OCCUPAZIONE AMERICA: SPETTACOLO PIROTECNICO FINALE!

Scritto il alle 14:00 da icebergfinanza

Venerdi pomeriggio abbiamo assistito ad uno spettacolare finale pirotecnico dei dati artificiali dell’occupazione americana, un finale dirompente di coppie ad intreccio e controbombe, come nei veri finali degli spettacoli pirotecnici, un’ incalzante serie consecutiva di lanci che si esegue tipicamente come chiusura di ogni manifestazione pirotecnica che si rispetti.

In gennaio le aziende americane hanno creato più posti di lavoro del previsto, mentre il tasso di disoccupazione è cresciuto rispetto al mese precedente, quando si era attestato al minimo da giugno 2008. Negli Stati Uniti sono stati creati 257.000 posti di lavoro, più dei 237.000 attesi dagli analisti. Come riferito dal dipartimento al Lavoro, il tasso di disoccupazione è salito dal 5,6 al 5,7%, peggio del ribasso al 5,5% atteso dagli analisti.

Inoltre, le cifre dei mesi precedenti sono state riviste al rialzo: in novembre e dicembre sono stati creati 147.000 posti in più del previsto. In particolare i nuovi salariati di novembre sono passati da 353 a 423.000 (è stato il mese migliore per le assunzioni nel settore privato dal 1997 e in generale il migliore da maggio 2010), mentre quelli di dicembre sono stati rivisti al rialzo da 252 a 329.000.

Con il dato di gennaio “negli Stati Uniti sono stati creati più di 200.000 posti di lavoro al mese per undici mesi di fila, cosa che succede per la prima volta in vent’anni” America 24

Inoltre la forza lavoro è tornata a salire e le aziende hanno aumentato i salari ai propri dipendenti, come racconta l’Istituto Luce saliti di 0,07 dollari all’ora, mentre tutti dimenticano che lo scorso mese erano scesi di 0,06 dollari ma fa niente bisogna spargere ottimismo a piene mani.In sintesi negli ultimi tre mesi gli americani si sono ingozzati con una media di ben 0,01 dollari al mese in più all’ora! Direi che un 1 % all’anno di aumento viene spazzato via dall’inflazione che è aumentata di 1,7 % ma non fa niente è sempre Natale!

Le ore medie lavorate sono ferme, piatte, immobili, per un’economia in forma smagliante non è il massimo oserei dire!

Bene spettacolare davvero, complimenti all’economia americana!

Noi lasciamo agli altri il compito di stupirvi con effetti speciali e in quest’occasione torniamo ad usare l’analisi empirica che ci racconta che mediamente nei sei mesi prima di una recessione in America non è poi raro osservare la creazione di oltre 200.000 posti di lavoro, ma fa niente sono solo numeri a caso, quelli che contano sono quelli dell’Istituto Luce!

Immagine

Prendiamo per buono lo spettacolo pirotecnico americano e proviamo a ricordare che la disoccupazione è un indicatore ritardato dello stato del ciclo economico, ovvero  che i dati di gennaio non fanno altro che riflettere le assunzioni fatte dalle imprese sulla base della percezione di miglioramento che si aveva alla fine dell’estate ovvero quando i volponi dell’Istituto luce, facevano uscire un dato del Pil in salita tra il 4 e il 5%.

Ora come abbiamo visto le condizioni stanno sensibilmente cambiando con un Pil calato al 2,6 % e in attesa di essere rivisto ben sotto il 2 % ad opera degli ultimi dati sulla bilancia commerciale dove il dollaro forte sta facendo il suo “sporco” lavoro.

Ma come sotto il 2 % Andrea, tutti dicono che la bilancia commerciale americana toglierà solo 0,5 punti percentuali! Si però nessuno ha letto la seguente notizia…

China’s imports slump, capping dismal January trade …

un crollo delle IMPORTAZIONI CINESI DEL 19,9 % contro attese di oltre il 3 %

I conti finali li lascio fare a Voi!

Quindi le attese dei mercati su un rialzo dei tassi in America per giugno, confermate da ben tre governatori regionali della Fed sono una strepitosa ulteriore occasione per il medio e lungo termine, in mezzo ad un’eplosione deflattiva globale.

