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GRECIA: CAPITOLAZIONE!
Immagino già la gioia di tutti coloro che sostenevano che non c’era alcuna alternativa, la Grecia non poteva che capitolare di fronte all’ondata di minacce e fuga di capitali di queste ore.
Lasciamo da parte per una volta tifo ed ironia ed analizziamo quelle che sembrano essere le linee guida di un accordo che nella sostanza non fa altro che posticipare nel tempo la resa dei conti, un accordo che il Fondo monetario internazionale non ha ancora digerito, anzi rilancia le sue richieste per ulteriori concessioni.
In mezzo all’euforia, qualcosa non torna, se come sempre hanno vinto tutti.
«C’è ancora molto, moltissimo lavoro da fare sulla Grecia» ha puntualizzato il segretario generale del Fmi Christine Lagarde in tarda serata, al termine del summit.
Solo alcune dichiarazioni di ieri alla fine del vertice tra capi di Stato…
Juncker : Adds that it’s not the right moment to discuss debt relief
Merkel: No further credits can be extended until the 2nd bailout terms are complied with, or until the IMF is on board.
IMF’s Lagarde: Greek plan still “lacking specifics” _ “We are short on time, long on work”
We didn’t speak about a third program, just the completion of the second program, says Merkel regarding Greece Euro Summit.
A third bailout programme for Greece is not being considered by eurozone leaders, French President Francois Hollande says.
La sintesi? E’ che non è previsto alcun programma di aiuti ulteriori oltre i 7,2 miliardi da concedere per evitare il fallimento di fine giugno, inoltre la ristrutturazione del debito non è al momento sul tappeto. Senza approvazione del Parlamento greco, neppure un centesimo e il default è servito.
Nel pomeriggio Draghi ha suggerito a Tsipras che senza programma di aiuti, la BCE non avrebbe più sostenuto le banche greche.
Niente tagli a pensioni e stipendi dei dipendenti pubblici e niente aumento dell’Iva sull’elettricità dicono loro.
Quindi la Grecia sembra abbia accettato il principio di estendere il programma di salvataggio in corso che scade alla fine del mese, in attesa che venga elaborato successivamente un piano di ristrutturazione del debito a lungo termine, ovvero niente riduzione, niente haircut.
Ora Tsipras dovrà convincere Vassilis Chatzilamprou, rappresentate dell’estrema sinistra comunista che ha i numeri per tenere in scacco il governo senza l’aiuto della destra il quale ha tracciato un profonda riga rossa. “Non possiamo accettare ulteriori severe misure recessive”
Stathis Leoutsakos, un altro membro influente di Syriza al Parlamento, ha detto che la Germania e gli altri paesi creditori sono determinati a sconfiggere Syriza. “Secondo me, il loro obiettivo è di umiliare il governo greco,” ha dichiarato . “Vogliono che passi il messaggio che nessun altra politica può essere accettata nella zona euro.”
La stampa greca riferisce che dai 10 ai 40 parlamentari greci sarebbero contro un eventuale accordo che porti nuova austerità, se poi come sembra Tsipras ha offerto la solita salvaguardia, ” pilota automatico” tanto caro a Draghi che prevede tagli ogni volta che non verranno raggiunti gli obiettivi è solo questione di tempo.
Il governo Tsipras ha solo 11 voti per la maggioranza, basta poco per far cadere il governo e tornare alle elezioni.
Per aumentare gli incassi Tsipras ha proposto una speciale tassa del 12% sulle aziende che realizzano un utile annuale di oltre 500mila euro ed una “tassa di solidarietà” per chi guadagna oltre 30mila euro l’anno. Previsto anche l’aumento della corporate tax (l’imposta sui redditi d’impresa) dal 26 al 29 per cento a partire dal 2016. Una mazzata per il fragile sistema industriale greco fatto di piccole e medie imprese.(Sole24Ore)
Inoltre come non bastasse sulle imprese e dipendenti privatio graverà aumento contributi pensionistici e sanitari e soprattutto queste misure non serviranno a nulla e la leggendaria clausola di salvaguardia scatterà giusto in tempo per concludere il massacro finale dell’economia greca.
