BUNDESBANK : STRATEGIA DELLA TENSIONE!
E ora torniamo ad occuparci dell’oscura strategia del terrore che il due di picche tedesco, Weidmann asseragliato nel castello di carte della Bundesbank, con tempismo perfetto cerca disperatamente di reintrodurre per difendere la fragile ideologia di un popolo perseguitato dai fantasmi della repubblica di Weimar e i privilegi che questa strategia criminale porta alle aziende e banche tedesche…
Ci risiamo: la Bundesbank torna ad attaccare Mario Draghi e il suo piano salva-euro. E lo fa proprio il giorno in cui il bollettino della Bce annuncia che le Pmi incontrano difficolta’ crescenti a trovare credito. Non e’ la prima volta che il presidente della Banca centrale tedesca mette in discussione le decisioni del numero uno di Francoforte. Era stato lo stesso Weidmann l’unico membro del consiglio direttivo dell’Eurotower a votare contro il salvagente preparato la scorsa estate. Tanta tenacia si spiega con le differenti condizioni di accesso del credito in Europa. Secondo l’indagine condotta dalla Bce tra ottobre e marzo su un campione di 7.510 aziende risulta che, in generale c’e’ stata una maggiore richiesta di finanziamenti (+5%). Le banche, pero’, hanno aumentato gli impieghi per la meta’ ( 5%) . Fortunatamente hanno ridotto dal 15 all’11% la percentuale di domande respinte. Resta il fatto che le maggiori difficolta’ di accesso al credito si riscontrano in Italia, Spagna, Grecia e Portogallo dove le imprese “hanno contribuito piu’ di tutte all’aumento delle richieste di prestiti bancari e all’aumento degli scoperti”, Viceversa le aziende tedesche sono quelle messe meglio: hanno chiesto una minor quantita’ di prestiti e sono rimaste invariate riguardo agli scoperti. Un’Europa a due velocita’ che sta mettendo sotto pressione i vertici della piramide. Il nuovo attacco della Bundesbank a Draghi non rispetta il solito copione: si tratta di un parere fornito alla Corte costituzionale tedesca. Un documento che doveva restare segreto.
Invece e’ stato pubblicato dal quotidiano economico tedesco Handelsblatt. Non e’ improbabile che “la soffiata” arrivi dai piani alti. La Bundesbank non e’ nuova a dichiarazioni mirate e dal tempismo sospetto.
E’ singolare che il documento sia venuto fuori ad appena una settimana dal Consiglio Bce che potrebbe tagliare i tassi. Una decisione contestata da Angela Merkel. Il Cancelliere ha tenuto a far sapere che, fosse per Berlino, i tassi dovrebbero essere persino piu’ alti. Forse un eccesso di austerita’ anche per l’economia tedesca, che accusa i primi segni di cedimento. Sicuramente una rottura con Draghi, anche se il portavoce del governo, Steffen Seibert, ha tentato di ricucire, affermando che “non vi e’ alcun motivo di pensare che la Cancelliera volesse rivolgersi alla Bce”.
(…) nel documento definisce il salvagente per l’euro “basato su elementi fortemente soggettivi”. Il rischio e’ che l’Eurotower s’imbottisca di titoli di scarsa qualita’, mettendo in pericolo il suo bilancio. E a quel punto, sempre secondo Weidmann, le perdite sarebbe scaricate sui contribuenti dell’Ue. Sia le formiche del nord sia le cicale mediterranee. Il discorso e’ sempre lo stesso: la Germania vuole proteggere se stessa, anche a costo di mettere a repentaglio il futuro del continente.
A farlo notare e’ anche l’opposizione al governo Merkel: il piano salva-euro, ricordano, “e’ stato un provvedimento di emergenza legato alla rigidita’ della Cancelliera, incapace di stabilizzare la zona euro” quando gli scossoni erano ancora gestibili. Il tempismo della Bundebank, resta sospetto.