Per gli amici di Machiavelli faccio solo notare che la reazione del decennale americano venerdi è stata doppia rispetto a quella del trentennale, una salita dei rendimenti di oltre il 7 % a fronte di un modesto 3,5 % chiaro ora il concetto di medio e lungo termine!

Hanno tolto solo 1900 posti di lavoro dal settore “shale oil” ed energetico in genere, ma loro fanno le cose gradualmente, non possono permettersi di spaventare nessuno.

In sintesi nessun sensibile miglioramento dietro le quinte, gli indicatori alternativi continuano a restare ben lontani dalla normalità.

NFPd020615

Ora appuntamento a Marzo con la Federal Reserve e il suo termine “paziente” , l’ennesimo tormentone mentre in settimana riprenderà inevitabile il “fly to quality” per la questione Grecia e Ucraina.

Per il resto questa è la nostra opinione C’E’ TROPPO OTTIMISMO NEGLI STATI UNITI! e non ci spostiamo di un millimetro!

Per chi vuole contribuire liberamente al nostro viaggio cliccando qui sopra è in arrivo l’analisi “Machiavelli 2015: esplosione deflattiva!” orizzonti e visioni per il 2015 e “Machiavelli 2015… la virtù e la fortuna.” Il Tuo sostegno è fondamentale per il nostro lavoro…

Contribuisci anche tu LIBERAMENTE a tenere in vita un’isola di condivisione quotidiana nell’oceano infinito di questa tempesta perfetta …

Chiunque volesse ricevere le ultime analisi può liberamente contribuire al nostro viaggio … cliccando qui sopra o sul banner in cima al blog o sul lato destro della pagina. Semplicemente Grazie.

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28 commenti Commenta
john_ludd
Scritto il 9 Febbraio 2015 at 14:32

la prossima recessione quando arriverà vedrà un panorama macro economico e sociale così composto:

– tassi a zero o al massimo 0,25% intheiuesofamerica
– qe in europa e giappone
– tassi a zero in europa e giappone
– tassi negativi sino a 7y sulla curva dei paesi core
– tassi negativi in svizzera sino a 20y
– tassi negativi sui depositi in svizzera, danimarca etc… da -0,75 in giù
– disoccupazone record in tutta europa
– debiti pubblici nei paesi mediterranei completamente fuori controllo
– borse a livelli record
– sofferenza bancarie reali oltre il patrimonio tangibile netto in gran parte dell’europa del sud (e del nord…)
– 8 trilioni di debiti denominati in USD nel settore privato dei paesi EM
– rapporto tra oro di carta e oro fisico oltre 130:1
– guerra in ucraina
– guerra in medio oriente
– pre guerra nella regione del mar della cina
– guerra civile in venezuela
– caos totale in centrasia
– varie ed eventuali

con la prossima recessione il sistema monetario, il sistema finanziario e il commercio internazionale collasserranno. Sarà un grande fuoco.

bano
Scritto il 9 Febbraio 2015 at 15:09

john_ludd@finanza:
la prossima recessione quando arriverà vedrà un panorama macro economico e sociale così composto:

– tassi a zero o al massimo 0,25% intheiuesofamerica
– qe in europa e giappone
– tassi a zero in europa e giappone
– tassi negativi sino a 7y sulla curva dei paesi core
– tassi negativi in svizzera sino a 20y
– tassi negativi sui depositi in svizzera, danimarca etc… da -0,75 in giù
– disoccupazone record in tutta europa
– debiti pubblici nei paesi mediterranei completamente fuori controllo
– borse a livelli record
– sofferenza bancarie reali oltre il patrimonio tangibile netto in gran parte dell’europa del sud (e del nord…)
– 8 trilioni di debiti denominati in USD nel settore privato dei paesi EM
– rapporto tra oro di carta e oro fisico oltre 130:1
– guerra in ucraina
– guerra in medio oriente
– pre guerra nella regione del mar della cina
– guerra civile in venezuela
– caos totale in centrasia
– varie ed eventuali

con la prossima recessione il sistema monetario, il sistema finanziario e il commercio internazionale collasserranno. Sarà un grande fuoco.

