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CARIGE POPOLARE VICENZA: NESSUN EFFETTO DOMINO!

Scritto il alle 10:00 da icebergfinanza

All’improvviso nel fine settimana dopo che dalla BCE è arrivato l’ennesimo pizzino alla banche italiane via CARIGE…

Carige, Mediobanca: non ci sarà effetto domino sul comparto

Non solo a “In mezz’Ora” uno dei tanti sottosegretari…

“Le nostre banche, lo ripeto, sono solide. È giusto interrogarsi, ma non parliamo di effetto domino sul sistema per i casi che si sono verificati” spiega Zanetti.

Nel caso della banca di Vicenza, Zanetti è ottimista: “è una banca che ha problemi legati a una pessima gestione e a controlli sulla cui efficacia bisogna interrogarci, ha visto deprezzati i corsi azionari in un contesto di banca che funziona, che potrà ripartire e se ben amministrata vedere risalire il valore delle sue azioni”.

In sintesi agli azionisti della Popolare di Vicenza, il buon Draghi ha fatto sapere che se non voteranno tre volte si, il bailin ovvero il prelievo forzoso sui loro risparmi  è inevitabile.

Non sto qui a ripetervi gli episodi di associazione a delinquere di cui sono stati protagonisti i principali manager bancari di questo Paese, non serve ripetere gli squallidi episodi di circonvenzione di incapace verificatesi negli ultimi anni, l’unica certezza è che della vigilanza nessuna traccia, ZERO ASSOLUTO in questo Paese.

A proposito di volpi e sindaci…

 Un’indagine della Banca d’Italia svela finanziamenti per oltre 130 milioni all’imprenditore candidato sindaco di Roma. I soldi erano in parte transitati da due fondi offshore in Lussemburgo, come l’Espresso aveva già scritto otto mesi fa

Marchini e quei prestiti sospetti della Popolare di Vicenza

E’ la realtà, bellezza e tu non ci puoi fare nulla, perchè questa è una Repubblica fondata sull’inganno, la Repubblica dei DEI FESSI E DEI FURBI …

L’Italia di cui Prezzolini parlava sessanta anni fa e rimasta la stessa. un paese dove “l’intelligente è un fesso anche lui”; dove “il furbo non usa mai parole chiare, e comanda non per la sua capacità ma per l’abilità di fingersi capace”; dove “i fessi hanno dei principi, i furbi soltanto dei fini”; dove “in generale il fesso è stupido, perché se non fosse stupido avrebbe cacciato via i furbi da parecchio tempo”; dove “ci sono i fessi intelligenti e colti che vorrebbero mandare via i furbi, ma non possono: primo, perché sono fessi; secondo, perché gli altri fessi sono stupidi e non li capiscono”; dove ” per andare avanti ci sono soltanto due sistemi: il primo è leccare i furbi; il secondo – che riesce meglio – consiste nel far loro paura; infatti, non c’è furbo che non abbia qualche marachella da nascondere, e non c’è furbo che non preferisca il quieto vivere alla lotta, e l’associazione con altri briganti alla guerra contro questi “.

A proposito di furbi, in settimana mi dicono dalla regia quelli della Commissione europea, hanno intenzione di gettare un topolino in mezzo alle gambe dell’elefante che dorme nella stanza di cristallo italiana…

Ecco la lettera Ue sul debito: “Servono misure correttive”

Padoan: “Il debito? Stiamo discutendo con la Commissione…

«Con Bruxelles è in corso una discussione normale per verificare i dati del 2016 di finanza pubblica e con il Def di aprile troveremo una soluzione definitiva». Così il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan parlando a Londra all’Aspen Institute commenta la lettera di richiamo – anticipata da La Stampa – sui conti pubblici che la Commissione Ue sta preparando per l’Italia e per altri Paesi a rischio di eccessiva deviazione dagli obiettivi attesa per i primi giorni della prossima settimana. Padoan ribadisce che la strada del Governo «è quella giusta», visti i dati «positivi» sul pil che rendono reali le prospettive di una crescita all’1,6% per quest’anno e assieme ad altri indicano una finanza pubblica «che migliora».

Cosa discuteranno di bello l’aumento dell’IVA o la svendita di ENI, TERNA e SNAM tutte in un solo colpo?

Passare dallo ZERO VIRGOLA SEI all’ UNO VIRGOLA SEI è questione di virgole, se penso che il buon Padoan ha sbagliato ben cinque delle sue ultime cinque previsioni… Lasciamo perdere in fondo è solo un gioco, il gioco dell’Oca Europa, male che vada torni sempre alla casella di partenza.

2 commenti Commenta
mastrociuchino
Scritto il 7 Marzo 2016 at 10:42

caro Andrea, il disprezzo, il disgusto, la nausea che si provano nell’essere consapevoli, è pari alla voglia di appenderli a testa ingiù… ma poi, inesorabile, sopraggiunge la sensazione che, alla fine dei conti, loro rappresentano appieno il genere umano e, probabilmente, siamo noi quelli fuori posto e fuori…tempo.
con stima Gabriele

draziz
Scritto il 7 Marzo 2016 at 12:08

E’ molto probabile l’aumento dell’IVA: 3 punti dal 10% al 13% e di 1 punto su quella massima, dal 22% al 23%, in modo da “armonizzare” quelle italiane con il resto d’Europa…
(comma 6 art. unico Legge di Stabilità 2016, a quanto pare…)
e dal momento che i consumi languono perchè non aumentare la tangente su quelli già esistenti…tanto i peones devono mangiare, usano la macchina più del proprio organo di escrezione dell’urina e quindi vai di benzina e gasolio…
Intanto mettiamo a punto anche la riforma del Catasto, però partendo dal valore degli estimi (raddoppiandolo) che l’altra, quella del riordino effettivo, è una questione spessa, da rimandare (come sempre) alla prossima legislatura.
Ma…non senti i muggiti? Sì, sento anche belare, ma vai tranquillo, la selezione naturale parla solo di sopravvivenza del più forte.
Se poi ci comprano le imprese dall’estero…beh…!! che colpo di fortuna, così poi i problemi se li “smazzano” loro, questi imprenditori stranieri che ci vogliono colonizzare e che avranno la fortuna di investire nel Belpaese…

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