E non passa inosservato neppure il rinnovato approccio frontale di Berlino ai problemi dell’eurozona. Il parere “segreto” di Weidmann arriva dopo il duro attacco del ministro delle Finanze Shaeuble al nascente governo Letta: “L’Italia smetta di lamentarsi e scaricare i propri problemi sugli altri”. In Germania, insomma, la campagna elettorale e’ gia’ cominciata. E si giochera’ sulla pelle dell’Europa. RAI
Dopo essere stato l’unico blog in Italia che dal giugno del 2011 vi racconta come in realtà l’intransigenza tedesca va oltre le responsabilità dei singoli paesi per foraggiare gli interessi nazionali delle banche e imprese tedesche, ecco che piano piano arrivano anche i media mainstream…
Michael Mussa, uno dei migliori economisti che abbia conosciuto, amava dire che le crisi economiche si dividono in tre tipi: crisi di liquidità, crisi di solvibilità e crisi di stupidità.
Il documento con cui la Bundesbank attacca gli interventi della Bce a favore dell’integrità dell’euroarea perfeziona il percorso europeo verso il terzo stadio della crisi. Si tratta di 29 pagine destinate alla Corte costituzionale in vista del parere dei giudici di Karlsruhe sull’obiezione di legittimità nei confronti dell’Omt, il programma di finanziamento da parte della Bce ai paesi che sottoscrivono il programma di assistenza dell’Esm (il meccanismo di stabilità europeo).
A compilarlo è il dipartimento legale della Banca centrale tedesca, l’”anima nera” della Bundesbank, l’ufficio che da anni ostacola l’unione monetaria europea e che rappresenta il sancta sanctorum dei nostalgici per i quali il marco è la “even shetiyyah” la pietra di fondazione del mondo. IlSole24Ore
Sorpresa!| Chissà se Letta e il nuovo governo saranno in grado di comprendere quanto sta realmente accadendo nei bunker della Bundesbank, l’attacco finale che si sta progettando per disintegrare l’euro…
Karlsruhe ne è stata influenzata per anni, almeno fino ai pronunciamenti del 2012 diventati più cauti. Sembrava infatti che da allora l’anima nera fosse stata silenziata. Ma pensate invece a questo plausibile scenario: con il documento diffuso ieri la Bundesbank avvia una campagna stampa contro la Bce; l’11 giugno il presidente Jens Weidmann testimonia a Karlsruhe contro gli Omt; il riflesso pubblico della testimonianza soffia vento nelle vele del partito anti-euro “Alternativa per la Germania” a tre mesi dal voto per le elezioni federali. Il partito che oggi raccoglie solo il 3% dei consensi si allarga al suo bacino potenziale (17-22%). Il resto lo lascio immaginare a voi.
Noi non abbiamo bisogno di immaginarlo da inizio anno lo sta immaginando per noi Machiavelli, che parla di un anno decisamente “double face”
(…) un paese in difficoltà decida di uscire, quindi non spetta alla Bce eliminare il suo premio al rischio. Giudizi simili, osserva la Bundesbank, spettano a governi e parlamenti, così come ad essi spetta intervenire se si vuole evitare il rischio di rottura dell’euro.
Dunque il giudizio spetterebbe ai singoli paesi, non alle autorità europee, nemmeno dunque al Consiglio europeo, nè alla base giuridica dell’Unione europea, quel Trattato che non prevede uscite dall’euro. (…) In Europa si è finalmente aperta la discussione su una politica economica matura, che non abbandoni il rigore, ma che lo condizioni alla capacità dei paesi di realizzare riforme favorendo un assetto economico ed istituzionale ben ordinato. Ma alla discussione manca l’interlocutore tedesco, la cui posizione è paralizzata dall’attesa del voto federale tedesco del 22 settembre. Se si trattasse solo di attendere (sprecare) qualche mese, si potrebbe ancora accettare. Ma il problema è che nel frattempo, in questo gioco di specchi, di egoismi e ipocrisie, riprendono vita i peggiori fantasmi.
Siete consapevoli ora che quanto accade nel microcosmo della politica italiana è nulla rispetto a quello che si sta muovendo nel macrocosmo di quella che sarà la più imponente battagli politica e finanziaria della storia?
Asseragliati nel loro bunker gli speculatori tedeschi giocano con le parole …
… (ANSA) – ROMA, 24 APR – Cipro ”non e’ un modello per futuri salvataggi” nell’eurozona. Lo ha detto il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, in un discorso a Dresda, secondo quanto scrive Bloomberg. Ha poi aggiunto che ”concedere piu’ tempo” ai Paesi sui piani di rientro dal deficit ”mina gli impegni” presi, sottolineando che ”sono necessari sforzi enormi” per superare l’attuale crisi Ue.
