Venerdì è stato come se all’improvviso una doccia gelata si fosse abbattuta sull’America intera…
In settembre le aziende americane hanno creato molti meno posti di lavoro del previsto. Il tasso di disoccupazione è rimasto invariato, come atteso. Negli Stati Uniti sono stati creati 142.000 posti di lavoro, mentre gli analisti attendevano un rialzo di 200.000 unità. Come riferito dal dipartimento al Lavoro, il tasso di disoccupazione è rimasto invariato al 5,1%.(…) le cifre dei mesi precedenti sui nuovi salariati sono state ritoccate al ribasso: il dato di agosto è stato rivisto da 173.000 a 136.000 posti di lavoro creati, quello di luglio è stato aggiornato da 245 a 223.000.(…) Preoccupa inoltre il fatto che la partecipazione alla forza lavoro, invariata nei tre mesi precedenti, è scivolata dal 62,6 al 62,4%, il minimo da ottobre 1977 (…)
Inoltre i salari (…) sono calati di un centesimo a 25,09 dollari all’ora. (…) La durata della settimana media di lavoro è scesa di 0,1 ore a 34,5 ore. America 24
Il calo del salario orario, combinato con il calo delle ore, ha portato a un calo dello 0,3 per cento del salario medio settimanale.
118.000 posti di lavoro nel settore privato corrispondono al minimo indispensabile per riuscire a tenere fermo il tasso di disoccupazione ma la tendenza dei salari e delle ore lavorate ci avverte che l’inversione è in atto.
La sintesi è tutta qui, pessimi dati negli ultimi tre mesi, spariti 59.000 posti dalle revisioni, salari in contrazione e partecipazione al lavoro ai minimi storici come non accadeva da quasi 40 anni.
Era imprevedibile una simile svolta nel mese di settembre?
No se invece di leggere la solita stampa mainstream si leggevano le fonti alternative che noi abbiamo più volte riportato in agosto …
…secondo la societa’ di consulenza Challenger, Gray & Christmas – che tiene traccia di documenti depositati presso la Sec e di annunci aziendali – a luglio il numero di tagli di posti di lavoro ha raggiunto i massimi di quatto anni con i datori di lavoro che hanno optato per 105.696 esuberi, il 146% in piu’ rispetto al mese precedente.
…e venerdi scorso nell’ultimo post…
Inoltre per chi ama esplorare la realtà dopo aver visto sparire un milione di posti di lavoro nell’industria manifatturiera per far posto ad un esercito di barman e camerieri, l’America si chiede dove siano spariti 236.000 posti di lavoro nell’istruzione pubblica.
Thanks to Economic Policy Institute
Ma certo ciò che conta è l’istruzione privata e milioni e milioni di studenti schiavi per sempre del debito…
Ora dovrebbe essere chiaro a tutti che il mercato del lavoro americano non è in realtà quello descritto dalla Federal Reserve, un notevole tributo è stato versato dal settore minerario e la crescita di posti di lavoro nel settore pubblico non ha nessuna possibilità di essere replicata nei prossimi mesi, con le nuovi tensioni in vista sul tetto del debito.
Attendiamo ora con fiducia l’ennesimo rialzo dei tassi, 8 % di probabilità per il mese di ottobre e 30 % per dicembre, direi che sono una buona base di partenza per sognare.
Fermiamoci un attimo e facciamo un passo indietro a novembre dello scorso anno quando abbiamo condiviso con gli amici di Machiavelli l’outlook 2015 in “esplosione deflattiva”
Diamo un’occhiata a come è andata nei primi tre trimestri …
Tratto da Nel 2015 il cigno nero vola sui mercati
Missione compiuta direi, ma il finale si preannuncia ancora più interessante!
Nelle ultime due settimane abbiamo avuto un’ulteriore conferma ad una importante dinamica esaminata in “Machiavelli torna in America” che condivideremo nelle prossime settimane.
