(…) Un episodio inquietante, riportato qualche ora fa da un sito tedesco di analisi sull’oro, che chiama in causa il colosso bancario Deutsche Bank e alimenta dubbi sul rischio di operazioni di “sequestro” di oro.Stando al sito, Deutsche Bank non è stata capace infatti di effettuare una consegna di oro, alla richiesta presentata da un cliente sottoscrittore dell’ETC Xetra-Gold.
Cosa è successo?
Xetra-Gold è un ETC*, ovvero un Exchange-Traded Commodity, che si differenzia, almeno stando al modo in cui si presenta, in quanto assicura che “ogni grammo di oro acquistato in via elettronica sia garantito da uno stesso ammontare di oro fisico“.
Nel sito di Deutsche Borse è scritto chiaramente che Xetra-Gold è un ETC garantito da oro al 100%: l’ETC viene emesso da Deutsche Borse Commodities Gmbh e rappresenta il diritto alla consegna di oro fisico. Il fatto che “Xetra-Gold abbia la forma di uno strumento finanziario rende semplici gli scambi”. Ancora, continuando a leggere, “Xetra-Gold può essere venduto al pubblico in Germania, Austria, Lussemburgo, Regno Unito e Olanda”. In definitiva, si parla di uno strumento che deriva da una operazione di cartolarizzazione dell’oro fisico. Gli asset gestiti da Xetra-Gold ammontano al momento a 3,5 miliardi di euro.
Ma cosa c’entra Deutsche Bank?
C’entra eccome, dal momento che chi emette Xetra-Gold è appunto Deutsche Borse Commodities Gmbh, che a sua volta è una joint venture tra Deutsche Borse AG e i soci bancari Commerzbank, Deutsche Bank, e altri tra cui appare anche la svizzera Vontobel. E Deutsche Bank è la principal bank, in questo schema, nel senso che anche se il cliente ha un conto presso un’altra banca, Xetra-Gold deve assicurare che la consegna avvenga tramite Deutsche Bank.
Un cliente di Xetra-Gold ha avuto tuttavia una pessima sorpresa, nel momento in cui si è attivato per chiedere la consegna dell’oro fisico che gli spettava. La sua richiesta è stata infatti accolta da un funzionario di Deustche Bank che lo ha informato del fatto che “il servizio” non è più disponibile, per “motivi di business” e che dunque il modulo di presentazione della richiesta – fornito da Clearstrema Banking AG – non è più valido.
Stando a quanto riporta un sito tedesco, Detsche Borse Commodities avrebbe consigliato a quel punto al cliente di trasferire il bond Xetra-Gold di cui è in possesso nella cooperativa Raiffeisenbank, dal momento che sembra che lì la consegna di oro fisico sia ancora possibile.
Dal canto suo Deutsche Borse ha annunciato di star lavorando sulla “possibilità di effettuare le consegne a prescindere dagli sportelli delle banche”. Ma rimane il mistero del no di Deutsche Bank. E sicuramente crescono nuovi dubbi sulla trasparenza delle banche.
Due cosuccie mi sento di condividere!
Primo, alla prossima crisi, gli ETF potrebbero essere il centro di gravità permanente dove all’improvviso sèarire tutta la liquidità dei mercati. Soprattutto quando si dimentica il rischio emittente.
Secondo, attenzione perchè in questo mondo di carta straccia non c’è oro fisico che tenga, soprattutto quando la carta che circola è superiore decine di volte alla realtà sottostante.
Quindi attenzione perchè si fa presto a fare un frittata, anche se le galline fanno le uova d’oro!
@ IcebergFinanza
“attenzione perchè in questo mondo di carta straccia non c’è oro fisico che tenga, soprattutto quando la carta(ccia) che circola è superiore decine di volte alla realtà sottostante.”
…
ben detto Capitano.
E’ dal 1971 che la carta(ccia) ha preso il sopravvento sul sottostante tattile.
E mica sempre essa è garantita a dovere; trattandosi di “verdoni” aka DOLLARS, alla fine il suo emittente mi dà un pochino di garanzia in più rispetto ad altri, anche se ultimamente la fiducia verso lo zio sam sembra vacillare, sembrano improvvisamente esserne accorti Russi e Cinesi che stanno acquistando furiosamente -guarda caso- ORO in grande quantità, ultimamente…