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MPS: FEDERICO CAFFE’ E JAMES TOBIN … PRESAGI DI ALTRI TEMPI!
Un unico nome, due cognomi diversi uno Monti, l’altro Draghi, protagonisti in tutti i sensi di questo periodo di fine impero, un allievo di James Tobin , l’altro di Federico Caffè…presagi della storia, presagi di altri tempi.
Come ho scritto nel mio libroin una piccola introduzione al capitolo ” Mondo deivato, ovvero un mondo alla deriva. ” riportando le parole di James Tobin consigliere economico di J.F. Kennedy e maestro del professor Monti, Nobel all’ Economia 1981 e padre della famosa Tobin Tax…
” Temo che stiamo dedicando sempre più risorse, incluse le migliori energie dei nostri giovani, ad attività finanziarie lontane dalla produzione di beni e servizi, fuori misura rispetto alla loro produttività sociale. Sospetto che l’immenso potere dei computer venga messo a servire questa «economia di carta», non per svolgere una transazione a minor costo, ma per gonfiare la quantità e la varietà degli scambi finanziari. James Tobin
Ieri leggendo un pezzo di Martinelli sul mito di Federico Caffe’ a sua volta maestro di Mario Draghi e altri economisti italiani…
Caffè e i presagi della finanza spazzatura … – Il Fatto Quotidiano
… Un brivido e’ sceso lungo la schiena… Mi è capitato di recente di leggere un brano scritto da Caffè. Ecco le sue parole, ancora sorprendentemente attuali. «Da tempo sono convinto che la sovrastruttura finanziario-borsistica, con le caratteristiche che presenta nei paesi capitalisticamente avanzati, favorisca non già il vigore competitivo, ma un gioco spregiudicato di tipo predatorio che opera sistematicamente a danno di categorie innumerevoli e sprovvedute di rispamiatori, in un quadro istituzionale che, di fatto, consente e legittima la ricorrente decurtazione o il pratico spossessamento dei loro peculi. Esiste una evidente incoerenza tra i condizionamenti di ogni genere – legislativi, sindacali, sociali – che vincolano l’attività produttiva «reale» nei vari settori agricolo, industriale, di intermediazione commerciale, e la concreta «licenza di espropriare l’altrui risparmio» che esiste nei mercati finanziari».
Il brano è tratto da «Un’economia in ritardo», del lontano 1976. E’ incredibile. C’è già l’attualità degli ultimi anni, della finanza che prevale su tutto, che non è più lo specchio dell’economia reale, dei derivati che autoalimentano la speculazione, dei piccoli investitori infinocchiati dai bond Parmalat o da quelli argentini, della Borsa che non finanzia più l’impresa ma si avvita nei suoi giochini, di un mondo (quello della finanza) senza regole, a differenza del mondo «reale»,della gente normale, dove le leggi esistono, eccome, e vanno rispettate.
Si incredibilmente attuali i presagi di questi due grandi economisti, presagi diventati realtà.
Chissà se i due Mario ricordano queste parole, soprattutto Draghi che nella sua veste di presidente della banca d’Italia prima e della BCE domani, doveva sorvegliare e dovrà sorvegliare la grande finanza.
A si dimenticavo come dice il buon Visco …
Davos, 25 gen – “Bankitalia fa attivita’ di vigilanza prudenziale, non lotta al crimine”. Cosi’ il governatore della Banca Ignazio Visco ha risposto in merito alle eventuali ricadute sull’istituto della vicenda Monte dei Paschi in termini di credibilita’
James e Federico perdonate loro perchè non sanno quello che dicono!
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QUALCUNO SI E’ MAI CHIESTO COME SAREBBE L’ECONOMIA SENZA LA LE VARIE BORSE FINAZIARIE? SONO PROPRIO NECESSARIE ALL’CONOMIA LE VARIE PIAZZA AFFARI, WALL STREET, LE BORSE DI LONDRA TOKYO ETC? NON E’ UNA PROVOCAZIONE MA UNO SPUNTO DI RIFLESSIONE.
RICORDO DAGLI STUDI UNIVESITARI CHE QUALCHE ECONOMISTA IPOTIZZAVA UN SISTEMA ECONOMICO MIGLIORE SE NON CI FOSSERO STATE LE BORSE…..E SE SI RIFLETTE, TANTE IMPRESE SANE, ANCHE DI DIMENSIONI INTERNAIONALI, NON SONO QUOTATE IN BORSA…
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Povero prof. Caffè se sapesse quanto e come il suo allievo si dimostri corrivo nei confronti di quelle pratiche di sperequazione e di esproprazione che egli così acutamente e radicalmente stigmatizzava….