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GRECIA E PETROLIO…TERREMOTO!
Non so quanti di Voi l’abbiano notato ma negli ultimi mesi mentre il petrolio collassava la borsa di Caracas ( Venezuela ) volava…
Normale vero, tutti a scommettere sul default venezuelano il prossimo anno suppongo!
Ma non è finita qui! Abbiamo scritto la scorsa settimana che analisti ed economisti si attendono per la prossima settimana un chiaro segnale di inversione da parte della Federal Reserve a proposito del rialzo dei tassi e l’euro che fa, ma naturale si rafforza!
Perchè? Ma perchè tutti credono che il dollaro tornerà a svalutarsi, perchè la Fed non alzerà i tassi o meglio lancerà un nuovo QE, il quarto vero?
Ovviamente stiamo scherzando, quello che è certo è che in molti hanno le idee confuse, ma i mercati seguono alcune logiche che non sempre corrispondo alle aspettative. A noi ora non interessa discutere su quanto sta accadendo, quello che ci interessa è che ragionare nel breve termine equivale a suicidarsi, meglio osservare le dinamiche di medio/lungo, su quelle abbiamo le idee chiare.
Ma ora un piccolo passo indietro nel tempo giusto per darvi la dimensione di quello che significa alterare la Realtà…
Non più tardi di un paio di mesi fa …
Grecia, la cura funziona: dopo sei anni di recessione il Pil ritorna a crescere
Grecia ha presentato ieri una finanziaria che conferma una stima di crescita dello 0,6% per quest’anno e addirittura del 2,9 % per il 2015. Soprattutto, in virtù delle correzioni dei conti degli ultimi anni, il ministro delle Finanze Gikos Hardouvelis è certo di raggiungere quasi il pareggio di bilancio l’anno prossimo (un disavanzo dello 0,2%) – il primo da oltre quattro decenni. E il vero indicatore dello stato di salute delle finanze pubbliche, l’avanzo primario (la differenza tra entrate e uscite al netto degli interessi sul debito), schizzerà nel 2014 al 2 e l’anno prossimo addirittura al 2,9%. Cifre che per il governo Samaras significano che l’uscita dal programma di salvataggio Ue-Fmi potrebbe essere anticipato di oltre un anno, alla fine del 2014 invece che all’inizio del 2016.
Abbiamo visto che uscita dal programma sta preparando la Grecia alla fine del 2014!
Ma andiamo avanti e vediamo un’altro esempio di strambata magistrale…
E’ il 5 maggio di quest’anno e Federico Fubini scrive su Repubblica
Austerità, coraggio e fondi della Troika il mix virtuoso che ha …
E se l’austerità funzionasse? Molti indizi in serie in teoria dovrebbero equivalere a una prova. E negli ultimi mesi l’Europa del Sud ne ha prodotti abbastanza per spiazzare due categorie di osservatori secondo i quali questa crisi avrebbe già dovuto distruggere l’euro: quelli ai quali nessuna risposta basta mai, e i critici di quel tipo di politiche dettate dalla Germania che vanno sotto il titolo, appunto, di «austerità».
RNews, Fubini: l’arbitro Juncker e le regole sempre meno …
Il “compito impossibile” del presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker: far applicare i paletti comunitari in un’Europa dove molti paesi, a partire dalla Francia, non stanno più ai patti. Le riforme che chiede la Germania sono necessarie, ma il caso Grecia dimostra quanto sia necessario anche più sostegno alla crescita il commento di Federico Fubini
Ma come si fa ad esaltare l’austerità solo sei mesi prima e poi all’improvviso dire che serve più crescita, ma Fubini, Fubini, cosa mi combini!
Va bene tanto è solo gossip, nessuno ci fa caso, oggi si può dire tutto e il contrario di tutto, voi leggete e poi dimenticate!
Quindi la Grecia è il più grande successo dell’euro, esce domani dalla crisi e nel frattempo…
La scelta di Dimas è molto delicata perché nonostante il ruolo del presidente della repubblica sia quasi di rappresentanza, secondo la costituzione greca, se il parlamento non riuscisse ad eleggere il nuovo presidente entro tre votazioni, si andrebbe ad elezioni anticipate. Ed è stata la tensione politica attorno a questa probabile eventualità ad aver spinto ieri Samaras, subito dopo l’approvazione del bilancio, a fissare le tre votazioni per il 17, 23 e 29 dicembre. Nelle prime due tornate sarà necessaria una maggioranza di almeno 200 dei 300 deputati greci, mentre per la terza votazione ne saranno necessari 180. Ma il governo ha una maggioranza di soli 155 deputati e difficilmente potrà imporre il suo candidato.
Intanto la possibilità di nuove elezioni, dalle quali la sinistra radicale di Syriza potrebbe emergere come primo partito, sta già mettendo in allarme i mercati. Il leader di Syriza, Alexis Tsipras, vuole infatti annullare gli accordi con i creditori internazionali della troika.
Date retta a me, di cigni neri in questo fine anno ce ne sono in abbondanza pronti a spiccare il volo, rileggetevi il post IL RITORNO DEL CIGNO NERO!
Quello che gli italiani non sanno è che Tsipras vuole ristrutturare completamente il debito greco un haircut dal 75% all’ 80 %…
L’Italia ovviamente con la sua quota di “rappresentanza” nel fondo salvastati ESM con poco meno del 18% ne potrebbe perdere 20 di miliardi.
