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GERMANIA UN PAESE DECISAMENTE PART-TIME!
Mentre un’implosione ha spazzato via il Partito Democratico, si quello il cui segretario indefesso per mesi ha sottoscritto un assegno in bianco alla Merkel assecondando tutte le politiche di svalutazione interna e deflazione salariale imposte alla classe media italiana, in Europa cade un’altra delle leggende metropolitane che tanto piacciono al popolo di fessi che guarda con ammirazione il miracolo occupazionale tedesco.
Dopo aver condiviso gli oltre sette milioni di schiavi della riforma Hartz IV o agenda 2010 per gli amici, ora scopriamo che secondo EUROSTAT …
Tra i 43 milioni di lavoratori part-time che ci sono nella zona UE a 27 paesi nel 2012, 9,2 milioni avrebbero voluto lavorare più ore, ed erano disponibili a fare di più quindi si possono tranquillamente considerare come sottoccupati. Dall’inizio della crisi economica la percentuale è cresciuta costantemente, dal 18,5% del 2008 al 20,5% nel 2011 e 21,4% nel 2012.
Il numero dei sottoccupati part time italiani rappresenta solo una minima parte del totale europeo mentre quattro paesi (Francia, Germania, Spagna, Regno Unito) rappresentano da soli circa il 67 % dei sottoccupati part time dell’area e la Germania da sola il 22 % un fenomeno in continua crescita
State sintonizzati perché non ho ancora finito questo è solo l’antipasto tra un po’ arriva il bello…
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