RECESSIONE E AUSTERITA’ BRITISH!
Magari questa volta sarà diverso, magari tra qualche decennio quando tutto sarà finito e non resteranno che macerie, chissà, forse solo allora i sostenitori dell’austerità potranno esclamare… “Avevamo ragione ma nessuno ci ascoltava…!”
Non sembra bastare l’appello lanciato da Olivier Blanchard, capo economista del Fondo monetario internazionale, che ha spiegato come le politiche di austerity eccessive, applicate in numerosi Paesi europei, rischiano di soffocare la ripresa e di allungare i tempi della crisi. Nel Vecchio Continente a puntare il dito contro il rigore draconiano restano purtroppo in pochi: lo dimostra la presa di posizione del Cancelliere dello Scacchiere inglese George Osborne, che ha di fatto risposto al Fmi, spiegando di voler andare dritto per la sua strada.
Il responsabile economico del governo di Londra ha sottolineato come a suo avviso il Regno Unito ha costruito la sua credibilità proprio grazie ai programmi di aumenti di tasse e di tagli alla spesa pubblica. E che pertanto «sarebbe un enorme errore mettere tutto ciò a rischio».
Se vi avanza credibilità mi raccomando, Osborne vedete di condividerne un poca con la Banca centrale inglese, BOE per gli amici, quella che quotidianamente monetizza la vostra carta straccia, suvvia non siate avidi di credibilità ormai è una moda lo dice tutti i giorni anche il nostro professore si Mario, confondendo i meriti con l’altro Mario.
Da parte sua, parlando alla radio BBC, Blanchard ha ribadito la necessità di «rimodulare le politiche fiscali», soprattutto «qualora la situazione nel 2013 non dovesse migliorare». Pronta la replica di Osborne, secondo il quale le politiche di austerity sono già state riviste sufficientemente nello scorso autunno. Intanto, l’ufficio nazionale di statistica pubblicherà oggi i dati definitivi relativi all’andamento del Pil inglese nell’ultimo trimestre del 2012. Che, secondo le previsioni, è stato ancora una volta affossato dal rigore, per almeno mezzo punto percentuale. VALORI
…ASCA) – Roma, 25 gen – Quarto trimestre del 2012 ancora in recessione per la Gran Bretagna. Il Pil ha registrato una contrazione pari a -0,4% rispetto al trimestre precedente. Lo comunica l’istituto nazionale di statistica. Si tratta di un numero inferiore sia alle previsioni formulate a novembre dalla Banca d’Inghilterra che stimava una flessione pari a -0,2% e sia al previsioni di consensus degli economisti (-0,1%).
Su dai coraggio che facciamo un’altra Olimpiade, magari anche un campionato del mondo, si della finanza con autofinanziamento, creando derivati tanto per passare il tempo in attesa… della verità!
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Pure qui non si scherza. http://www.trend-online.com/ansa/fta110666/ e qua non parliamone http://www.trend-online.com/ansa/fta105815/
http://www.rainews24.it/it/news.php?newsid=175175 Moody’s declassa rating del Regno Unito. Ma l’allucinante è: Per l’agenzia di rating, comunque, nonostante il downgrade la solidita’ del credito nel Regno Unito ”resta estremamente elevata”, grazie ad un’economia ”altamente competitiva e ben diversificata”. Si dicono proprio: grazie ad un’economia ”altamente competitiva e ben diversificata”.
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Suvvia inglesi consolatevi e i motivi sono gli stessi. Spese governative in flessione. ————————————- http://www.finanza.com/Finanza/Notizie_Mondo/Nord_America/notizia/Usa_analisti_brutti_segnali_da_Pil_Usa_Calo_spesa_governa-388643