MONTI e UE: IMU, EQUITA’ PROGRESSIVITA’ E …QUALCHE TELEFONATA QUA E LA!
In mezzo alla devastazione economica e sociale di questo Paese mentre la politica esercita il suo squallido populismo e la sua squallida demagogia, sembra fuori luogo parlare di sostenibilità del debito o di progressività dell’ IMU.
Quello che al sottoscritto importa trasmettere, è che questa è l’epoca della più imponente dose di balle e leggende metropolitane che il nostro Paese ma non solo, si devce quotidianamente sorbire, per nascondere la vera dinamica delle cose.
Lo scorso mese replicando ad un articolo del professor Puglisi sulla presunta progressività dell’IMU … se il governo Monti ha fatto qualcosa di redistributivo lo ha fatto attraverso l’IMU… ho scritto due post QUI e QUI in cui condividevo l’altra faccia della medaglia ovvero il carattere iniquo e per certi versi regressivo dell’IMU imposto dal professor Monti e dalla comunità europea.
E si perchè sai se no facevamo la fine della Grecia e non si pagavano più stipendi e pensioni. Lasciamo perdere la demagogia su questo argomento ma i dati parlano chiaro la mannaia ha colpito gli immobili degli italiani e di equità e progressività solo l’ombra.
Guarda caso all’improvviso in un pomeriggio di inizio anno spunta fuori …
“Ue sull’Imu: “Più progressiva perché sia equa. Da tasse proprietà un aumento della povertà”
Bruxelles chiede di modificare l’Imu: va resa più equa. Replica del premier: «Nessuna bocciatura, la Ue ha solo chiesto di rafforzarne la progressività»
Ovviamente il professor Monti dice che le l’hanno chiesta loro l’IMU, figurati ma c’è qualcosa oggi che non ci chiede l’Europa … ma almeno se sei costretto fai uno sforzo in direzione di una maggiore equità e progressività, ma di questo nel governo Monti nessuna traccia.
Se volete leggervi la fonte di tale analisi eccola qui “Employment and Social Developments in Europe 2012 (08/01/2013)”
L’analisi del Rapporto Ue 2012 su Occupazione e sviluppi sociali. Il commissario agli Affari sociali, Laszlo Andor, non commenta l’imposta: “È argomento di campagna elettorale”. La replica di Monti: “Ce l’hanno chiesta loro”. Dopo le polemiche, la precisazione di Bruxelles.REPUBBLICA
Ovviamente partono le telefonate e puntuali giungono le precisazioni…
La precisazione dell’Ue – In serata, forse sorpresa dal clamore suscitato dal rapporto sulla campagna elettorale italiana, la Commissione ha voluto fare delle precisazioni, negando in partenza che si sia trattato di una bocciatura dell’Imu: “E’ importante sottolineare – dice Jonathan Todd, portavoce di Laszlo Andor – che l’analisi del rapporto odierno sull’impatto sulla povertà della tassa sulla proprietà italiana 1) riguarda la situazione del 2006, e non la nuova tassa (sulle proprietà immobiliari, ndr); 2) indica che l’impatto (dell’ici, allora in vigore e senza esenzione per le prime case, ndr) è stato molto lieve e molto minore della tassa sulla proprietà del regno unito”. Quanto alla nuova tassa italiana sulla proprietà del 2012, ossia l’Imu, il rapporto, aggiunge Todd, “non analizza il suo impatto redistributivo e non suggerisce che la riforma abbia avuto alcun effetto negativo sulla povertà o sulla distribuzione dei redditi”. REPUBBLICA
Ma certo riguarda la situazione del 2006, si sai perchè è inutile che in un’analisi pubblicata all’inizio del 2013 parliamo di un’imposta applicata nel 2012 è meglio parlare di un’imposta che riguarda il 2006 così poi se c’è qualche errore possiamo rimediare… ma andate tutti a farvi…
BRUXELLES – L’Imu, per essere più equa e avere un effetto redistributivo dovrebbe essere modificata in senso più progressivo. È l’analisi del Rapporto Ue 2012 su Occupazione e sviluppi sociali, secondo cui la vecchia Ici non aveva impatto sulle disuguaglianze e aumentava leggermente la povertà.
