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EUROPA: FUGA DA ALCATRAZ!

Scritto il alle 17:50 da icebergfinanza

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Dopo il crollo del prezzo del petrolio che dovrebbe far volare l’economia europea e mondiale, ora abbiamo anche quelli che sai… il crollo del prezzo dell’euro favorirà un miracolo economico in Europa.

In realtà dietro quello che sta accadendo, non tutto sembra andare nella direzione giusta anzi…  Torrent of Cash Exits Eurozone

A major shift in the flow of money around the globe is driving down the euro at a rapid clip, boosting the U.S. dollar and leaving smaller countries to struggle with the consequence of an extraordinary flood.

A wave of cash is leaving the eurozone…

Una alluvione straordinaria che come abbiamo visto colpirà essenzialmente i paesi emergenti, un’ondata di liquidità sta lasciando la zona euro, dove i rendimenti ormai sono infinitesimali, sempre se positivi visto che ormai oltre 1800 miliardi di bond europei hanno rendimento negativo, ondata diretta verso gli Stati Uniti dove le aste dei treasuries continuano a registrare il tutto esaurito e verso altri rifugi come la Danimarca e la Svizzera.

Lagarde lancia l’allarme: fuga dai mercati emergenti

Non solo leggete qui le economie emergenti erano già in crisi per conto loro nel giugno dello scorso anno Nei paesi emergenti è allarme crescita

“We’re already seeing profound FX pressures on countries like Russia, Brazil, Turkey, and South Africa, among many others; but, while clearly exacerbated by the strong dollar and/or weak commodity prices, recent stress in various emerging markets appears to have more to do with internal troubles than external shocks. Nevertheless, the dollar’s strength has not been fully absorbed by EM economies, so a BIG, broad-based, dollar-driven adjustment may be yet to come.” US Dollar: American Phoenix »

Ma ancora più attentamente leggete qui …

“Worth and I have a different view. We believe that Federal Reserve Vice Chair Stanley Fischer has carefully laid out a framework for interpreting the FOMC’s opaque communications as the committee moves closer to a rate hike. In a speech last October, Fischer made it clear that the Fed would “recognize the effect of (its) actions abroad and … minimize the negative spillovers (those actions will likely have) on the global economy” by clearly communicating its policy intentions in advance. If you read between the lines, the only way the Fed can give foreign central banks the opportunity to prepare for the likely FX shock that would follow a rate hike is to send the message in a way that the market does not immediately understand as overtly hawkish. This week’s announcement makes perfect sense when looked at through that lens.”

Noi ci stiamo preparando per il grande appuntamento di GIUGNO 2015!

Ieri il grido disperato di Bullard che chiede un immediato aumento dei tassi in America e oggi Evans che senza scomporsi più di tanto sussurra che non c’è alcuna ragione per aumentare i tassi almeno sino al 2016. Tutto e il contrario di tutto.

Tutto procede come da rotta tracciata in “Machiavelli 2015 esplosione deflattiva” mentre qualcosa sembra muoversi anche tra i rendimenti europei, in onore di quella che è la nostra bussola empirica all’inizio di ogni quantitative easing che si rispetti!

Draghi pensa di avere tutto sotto controllo e quindi anche i mercati. Bene non ci resta che attendere.

Fuga da Alcatraz, fuga dall’euro, da questa gabbia di matti!

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11 commenti Commenta
stanziale
Scritto il 25 Marzo 2015 at 19:22

