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ELEZIONI USA: OCCUPAZIONE UN RISULTATO SORPRENDENTE!

Scritto il alle 11:00 da icebergfinanza

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Non avevamo alcun dubbio, non solo il dato sull’occupazione è stato meraviglioso ma il mese di agosto e settembre sono stati rivisti al rialzo. Non solo visto che ormai siamo vicini alle elezioni cosa di meglio se non far uscire una crescita dei salari stellari con un aumento del 2,8 % come non si vedeva da tempo!

Due piccioni con una sola fava, con questi dati la Fed non potrà più tirarsi indietro e finalmente potrà aumentare i tassi senza alcuna paura e i democratici sbandierare ai quattro venti gli strabilianti risultati dell’amministrazione Obama in fatto di nuova occupazione.

In ottobre negli Stati Uniti sono stati creati 161.000 posti di lavoro, “ben al di sopra del ritmo necessario per mantenere basso e stabile il tasso di disoccupazione”, e quest’ultimo è sceso, ma anche la partecipazione alla forza lavoro. Il mese scorso “è proseguita la più lunga serie di sempre di aumenti complessivi dell’occupazione”, ha detto in una nota Jason Furman, presidente del Council of Economic Advisers della Casa Bianca, sottolineando che “le aziende americane hanno creato 15,5 milioni di posti dall’inizio del 2010, la serie migliore di sempre”.

Cosa più importante, ha spiegato il consigliere economico del presidente Barack Obama, “i salari medi orari per il settore privato sono saliti del 2,8% negli ultimi dodici mesi, il ritmo annuale più rapido da quando è iniziata la ripresa e molto più sostenuto rispetto all’inflazione”. Inoltre, ha detto Furman, “i salari reali sono cresciuti più velocemente nell’attuale ciclo che in qualunque altro dall’inizio degli anni Settanta”.America 24

Ma tu guarda sti americani tutto sto ben di Dio e ancora li a lamentarsi per qualche dato manipolato  😉 Peccato che anche chi lavora un’oretta al giorno è considerato occupato, se non disponi di un lavoro e non riesci a trovarne uno, non sei disoccupato, sei semplicemente fuori dalla forza lavoro. Abbiamo più volte visto insieme le distorsioni del sistema lavoro americano, ma non importa oggi bisogna far finta che va tutto ben ci sono le elezioni.

Fonte: BLS

E pensare che Wally poverina si è fatta nove sedute consecutive di fila in negativo, roba che non si vedeva da oltre 36 anni, na fobia dietro l’altra.

La partecipazione alla forza lavoro ai minimi in 40 anni è tornata a scendere e quasi mezzo milioni di anime, 425.000 sono sparite dalla forza lavoro, ma sono dettagli, non volete mica rovinare la festa.

Circa 7,9 milioni di americani cercano tuttora lavoro ma non riscono a trovarlo 5,9 milioni lavorano a part-time altro mezzo milioni è scoraggiato e il 25 ,2 % è senza lavoro da oltre 27 settimane.

Nonostante quello che vi raccontano, alcune dinamiche della crescita dei salari non indicano una maggiore crescita dei redditi, ma piuttosto un miglioramento dei benefici come ad esempio l’assistenza sanitaria con un indice del costo del lavoro aumentato del 2,4 % e quello dei benifici del 1,8%

Ma questo è relativo ciò che conta come abbiamo visto è che la Clinton torna in testa ovunque e come ci raccontano loro, file immense di ispanici si sono recate in massa a votare. Vedremo come andrà a finire anche il Remain era scontato e poi è successo quello che è successo, a noi poco importa la riva del fiume dopo un anno davvero strepitoso resta la prima opzione…come direbbe Machiavelli “Cash is king e Phoenix…con calma the Queen!

Certo che non prenderei sottogamba tutte quelle finestrelle rimaste aperte, tutti quei gap di una certa dimensione qualche spiffero è sempre possibile … 😉

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