Le premesse per un brutto dato in uscita oggi dal repost sull’occupazione del BLS ci sarebbero tutte, ma come i lettori di Icebergfinanza, ben sanno inutile fare previsioni, molto dipenderà dalle esigenze di politica monetaria e da quello che serve all’attuale amministrazione americana.
Per non sbagliarsi oggi il consensus è decidamente basso, massimo 158,000 nuovi posti di lavoro attesi con una forbice tra 110.000 e 210.000 con un tasso di disoccupazione che dovrebbe tornare a scendere, chissà perchè.
Nelle ultime settimane i sussidi di disoccupazione sono tornati a scendere anche se ci sono alcune dinamiche di scioperi che peseranno sul dato di oggi.
Il rapporto privato della ADP uscito ieri segnala 173.000 nuovi posti di lavoro anche se c’è un dato sorprendente poco enfatizzato ieri, ovvero il mese scorso un già debole più 156.000 nuovi posti di lavoro creati è stato visto sensibilmente al ribasso a 101.000 e questo non è un buon segnale per le revisioni dei mesi precedenti che verranno comunicate oggi.
Nel grafico qui sotto non è scegnata l’ampia revisione al ribasso del mese precedente…
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Certo la Fed potrebbe enfatizzare la sopresa, ma questa revisione è troppo ampia per non nascondere qualcosa. Nel settore della produzione abbiamo visto un’ulteriore contrazione insieme al comparto manifatturiero che come vedremo, grazie al professor Moretti è in forma strepitosa.
Il report elaborato dall’azienda privata Challenger & Christmas Gray in realtà segnalerebbe un’ampia inversione nei licenziamenti a maggio…
Thanks to Econoday
… ma ad esempio il May Gallup Good Jobs, un ulteriore indicatore alternativo sulla qualità dei posti di lavoro segnala un buon livello…
The May Gallup Good Jobs (GGJ) rate was 45.5 percent, up slightly from April’s 44.9 percent and the highest rate for May since Gallup began measuring it in 2010. The GGJ average rate for the first five months of 2016 is 44.8 percent – 0.7 percentage points higher than the average for the five-month start to 2015 and more than a full point higher than the January-May averages for any of the previous five years. The growth of the monthly rate and of the rate for the year so far suggests an underlying increase in full-time work beyond the seasonal changes in employment.
…anche se il tasso di disoccupazione è aumentato dal 5,2 di aprile al 5,5 di maggio, quindi un’ulteriore conferma che le aziende richiedono solo posti specializzati e non hanno bisogno di manodopera comune.
Gli ultimi indicatori di fiducia sono usciti depressi e il recente sciopero Verizon, intesa con i sindacati: stop allo sciopero non mancheranno di influenzare negativamente il dato odierno, ma come ben sappiamo le sorprese sono sempre possibili.
Ora attendiamo e osserviamo quale dato faranno uscire oggi dal cilindro dell’occupazione “istituzionale” alla Federal Reserve servirebbe un dato negativo, giusto per rimandare un eventuale rialzo dei tassi a luglio e far passare la farsa del Brexit e le elezioni spagnole.
La prossima settimana tornerà il nostro Machiavelli anche se potrebbe essere necessaria un’edizione straordinaria ben prima dell’appuntamento previsto, un’inversione sui mercati potrebbe arrivare da un momento all’altro.
Le notizie in arrivo dal Giappone, dalla Cina e dall’economia mondiale non sono affatto rassicuranti!
Booom! *Usa: +38.000 nuovi posti lavoro settori non agricoli maggio la verità è figlia del tempo….giù il cappello signori!