In effetti, studi della deutsche bank prevedevano l’uscita dall’europa di 4000 miliardi, entro il 2017 se non erro, in fuga dall’inferno della deflazione a guida tedesca, e se lo dicono loro dovrei io dubitare? Credo quindi che non andremo mai piu’ in pensione, l’istat dira’ che ogni anno aumenta l’aspettativa di vita di 5 anni ecc. A proposito, ormai mi ci sono fissato, ecco un link dell’istat http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=5&ved=0CDwQFjAE&url=http%3A%2F%2Fwww.salute.gov.it%2Fimgs%2FC_17_pubblicazioni_1203_ulterioriallegati_ulterioreallegato_2_alleg.pdf&ei=kvcSVb-5Asm3Uef7g8gH&usg=AFQjCNFWNISgDTTva0Fn8HK_WqEAg2QQqw&sig2=G27UM-oxXAlqmWmif7yc4Q
se qualcuno volenteroso e bravo e con i programmi giusti (quindi non io) se potesse gentilmente cercare di entrare nel loro sito per capirci qualcosa. Si parla di aspettativa di vita dalla nascita e questo mi insospettisce: perche’ scrivono dalla nascita? Quali calcoli usano? Dovrebbero semplicemente prendere le persone decedute e fare con quelle la media…invece credo che NON LO FANNO, e mi sembra NON mettono dentro nel calcolo i bambini deceduti nel primo anno di vita….certo che se e’ cosi’ sono proprio ganzi….comunque ripeto, se c’e’ qualcuno bravo con il computer ed i programmi….

john_ludd
Scritto il 25 Marzo 2015 at 19:33

stanziale@finanza,

qui vado controcorrente; non siamo più nel 2009, ai primi QE. Inoltre mentre gli USA sono in deficit, l’EU ha un avanzo superiore a quello cinese. Dove dovrebbero andare i capitali “in fuga” dall’eurozona ? In USA ? Beh, ci sono già andati. I dati economici uanagana sono in deterioramento rapido, e con questa situazione la FED lascia rafforzare ancora a lungo il dollaro ? Mmmhhh. Nei paesi EM allora ? E perchè mai ? La crescita là è alquanto scarsina e il rischio cambio è elevatissimo, difficilmente compensato da una migliore cedola. La dinamica di paesi come la Turchia o il Brasile è alquanto nota e regolare: sono in perenne inflazione e ora pure a bassa crescita, una miscela stagflattiva micidiale. L’arrivo di denaro caldo da fuori stimola la prima ma non la seconda. I banchieri centrali difendono l’impossibile, ma rappresentano il sistema bancario, fallito nel 2009 e mai più ripresosi, non si può chiedere all’oste se la cucina è buona ! Non si può continuare all’infinito nell’illusione che questa è una crisi di liquidità mentre è una crisi di solvibilità !

stanziale
Scritto il 25 Marzo 2015 at 19:50

john_ludd@finanza,

Scusa, ma senno’ come fanno a finire di distruggere l’europa per l’ennesima volta? Un po’ di ” fiducia” se la meritano no? Se lo dicono loro, sapranno come fare, eh eh….comunque e’ ovvio che non sono in grado di replicare se sara’ cosi’ o no, il report era stato ripreso anche qui in icebergfinanza http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=2&cad=rja&uact=8&ved=0CCgQFjAB&url=http%3A%2F%2Ficebergfinanza.finanza.com%2F2015%2F03%2F13%2Fmassacro-a-fort-euro%2F&ei=eAETVbZtw_rKA67-gegM&usg=AFQjCNFgtaxsNiMyXvLIG-I5lHaUc48vzA&sig2=6GtMKCIRjrDBDAj-GERovQ
staremo a vedere, tanto non si muore piu’ per decreto governativo e rilevazione istat (non azzardatevi a crepare eh?) il futuro e’ nostro, camperemo almeno fino a 100 anni ecc. ecc.

kry
Scritto il 25 Marzo 2015 at 21:02

Bhe dai intanto gongoliamo … http://www.istat.it/it/archivio/153948 … A febbraio 2015 l’avanzo commerciale è pari a 2.840 milioni di euro (+1.338 milioni a febbraio 2014). Il surplus nell’interscambio di prodotti non energetici è pari a 5,0 miliardi rispetto ai 4,7 miliardi di febbraio 2014

john_ludd
Scritto il 25 Marzo 2015 at 21:43

kry@finanza,

per l’appunto, ci sono due forze che si contrappongo, afflusso di euro perchè il surplus è massivo e in crescita, flussi in uscita stimolati dal QE a caccia di rendimenti. Non è scontato.

