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Il Fondo monetario internazionale ritiene che le decisioni della Federal Reserve sul costo del denaro “dovrebbero continuare a dipendere dai dati macroeconomici”, valutando un’ampia serie di indicatori e soppesando i possibili effetti collaterali. E’ quanto si legge nel rapporto Articolo IV stilato dal Fondo monetario internazionale al termine della consueta missione di monitoraggio a Washington. In particolare il Fmi vorrebbe vedere “chiari segnali” sul miglioramento dell’inflazione, dei salari e della crescita economica prima di arrivare al primo aumento del costo del denaro. Il Fmi “accoglie con favore gli sforzi della Fed e l’impegno a continuare a comunicare le proprie intenzioni in modo chiaro ed efficace” e ammette che “i rischi per la stabilità finanziaria potrebbero scaturire da un periodo prolungato di tassi di interesse bassi”.America 24
Leggere il report del Fondo monetario internazionale è come leggere il report del Governo americano, come se la massaia facesse la pubblicità ai suoi tortellini e non ha quelli dell’amica della porta accanto, visto che l’America è il maggior azionista del FMI.
Una massaia dalla quale non vorrei cenare neanche gratis … Il Fmi ha confermato le stime di giugno, quando i valori erano stati abbassati dal 3,1% al 2,5 % per il 2015 e il 2016 previsto nel World Economic Outlook di aprile.
Previsioni da circo come sempre non ne indovinano una, e per il 2016 insistono con il 3 %, ma noi non abbiamo fretta, la verità è figlia del tempo!
Ovviamente è tutta colpa del petrolio…
…e di Machiavelli che aveva suggerito che il tracollo non era affatto finito e che in estate sarebbe arrivato il bello!
La gallina dalle uovo d’oro è dietro l’angolo!
Questa mattina il panico serpeggiava a Shangai, dove tutto ciò che sale troppo, prima o poi …crolla, una vecchia regola che non cambia mai, come l’uomo pollo, che si trasforma in arrosto.
Thanks to Investing.com
Un nuovo crollo di oltre 8 % e oltre metà listino bloccato e pensare che avevano appena fatto nel fine settimana una colletta di miliardi di dollari per bloccare il crollo. LOL!
In America, nel frattempo con Alcoa attendiamo le favolose trimestrali, si quelle che il giorno prima ti riducono all’inverosimile le aspettative e poi escono battendole sistematicamente. Sono forti gli americani, davvero, da secoli prendono per il benchmark mezzo mondo…
Washington (Usa), 7 lug. (LaPresse/EFE) – Il deficit commerciale degli Stati Uniti è aumentato del 2,9% a maggio, a 41,9 miliardi di dollari. Lo ha riferito il dipartimento del Commercio. Ad aprile il deficit della bilancia commerciale era stato di 40,7 miliardi. Le esportazioni sono diminuite dello 0,8% a 188,6 miliardi, appesantite dal rafforzamento del dollaro, mentre le importazioni hanno registrato un lieve calo dello 0,1% a 230,5 miliardi.
E con questo dato siamo ad un miserabile rimbalzo del 2,3 % nel secondo trimestre, senza neve e senza ghiaccio.
Via ZeroHedge abbiamo una panoramica del “fly to quality” innescato dagli ultimi sviluppi della Grecia.
Le preoccupazioni riguardanti la Grecia alimentano per la terza seduta di fila gli acquisti sui Treasury, cosa che spinge i rendimenti del decennale sui minimi di cinque settimane. America 24
E ovviamente nessuna traccia di contagio, tutto sotto controllo come dicono loro, soprattutto per il nostro indice!
Thanks to Zero Hedge
Troveranno un accordo domenica?
La sensazione è che i mercati scateneranno ancora il panico sino a quando non troveranno un accordo.
Qualunque accordo troveranno ormai è tardi e l’estate sarà molto, molto, ma molto calda!
l’America è il maggior azionista del FMI.
…
fai bene a ricordarlo Andrea, questo è uno dei motivi che ha spinto Obama ultimamente a rivolgersi sempre più innervosito verso Grecia da una parte e UE dall’altra facendo loro pressione affinchè “raggiungano un accordo”;
l’obiettivo dell’accordo non è che stiano meglio i greci o che siano risollevati gli europei, qui la priorità per gli americani CHE DETTANO LEGGE è cavarsi fuori dai (loro)guai per come sembra siano impelagati nella vicenda del debito greco, prima ancora di considerare motivi di carattere geopolitici.
Troveranno un accordo domenica?
già la domanda pone un dubbio, che solitamente i mercati non vogliono mai trovarsi di fronte; l’incertezza li rende parecchio nervosi, questo è noto… nell’attesa, sarà una settimana alquanto “allegra” sui mercati EU, visto anche quanto stà accadendo in oriente e al petrolio… 😆