L’unico risultato intanto è che le misure di austerità sono confermate per altri sei mesi almeno mentre i contribuenti europei dovranno tirar fuori dalle loro tasche ulteriori 7/8 miliardi da gettare nella fornace greca.
Prendere tempo, rimandare a domani, nascondere la realtà è stato l’errore strategico che ha accompagnato il Giappone per oltre due decenni in una soft depression senza fine.
Ora lo sappiamo, anche l’Europa ha deciso di ignorare i suggerimenti della storia.
Noi ci vediamo giovedi alle ore 18.00 a Bologna. Non mancate Andrea
@ Logitech :
perchè quella è una banca tedesca e in europa attualmente comandano i tedeschi (chiedere per questo ai greci; anche a italiani e spagnoli…).
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«C’è ancora molto, moltissimo lavoro da fare sulla Grecia» ha puntualizzato il segretario generale del Fmi Christine Lagarde in tarda serata, al termine del summit.
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si, « non li abbiamo ancora stesi del tutto» – questo è quello che pensava (ma che ha ritenuto poco elegante da dichiarare.)
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«L’unico risultato intanto è che le misure di austerità sono confermate per altri sei mesi almeno mentre i contribuenti europei dovranno tirar fuori dalle loro tasche ulteriori 7/8 miliardi da gettare nella fornace greca.»
qualcuno vada a dire ( urgentemente ) a renzi che se il giudice incaricato della Corte Costituzionale accoglie la richiesta del pubbl impiego circa la rivalutazione delle loro retribuzioni ferme al 2011 per volere di monti, quei € 35 mld stimati dalla CGA di mestre che dovrebbero essere sborsati dalle casse pubbliche potrebbero rivelarsi un problemino non piccolo da risolvere, se sommati a quanto verrà richiesto agli italiani per sostenere la Grecia… ah, però renzi ha appena dichiarato di voler interrompere la già annunciata “riforma del catasto”, deve essersi accorto pure lui che come ritorno di voti in prospettiva futura, tutta questa pressione fiscale operata verso i contribuenti (che sono anche elettori) potrebbe essere controproducente al partito.
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«Prendere tempo, rimandare a domani, nascondere la realtà è stato l’errore strategico che ha accompagnato il Giappone per oltre due decenni in una soft depression senza fine.»
ah, il Giappone, un paese amorfo quasi in catalessi; un paese che avrebbe stretta necessità di finanziare il proprio debito offrendolo ANCHE ad investitori esteri e che invece si ritrova come unico sottoscrittore dei propri titoli pubbl la BOJ che acquista a ritmo selvaggio – oltre $ 500 mld/anno, parametrati alla loro divisa- come hanno confermato di voler fare anche per il futuro i vertici della banca centrale, evidentemente convinti che quella sia l’unica manovra giusta per le loro esigenze…
beh, almeno da quelle parti si fanno tutto in casa, debito e invecchiamento della popolazione… nessuno dall’esterno andrà loro a bussare in casa, come stanno facendo con la Grecia (e come potrebbero fare anche in italia, che annovera la spesa pubbl pensionistica più elevata in EU, al 15%, seconda solo guarda caso a quella della Grecia del 16% del pil…), quando la situazione diventerà fuori controllo e insostenibile, perchè è chiaro che è destinata ad esserlo.
Lo ripeto : messo nelle condizioni attuali, nemmneno tra 250 anni la Grecia sarà in grado di onorare il debito contratto.
Tra due anni il suo debito sarà cresciuto a fronte di un pil che sarà stato ulteriormente indebolito.
Tra due anni saremo ancora qui tutti, politici analisti giornalisti blogger pubblico, a parlare di una nuova imminente crisi greca.