“Le tasse sulla proprietà non hanno impatto sulla disuguaglianza sociale in Estonia e Italia e si ritiene che aumentino leggermente la povertà in italia”, si legge nel rapporto. In un riquadro dedicato espressamente al caso italiano, gli economisti di Bruxelles indicano che alcuni aspetti della recente riforma del 2012 “potrebbero essere ulteriormente migliorati per rafforzare la sua progressività”.
Ora si può dire tutto quello che si vuole sugli affitti e sulle case che eccedono quella in cui si risiede, ma la progressività è evanescente perchè come abbiamo visto in dicembre nei post segnalati
“Ma l’iniquità si rivela anche più grave. Poiché, come hanno rilevato analisi di livello nazionale, la distanza tra valori catastali e valori di mercato cresce al crescere di questi ultimi, l’attuale disegno dell’imposta finisce per violare anche il criterio dell’equità verticale, in quanto il peso dell’imposta sull’imponibile diminuisce all’aumentare del valore reale del patrimonio immobiliare, rendendo di fatto l’Imu un prelievo regressivo. (2)
E ancora… (…) l’Imu sulla prima casa ha effetti distributivi meno negativi dell’Ici 2007. Non è così invece per le seconde case, per la contemporanea eliminazione delle rendite catastali dall’Irpef. Una scelta forse da riconsiderare perché assieme alla cedolare secca sui canoni di locazione erode ancor di più la base imponibile dell’Irpef, rendendola sempre più simile a un’imposta sui soli redditi da lavoro e pensioni. E se poi una parte dei “poveri” fossero solo evasori? LAVOCE
Continuando con l’articolo …
Nel rapporto, con riferimento al caso italiano, la commissione europea indica alcuni aspetti che potrebbero essere migliorati della tassazione sulla proprietà: l’aggiornamento dei valori catastali, le deduzioni non legate alla capacità dei contribuenti a fronteggiare la tassa sul reddito, la definizione della residenza primaria e secondaria.
La diminuzione della disuguaglianza di reddito attesa da un cambiamento dai valori catastali ai valori di mercato delle case è spiegata da un progressivo aumento dei valori degli affitti.
Lasciamo perdere Tremonti e il suo ricorso perchè è meglio stendere un velo pietoso sull’opportunismo intriso di demagogia di questi residuati della vecchia repubblica e perchè ci sarà sempre qualche fesso in questo Paese che si farà abbindolare dalle promesse degli speculatori politici.
Ance: “Confermato nostro allarme”. ”Finalmente emerge con forza l’iniquità dell’impostazione attuale dell’Imu, che colpisce le famiglie indiscriminatamente e ha contribuito alla caduta del settore immobiliare”. Questo il commento del presidente dell’Ance, Paolo Buzzetti, in merito al Rapporto Ue. “È necessario e urgente – ha aggiunto – introdurre più equità e tenere conto della reale capacità contributiva dei cittadini considerando che la casa costituisce, tradizionalmente e per cultura, il bene primario delle famiglie italiane”.
La replica di Monti – Sulla presa di posizione dell’Ue è arrivata anche la replica di Mario Monti. Parlando al TgCom24, il premier ha detto: “La frase fondamentale dice che la tassa sugli immobili è stata introdotta su richiesta dell’Unione Europea, poi apprezza alcuni aspetti della forma di Imu adottata, e poi parla di progressività. Ecco messa nella giusta prospettiva questa ‘clamorosa’ notizia…”.
Il rapporto della commissione, in sostanza, “indica semplicemente che la riforma fiscale avrebbe avuto un impatto più progressivo sulla distribuzione dei redditi se avesse spostato la base imponibile dai valori catastali ai valori di mercato” degli immobili, spiega ancora Jonathan Todd. Il quale, inoltre, ricorda che “il governo italiano aveva proposto questa revisione ma la proposta non era stata accettata dal parlamento italiano”.
