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MPS DRAGHI E ENRIA IMBARAZZO TUTTO ITALIANO!
Leggo su LINKIESTA … Draghi ed Enria, gli italiani europei in imbarazzo per Mps
Negli stress test di fine 2011 l’Eba disse che Mps aveva bisogno di nuovi capitali per circa 3 miliardi di euro. E l’authority guidata da Andrea Enria diede alle banche europee coinvolte nel processo di verifica fino al 30 giugno dell’anno successivo, il 2012, per mettersi a posto e rafforzare il proprio capitale. Nonostante tutto il tempo a disposizione, al 30 giugno 2012 a Mps mancavano ancora 1,728 miliardi di euro. Numeri importanti. E dire che Enria conosce bene il panorama della regolamentazione, sia italiana sia europea. Dal 1999 al 2004 si è occupato di supervisione bancaria alla Bce, fino a diventare il capo della divisione specifica. E poi, dal luglio 2004 al luglio 2008, quindi prima dello crollo di Lehman Brothers, è stato segretario generale del Committee of european banking supervisors (Cebs). Infine, dall’agosto 2008 fino all’incarico all’Eba, Enria è stato Servizio Normativa e politiche di vigilanza della Banca d’Italia. E nel novembre 2010, proprio il futuro capo dei sorveglianti europei tenne un’audizione presso la Camera dei deputati dal titolo “Lo stato del sistema bancario italiano e le prospettive per l’attività normativa”. In questa audizione, ironia della sorte, Enria discuteva dell’attuazione di due direttive europee, la CRD 3 (Capital Requirements Directive) e la UCITS 4 (Undertakings for Collective Investment in Transferable Securities). In particolare, diceva Enria, la CRD 3 riguardava, fra le altre cose, «l’introduzione di un regime prudenziale più rigoroso per la detenzione di titoli frutto di cartolarizzazione, regole rafforzate per i requisiti patrimoniali a fronte dei rischi di mercato assunti dalle banche». Proprio ciò su cui è caduta Rocca Salimbeni. E la nuova normativa è arrivata solo nel 2012. Leggi il resto: LINKIESTA
Ma facciamo un passo indietro ve lo ricordate SALVATE IL SOLDATO ENRIA… si il responsabile EBA si quella che imponeva alle banche di registrare a “mark to market” asset sovrani, titoli di stato al prezzo di mercato nei bilanci quando stavano collassando i prezzi e faceva finta di nulla “mark to fantasy” sui deivati e soci…
Roma, 11 gen – “La perdita di valore c’e’ stata, rilevante, non solo per le banche sottoposte a ricapitalizzazione perche’ e’ una perdita che e’ legata molto alla questione sovrana”. Lo ha detto il presidente dell’Eba, Andrea Enria, rispondendo alle domande dei deputati in un’audizione in commissione Finanze della Camera, sottolineando di non entrare nel merito di “casi specifici di banche italiane come Unicredit, del ruolo delle fondazioni: credo esulerebbe dal mio ruolo”. CorrieredellaSera
Ma certo tutto colpa della questione sovrana, ma che mi racconta signor Enria del terzo livello contabile delle banche, che mi racconta di migliaia di prodotti strutturati derivati che non valgono quasi nulla, prodotti tossici spesso e volentieri soggettivamente valutati ancora oggi al costo storico… Ma questa gente rifletterà mai prima di parlare o ha solo il compito di servire fedelmente qualcuno al di la delle sue convinzioni!
Enria ha citato “studi che mostrano con chiarezza come quasi la tutta perdita nella capitalizzazione di borsa delle principali banche europee sia spiegata dall’andamento dei cds spread, quindi dall’aumento della rischiosita’ percepita delle banche, e soprattutto dalla posizione in termini di raccolta, cioe’ quanto funding devono fare nei prossimi anni”.
Grande davvero c’è ancora qualche fesso che basa il valore di un’azione riferendosi al CDS, grande davvero Enria!
Questo è ciò che passa il convento oggi…ma a breve vedremo come anche la Banca d’Italia non sapeva…nulla!
Per chi volesse sostenere liberamente il nostro viaggio è disponibile MACHIAVELLI 2013 UN ANNO DOUBLE FACE un post da non perdere sulle prospettive geopolitiche, macroeconomiche e tecniche di un anno che si preannuncia decisamente DOUBLE FACE!
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