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AMERICA: THE CYCLE PEAK!
Che dire, ormai è come sparare sulla croce rossa, ti viene tenerezza ad osservare cadaveri ambulanti travestiti da analisti o giornalisti che quotidianamente si impegnano nel raccontarti che non è nulla è solo un momento difficile, che tutto passerà prima o poi…
La produzione industriale degli Stati Uniti è calata il mese scorso molto più delle previsioni e per la sesta volta negli ultimi sette mesi, segno che persiste una certa debolezza del settore manifatturiero e del comparto energetico. Secondo quanto reso noto dalla Federal Reserve, la produzione industriale è scesa dello 0,6%, dopo il ribasso dello 0,6% di febbraio (rivisto al ribasso dal -0,5% della prima stima).
Gli analisti attendevano un calo dello 0,1%.
Americani meno ottimisti sull’andamento dell’economia a metà aprile. Il dato preliminare che misura la fiducia dei consumatori si è attestato in calo (la lettura finale arriverà a fine mese). Pesa l’incertezza sulla traiettoria futura dell’economia americana.
Come dice Mike Shedlock è forse diverso questa volta?
Eppure ci sono mille motivi per essere allegri e ottimisti, davvero mille motivi visto che la quarta opzione della “deflazione da debiti” come abbiamo visto più volte è in pieno svolgimento, default e ristrutturazioni massa, la distruzione creatrice la chiamerebbe il buon Joseph Schumpeter…
Concludendo a noi va bene così, piano, piano, lentamente giusto il tempo di preparare le valige per il prossimo lungo viaggio, meno gente se ne accorge e meglio è…
No comment..