azzzzzzzzzz in Italia non succederà nulla di tutto questo?
tipo un taglietto del nostro debito pubblico,o un aumento delle tassazioni dei nostri btp al 20% come le obbligazioni.
mahhhh

kry
Scritto il 9 Febbraio 2015 at 15:19

john_ludd@finanza,

Si John sarà un grande fuoco, dimmi ma quanta neve ti sei spalato in questi giorni.

john_ludd
Scritto il 9 Febbraio 2015 at 17:18

kry@finanza,

la neve cade in inverno da sempre; non è stata sta gran eccezione. Casa mia è stata senza luce per quasi 3 giorni, ancora non c’è acqua e non vanno i telefoni, infatti per cazzeggiare su internet mi sono trasferito altrove. Non sarà certo colpa di Renzi, che i suoi danni ha appena iniziato a farli, ma da quando pubblico è bruTTTo, privato è beLLLLo, germania è bUUona, italia è bruTTTa, ausTTerity è giusto, soFFrire è beLLo pare che la qualità dei servizi sia crollata, pare. Siamo un popolo di sadomaso in un continente sadomaso.

kry
Scritto il 9 Febbraio 2015 at 17:55

john_ludd@finanza,

Caspita John immaginavo fossi occupato ma non di dover affrontare tali disagi. Mi spiace, auguri per un presto ritorno alla normalità. Ciao.

luigiza
Scritto il 9 Febbraio 2015 at 18:05

kry@finanza:
john_ludd@finanza,

Caspita John immaginavo fossi occupato ma non di dover affrontare tali disagi. Mi spiace, auguri per un presto ritorno alla normalità. Ciao.

Ma che dici Kry, John_Ludd é sempre più avanti, la futura normalità lui la sta sperimentando adesso.

john_ludd
Scritto il 9 Febbraio 2015 at 18:32

kry@finanza,

i disagi mi vanno bene se li decido io o sono giustificati ma temo che alcuni di questi non lo siano del tutto. In ogni caso, spalare un pò di neve mi fa solo bene ma ci sono tanti nei comuni dell’alto appennino che di disagi veri ne hanno fatto una scorpacciata. Questo in generale dovrebbe fare riflettere sull’estrema fragilità dell’attuale assetto nel quale la popolazione dipende al 100% da elettricità e gas naturale senza i quali non solo non riscalda e illumina la casa ma risulta subito priva di acqua potabile (le pompe non vanno) e cibo. Mica era così ai tempi dei nostri nonni ! Continuiamo pure a seguire i pifferai che “bisogna ottimizzare tutto”. Compriamo pure il latte dall’Olanda perchè costa meno e quindi va bene. Un sistema senza ridondanze è un sistema fragile. Just in time sto cazz !

john_ludd
Scritto il 9 Febbraio 2015 at 18:42

bano@finanza,

con il petrolio a 50 dollari una recessione mondiale è praticamente impossibile, anzi se la crescita economica nel 2015 non risulterà migliore che nel 2014 allora vuole dire che quanto ho scritto prima è puro ottimismo. Questo vale doppiamente per il nostro belpaese che se (SE) il petrolio di mantiene a questi prezzi per tutto l’anno si tiene in casa 20 miliardi di euro rispetto il 2013. Sono ben più di un punto di PIL, non avere crescita economica in queste condizioni uniche vuole dire essere molto al di là del punto di non ritorno.

silvio66
Scritto il 9 Febbraio 2015 at 19:00

Noi in recessione ci siamo da un pezzo e tutti fanno finta di niente. Gli americani cascano sempre in piedi e dopo il 2008 non li ammazza più nessuno per il semplice fatto che sono già morti e tutti fanno finta di niente. Quando chiesi la prima volta il senso di tutto questo mi risposero che il tempo passa e alla fine chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato.