La parola fine a questa storia ancora non c’è, ma almeno possiamo farci un’idea di come le cose stanno andando, seguendo il filo del cinismo che impera. La parte debole (la Grecia) e un governo non gradito alla Troika stanno perdendo; non poteva essre altrimenti. E’ probabile che qualcuno dalle parti di Bruxelles, Francoforte e dintorni nel fine settimana abbia fatto fliltrare che con la piattaforma presentata ieri da Tsipras la Grecia avrebbe ottenuto ascolto sul versante del dossier più scottante, quello della ristrutturazione del debito. Bene. la trappola ha funzionato. Ora si traccheggia qualche giorno per vedere cosa succede dalle parti di Atene ma lo scopo è stato raggiunto: il risentimento dell’opinione pubblica greca e dell’elettorato di Syriza nei confronti di Tsipras e Varoufakis.
Il piano verrà quindi accettato e poi la palla passerà al parlamento greco che 1) può ratifcarlo, accettando così nuovi sacrifici e una serie di misure che peggioreranno la recessione; 2) può respingerlo, spianando la strada alle elezioni anticipate che Syriza dovrà affrontare sull’onda del discredito causato dai suoi insuccessi e dalla spaccatura con il suo elettorato.
first em@finanza:
La parola fine a questa storia ancora non c’è, ma almeno possiamo farci un’idea di come le cose stanno andando, seguendo il filo del cinismo che impera. La parte debole (la Grecia) e un governo non gradito alla Troika stanno perdendo; non poteva essre altrimenti. E’ probabile che qualcuno dalle parti di Bruxelles, Francoforte e dintorni nel fine settimana abbia fatto fliltrare che con la piattaforma presentata ieri da Tsipras la Grecia avrebbe ottenuto ascolto sul versante del dossier più scottante, quello della ristrutturazione del debito. Bene. la trappola ha funzionato. Ora si traccheggia qualche giorno per vedere cosa succede dalle parti di Atene ma lo scopo è stato raggiunto: il risentimento dell’opinione pubblica greca e dell’elettorato di Syriza nei confronti di Tsipras e Varoufakis.
Il piano verrà quindi accettato e poi la palla passerà al parlamento greco che 1) può ratifcarlo, accettando così nuovi sacrifici e una serie di misure che peggioreranno la recessione; 2) può respingerlo, spianando la strada alle elezioni anticipate che Syriza dovrà affrontare sull’onda del discredito causato dai suoi insuccessi e dalla spaccatura con il suo elettorato.
Ma se sono cosi fessi da abboccare a questa trappola non ho parole
@ IcebergFinanza
«nascondere la realtà è stato l’errore strategico che ha accompagnato il Giappone per oltre due decenni in una soft depression senza fine.»
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Uno degli effetti della politica accomodante della BOJ sul mercato interno :
https://it.finance.yahoo.com/notizie/borsa-tokyo-nuovo-record-nikkei-000744404.html
«Prosegue, apparentemente inarrestabile, la corsa della borsa di Tokyo che in apertura di contrattazioni è cresciuto dello 0,43% e superato il picco raggiunto nel 2000 per arrivare ai massimi da 18 anni a quota 20.898,42 punti. (AGI) »
Le altre banche centrali hanno fatto o stanno facendo la loro parte, condizionando a loro volta i rispettivi mercati.
@capitan_harlok
Non sono fessi, sono deboli, li tengono per le palle, non possono fare altrimenti. Tsipras ha avuto dal suo elettorato il mandato per trattare un ammorbidimento del rigore all’interno dello schema euro e non fuori. Le carte che ha in mano sono veramente poche, ma, se ho ben capito com’è, può acconsentire a compromessi al ribasso fino a un certo punto, non accetterà di farsi umiliare e quindi sullo sfondo resta sempre la possibilità di far saltare il banco. Se ciò succederà, anche se i media cercheranno di colpevolizzare il governo greco, le responsabilità dovranno essere cercate altrove. Fermo restando che così come stanno le cose adesso, per la Grecia non ha senso rimanere dentro l’euro.
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