AMERICAN CRACK EPIDEMIC!

Scritto il alle 10:00 da icebergfinanza

Ieri all’improvviso il freddo, la neve e la luna hanno disintegrato le certezze dei mercati a proposito della crescita infinita in America, si l’America la nuova locomotiva mondiale, lavori in corso su un guscio d’uovo vuoto, delicato come non mai, si un uovo prodotto dai polli di trilussa.

ieri, tutti li a guardare con il naso all’insù Madame Volatilité insieme a suo marito Mister Vix in forma come non si vedeva da almeno 13 mesi. Strano davvero sussurrava qualcuno,  il PIL esplode di salute, la disoccupazione ormai è un ricordo del passato, la Fed balla il tapering ma nessuno che si domandava per quale motivo lo zio Cooper, ovvero il rame notoriamente uno dei più importanti indicatori dell’economia reale stesse scendendo a precipizio, nona seduta consecutiva in ribasso, la più lunga serie dal 1995.

Sono perfino tornati ad urlare gli americani che il tempo sta per scadere nuovamente, si deve alzare il tetto del debito, sembra che questa volta il Governo ha meno spazio di manovra per evitare una crisi, la solita commedia all’americana che ha fatto crollare le vendite di titoli di Stato americani suppongo e invece no, chissà perchè tutti a comprare la carta straccia americana, a strapparsela dalle mani, uno con l’altro, matti come i gatti direbbe il nostro Machiavelli godendosi la scena.

E’ bastato il crollo di un indicie manifatturiero qualunque pompato sino all’inverosimile in questi mesi per far cambiare idea ad un manipolo di psicopatici che quotidianamente aspirava alla luna, seminando target sempre più ambiziosi. No la realtà di una crisi emergente che rischia di essere la miccia esplosiva del 2014 insieme a Madame Volatilité.

Ieri un governatore della Fed ha dichiarato che non si faranno certo impressionare da qualche crollo di borsa, non importa quello che succede soprattutto nei mercati emergenti, c’è troppa eroina in circolazione, troppi dollari in giro. US Fed criticised for cutting stimulus

American crack epidemic, crack sostanza stupefacente nata appunto in America, ricavata attraverso un processo chimico, e inalato dopo aver surriscaldato i cristalli, operazione che provoca gli scricchiolii che danno origine al suo nome.

Bene avrete tempo e modo nei prossimi mesi e anni di sentire questi scricchiolii!

Secondo Wikipedia, il creack era originariamente concepito e sintetizzato per uno scopo ben preciso: era destinato ai cocainomani cronici come sostituto della cocaina, in quanto l’assunzione nasale provocava la distruzione dei tessuti nasali, per cui l’unica modalità di assunzione alternativa era rappresentata dall’inalazione.

Metafora perfetta direi, ma torniamo alla realtà fondamentale e francamente è da ridere che debba essere il sottoscritto a tranquillizzare gli amanti della crescita infinita americana.

Qualche ora prima era uscito il Markit US Manufacturing PMI* ben diverso dal ISM Report – January 2014 Manufacturing ISM Report On Business in discesa ovviamente ma non in maniera cosi drammatica come il suo fratellino istituzionale.

Clicca sopra l’immagine per ingrandire

Quindi riassumendo, nessun collasso, solo l’evidenza di una crescita che non è certo una meraviglia come la Fed e le sue monetine portafortuna suggeriscono, come suggeriscono migliaia di analisti a libro paga, ma semplicemente una crescita anemica, da trappola della liquidità, crescita anemica che sta facendo i conti con la perdita di potere di acquisto degli americani e che spera che tornino ad indebitarsi come ai bei tempi, dimenticando il massacro sociale di questi anni.

Ovviamente un piccolissima parte è da imputarsi alle “avverse condizioni atmosferiche” ma il diavolo è nei dettagli del rapporto ma non ho intenzione di annoiarvi con inutili contorcimenti macroeconomici.

Quello che fa sorridere sono le previsioni degli analisti che si aspettavano una leggera discesa dell’indice ISM a 56 e invece è finito ad un pelo dalla soglia delle recessione. Ma scusate questi chiromanti a libro paga, quando elargiscono le loro visioni, sono in grado di inserire possibili avverse condizioni atmosferiche nelle loro previsioni, mettendo il naso fuori dalle loro sfere di cristallo o serve un aiutino qualunque?

