in caricamento ...
GERMANIA: LAVORO, LE DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA!
Nessuna novità sia ben chiaro ma mentre l’Italia pullula di ammiratori del sogno made in Germany tra cui l’ultimo il Grillo parlante che esalta l’agenda 2010 o riforma Hartz IV senza sapere di cosa si tratta, riempiendosi la bocca delle fesserie che suggeriscono i suoi economisti raccattati a caso in giro per l’Italia, andiamo a dare un’occhiata ancora una volta a cosa accade dentro il mondo delle meraviglie tedesche dove tutti vivono felici e contenti…
Mentre l’economia tedesca evita di un soffio la contrazione, facendo segnare nel primo trimestre dell’anno una modesta crescita dello 0,1% sui tre mesi precedenti, i metalmeccanici della Baviera portano a casa un aumento dei salari del 5,6% in due tranche. L’accordo raggiunto stamattina da Ig Metall, il sindacato di categoria, e Gesamtmetall, l’associazione delle imprese, si applica ai 770mila lavoratori del Land, sede di gruppi come Siemens e Bmw, ed è destinato a dettare la linea per i rinnovi conttrattuali negli altri Länder, che coinvolgono in tutto 3,7 milioni di dipendenti. La Baviera, dove la disoccupazione è scesa al 3,9% ad aprile, è il primo Stato a chiudere la trattativa.Si conferma così la tendenza alla crescita dei salari reali in Germania. L’aumento ottenuto da Ig Metall supera infatti nettamente l’inflazione stimata all’1,8% per quest’anno e all’1,6% il prossimo. Nel 2012 i salari sono cresciuti dello 0,6% al netto dell’inflazione, dopo l’aumento dell’1% nel 2011 e dell’1,5% nel 2010. Nelle trattative, i sindacati tedeschi stanno facendo leva sulle prossime scadenze elettorali.. articoli di Gianluca Di Donfrancesco, Marco Moussanet e Alessandro Merli – Il Sole 24 Ore – leggi su http://24o.it/R6kcw
Sin qui nulla di nuovo, i sindacati stanno facendo il loro lavoro a differenza dei nostri che dormono quotidianamente. I politici invece chiedono maggiore austerità al resto dell’Europa, ma per un pugno di voti, regalano aumenti che vanno ben oltre qualsiasi inflazione immaginaria , sperando di far ripartire i consumi tedeschi, una mummia che risale alla repubblica di Weimar.
Ed ora un pò di gossip politico con la presunta capitolazione della statua di Santa Angelina da Austerilitz, un’illusione pura conoscendo l’ideologia politica e il fanatismo calvinista…
BERLINO – La Germania è pronta a rivedere le sue posizioni sull’austerità e a dare priorità alla crescita, attraverso aumenti di competitività. Un’evoluzione figlia della crisi di molti Paesi europei, strozzati dalla ‘cura Merkel’ del consolidamento dei conti pubblici.
La convinzione che il rigore non abbia pagato ha ormai fatto breccia nel governo tedesco. Un cambio di paradigma che arriva in ritardo perché nella logica tedesca il consolidamento dei conti pubblici e il varo di riforme strutturali vanno di pari passo. Per aggiustare i conti pubblici, si erano detti a Berlino, saranno costretti a tagliare le spese inutili e dunque a migliorare la propria competitività. Ma nei Paesi in crisi non è successo perché i governi, ostaggio delle potenti corporazioni nazionali, hanno preferito alzare le tasse, non pagare i fornitori e perdere posti di lavoro piuttosto che tagliare le spese e andare a colpire interessi costituiti che controllano le chiavi del successo elettorale.