aorlansky60
Scritto il 26 Marzo 2015 at 10:33

chiedo scusa, non è in tema con l’argomento trattato ma devo citarlo perchè allarmante (imho) :

Segnali sempre più evidenti di come intendano mettere le mani sui portafogli degli italiani per raschiare quello che ancora gli resta:

è di ieri l’Ag che riporta il pensiero di questo emerito cervellone, tal vegas:

Banche: Vegas, se ipotesi ‘bad bank’ serve coinvolgimento settore privato, Garanzia pubblica potrebbe essere decisiva (Il Sole 24 Ore Radiocor)
– Roma, 24 mar –
Per affrontare il problema delle sofferenze bancarie “e’ necessario individuare forme alternative rispetto a quelle sperimentate in altri Paesi europei, con un piu’ forte coinvolgimento del settore privato“. Cosi’ il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, commenta l’ipotesi della ‘bad bank’ nel corso di una audizione in commissione Finanze del Senato. Per Vegas, “la presenza di una garanzia pubblica potrebbe essere un elemento decisivo al fine di indurre investitori privati a sottoscrivere passivita’ emesse da un veicolo societario specializzato nell’investimento in crediti deteriorati“. Per limitarne gli effetti sul debito, ha aggiunto, si puo’ prevedere tale garanzia “solo per alcune tipologie di titoli emessi dal veicolo (ad esempio le tranche piu’ rischiose)”.

(RADIOCOR) 24-03-15 14:56:57

… …

immagino quanto sia e sarà forte la pressione applicata dallo Stato e dalle sue istituzioni parallele per “cercare” di coinvolgere l’interesse del settore privato…

ormai non mi stupisco più di nulla e mi aspetto da questi emeriti -omissis- , dato che ormai si sono concessi la possibilità di accedere a qualsiasi c/c per andare a ficcanasare dove non dovrebbe essere loro permesso da una vera autorità garante(…), di vedermi arrivare nella casella postale una comunicazione uff.le da parte loro che mi “invita” a dirottare parte della mia liquidità in deposito per andare a sostenere ciò che vogliono vendermi…

… non mi stupirei nemmeno più da parte di questi emeriti -omissis- (termine col quale inquadro lo Stato e le sue istituzioni parallele, vere e proprie soc. autorizzate a del-omissis-) che introducessero una nuova tassa agli italiani con causale “prelievo una tantum su depositi liquidi fermi non adeguatamente dirottati a sostenere l’economia nazionale“…

lukeof
Scritto il 26 Marzo 2015 at 11:33

aorlansky60,

Ah beh te ne sei accorto adesso? 🙂

Ti diro’ che non ci sarà nemmeno bisogno di fare l’una tantum, sarà la Cassa depositi e prestiti con tutta la liquidità dei versamenti dei lavoratori a cuccarsi tutta la cacca dei crediti deteriorati, con relativa sparizione (e spartizione) della tua pensione 🙂

Vettore pubblico, soldi privati 🙂

aorlansky60
Scritto il 26 Marzo 2015 at 11:47

Non me ne sono accorto solo adesso… 😉

è da quando padoan ha tirato fuori l’ipotesi di “bad-bank” da applicare su scala nazionale che mi si sono rizzate le antenne auricolari… forse anche prima, da quando più di uno sottolineava non casualmente ma sempre più insistentemente, come ABI, il dato di sofferenza totale dei ns istituti bancari…

conoscendo il tipo di paese ma soprattutto i suoi principali attori (Stato, governo, istituzioni economiche e non) mi stavo già preparando al peggio.

stanziale
Scritto il 26 Marzo 2015 at 16:20

lukeof@finanza,

e Aorlansky—Si ma non subito, e’ troppo presto. Prima le banche popolari e di credito cooperativo devono andare in mano estere (unicredit intesa mps lo sono gia’) e dopo si metterranno i crediti deteriorati in capo alla collettivita’.

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