovi ordini dall’estero sono addirittura terrificanti…
Non solo, quello europeo è in lento ed inesorabile declino, erano 75 settimane che non si vedeva un simile risultato…
Nel frattempo tra un record e l’altro dei mercati, brutto davvero anche quello americano…
Solo un rapido accenno a quello che accade nell’economia reale, tanto ormai non importa più a nessuno, si tratta semplicemente di fake news o gossip, ciò che conta è cosa faranno in ritardo come sempre le banche centrali e come reagiranno i mercati alle terribili notizie in arrivo, bad news is good news!
E’ vero che le vendite di nuove abitazioni sono salite del 7 % ma le revisioni dei mesi precedenti sono assolutamente negative, una diminuzione del 6,9 % ad aprile e una del 7,8 % a maggio. Pensa che in Americano sono preoccupati per il continuo calo delle venidte di case esistenti, nessuno che si chiede come mai i prezzi hanno raggiunto un nuovo massimo storico ben al di la della crisi subprime, 285.700 dollari in media, oltre il 4 % di aumento rispetto al 2018 e ormai sono sette anni che i prezzi salgono dal 2012 e i salari sono sempre quelli.
Noi ci fermiamo qui, non sappiamo se super Mario riuscirà a non deludere i suoi mercati, c’è già il giochino dell’inflazione da raccontare domani…
Draghi Prepares His Legacy for Like-Minded Lagarde as ECB Meets “That allows Governing Council to keep inflation elevated for a while after period of weakness to ensure price growth entrenched.” Baffling that anyone buys inflation running too hot argument. https://t.co/lhVqQscy3O
— Danielle DiMartino Booth (@DiMartinoBooth) July 21, 2019
… non sappiamo se sarà domani o nelle prossime settimane che avverrà la rottura del solido supporto nel cross euro/dollaro, sappiamo solo che i banchieri centrali sono in trappola e che la nuova era dei tassi negativi sta per arrivare, tutto il resto è puro contorno, come un eventuale finto accordo sul commercio globale o una soft Brexit per chi ancora ci spera.
Stay tuned, lo spettacolo sta per cominciare, domani la BCE, la prossima settimana la FED e falliranno, come sempre, lo suggerisce la storia. Non importa cosa inventeranno, una deflazione non la puoi combattere con le solite armi, non puoi usare le stesse armi con le quali hai fallito prima. Ma questa è un’altra storia e ve la racconteremo, quando anche l’ultimo irriducibile giapponese su un’isola deserta si sarà convinto che il più spettacolare rally del mercato obbligazionario, è appena cominciato in America, Giappone e Europa, ormai sono perduti.
Il trend sembrerebbe confermato dal QILX (QI Low Index) specifico dell’informazione e dell’elaborazione concettuale nei dibattiti televisivi.
Sta per rompere verso il basso la resistenza 60 sulla quale è in laterale da qualche mese.
L’introduzione continuata di “nuovi volti” associati a quelli vecchi sembra essere l’origine di un’ulteriore spinta dinamica verso il basso.
Ipotizzo che stiano per combinare qualcosa confermando successivamente la linea di tendenza dopo la rottura della resistenza.
Essendo un indice empirico che ricavo con pochi campionamenti e con una visione ottimistica, prendetelo col beneficio del dubbio.
Patetiche le affermazioni di M.Draghi ieri riguardo l’inflazione;
sono 5 anni che Draghi ripete “a macchinetta” lo stesso mantra “non possiamo accettare un inflazione così bassa” come detto ieri giustificando così il nuovo QE (che i meglio informati davano per certo, non per forse, essere ripresentato nella 2nda metà 2019, visti i numeri dell’economia reale che in Europa sono “da favola” specie gli ultimi pubblicati dalla Germania…) 😀
dicevo per giustificare il nuovo QE a tutti quelli che in conferenza stampa nella giornata di ieri pendevano -come sempre- dalle sue labbra (dato che le scelte più importanti operate dalla BCE negli ultimi anni sono state quelle annunciate prima a parola, che i mercati finanziari soppesano assai di più della messa in opera effettiva).