Alla fine la sintesi è tutta qui, in attesa di un’altra telenovelas, tapering o non tapering…

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…anche se alla fine tutto cambia, nulla è per sempre…uguale!

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8 commenti Commenta
gnutim
Scritto il 4 Febbraio 2014 at 10:43

peccato aver perso l’ingresso sul treasury col dollaro a 1,37 e rendimento al 3%

Pensi che si possa tornare a testare i livelli di 2 settimane fa?

Se lo S&P disegna il classico doppia massimo sarebbe ghiotta occasione

Riusciranno i nostri psicopatici cocainomani a tirarci su il morale e le aspettative e riportare in auge i var indici equity?

Da notare che, pur con la mitica Abenomics, in solo un mese il giappone ci ha regalato un calo dell’indice nikkei di 14 punti e una performance dello yen del 5%, complimentiiiiiiiii avanti con la carta stracciaaaaaa

ilcuculo
Scritto il 4 Febbraio 2014 at 11:07

Intesa Sanpaolo studia un «veicolo» per le sofferenze

Più che una vera e propria bad bank, sarà una società ad hoc cui demandare la «gestione proattiva del credito deteriorato»………

Interessante….chi compra il candelotto di dinamite acceso ? Se fossimo in US ci penserebbe la FED per poi spegnerlo nella piscina della liquidità, in Europa la BCE ???

stanziale
Scritto il 4 Febbraio 2014 at 11:27

ilcuculo@finanza,

Non capisco da dove arrivano quei (oltre) 50 miliardi di crediti deteriorati. Leggo dal bil. 2012 http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=3&ved=0CD4QFjAC&url=http%3A%2F%2Fwww.group.intesasanpaolo.com%2FscriptIsir0%2Fsi09%2FcontentData%2Fview%2F20130430_Bilancio_Individuale_ita_postass.pdf%3Fid%3DCNT-04-000000013CC22%26ct%3Dapplication%2Fpdf&ei=_LzwUsPHMoGG4gSey4CgDA&usg=AFQjCNEBSbwGKiQG3Am5YKWwnUSEOgc0kA&sig2=VtAzNmSOlqR8QPwqUTbFLQ&bvm=bv.60444564,d.bGE&cad=rja
che la banca aveva partite deteriorate per 10243 milioni, e crediti verso clientela per 217406. Sono aumentati di 5 volte? Circa 1/4 dei crediti verso clientela sono deteriorati? E se questa e’ la banca migliore, il resto del sistema bancario italiano?

reragno
Scritto il 4 Febbraio 2014 at 12:35

Andrea grazie come sempre per le tue analisi.

Certo è che il mondo andrà a rotoli fino a quando sarà sorretto da persone incompetenti, ipocrite e schiave delle lobbies finanziarie.

Se non altro almeno tu ci hai indicato di che morte dobbiamo morire a meno che…………in sussulto di orgoglio gli Italiani di sveglino e caccino i loro aguzzini, che si trovino nel nostro bel paese o che siano in Europa.

pecunia
Scritto il 4 Febbraio 2014 at 13:06

zio Cooper… il rame!
💡
di certo hai il dono della creatività.
è sempre un bel viaggio leggere le tue “storie”.
:mrgreen:

kry
Scritto il 4 Febbraio 2014 at 22:28

ilcuculo@finanza,

Interessante….chi compra il candelotto di dinamite acceso ? Se fossimo in US ci penserebbe la FED per poi spegnerlo nella piscina della liquidità, in Europa la BCE ???— Siamo in Italia e in Italia ci pensa il popolo con una bella patrimoniale.

misticluke
Scritto il 5 Febbraio 2014 at 00:22

solo una piccola precisazione:
il rame è copper non cooper.
😉

pecunia
Scritto il 6 Febbraio 2014 at 17:23

misticluke@finanza,

MA COME SEI SOFISTICO!…..

copper, cooper, Cu, è l’idea che conta. Non lo capisci?

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