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L’ASTA DI UN PAESE CHE STAVA PER FALLIRE!
Ieri il nostro Claudio mi ha scritto … “Certo che abbiamo proprio una brutta reputazione…nessuno crede all’Italia!” e in allegato ho trovato il risultato dell’asta di ieri dei nostri titoli di Stato, asta che comprendeva per la prima volta da tempo l’emissione di titoli a lunga scadenza.
Ieri … MILANO, 11 febbraio (Reuters) – Chiusura in calo per il secondario italiano in linea con quello spagnolo, in un clima di incertezza politica che guida un allargamento degli spread su Germania. Se sull’Italia pesa infatti l’incertezza elettorale nell’attesa del voto di fine mese, in Spagna il governo è alle prese con lo scandalo dei “fondi neri” arrivato a sfiorare il premier Mariano Rajoy.
E si c’è una tale sfiducia che gli investitori hanno coperto l’asta in maniera progressiva, più la scadenza aumentava e più il rapporto di copertura aumentava!
A tre anni 1,37 volta l’offerta a 15 anni 1,57 volte e addirittura a 30 questi si sono imbottiti con una richiesta quasi doppia di titoli di un Paese che sta per fallire, o meglio sta per votare per fallire meglio.
Chissà sarà stato Draghi a comprarli tutti o le banche o qualche fondo pensione o mia nonna… quel che è evidente è che nessuno si scanna più per comprare bund e cartaccia varia nordista a tasso zero!
Detto questo per chi vive di breve termine, troppe le incognite nascoste dietro le elezioni ma soprattutto come dice il nostro Machiavelli, troppe le incognite che si intravvedono all’orizzonte della fine dell’anno in corso, ma le occasioni non mancano, la grande occasione continua e non dimenticate che questo è un Paese solvibile e che le leggende metropolitane alla Monti sul rischio Grecia servono per addomesticare un popolo di polli.
Per il resto comprate corporate bond, subbordinati o mettete i soldi nel conto della zucca vuota olandese mi raccomando e buona fortuna!
La prossima settimana Machiavelli, uno che di politica se ne intende, soprattutto dopo aver vissuto alla corte del Principe, ci racconterà una nuova storia.
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Uh ihihihi ma come lo fanno uscire bene..Forexpros – Il valore per il prodotto interno lordo della Francia é sceso più di quanto ci si aspettasse nell’ultimo quarto, dai dati preliminari ufficiali mostrati giovedì.
In un report, l’Istituto Nazionale Francese per le Statistiche e gli Studi Economici ha dichiarato che il valore per il PIL francese é sceso a un tasso destagionalizzato di -0.3%, da 0.1% nel precedente quarto.
Gli analisti si aspettavano che il valore per il PIL francese un decremento di -0.2% nell’ultimo quarto.
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Pare che si cominci a pensare ( o si ricominci a pensare dopo una lunga sosta) che spinta all’estremo la teoria delle efficienze comparate possa creare qualche squilibrio non gestibile e che aver apostato troppa manifattura in paesi con salari bassi e livelli di consumi bassi possa non aver giovato all’economia nel medio lungo periodo. Qualche paradigma sta cominciando a cambiare.
Se Rehn è arrivato a mettere su carta che si, insomma, va bene il pareggio, ok il il fiscal compact, ma se si è in fase recessiva, si può chiudere un occhio, significa che Parigi e Berlino sono in grossa difficoltà. E che non riusciranno neppure loro a rispettare quei parametri che pure hanno usato come accetta contro gli altri Paesi. Ma dirlo prima no? Una lettera inviata ai ministri delle finanze europei proprio oggi sa tanto di aiutino elettorale per chi porta il loden anche d’estate.
Scrive Rehn, in Italia “i tassi sui titoli di Stato a 10 anni erano sopra il 7,3% a novembre 2011, ma sono scesi al 5% a marzo 2012, dopo che i mercati sono stati convinti dalle decisioni di bilancio prese dall’Italia”. Una diminuzione di 100 punti di spread, sottolinea ancora Rehn, ha permesso all’Italia di “risparmiare circa 3 miliardi di euro solo nel primo anno”.
Si, certo. Come no. Più sobrietà per tutti.
Qui nel blog di Andrea c’è qualcuno disposto a credere che la crisi franco-tedesca prossima ventura renderà (specialmente zia Angela sotto elezioni) i due governi e rispettivi establishment finanziari più disponibili nei nostri confronti o anche solo dell’europa? O che i loro sodali italiani cambino strategia?
A meno che tra bolle immobiliari e cumuli di spazzatura sotto i tappeti bancari…
Ma questo è argomento del Capitano
Claudio
A supporto riguardo Rehn http://www.rischiocalcolato.it/2013/02/paesi-in-deficit-manica-larga-delleuropa-per-risanare-i-conti.html
Eccoli i nostri occhi di lince questo non è un veliero è una corrazzata con queste vedette…
Grazie per il complimento. Mi fa piacere essere un occhio di lince per questa corazzata e appunto non è domani il tuo compleanno? Comunque il commento voleva focalizzarsi sulla Francia con una borsa in parità che festeggia i 6,55 miliardi di utili di BPN paribas e sembra non preoccuparsi dei 5 miliardi di perdita di PSA. Quando chi costruisce macchine resta a casa e non può più chiedere un prestito per comprare ciò che produce……. continueremo a festeggiare gli utili miliardari delle banche.
si si corazzata 😉
io ora sono dentro un U-BOT Alemanno 😉 😆
e i Paesi Bassi ? – 1% PIL annuo
noi ITALIANI quasi – 3% 🙁 😥
ma ascoltatevi una gran gnocca
http://www.youtube.com/watch?v=a_VbAWtJtNE
i Crucchi quando vi offrono tempo, tregua….serve a loro, per prender tempo e sferrare il colpo mortale dopo, contro di noi ITALIANI.
von RATZINGER vattene a Monaco di Baviera ! 😈
quanto ai nipotini di Napoleone, isolano puttaniere, stanno solo alzando la voce, vogliono un poco di più, nella spartizione della Nostra Gloriosa Terra Italica. 8) 😈
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Uh oh..ma guarda un pò! Forexpros – Il valore per il prodotto interno lordo della Germania é sceso più di quanto ci si aspettasse nell’ultimo quarto, dai dati preliminari ufficiali mostrati giovedì.
In un report, l’Ufficio Statistica Federale di Germania ha dichiarato che il valore per il PIL tedesco é sceso a un tasso destagionalizzato di -0.6%, da 0.2% nel precedente quarto.
Gli analisti si aspettavano che il valore per il PIL tedesco un decremento di -0.5% nell’ultimo quarto.