Syriza ha reso nota la sua posizione durante un road show svoltosi la settimana scorsa alla City di Londra, dove due emissari del partito di Alexis Tsipras, Giorgos Stathakis e Yiannis Milios hanno spiegato la loro strategia economica a 35 banchieri d’affari, che sono rimasti sconcertati dalle proposte dei due consiglieri economici. Syriza chiede di ridurre il debito greco, che secondo analisi di economisti indipendenti ammonta a 330 miliardi di euro, pari al 177% del Pil che nel frattempo si è ridotto del 25 per cento.«È uno scherzo», è stata la reazione di Joerg Sponer, analista di Capital fund, al termine della riunione londinese con i rappresentanti di hedge fund e banche d’affari. Syriza chiede anche di ridurre le politiche di austerità fornendo elettrcità gratuita e cibo gratuito (food stamps come negli Usa) alle famiglie più povere, ma Jorg Sponer in una mail inviata ai suoi clienti ha parlato di «scenario cipriota», con i risparmiatori che corrono ai bancomat delle banche , fuga dei capitali all’estero e fine dell’arrivo degli investimenti dall’estero.
Magari fosse uno scherzo, questa banda di psicopatici analisti o pseudo economisti, non hanno ancora capito che l’ultima soluzione che propone l’analisi empirica in una deflazione da debiti è la ristrutturazione del debito o default di massa che stanno già avvenendo.
Per maggiori informazioni pregasi consultare…
DEFLAZIONE DA DEBITI: COSA POTREBBE ACCADERE
Per il resto chi vivrà, vedrà… e mi raccomando non lasciatevi prendere dal panico, fanno sempre così vogliono farvi credere il contrario di quello che hanno deciso di fare!
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Delle volte riesci a mandare in confusione anche me che ti seguo spasmodicamente da anni.
La fed i tassi sappiamo che non li alzerà, non può farlo perche un conto mentire sui dati e taroccarli un conto prendere una decisione che farebbe male a gli usa e al loro mercato immobiliare…..e noi sappiamo il perche.
Al gioco delle bolle esiste da sempre un problema, non si sa mai quando decidono di far scoppiare la bolla.
Solitamente il gioco può diventare estenuante e portare all” estremo chi decide di seguire una logica…..la logica che i fondamentali dicono altro.
Possono tenere una posizione estrema e alquanto illogica per periodi che difficilmente siamo in grado di reggere…..loro sanno quando è il momento di cambiare registro.
Questo è un monito per chi si aspetta che il petrolio torni a crescere……sicuramente il prezzo odierno non è un prezzo logico ma, pensateci bene lo era due o tre mesi fa a 100 dollari quando oramai era evidente che la ripresa non era mai partita??
Avevo anni fa un titolo azionari, le d” amico…….decine di petroliere nuovissime che solo il prezzo di acquisto non copriva il prezzo di mercato delle azioni eppure si sono azzerate….sapete il perche??
Perche anche se nuove le petroliere non servono se non trasportano petrolio.
Erano ferme in porto……..ma il petrolio è rimasto per anni a 100 dollari mentre la domanda non ripartiva.Logica avrebbe voluto che scendesse ma per far riprendere la logica son passati anni…….non credo che chi avrebbe preso la strada di scommettere sul calo del greggio avrebbe resistito tanto.
Oggi la russia sembra una opportunità, ma hanno preso una strada e difficilmente nel breve cambieranno registro proprio perche sembra illogico…..quindi si va contro il trend in atto…..diventiamo compratori e a loro servono chi è convinto che il prezzo non rispecchi il valore reale odierno……..servono come il pane.
Dopo quello che è accaduto ai titoli di debito portoghese io non mi sorprendo più di nulla…….se vogliono lo fanno.
Un saluto andrea, sei il migliore…..ma non serve dirtelo, lo sai.
“Tsipras vuole ristrutturare completamente il debito greco un haircut dal 75% all’ 80 %”
tra il dire e il fare…
l’altro giorno un commentatore sulla CNBC, a proposito del crollo del 15% della borsa di Atene, diceva senza vergogna: il mercato greco è piccolo e ormai “emergente”, chissenefrega!
in poche parole non ci libereremo tanto presto di questa odiata moneta europea
…questa non sarebbe male che la leggessero i greci :
https://it.finance.yahoo.com/notizie/goldman-sachs-vero-rischio-per-095600034.html
…in modo da presentarsi molto, MOLTO discretamente senza alcun disordine o parossismo di sorta di fronte agli sportelli della propria banca, finchè sono ancora in tempo… (se hanno alta probabilità di avverarsi le stime -e le preoccupazioni- riportate sopra…)
…chissà che non debba essere una sorta di campanello d’allarme anche per ALTRI (nella stessa baracca Euro…) tra quelli che non sono messi bene nei conti di Eurostat…
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Ah, addirittura l’haircut di Syriza sarebbe del 75-80%? Torno a ripetere che quella di Syriza e’ una logica incompatibile con l’euro, quindi e’ una proposta molto intelligente: cercare di farsi buttare fuori, ottimo. Mi sembra logica anche la richiesta di dare cibo ed energia elettrica ai piu’ poveri .Buon per i greci che hanno un partito cosi in alto nei sondaggi, noi ce lo sogniamo. Salvini e’ bravo ma non e’ neanche un anno che c’e’, ed ha B. che lo ostacola (almeno sembra). Complimenti ancora a Napolitano e Monti, si sapeva benissimo dall’inizio che erano miliardi buttati nel cesso, il programma del fondo salva banche tedesche, al quale abbiamo largamente contribuito(lasciando andare a ramengo la nostra economia) . Lo abbiamo scritto un miliardo di volte, ed ora e’ arrivato il primo conto da saldare. Grazie tante Napolitano e Monti.