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AMERICA… BAD NEWS GOOD NEWS!
Ieri pomeriggio dopo aver osservato l’uscita dei dati relativi al settore manifatturiero americano, mi chiedevo dove avevo letto un articolo che mi ha aiutato a leggere nei fondi di caffè dell’economia americana e comprendere quello che in realtà stava accadendo, mentre altri discutevano del sesso degli angeli, ovvero della straordinaria ripresa americana che avrebbe fatto cambiare idea alla Federal Reserve.
Credo che l’articolo fosse questo La luce un fondo al tunnel o forse questo Miracolo americano. o ancora questo Realtà fondamentale oltre l’illusione scritti tutti nei bassifondi dell’informazione finanziaria ed economica indipendente, mentre in realtà…
Inatteso arresto per l’attività manifatturiera americana, che nel mese di maggio scivola in zona contrazione con l’indice ISM manifatturiero a 49 punti dai 50,1 punti del mese di aprile. Lo comunica l’ISM, Institute for Supply Management. Il risultato è dunque al di sotto della soglia dei 50 punti, che fa da spartiacque tra espansione e contrazione dell’attività.
L’indice, che viene usato per valutare lo stato di salute del settore manifatturiero statunitense, risulta inoltre decisamente peggiore delle attese degli analisti che indicavano un livello di 51 punti.
Una manna dal cielo, bad news, good news ed infatti… il governatore della Fed di Atlanta Dennis Lockhart ha confermato l’impegno della banca centrale lungo la strada dello stimolo economico. “Qualunque aggiustamento della politica monetaria della Fed non è un cambio di rotta” ha detto rassicurando così gli operatori, che continuano a guardare con apprensione ai dati macroeconomici.
Ora grazie all’aiuto di Tim Iacono date un’occhiata qui…
…ma soprattutto osservate e zoomate qui sotto …
Niente di trascendentale sia ben chiaro, cadere sotto il livello di 50 per la prima volta dal 2009, non significa nulla come potete vedere qui sotto …
Thanks to Calculated Risk
…ma con il tempo se andiamo sotto 45 punti la questione cambia radicalmente.
A proposito non dimenticate cosa ha sussurrato Machiavelli a proposito del dollaro, il momento si avvicina.
Non c’è fretta la nemesi continua…ma anche la festa!
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Bundì a tutti, i preziosi grafici sopra descrivono la realtà pura della situazione attuale e ci dicono che la storia si ripete anche se con modalità differenti.
Vedremo presto se l’America senza il QE ha effettivamente finito le cartucce, il mio istinto mi dice che ci sarà congestione/correzione e non come accadde nell’autunno 2008 il discesone, ma è solo una mia opinione, più che altro non riesco a capire dove può andare con: la Cina in leggero ma costante rallentamento economico, anche se la Cina è solo una parte se pur importante dell’asia, l’europa in perenne letargo, il Giappone che è entrato in una zona di esplorazione/terra di nessuno alquanto rischiosa visto che di materie prime si può dire che non ne ha ecc.. ecc…
In passato la locomotiva Americana in momenti di difficoltà e di congestione macroeconomica si inventava qualche strategia guerrafondaia, vedasi la crisi petrolifera con il conseguente embargo da parte degli Emirati Arabi del 1973, ma per come è configurato l’assetto geopolitico su scala mondiale in questo momento non mi sembra e spero che non ci siano le prerogative per andare in quella direzione anche perchè il mondo nel frattempo è cambiato e cambia molto velocemente sotto tutti i punti di vista.
Quello che mi fà molto riflettere e preoccupa leggermente è l’andamento demografico su scala mondiale, in poco più di un secolo siamo passati da circa 2 miliardi a circa 8 miliardi di individui.
Con le classiche risorse convenzionali che abbiamo a disposizione sul nostro pianeta ora mi sembra che a parità di stile di vita e di benessere non ce ne siano a sufficienza per tutti, questo ritengo sia bel dilemma, comunque se avremo tempo per scampare vedremo gli sviluppi futuri a queste problematiche.
Una cosa è certa, non ci può essere una crescita economica proiettata all’infinito su di un pianeta dalle risorse finite.
Il dottor Doom prevede boom, in controtendenza….
http://it.finance.yahoo.com/notizie/roubini-rally-durer%C3%A0-altri-due-083000449.html
ai posteri l’ardua sentenza.
Ogni mattina un simpatico ragazzo si prende la briga di
Ripassare tutti i miei post e mettere rating e votazione zero e via così da mesi. Coraggio rilassati c’è tutto un mondo intorno non serve che perdi tempo su questo blog. Andrea
@@Icebergfinanza
Ho dato 6-7 “10” agli ultimi post.
Almeno la media tra il sottoscritto e l’idiota è pari a 5 ora…..forza agli altri.
Con il mio 10 ho appena alzato la media di questo post da 8.9 a 9.1. Vediamo se il simpaticone in eccesso di tempo personale da dissipare dando zeri va a farsi un giro altrove…
…da brividi. Solo questo suggerirebbe di fuggire a gambe levate. Io sono tra quelli che firmerebbero subito tre mesi non due anni.
a proposito di dollaro….
http://it.finance.yahoo.com/notizie/usa-deficit-commerciale-aprile-8-5-pesa-calo-124523798.html
Perdonatemi non ricordo il post di Macchiavelli:
A proposito non dimenticate cosa ha sussurrato Machiavelli a proposito del dollaro, il momento si avvicina.
Quindi eur/usd che fa ? mi sembra dovesse andare su 1,37 1,38 no?
Grazie a chi rinverdira’ la mia memoria.
se si mantiene la correlazione del passato, s&p 500 se …sfonda i 1700 avremo un 1 Eur contro 1,39 usd….ma poi quando partirà il crollo di titoli di stato e borse….. 1 Eur = 1 USD.
ciaoo
ANDREA MAZZALAI anche sul social network ZORPIA ? 😯 😯
GIOBBE
io è da un lustro che quotidianamente ti do 10… quindi su con la vita 😉
Ieri due attacchi informatici con coinvolgimento di tutti gli amici di Machiavelli … chissà a qualcuno do fastidio! Andrea
Infatti, mi sono arrivate 3 mail strane da icebergfinanza con collegamenti che naturalmente non ho aperto
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Appare evidente che della realtà macroeconomica poco importa e per ora prevale la ferrea volontà della fed e di altre banche centrali, quali la boj, di spingere gli investitori verso asset di elevato rendimento. Forse per creare quell’illusorio fattore-ricchezza che faccia ripartire i consumi e gli investimenti reflazionistici. Per ora resta il fatto che lo s&p rifila 18 punti agli emergenti e l’oro in un contesto di tassi reali negativi perde di valore. Come dire che hanno sempre ragione loro.