Naturalmente questa virata di bordo non significa che il governo tedesco abbia abbandonato la via del rigore e sposato una politica di deficit spending. Ma la relativa calma dei mercati finanziari, che hanno allentato la pressione sugli spread, induce anche i vertici di Berlino ad una visione più serena del problema. Repubblica
Tornando al sogno di far consumare un tedesco, basti pensare che le banche tedesche hanno dovuto inondare l’Europa di credito “subprime” per fare qualche spicciolo, soprattutto perchè i loro concittadini si sono sempre rifiutati di fare debiti per comprare al bicocche alemanne, mentre vivevano di edilizia pubblica, mercato immobiliare che senza il flusso estero di capitali sarebbe rimasto in letargo ancora per molto tempo come è accaduto e sta accadendo in Giappone.
Mentre in Italia i media italiani esaltano solo aumenti di salari e chissà quale altra meraviglia come la piena occupazione tedesca , ‘altra faccia della medaglia …
Non c’è solo la Cina di Foxconn, dove le condizioni dei lavoratori che producono buona parte della componentistica per la Apple sono molto lontane dagli standard occidentali. C’è anche la civile ed evoluta Germania, fulcro e motore dell’Europa unita, dove i dipendenti di un’altra multinazionale vivono in situazioni analoghe a quelle dei colleghi cinesi che producono iPhone. (…) Nel Paese da due giorni non si parla d’altro. I quotidiani più prestigiosi hanno aperto la discussione. Ci si interroga sui motivi. Le storie dei lavoratori stagionali cinesi non sembrano più così lontane. Cosa succede al Vecchio continente? di Biagio Simonetta – Il Sole 24 Ore – leggi suhttp://24o.it/28pZu
Non solo, ma anche grazie a Voci dalla Germania
Salari da fame alla Daimler?
Un’inchiesta giornalistica della ARD accusa Daimler: dopo aver abusato del lavoro interinale per ridurre il costo del lavoro, adesso è il turno dei contratti d’opera. Con un salario inferiore ai 1.000 € netti mensili, i lavoratori alla catena di montaggio possono tirare avanti solo chiedendo un sussidio Hartz IV. Di fatto la spesa sociale dello stato serve a finanziare la produzione di auto di lusso. Da Handelsblatt.de
Un reportage della ARD accusa il gruppo Daimler di impiegare tramite un contratto d’opera manodopera a basso costo. Lavorano sulla stessa linea di montaggio accanto ai dipendenti Daimler – ma guadagnano meno della metà. L’azienda evita di rispondere alle domande.…
(…) La retribuzione oraria viene ripetutamente definita “stipendio da fame” – addirittura nel titolo della trasmissione (“Hungerlohn am Fließband“). Il filmato lancia una chiara accusa: sebbene la società di logistica a cui è stato affittato lavori per Daimler con un contratto d’opera, il giornalista sotto copertura lavora accanto ai dipendenti Daimler. E in realtà non dovrebbe essere subordinato alle istruzioni date dai dipendenti Daimler e nemmeno eseguire lo stesso lavoro, cosa che invece avviene regolarmente. Nel suo ruolo fittizio di padre di famiglia con 4 figli ha diritto a prestazioni sociali per un valore di 1550 € al mese – molto piu’ del netto di 991 € che riceve per le 35 ore settimanali. E questo è veramente discutibile: il contribuente tedesco ogni anno deve pagare 8.7 miliardi di Euro affinché persone come „Jürgen“, che guadagnano con un lavoro a tempo pieno 991 € netti al mese (1.220 € lordi), debbano ricevere 1.550 € di sussidio da parte dello stato. Soprattutto se le imprese annunciano nuovi bilanci con profitti record.
Sia ben chiaro almeno in Germania i politici aiutano le aziende magari sempre le solite la Daimler o la BMW o la Volkswagen, e utilizzano oltre sette milioni di schiavi tra sottoccupati, mini job e altri giochi delle tre carte per dimostrare il sogno tedesco della piena occupazione.