laforzamotrice
Scritto il 9 Febbraio 2015 at 19:38

john_ludd@finanza,

Sei un grande saggio, (anch’io, ma non mi ascolta nessuno) “Un sistema senza ridondanze è un sistema fragile.” Quanto è vero, e semplice, ma non interessa a nessuno. “In una gara il secondo arrivato è solo il primo dei perdenti”, ma non va di moda come ragionamento, o sei il primo o sei nessuno, e migliaia, milioni ci provano davvero ad essere i primi. Sarebbe più intelligente camminare insieme, magari qualcuno più avanti qualcuno un pò indietro, ma sempre insieme. Ma non ti ascoltano, non lo fanno mai.

john_ludd
Scritto il 9 Febbraio 2015 at 20:02

laforzamotrice@finanza,

non sono un saggio ma sono un ingeGNEre. Non conosco ingegneri praticanti o che hanno praticato che non conoscano questa ovvia regola. Se non la seguono è perchè qualcuno ha esplicitamente chiesto loro di costruire qualcosa “al risparmio” eliminando ogni margine. Se è una caffettiera, non ci sono problemi, se è un ponte o un edificio scolastico… se poi è un intero sistema economico/sociale… i nostri pro nipoti re-impareranno tutto da capo e faranno meglio. Nassim Taleb ci ha scritto poi dei libri diventati famosi, verbosi e prolissi ma comunque una buona lettura. Ciao.

dante5
Scritto il 9 Febbraio 2015 at 20:02

john_ludd@finanza:
kry@finanza,

la neve cade in inverno da sempre; non è stata sta gran eccezione.Casa mia è stata senza luce per quasi 3 giorni, ancora non c’è acqua e non vanno i telefoni, infatti per cazzeggiare su internet mi sono trasferito altrove. Non sarà certo colpa di Renzi, che i suoi danni ha appena iniziato a farli, ma da quando pubblico è bruTTTo, privato è beLLLLo, germania è bUUona, italia è bruTTTa, ausTTerity è giusto, soFFrire è beLLo pare che la qualità dei servizi sia crollata, pare. Siamo un popolo di sadomaso in un continente sadomaso.

Giustissimo John Ludd, nulla da dire. Allora sei dei nostri anche tu? Mi pare che su questo blog gli emiliano-romagnoli siano ben rappresentati.

kry
Scritto il 9 Febbraio 2015 at 20:59

luigiza@finanza,

E per me questo è il sesto anno di parziale allenamento.
john_ludd@finanza,

Ai tempi dei nostri nonni mi ci sto allenando da diversi anni. Sbancalare la legna, accendere il fuoco, come posizionare la legna, il tipo di legna ( personalmente preferisco rovere e cerro ) e cucinare il cibo. Per esempio non ho scelto una stufa a pellet per il semplice fatto che comunque funziona ad energia elettrica ed avrei dovuto atrezzarni di un generatore che tra qualche anno mi sa che dovrò comunque preventivarne l’acquisto e visto che adesso c’è la deflazione facciamo come i giapponesi , rimandiamo. Per il gas temo che molti ( quelli che potranno ) torneranno alle vecchie bombole alla faccia delle municipalizzate e dei loro dirigenti.

veleno50
Scritto il 9 Febbraio 2015 at 22:13

dante5@finanza,
Secondo te ad uscire dall’Euro con quello che sta succedendo in Grecia(1000 spread) è la cosa giusta da fare perchè lo dicono Caio, Tizio, Sempronio?Mentre Calpurnio,Filano,Mevio, dicono il contrario di non uscire dall’euro perchè per noi è la fine.Cosa ne dici se ci mettiamo in riva al fiume e aspettiamo un po di tempo e vediamo di che nazione è il cadavere che arriva per primo. Parlo della tua ossessione Renzi, il leader Ellenico ci deve 40 miliardi per noi in Romagna è ossigeno non so da voi in Emilia.Vedi tu sei troppo capace e riflessivo sai già che stanno bleffando, però fai finta di nulla per ingigantire l’orgoglio Greco,stai sbagliando secondo me,un po come i ragazzi palestinesi che combattono gli israeliani con le pietre mentre gli altri usano armi automatiche non potranno mai vincere.Quando vai da usuraio porti sempre qualcosa che ha un minimo di valore per avere qualche euro, loro purtroppo portano solo debiti e ne devono fare altri e vogliono dettare le condizioni.Secondo te Renzi nell’incontro con Tzipras cosa doveva promettere?.Se lo spieghi sai che i tuoi commenti sono graditi a parecchi commentatori. notte caro amico alla prossima

aorlansky60
Scritto il 10 Febbraio 2015 at 10:15

scusa Veleno,

ma quante “Grecia” dovranno spuntare ancora in Europa, prima che tutti si rendano conto che la Germania e i tedeschi hanno di fatto causato il disastro noto ???