Ovviamente, sono 5 anni (esordio QE in area €uro Marzo 2015) che la BCE ha varato politica monetaria “accomodante” e sono 5 anni che non riesce a fare aumentare inflazione al livello sperato (+2%)… dico “ovviamente” perchè la motivazione dell’inflazione serve solo ad incantare “il parco buoi”, di fatto in verità c’è ben altro sotto…
A volte risulta difficile credere che in giro per il mondo esista una massa nota come “il parco buoi” che crede solo alle parole di questi personaggi, eppure così è. Anzichè perder tempo nel volersi tenere (dis)informati sui tanti media di sistema ormai tutti quanti uniformati alla linea del “politicamente corretto” dettata da Com.UE e BCE, la massa farebbe assai meglio a leggere il contenuto di blog come quello di Andrea Mazzalai qui.
Anche perchè prima o poi, tutta questa massa potrebbe dover toccare sulla propria pelle le conseguenze(…) di questa politica monetaria assolutamente scriteriata messa congiuntamente in opera ormai da un decennio dalle BC mondiali… dovrebbero puntare l’attenzione a quanto accade in Japan da 30anni in fatto di simile politica… con una differenza: il Japan per sua costituzione socio/economica/industriale è una nazione che cadrà sempre comunque in piedi, nel caso avvenga “quello che inevitabilmente dovrà avvenire” lo stesso non si può certo affermare per nazioni assai più deboli e più poveri, a partire da alcuni della stessa €urozona…
Come avevo scritto, hanno smesso (per il momento) di fare terrorismo sulle banche italiane(vedasi in passato venete, mps, carige eccetera, che tutte insieme non avevano certo i problemi irrisolvibili della sola d. bank , per non parlare di tutte le altre tedesche, ma anche francesi, olandesi piene di derivati . Ovviamente, i coefficienti patrimoniali di deutsche bank se occorre verranno ulteriormente diminuiti, al 11,5, poi al 10,5, e poi anche a zero nel caso….
VIVA L’EURO!!
Comunque attendiamo che la germania collassi, nella solita maniera catastrofica come solo loro sanno fare, trascinando come sempre gli altri…che questa volta si spera non si limiti alla sola europa, ma spazzi via questo insensato globalismo-immigrazione senza controllo di Soros e soci, con il contorno di tutte le loro infami Bibbiano …tutto nella discarica della storia, deve andare. Si, ho molta fiducia nelle “capacita’ ” tedesche…
Per fortuna che la germania è in crisi
Certo che le buone notizie bisogna sempre andare s cercarsele ….
Si stima che il surplus commerciale aumenti di 1.981 milioni di euro (da +3.366 milioni a maggio 2018 a +5.347 milioni a maggio 2019). Nei primi cinque mesi dell’anno l’avanzo commerciale raggiunge +16.340 milioni (+33.457 milioni al netto dei prodotti energetici).
Bravo KRY, in Italia i mercenari esterofili sono milioni, politici e giornalisti in prima fila, Grazie per questa buona notizia!
Ah l’istat, quella che manipola i panieri per far uscire i dati sull’ inflazione a piacimento…
mirrortrader@finanza:
kry@finanza,Ah l’istat, quella che manipola i panieri per far uscire i dati sull’ inflazione a piacimento…
Mi hai fatto proprio ridere.
Grazie d’avermelo ricordato , volevo solo sapere se queste battute le insegnano a Ulan Bator patria di Gengis Khan.
Та энд хэрхэн хариу бичихдээ болгоомжтой хандана уу
https://icebergfinanza.finanza.com/2016/07/15/noooooooooo/
2016 оны 7-р сарын 17-ны өдрийн 09: 31-д бичсэн тул таны эсрэг торгууль ногдуулах боломжтой хэвээр байна
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Ok, Boris e’ al suo posto, come previsto, anche se la brexit al 31 ottobre non la vedremo affatto, come minimo dovremo aspettare il 2020, sempre che si faccia.
Ora aspettiamo che arrivi la Le Pen all’Eliseo, anche questo un fatto previsto che accada.
E poi stiamo a guardare cosa succede…