In Italia neanche questo, con calma e per piacere, lo Stato e i suoi dipendenti che scaldano le poltrone del Parlamento, saldano i loro debiti nei prossimi mesi e anni, quando era urgente farlo un anno prima invece che imporre fesserie quali il patto di stabilità interno o ancora rinviano la decisione sull’IMU delle imprese a dopo che il tessuto industriale e soprattutto civile di questo Paese sarà completamente distrutto e allora resterà solo il parlamento che legifererà sull’omofobia, sui diritti dei gay parlamentari, sulle intercettazioni e sulle questioni giudiziarie dei suoi figli prediletti!
Buona Consapevolezza sempre e comunque!
« SOSTIENI L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE contribuisci anche tu LIBERAMENTE a tenere in vita un’isola di condivisione quotidiana nell’oceano infinito di questa tempesta perfetta … Chiunque volesse ricevere le ultime analisi può liberamente contribuire al nostro viaggio cliccando sul banner in cima al blog o sul lato destro della pagina può liberamente contribuire al nostro viaggio cliccando qui sopra o sul lato destro del blog Semplicemente Grazie!
Inoltre Vi aspettiamo tutti per la nuova avventura su METEOECONOMY per condividere insieme nuove informazioni e analisi non solo economico/finanziarie attraverso la tempesta perfetta.
andrea, perchè non facciamo una proposta di legge sul sesso degli angeli, secondo me raccogliamo un sacco di firme!!!
Ciao Andrea,
io ti seguo da anni ed apprezzo tutto quello che spieghi ogni giorno. Dico anche che nel M5S trovo l’unica speranza di un cambiamento positivo che non trovo altrove.
Se ritieni che Grillo è male informato dai suoi consulenti di economia, ti chiedo perchè non ti fai coinvolgere per potere suggerire proposte economiche adeguate.
Il movimento è aperto a chiunque abbia voglia di dire e di fare e ritengo che una persona come te possa solo portare dei benefici al cambiamento positivo.
Non ho avuto la sensazione che il M5S sia aperto a persone che abbiano una autonomia di giudizio e pretendano di restare coerenti con le proprie idee anche quando queste non sono benedette dal capo.
Le idee delle persone come Andrea potrebbero anche essere prese a prestito da un movimento ma quando lo scopo diventa “prendere il potere” le idee vengono adattate e distorte e quando si sale sulle barricate per gli intellettuali a volte c’è più rischio di prendere un colpo di fucile nella schiena che in fronte.
Confermo che per me è l’ultima speranza. Persa anche questa, non saprò che dire e fare. Io voglio un’alternativa al “pilota automatico” inserito dalla BCE. Non vedo altre soluzioni pacifiche.
caro No Word Order, il M5S è solo una grande fregatura..il Grillo avrebbe potuto rivolgersi a seri economisti invece che a Bagnai con la sua MMT all’italiana.
Io lo dico da sempre Andrea è uno dei pochi ad avere il pregio di essere davvero un economista finanziario, uno che sa come, quando e dove si muove il denaro.
Il Grillo e la Casaleggio sono partner attivi dal 2007, hanno aumentato a dismisura i loro guadagni sfruttando la crisi e il malcontento generale.
Io stesso, mi ero iscritto al movimento, vedendo poi la qualità effettiva delle idee mi sono tirato fuori.
Se ci fai caso Grillo, non ha uno straccio di programma economico, parla solo della casta e del reddito di cittadinanza e poi è inutile negare che molti degli onorevoli del m5s non hanno la preparazione politica per stare in parlamento.
Purtroppo non credo ci possa più essere alcun cambiamento in Italia, perchè questa nazione è solo l’estensione dell’impero anglofono, un’appendice che può essere sacrificata nella guerra valutaria e finanziaria.
Io ho tirato giù una lista di stati dove fare investimenti o andare a vivere..questi sono gli stati in reale crescita da qui al 2020.
Per l’Africa: Gabon e Marocco (crescita prevista reale annua tra il 2-5 %)
Per l’Europa: Russia e Turchia (tra il 2-4%)
Per L’Asia e oceania: Cambogia, Laos e Filippine (tra il 3-6%)
Onestamente mi sono informato per la Cambogia anche se mi spaventa il fatto che sia il paese più corrotto del Sud Est Asiatico e in alcuni posti ancora troppo pericoloso.