I risultati sono di fronte a tutti quanti, per chi li vuole leggere.

D’accordo che i greci -come gli italiani e gli spagnoli- sono corrotti (però se a suo tempo falsificarono i propri conti per entrare nell’euro, qualcuno gli diede opportuna consulenza per farlo, e quel qualcuno NON era greco…), forse più dei tedeschi e degli anglosassoni; un tempo avrei scritto “di certo”, oggi scrivo “forse” perchè in fatto di corruzione non sono più così convinto che i nordici lo siano di meno, anzi : hanno condotto il loro (sporco) gioco a tutto vantaggio proprio, sbeffeggiandosi dei princìpi dell’Unione Europea, portando allo stato attuale :

con le regole del gioco che hanno imposto (infrandendole anche a loro vantaggio quando serviva, vedere l’ormai noto surplus della propria bilancia commerciale che Kry ricorda spesso) i tedeschi prosperano, gli altri soffrono e tra questi c’è chi è arrivato alla fase terminale (Grecia); non avendo più nulla da perdere, comprendo benissimo il risentimento dei greci nei confronti di chi li ha portati a questo, e comprendo altrettanto che se perseverano ligi agli ordini della “troika” per loro è segnato un futuro di privazione totale dalla quale si riprenderanno tra chissà quante generazioni (sempre che ci riescano); tanto vale dire NO a tutto questo, subito. E con il loro voto si sono espressi in questa direzione.

Quando nelle stesse condizioni attuali della Grecia -non manca molto, se si continuano a seguire i “consigli” tedeschi- si ritroveranno paesi come Italia e Spagna, più numerosi dei greci, allora il fallimento del progetto “europeo”, per come è stato architettato e condotto, potrà dirsi completato.

Comunque tranquillo, l’Italia non uscirà dall’euro o per meglio dire NON CI PERMETTERANNO DI USCIRE; nel caso LORO avessero il benchè minimo sospetto che qui in Italia qualcuno importante dal punto di vista decisionale si fosse messo in testa l’idea di farlo, LORO ci manderebbero segnali e messaggi chiari e inequivocabili, dello stesso tipo di quando, negli anni 60, qualcuno in italia si mise in testa l’idea di riuscire a svincolare il ns paese dal laccio della massoneria e potere anglosassone. Chi è abbastanza adulto da ricordarsi, per averlo vissuto come periodo, cosa avvenne dal 12 DIC 1969 in avanti in Italia sa cosa voglio dire.

phitio
Scritto il 10 Febbraio 2015 at 10:20

john_ludd@finanza,

Il calo pauroso dei prezzi del petrolio odierno non e’ che una replica del crollo del 2008. Non mi pare che allora con il petrolio a 30 dollari al barile le economia abbiano goduto particolarmente, e questo perche’ sono andati in sofferenza altri settori importanti.

Ora abbiamo gli stessi settori ancora piu’ orgiasticamente scoperti di prima, parlando di finanza e di banche, e le cartucce delle soluzioni sono esaurite. Ci sono solo conseguenze, da adesso in poi, nessuna contromisura.

