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INDUSTRIAL PRODUCTION: IL PUNTINO NELLA GRANDE PAGINA BIANCA!
Come sempre la premessa è questa, ovvero ogni tanto senza preavviso qualche settore in America si sveglia e fa il record per poi tornare a dormire…
La produzione industriale degli Stati Uniti è cresciuta il mese scorso molto più delle previsioni e al passo più rapido in oltre un anno, ovvero da novembre 2014, complice l’incremento delle vendite e l’aumento della domanda di elettricità e gas naturale.
Secondo quanto reso noto dalla Federal Reserve, la produzione industriale è salita dello 0,7%, dopo il ribasso dello 0,9% di marzo (rivisto al ribasso dal -0,6% della prima stima). Gli analisti attendevano un aumento dello 0,3%. Su base annuale, la produzione industriale è in ribasso dell’1,1% da aprile 2015.
Se date un’occhiata qui sotto nell’oceano negativo di ben 13 mesi su 17 ogni rimbalzino del gatto morto con la produzione industriale intorno allo 0,7% è stato seguito da mesi e mesi di sensibili contrazioni.
La realtà è semplicemente questa …
E soprattutto il rimbalzino del gatto morto è dovuto a…
The increase of 5.8 percent in the output of utilities was its largest since February 2007, when it leapt 6.2 percent. In April, electric utilities and natural gas utilities expanded 5.4 percent and 9.3 percent, respectively.
Addirittura uno spasmo che non si vedeva dal lontano 2007!
Anche per quanto riguarda i prezzi al consumo la leggenda metropolitana che vede la ripartenza dell’inflazione in America si ridimensiona, per il secondo mese consecutivo, tutto decisamente core, ovvero depurando la tendenza dall’ altro inutile rimbalzo del petrolio, che a breve dovrà decidere se diventare adulto…
Peccato che tutto ciò fa arretrare la consistenza del recente recupero dei salari che in termini reali
Che figata ragazzi l’inflazione!
Nel frattempo l’indice Redbook, un indice che misura della crescita delle vendite nei negozi, derivata da un campione composto da grandi rivenditori statunitensi che coprono circa 9.000 punti vendita si contraee nuovamente …
… e l’avvio di nuove abitazioni rimbalza dal forte calo precedente…
Peccato però che secondo la Fed di Atlanta, il dato non è affatto positivo anzi…
The second-quarter forecast for real residential investment growth declined from 5.3 to 2.5 percent after this morning’s housing starts release from the U.S. Census Bureau, the forecast for real consumer spending growth ticked down from 3.7 percent to 3.6 percent after this morning’s Consumer Price Index release from the U.S. Bureau of Labor Statistics, and the forecast for the contribution of inventory investment to second-quarter growth declined from -0.24 percentage points to -0.39 percentage points after this morning’s industrial production release from the Federal Reserve. GDPNow
Bene continuano a seguire il puntino nero nella grande pagina bianca ancora tutta da scrivere della fine del ciclo economico in America.
Andrea hai poi inviato l’ultima analisi di Machiavelli?
grazie di esistere:-)
Per chi come me segue l’analisi empirica in passato il GDPNOW della Fed di Atlanta ha dimostrato una buona affidabilità con scarti massimi nell’ordine dello 0,3 % Ciò non significa che questa volta non siano fuori dal range storico. Questa volta lo scarto potrebbe essere superiore ma c’è ancora tempo per scendere a livelli più consoni. Ciao Andrea
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Mah … la Fed di Atlanta giudicata molto affidabile nelle sue previsioni anche da te, a distanza di pochissime settimane annuncia una dato clamorosamente all’opposto del precedente , … una considerazione ed una domanda, … misembrano previsioni un pò , diciamo , volatili, mentre la domanda è: ora che rilascia una previsione per un quadro buono e non recessivo , ti sembra non più affidabile ? oppure pensi che qualcuno abbia tirato loro le orecchie per farla rientrare all’interno di quanto è concesso pubblicare … ?