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Secondo il capo economista della Casa Bianca Jason Furman, il dollaro è un forte vento contrario per l’economia americana, anche se il rischio è in parte annullato dal ribasso del petrolio. Riflessioni superficiali, perchè proprio dalla dinamica dollaro/petrolio potrebbe innescarsi la nuova crisi finanziaria.
Il mercato obbligazionario intanto ignora le parole di Fisher …
Continuano gli acquisti sui Treasury, alimentati dal piano di allentamento monetario della Banca centrale europea. Il fatto che siano gli investitori stranieri ad essere particolarmente attratti dai titoli di stato americani – che offrono rendimenti più succulenti tra le economie avanzate – è dimostrato dall’asta che il Tesoro Usa ha appena concluso: il 51% dei 24 miliardi di dollari di titoli a tre anni venduti è finito agli investitori esteri. Si tratta di un nuovo massimo pluriennale e di una percentuale superiore alla media, pari al 44%, vista nelle ultime quattro aste di titoli con questa scadenza. (America24)
Tutti con il naso all’insù aspettando Godot, un rialzo dei tassi stellare!
Nel frattempo in Europa…
la Bce ha dato finalmente il via all’atteso programma di riacquisti (noto anche come «quantitative easing») concentrandosi, secondo fonti di mercato, soprattutto sul debito di Germania, Italia, Francia e Belgio e su scadenze lunghe. (…) Francoforte ha del resto sempre chiarito di voler intervenire nel modo più neutrale possibile per evitare effetti distorsivi sulla curva dei rendimenti. Nella giornata di esordio del Qe, la Bce e le altre banche centrali dell’Eurozona «hanno comprato 3,2 miliardi di titoli del settore pubblico», ha detto a Francoforte Benoit Coeuré, membro del comitato esecutivo dell’Eurotower. Anche se alcuni osservatori suggeriscono il contrario, «al momento non vi sono segni» che la Bce possa avere dei problemi nel comprare le quantità desiderate di titoli nell’ambito del quantitative easing, (… e qui cade l’asino che vola) ha continuato Coeuré, spiegando che uno degli effetti che la banca centrale si aspetta dagli acquisti massicci di bond è che le banche «spostino il proprio portafoglio d’investimenti dai bond verso attività più rischiose, come prestiti alle imprese e famiglie».
Non vale la pena di commentare le ultime parole… Banche, a gennaio peggiora il calo dei prestiti e aumentano le sofferenze
In Cina invece va tutto bene…
Il valore per Produzione Industriale Cinese é sceso più di quanto ci si aspettasse il mese scorso, dai dati ufficiali mostrati mercoledì.In un report, National Bureau of Statistics of China ha dichiarato che il valore per produzione industriale cinese é sceso a 6,8%, da 7,9% nel mese precedente. Il valore per Vendita al dettaglio Cinese é sceso più di quanto ci si aspettasse il mese scorso, dai dati ufficiali mostrati mercoledì.
In un report, National Bureau of Statistics of China ha dichiarato che il valore per Vendita al dettaglio cinese é sceso a con un tasso annuale di 10,7%, da 11,9% nel mese precedente.Investing.com
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” Riflessioni superficiali, perchè proprio dalla dinamica dollaro/petrolio potrebbe innescarsi la nuova crisi finanziaria.” *** Dollaro in aumento porta diminuzione delle esportazioni , del pil e aumento della disoccupazione. Il calo del petrolio porta aumento della disoccupazione , aumento delle importazioni e una crisi finanziaria nel settore oil. Una combinazione come per il nitrato e la glicerina. Ormai sembra un mal comune che chi occupa posti di primo piano non vede , non sente e non parla responsabilmente.