john_ludd
Scritto il 10 Febbraio 2015 at 10:37

phitio@finanza,

il “prezzo” finanziario del petrolio è RELATIVO e oscillante in modo estremo per l’influenza della finanza. Sono almeno 15 anni che le grandi banche di investimento hanno puntato sul settore delle risorse naturali. Prima si sono limitate all’introduzione di strumenti finanziari che hanno venduto a piene mani ai fondi pensione poi hanno iniziato a gestire in prima persona e in modo totalmente opaco i più grandi magazzini del pianeta. Sono in gran parte delle grandi banche lo smisurato numero di supertankers piene di petrolio come pure magazzini per rame, zinco, terre rare, qualunque cosa. Quello che conta nel medio/lungo termine è il costo energetico dell’estrazione di idrocarburi. Lo shale oil con un EROI tra 4 e 5 era un sistema Ponzi sin dal giorno 1. Le tar sands con un EROI anche inferiore sono puro nonsense energetico. Per Charles Hall, il professore che ha introdotto il concetto di EROI 40 anni or sono per poi studiare la materia sino a oggi è impossibile il mantenimento di una civiltà complessa con un EROI inferiore a 10. Con il passare del tempo, e il progressivo esaurimento dei mega giacimenti sauditi e siberiano che hanno un EROI tra 20 e 50, l’EROI medio scenderà sotto 10 e allora finirà questa civiltà energivora. Ma sono chiacchiere inutili in quanto non esiste alcuna possibilità di cambiare rotta in quanto l’animale uomo ha nel suo DNA codificato il comportamente di consumare quanto può, nel modo più rapido possibile. Non è modificabile, è il risultato di 2 milioni di vita in un ambiente nel quale non era possibile fare altrimenti che consumare subito il cibo prima che si deperisse. La storia della civiltà fossile è iniziata da talmente poco tempo da essere meno di un battito di palpebra, impossibile mutare comportamenti limbici, ricordati che il 99% dei processi mentali avviene a livello inconscio, non sappiamo quel che facciamo nè il perchè. L’unica consapevolezza è sapere che siamo inconsapevoli.

dante5
Scritto il 10 Febbraio 2015 at 10:37

veleno50@finanza:
dante5@finanza,Secondo te ad uscire dall’Euro con quello che sta succedendo in Grecia(1000 spread) è la cosa giusta da fare perchè lo dicono Caio, Tizio, Sempronio?Mentre Calpurnio,Filano,Mevio, dicono il contrario di non uscire dall’euro perchè per noi è la fine.Cosa ne dici se ci mettiamo in riva al fiume e aspettiamo un po di tempo e vediamo di che nazione è il cadavere che arriva per primo.Parlo della tua ossessione Renzi, illeader Ellenico ci deve 40 miliardi per noi in Romagna è ossigeno non so da voi in Emilia.Vedi tu sei troppo capace e riflessivo sai già che stanno bleffando, però fai finta di nulla per ingigantire l’orgoglio Greco,stai sbagliando secondo me,un po come i ragazzi palestinesi che combattono gli israeliani con le pietre mentre gli altri usano armi automatiche non potranno mai vincere.Quando vai da usuraio porti sempre qualcosa che ha un minimo di valore per avere qualche euro, loro purtroppo portano solo debiti e ne devono fare altri e vogliono dettare le condizioni.Secondo te Renzi nell’incontro con Tzipras cosa doveva promettere?.Se lo spieghi sai che i tuoi commenti sono graditi a parecchi commentatori. notte caro amico alla prossima

Caro Veleno, purtroppo rispondo dall’ufficio perché sono senza rete a casa.
Ribadisco innanzitutto che non è Renzi la mia ossessione, ma la disinformazione fatta da politici e media in Italia. Renzi è solo il premier di turno che ne approfitta, e sembra trovare terreno ancor più fertile dei suoi predecessori. Se ci fosse ancora Letta vedresti le mie punzecchiature su Letta, ecc.

In sintesi ti rispondo: ovviamente non penso che sarebbe il toccasana per la Grecia uscire subito dall’Euro, ma ritengo che se non le si darà il respiro di cui ha bisogno la sua uscita dall’Euro diventerà cmq. inevitabile, con il non trascurabile effetto che le politiche di “resistenza” del sistema avranno peggiorato sensibilmente le condizioni già precarie dei greci rispetto ad una “grexit” immediata.

Ovvio che la Germania, la BCE, la Commissione Europea non ne vogliono sentir parlare – per loro tutto ciò che altera lo status quo è da combattere e basta.