Quindi se hai un pò di soldini da parte e sei giovane valuta cosa ti può offrire l’estero, se invece sei in pensione o ti manca poco valuta la Thailandia come paese dove portare la tua pensione e vivere dignitosamente.
Lo so che questi discorsi sono duri ed è triste lasciare la propria nazione, ma ormai c’è troppo poco tempo e l’anno 2013 si preannuncia di grande effetto.
Andrea, cosa ne pensi dei CDS vista la seconda metà dell’anno, a chi conviene rivolgersi per acquistarne e come poi potersene disfare.
Condivido il tuo post delle ore 11:49, chissà perchè Andrea Mazzalai non si fà coinvolgere dal M5S ? visto la sua comprovata esperienza nel settore.
E se fosse che ci ha gia provato !!!!
Vorrei anche commentare l’articolo di oggi del Capitano.
Io non credo che chi stà al potere in italia sia tanto ignorante da non conoscere neanche le basi dell’economia.
Sarà perchè sono premunito oppure perchè considero l’Homo Sapiens Sapiens poco più di una scimmia parlante (vedremo frà 100.000 se esisterà ancora…..sulla TERRA) ma credo che lo scopo di chi ha le leve del potere sia quello di creare in italia una “abbondante” massa di persone al limite della sopravvivenza in modo da poterli usare, per pochi spiccioli, a loro uso e consumo.
Per farla breve lo scopo è quello di poter disporre di qualche milione di SCHIAVI al loro “benevolo” servizio………………donne e bambini compresi.
Ai posteri l’ardua sentenza e Buona Fortuna
SD
poi non bisogna andare tanto lontano, un pò più a sud in tunisia e c’è chi ci ha già pensato …. per esempio benetton con una fabbrica per quasi 5000 persone-operai-schiavi. In tunisia un buon stipendio 180/230 € confrontabile con un costo di 4/5 € dal barbiere per shampoo, taglio barba capelli e pulizia viso.
Avete ragione entrambi, ma il progetto è sovranazionale…immaginate se L’Europa o meglio Il Blocco Atlantico potesse disporre di manodopera abbondante e a basso costo..in tutta l’area del Mediterraneo dalla Spagna alla Turchia, passando per l’Africa Settentrionale
Lo so che con i se e con i ma non si fa nulla. Se mussolini non si fosse alleato con la germania dove saremo con lo ” scatolone di sabbia”?
Purtoppo quell’errore è costato carissimo a tutti noi e ha screditato quel poco di buono fatto dal Fascismo durante gli anni 30.
Ora avremmo energia a basso costo e quindi staremmo sicuramente meglio…ma sarebbe stato produttivo anche solo cercare di non perdere le aziende che avevamo già in Libia prima della rivoluzione colorata blu, bianca rossa antiGheddafi , essendo probabilmente oltre ai libici la popolazione che più ci ha rimesso in questi ultimi due anni.
I problemi dell’Italia sono la mancanza di sovranità e nell’avere una classe dirigente e politica priva di amor nazionale e totalmente corrotta e corrutibile.
“I problemi dell’Italia sono la mancanza di sovranità e nell’avere una classe dirigente e politica priva di amor nazionale e totalmente corrotta e corrutibile.” —- Infatti ormai ci stiamo di nuovo alleando con la germania , li paghiamo e pure li ringraziamo.
Kry hai perfettamente ragione e guarda caso il tuo commento (strani i casi della vita hehehe) mi dà proprio l’occasione di dimostrarti che non sempre chi detiene le leve del potere c’azzecca ……… anzi penso proprio che la maggioranza delle volte prende delle “cantonate” spaventose.