Ma certo non può essere che cosi capiscono tutti male in questo mondo, si fraintende tutto e il parlamento ovviamente non accetta una maggiore equità e progressività per l’IMU, un pò come accade per i pochi capitali ormai detenuti dai parlamentari e dagli amici degli amici rimasti in Svizzera che hanno già preso la via asiatica, per i quali non si è riusciti a definire uno straccio di accordo.
A parte il diseredato Brunetta che fa mutui per pagare IMU date un’occhiata all’IMU di Monti…
Dopo che Mario Monti sull’argomento ha elegantemente glissato nell’intervista rilasciata a Gianluca Semprini di Sky, dicendo che dei conti dell’Imu si è occupata la moglie Elsa, Repubblica calcola l’importo della tassa sulla casa pagata dal premier per i suoi immobili. Partendo dalla dichiarazione sulle proprietà messa on line sul sito di Palazzo Chigi:
L’appartamento di Milano dove risiede, la metà di un altro appartamento sempre a Milano e di quello di Bruxelles (l’altro 50% è della moglie), il 40% di un ufficio e due negozi a Milano (il 10% è della sua signora), nove unità abitative e un negozio a Varese. Insieme alle pertinenze si tratta di 27 immobili. Per capire quanto gli sono costati di Imu è stato necessario aprire un altro file, la dichiarazione dei redditi 2010 sempre pubblicata sul sito del governo. Lì viene elencato, casa per casa, quanto l’allora professor Monti pagò di Ici.
Il conto è fatto: Monti di Imu ha pagato la bella cifretta di 26.353 euro. Di Ici aveva pagato 6.377 euro. La signora Monti, Elsa Antonioli, ha invece versato all’erario 8.590 euro contro i 2.061 di Ici. Niente male, no? Quanto paga Monti di Imu? – Giornalettismo
Per concludere, l’ amico di Angelina, il professore ha accusato altri di porre freni ideologici alla crescita… si si, proprio lui , quello che ha abbracciato la causa calvinista, l’austero programma di redenzione nazionale, l’amico dei moltiplicatori fiscali elaborati dai criminali del fondo monetario internazionale!
Roba da matti... o forse chissà un disegno più grande che sfugge alla nostra comprensione ma non a quella di Peter!
Nel fine settimana Machiavelli 2013 …un anno DOUBLE FACE! un post da non perdere dedicato ESCLUSIVAMENTE ai sostenitori di Icebergfinanza e a chi lo vorrà diventare.
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Purtroppo credo proprio che Monti toccherà subirlo anche dopo le elezioni.
Considerando il PD come probabile vincitore, ma non abbastanza, delle elezioni, a quale porta busserebbe mai per trovare i numeri mancanti per fare maggioranza? I “cespugli” di centro sono lì che non aspettano altro. E il prezzo dell’appoggio lo fisserà Monti, o i suoi mandanti.
Penso che e’ difficile fare il raffronto tra ici ed imu dell’esimio, guadagnava milioni ( commissioni ue, trilateral ecc.)e li metteva in immobili che gli aumentavano a tutto spiano anno dopo anno. Facile la vita, eh?
Non riesco a comprendere del tutto il circolo vizioso. La LIQUIDITA’ è creata dalle banche centrali che la danno alle banche che la trattengono per investire in titoli da dare a garanzia alla banca centrale stessa, ma questi titoli possono essere anche azioni? Se così fosse una banca perchè non si compra il suo titolo e lo sostiene, perchè sa già che è troppo rischioso e i titoli di stato nonostante tutto sono migliori?
Andrea grazie per la risposta, ma la liquidità è da un pò che è stata iniettata… forse si sono accorti solo ora che l’Italia come dici tu non era in pericolo? Stanno recuperando il gap con gli altri? forse è proprio così-
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Andrea vorrei un tuo commento sul fatto che le borse continuino a salire nonostante tutto! Non si può pensare che anticipi un periodo + roseo? O secondo te è la solita presa per il c…o?
Grazie