Sono consapevole che l’Italia è diventata, grazie all’operato disinteressato di Monti, un creditore cospicuo della Grecia negli ultimi anni mentre non lo era nel 2010. In termini assoluti, i 40 mld che la Grecia “ci deve” attraverso l’ESM sono un problema ovviamente gravissimo per un bilancio pubblico che fatica a trovare gli spiccioli senza imporre nuove tasse, è il segnale che il sistema ci sta schiacciando sempre di più, mi dispiace che tu Veleno non lo voglia ammettere.

Per questo io sono grato a Tsipras e soprattutto a Yanis Varoufakis, che avevo già letto sul suo blog prima che diventasse famoso, per avere fatto le domande giuste. Come dovresti sapere, se vuoi che ti venga restituito un debito, devi sperare che il debitore resti in vita, se gli metti una cora al collo ed inizi a tirare puoi dire addio ai tuoi soldi…

In quanto al ciarpame che si continua a leggere sulla stampa italiota sulle colpe dei Greci, o degli Italiani, degli Spagnoli, ecc., sono tutte spiegazioni buone per chi ha un atteggiamento fideistico, non per chi voglia ragionare seriamente sulle cose.

A presto, caro Veleno.

gnutim
Scritto il 10 Febbraio 2015 at 11:16

Ciao Kry, qua c’è un altro emiliano che sta in scia….

gnutim
Scritto il 10 Febbraio 2015 at 11:17

dante5@finanza,

anzi Dante

dante5
Scritto il 10 Febbraio 2015 at 13:02

gnutim@finanza:
dante5@finanza,

anzi Dante

Caro Gnutim, Emilia sugli scudi, sempre e con tutto il male che ne possiamo dire…(Con tutto il rispetto per la Romagna, eh, Veleno!)

laforzamotrice
Scritto il 10 Febbraio 2015 at 18:48

gnutim@finanza,

john_ludd@finanza,

La cosa che mi lascia perplesso è la convinzione di molti di voi che il problema riguarderà figli e nipoti. Ora io non so quanti anni avete, ma se come me siete tra i 50 e i 60, temo che mangeremo anche noi la nostra razione di M…., perchè il casino se scoppia lo farà entro il 2020, ma secondo me anche prima, altro che figli e nipoti. Naturalmente a meno che non intervenga un infarto opportuno. 🙂

john_ludd
Scritto il 10 Febbraio 2015 at 21:49

laforzamotrice@finanza,

forse uno non basta, ma se ci fossero due o tre Wolfgang Schauble al posto sbagliato nel momento sbagliato potrei facilmente essere d’accordo con te. VAI demonio in carrozzella che sei più forte di Vettel !

dante5
Scritto il 11 Febbraio 2015 at 10:36

john_ludd@finanza,

Anche l’ex-organo ufficiale di Piddinia si è accorto di Pettis:
http://www.repubblica.it/economia/rubriche/eurobarometro/2015/02/06/news/la_crisi_dell_euro_un_conflitto_tra_capitale_e_lavoro-106702975/#commenta.

In realtà dal 2011 la palma di peggior giornalone spetta stabilmente al Corrierino.

icebergfinanza
Scritto il 12 Febbraio 2015 at 15:00

Così giusto per comprendere… Ma fa niente, un giorno forse chissá !

Vendite a dettaglio Usa -0,8% a gennaio, secondo calo di fila
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono calate a gennaio per il secondo mese consecutivo, segno che la debolezza registrata durante la stagione natalizia si protrae anche all’inizio del 2015. Il dato, reso noto dal dipartimento del Commercio americano, è sceso dello 0,8% a 439,77 miliardi di dollari.

In dicembre l’indice era calato dello 0,9%, mentre a novembre era salito dello 0,4%. Per gennaio analisti attendevano un ribasso dello 0,5%. Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso il dato è aumentato del 3,3%, in linea con il mese precedente.

kry
Scritto il 13 Febbraio 2015 at 16:41

Che dire se il pil è trainato dai consumi e questi dalla fiducia altro che fuochi artificiali http://www.finanza.com/Finanza/Dati_Macroeconomici/Nord_America/notizia/Stati_Uniti_fiducia_Universita_Michigan_scivola_a_936_punt-433745

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