Voglio farti un esempio reale di una fabbrica della mia zona (il nome non ha importanza) che qualche anno fà ha trasferito la produzione in Tunisia lasciando centinaia di operai a casa dopo una lunga battaglia per impedirne la chiusura. Vuoi sapere dopo diversi anni come è andata a finire ? per prima cosa la produzione di questa fabbrica da prodotto di qualtità che si “vendeva da solo” e passata a dover far concorrenza ai Cinesi con un prodotto di bassa qualità (problema loro), anche gli operai hanno i loro segreti per produrre non solo i dirigenti che forse scaldano solo le sedie (per essere buono).
In secondo luogo una grossa parte di quest’ultimi si sono “sistemati” molto meglio, naturalmente approffitando anche degli ammortizzatori sociali che in Tunisia non credo esistano e ti posso garantire che qualcuno (perchè li conosco personalmente) stà ringraziando Dio che la fabbrica abbia chiuso e sia andata “fuori dalle p…..le”.
Come vedi non sempre tutto il male viene per nuocere.
E chissa che, se in Italia finalmente andassero “fuori dalle p….le” molti degli attuali personaggi che detengono il potere ( che oltretutto si ritengono super-uomini ed indispensabili ) non accada che per il popolo le cose vadano molto meglio di adesso.
Comunque vedrai che prima o poi, magari per cause naturali, tali signori andranno sicuramente “fuori dalle p….lle”.
Un saluto
SD
capisco che sembri scandaloso, ma è meglio la Germania che da , alla fine tra stipendio e sostegno, 2500 euro ad ogni operaio che comunque deve lavorare e produce ricchezza reale, o l’italia che spesso da 1200 euro di cassa integrazione o prepensionamento a qualcuno che non fa nulla? Almeno i lavoratori tedeschi si è sicuri che non lavorano in nero, non facendo concorrenza sleale a chi si comporta correttamente.Inoltre, che male c’è a non indebitarsi? Se continuiamo a dire che la finanza è il pericolo, non nasce dall’esistenza del debito da una parte e dall’eccesso di risparmi dall’altra? Forse che essa non esiste se non a causa dell “quanto mi dai d’interesse?” Ovvero il far soldi con i soldi? Se le case si acquistassero pagandone cash la maggior parte, credete ci sarebbe stata tutta la speculazione che ha portato a questa crisi? Io dico di no. Cosi che se i risparmi fossero limitati perchè sempre reinvestiti in lavoro vero, tutti i nostri “geni” sanguisughe della finanza che fine farebbero? E quanti posti di lavoro si creerebbero se la gente comprasse cose, che devono essere costruite, distribuite, vendute e riciclate?
Ma no, meglio investirle in bot, che alimentano lo spreco di stato, in azioni, che rendono ricchi gli azionisti a spese e sulle spalle di chi produce.
per SD
scusa, cosa significa “anche approfittando degli ammortizzatori sociali?
Per Kurskit
Diciamo che ho sbagliato di scrivere, volevo dire anche grazie agli ammortizzatori sociali che sono uno importante diritto di una parte dei lavoratori.
Visto che ormai si sapeva da diverso rempo che l’azienda stava chiudendo lo stabilimento in italia probabilmente molti dei lavoratori contavano su questo per sopravvivere e probabilmente molti altri hanno cercato altrove. In fondo chi s’accontenta gode !!!!
Un saluto
SD
volevo solo aggiungere:
Mi raccomando portate i vostri dineri in Marocco o in Thailandia, trasferitevi in Cambogia, poi non vi lamentate se un bel giorno vi ritrovate la figlia sgozzata o la casa bruciata perchè (per errore) vi fate il segno della croce in pubblico….
buon viaggio
Devi essere connesso per inviare un commento.
Sul Corriere i duo protagonista della notte degli alesini volanti … Giavazzi e Alesina suggerisce Quel tre per cento non sia un tabù… roba da matti gli ideologhi dell’austerità espansiva continuano a scrivere le loro fesserie e pure vengono pagati