Non fateci caso intendeva dire che Cipro non è un modello per futuri salvataggi perché se lo diventasse non oso immaginare quanti risparmi oltre i 100.000 euro dovranno essere utilizzati in Germania per salvare le buche e le voragini con le banche intorno. Meglio è far finta di aiutare i paesi del club Med in difficoltà per poi utilizzare i soldi dei vari fondi ESM e EFSF per salvare le proprie banche.
La strategia della tensione continua in attesa della verità figlia del tempo!
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i privilegi che questa strategia criminale porta alle aziende e banche tedesche…
i privilegi che questa strategia criminale porta alle aziende e banche tedesche…
i privilegi che questa strategia criminale porta alle aziende e banche tedesche…
ma perchè gli italiani non si informano sul blog di Mazzalai ?
basta informazioe “ufficiale” , è condizionata, quando non è corrotta da Potenze straniere, gente che ha interessi economici all’estero estero estero !
i privilegi che questa strategia criminale porta alle aziende e banche Alemanne …
i privilegi che questa strategia criminale porta alle aziende e banche Germaniche… 👿 😡
1)Il settore dell’auto, il simbolo stesso del miracolo tedesco, ha visto le vendite sul mercato interno diminuire del 13% nel primo trimestre del 2013,
deve arrivare a – 33% 😉 😆
Non ho mai avuto fiducia nelle PETIZIONI. Ho firmato quella del buon Mazzalai sul Fate presto, salvate la piccola e media impresa….
ma pensi davvero di poter cambiare con 10.000 firme ? neppure con 50.000 firma…. se ne fottono di noi.
ci fregano i nostri soldi , attraverso le tasse. Sono pure corrotti dall’Oligarchia straniera…. 😈 😈 😡
LIA : LEGA IMPRENDITORIA D’AZIONE
SIAMO SOLI
SIAMO SOLI
siamo soli,
Beppe Grillo e Casaleggio sono Fuffa ! 😈
Occorre una Forza politica ULTRA NAZIONALISTA, ANTI GERMANICA, ANTI GLOBALISTA, ANTI DESTINO MANIFESTO
Per me possono anche chiudere. Non mastico molto di finanza ed economia ma già un paio d’anni fà quando s’intravedevano i primi segnali di recessione chiedevo a chi pensano di vendere le loro auto i tedeschi. Oggi possono vendere solo ai cinesi.
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1)Il settore dell’auto, il simbolo stesso del miracolo tedesco, ha visto le vendite sul mercato interno diminuire del 13% nel primo trimestre del 2013, notizia veramente inaudita. 2)Nella capitale c’è la vicenda della costruzione del nuovo aeroporto “Willy Brandt” che si trascina senza soluzione da anni. I tempi di completamento si allungano a dismisura, i costi lievitano, le autorità ai vari livelli litigano tra loro……… chi pagherà i costi aggiuntivi. Sembra per alcuni versi una vicenda “all’italiana”.
La stessa sensazione si ha leggendo la notizia che, dopo Siemens e Man, gruppi toccati da scandali di corruzione nel periodo 2008-2009, ora lo stesso problema riguarda la ThyssenKrupp. 3) Quando il muro è crollato, nel 1989, la municipalità ha ereditato migliaia di appartamenti ……….. (la città ha un debito che si aggira intorno ai 65 miliardi di euro), senza porre grandi vincoli e lasciando mano libera agli speculatori. I prezzi delle abitazioni a Berlino sono così stati a lungo tra i più bassi d’Europa. 4) Quanto alla Lufthansa, proseguono da tempo gli scioperi del personale; i dipendenti chiedono aumenti di stipendio e non vogliono sentir parlare di riduzione dei livelli di occupazione. 5) Ora tutto sta cambiando. Da una parte si è costituito ufficialmente il partito Alternativa per la Germania, risolutamente anti-euro e i primi sondaggi lo accreditano di un discreto successo…………. Per il nuovo partito, l’euro non dà niente alla Germania e nuoce agli altri paesi. http://finanzanostop.finanza.com/2013/04/29/previsioni-meteo-su-berlino-ecco-lincerta-primavera/ Come spesso Andrea ironicamente ama ricordarci : tutto bene in germania.