AMERICA: FIOCCANO LE BALLE DI OBAMA!
Una anticipazione l’abbiamo data ieri, ma se ancora qualcuno, compresi i giornalisti della nostra carta stampata è ancora li a chiedersi per quale motivo in novembre ha vinto Trump, suggerisco di dare un’occhiata a questo articolo, per carità, nulla di nuovo per chi ci segue da sempre, ma è importante rendersi conto che la verità è davvero figlia del tempo dalle nostre parti…
Altro che Sogno americano, negli Usa dilaga il precariato
In questi mesi vi abbiamo raccontato che per un milione di posti di lavoro persi nell’industria manifatturiera, in America, si è creato un altro milione di posti come barman, camerieri o piazzisti a ore su Ebay!
gli anni di Barack Obama sono stati davvero una storia di successi per il lavoratore americano? Così ha sostenuto molte volte il presidente uscente, e su questo ha costruito ad esempio gran parte del suo discorso sullo Stato dell’Unione del gennaio 2016. E lo ha ripetuto cercando di aiutare Hillary Clinton, a settembre e ottobre 2016, nella complicata campagna presidenziale. Era un viatico, il successo di Obama, regalato da Obama. In tanti, anche da noi, hanno creduto che grazie a Barack per Hillary era fatta. Ma le cose non stanno esattamente così, dice ora uno studio condotto da due economisti di prima grandezza, Lawrence F. Katz di Harvard e Alan B. Krueger di Princeton (The Rise and Nature of Alternative Work Arrangements in the United States, Working paper n. 603, Princeton University, Industrial Relations Section).
I due economisti hanno scoperto e documentato qualcosa che già si sapeva, ma a spanne, e cioè che del saldo netto di 10 milioni di posti di lavoro creati dal 2005 al 2015 la quasi totalità, cioè il 94%, è fatto di lavori atipici: a contratto e a progetto, partite Iva come le chiamiamo in Italia, on demand (si lavora se chiamano il giorno prima o di prima mattina, se no si sta a casa), interinali di vario genere, in appalto e cose simili. E alla fine loro stessi, Katz e anche Krueger che evidentemente dalla Casa Bianca non si era accorto di come stavano le cose, si dichiarano sorpresi per le «scioccanti implicazioni» del fenomeno. Dei 10 milioni di nuovi posti, la differenza tra quelli creati e quelli persi nel decennio in esame, solo 500 mila sono state vere assunzioni a tempo indeterminato. Sembra quasi una grande Italia.
Sintesi …
…su 10.000.000 di posti di lavoro il 94 % è fuffa! Su 10.000.000 di posti di lavoro solo 500.000 sono posti a tempo indeterminato!
Atocapio perchè il fighetto di Pontassieve ha importato il JobsAct alla Obama anche in Italia facendo sparire l’articolo 18, si quello che a nostre spese tirandosi dietro un comico è andato in America a farsi benedire da uno dei più grandi bluff della storia americana.
Il risultato l’abbiamo visto è finito il tempo delle balle obamiane o renziane!
Tranquilli a tempo debito faremo le pulci anche al nuovo messia Trump, per il momento vi basta sapere che dalle nostre parti la verità è figlia del tempo, anche se raccontata gratuitamente da un blog qualunque e non dal corrispondente a New York di qualche giornale che quotidianamente perde milioni per mantenere inviati che vivono in dimore lussuose e si nutrono a caviale e champagne nelle ville dei ricchi perdendo il contatto con la realtà di tutti i giorni!
>> Tranquilli a tempo debito faremo le pulci anche al nuovo messia Trump, ..
ZeroHedge non ha perso tempo, è già partito col tentativo (vano a mio avviso) di costringere la gente a guardare alla realtà:
http://www.zerohedge.com/news/2016-12-28/its-dollar-stupid
puntuale come al solito ANDREA informa…….il grazie non basta…..MAI!
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Pressapoco quello che è’ successo in Germania con i milioni di minijob (qualche ora al giorno di lavoro per 400euro circa) considerati come posti stabili di lavoro.