Ma torniamo alla strepitosa economia americana davvero in gran forma …
Ordini a fabbriche Usa -1,7% a agosto, pesano difesa e trasporti
Gli ordini alle fabbriche americane sono calati in agosto più delle previsioni, frenati dal settore trasporti e difesa. Secondo quanto reso noto dal Dipartimento del Commercio, il dato è sceso dell’1,7%, mentre gli analisti attendevano un ribasso dell’1,2%. In luglio il dato era salito dello 0,2% (rivisto al ribasso dal +0,4% della prima stima). Escludendo il settore trasporti il dato è calato dello 0,8%, mentre escludendo il settore difesa l’indice è sceso dell’1,2%. Da segnalare che gli ordini di beni durevoli, quelli destinati a durare almeno tre anni, sono diminuiti del 2,3%, dopo il rialzo del mese precedente, mentre quelli di beni non durevoli sono scesi dell’1,1 per cento. America 24
Meno 0,8 e meno 0,6 % gli ultimi due mesi escludendo il settore trasporti ovvero l’unico settore drogato dal debito che sta tenendo in piedi l’economia americana.
Per il resto, mentre in Europa popoli terrorizzati continuano a scegliere governi a favore dell’austerità, circolano conferenze private che testimoniano il fallimento dell’euro.
… una moneta che ormai è diventata la principale riserva mondiale passando dal 20,5 % dal 28 % del 2009 prima dell’inizio della crisi greca.
Maggioranze inesistenti e destre che fanno allenze con le sinistre per tenere in piedi l’illusione di una moneta fallita.
L’America è già intervenuta salvando la Grecia, suggerendo l’atteggiamento da tenere con i tedeschi, dall’America è partita l’esplosione che sta abbattendo la Germania e Volkswagen, dall’ America come ho più volte scritto arriverà la prossima crisi.
Ormai dovrebbe essere chiaro a tutti che non saranno certo i popoli europei a decretare la fine di un fallimento, ma l’economia stessa, attraverso una sempre più profonda e inevitabile depressione.
Spiace per tutti coloro che credono ancora alle favole delle banche centrali ma come sempre noi restiamo …ottimisti ben informati che amano raccontare la realtà.
Siamo i primi in epoca non sospetta ad avere immaginato la possibilità di un nuovo quantitative easing in America il QE4 mentre il mondo intero aspettava un aumento dei tassi che a questo punto arriverà solo per orgoglio, la Fed nonostante la realtà non vuole perdere la credibilità.
In effetti loro, gli psicopatici, stanno già festeggiando come sempre ma questa volta la partenza non sarà affatto facile.
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Nonostante
a) dati OGGETTIVI dell’economia per nulla positivi (diciamo mediocri) provenienti da paesi che trainano il mondo globalizzato, USA in primis seguiti dalla Cina che a sua volta si stà trascinando dietro tutti i paesi Em ad essa legati;
b) ben più di qualche analista lucido razionale -ivi compreso il Comandante di questo vascello- che ostinatamente cercano di spiegare [elencando metodicamente i dati oggettivi di cui sopra] che “le cose non sono poi messe così bene come altri(…) vorrebbero far credere”,
sembra prevalere [sia a “main street” che soprattutto dove “conta”, cioè nei mercati finanziari] la versione proposta dagli altri(…) una versione che evidentemente fà più comodo recepire… è da parecchio tempo che ormai emerge palesemente questo dato di fatto.
Qualche volta mi chiedo [a dire il vero sempre più spesso ultimamente] quanto tempo ancora potrà durare questa illusione al di fuori dalla realtà… (poi guardo al Giappone come esempio emblematico già inaugurato dagli anni 90 e allora mi rispondo da solo…)
follia per follia, qualcuno qui conosce i [veri] motivi per i quali Glencore sulla piazza di Londra passa in una settimana da -30% a +70% (dato odierno) ???