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SVALUTAZIONE INTERNA E STATO MINIMO!

Scritto il alle 07:32 da icebergfinanza

Lady & Gentleman per la gioia di tutti coloro che vedono nella svalutazione interna e in una feroce deflazione salariale, nella riduzione dell’occupazione e del costo del lavoro l’unico sistema per riequilibrare questa unione europea insostenibile ecco una notizia che farà estremo piacere a loro signori…

È diminuito per il terzo anno  consecutivo il numero dei dipendenti pubblici. Nel 2011 erano,  infatti, 3.282.999: quasi 154 mila in meno rispetto al 2008  (3.436.814). È quanto emerge dai dati della Ragioneria dello Stato. La Lombardia, con il 12,51%, è la regione in cui si trova il  maggior numero di dipendenti pubblici: seguono il Lazio (12,35%), la  Campania (9,14%), la Sicilia (8,88%), il Veneto (6,95%) e il Piemonte  (6,78%). Corriere

Ma ovviamente siccome alle idiozie non c’è mai limite si taglia soprattutto nella scuola…

IL MAGGIOR CALO NELLA SCUOLA – Rispetto al 2010 (3.315.238) il calo del numero  dei dipendenti pubblici è dell’1% ma, osserva la stessa Ragioneria  dello Stato, la variazione complessiva in riduzione registrata nel 2011 rispetto all’anno precedente sarebbe in realtá più marcata (-  1,6%) se calcolata a parità di enti, ossia escludendo quelli entrati  nel 2011 per la prima volta nella rilevazione. Il comparto che ha  maggiormente contribuito alla riduzione del personale è la Scuola, ma la variazione negativa ha interessato tutti i comparti ad eccezione  dei Vigili del Fuoco.

La scuola che dovrebbe essere il fulcro di qualunque rinascita nazionale ovviamente è il primo sfogo per le frustrazioni di questi esaltati dello Stato minimo, i quali fanno fatica a comprendere che si tratta di redistribuire la spesa non tagliarla, sostituendo i rami secchi con inesti ad hoc!

Recentemente uno dei ministri con una delicatezza impressionante ha twittato…Sono 4.028 le eccedenze tra il personale non dirigenziale della Pubblica Amministrazione. Lo ha riferito la Funzione pubblica sul suo profilo Twitter (@funzpub) mentre era in corso l’incontro sul tema tra il ministro Filippo Patroni Griffi e i sindacati. Patroni Griffi ha sottolineato che il Governo «ha evitato, o comunque contenuto, l’impatto traumatico sul personale del pubblico impiego» attraverso «una accorta gestione delle eccedenze». Il Sole24Ore

Come racconto girando l’ Italia nelle mie conferenze, questa slide suggerisce che le bugie hanno le gambe corte…

I dipendenti pubblici sono solo una piccolissima parte del tessuto produttivo italiano, questo è un Paese fondato sull’economia civile, sulla cooperazione,  sulle piccole e medie imprese, trascurate ed abbandonate dai vari governi in questi anni, contribuendo a falciare e distruggere occupazione, come piace tanto agli esaltati della svalutazione interna!

Se avete bisogno di una finestra con vista sull’Europa per sfatare le solite leggende metropolitane eccalà…

aniotolo

Che poi in una piscina vi siano 100 bagnini o in un bosco 10000 forestali che contano 10000 alberi ogni giorno, questo è un altro discorso che non ha nulla a che vedere con le leggende metropolitane che raccontano di un eccesso di dipendenti pubblici nel nostro Paese.

Qualche ingenuo ha chiesto ai politici di preservare lo stato sociale, la Famiglia, il lavoro!

Bene avranno tempo e modo per accorgersi di cosa significa rendere competitivo un Paese, secondo la dottrina della Santa Troika!

Buona Consapevolezza a tutti!

Nei prossimi mesi le cose cambieranno e lo vedremo insieme in Machiavelli 2013 …un anno DOUBLE FACE!  dedicato ai sostenitori di Icebergfinanza e a chi lo vorrà diventare.

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9 commenti Commenta
kry
Scritto il 7 Gennaio 2013 at 09:40

Una persona più è ignorante e più facilmente la si può manipolare. Lo stesso vale per un popolo e negli usa sembra che il tasso d’analfabetismo superi ormai il 10%. In un mondo globalizzato questo è quello che ci aspetta e allora tagliamo sulla scuola, cosi possono raccontarci meglio che si risparmia e che così diminuisce il rapporto deficit/ pil. Poveri noi.( ci resta solo di sperare che dalle prossime elezioni chi uscirà vincitore non siano i soliti che debbano ripagare l’avvenuta rielezione con fondi e contributi pubblici).

dfumagalli
Scritto il 7 Gennaio 2013 at 09:54

Lo stato non va né minimo né massimo. Va fatto BENE.

Da noi non conta che ci siano più o meno dipendenti pubblici, ma il fatto che l’altissimo costo del lavoro colpisce e rovina la macchina pubblica tanto come nel privato.

E’ inutile contare le teste quando comunque praticamente tutti i fondi se ne vanno per pagare loro gli stipendi e non ne restano per fornire i servizi. E non è che la maggior parte prenda stipendi principeschi. Lo stato ladro e rapace semplicemente li “gonfia” in quanto con le aliquote da rapina finisce che per dare loro una paga accettabile, il totale dei soldi da sborsare coi prelievi fiscali diventa enorme.

Lo stato deve diventare minimo, sì, a partire dalle grandi cose sbagliate quali il costo del lavoro. Dare la colpa ai dipendenti o comunque sempre a “qualcun altro” è la specialità proprio di coloro che lucrano sulle leggi criminogene che ci ritroviamo.
Il dimagrimento dello stato deve iniziare proprio da dove non inizierà mai: dai palazzi di Roma.

ferrariferrari
Scritto il 7 Gennaio 2013 at 10:08

ITALIANI, POPOLO DI PECORE ANARCHICHE.

enricop2
Scritto il 7 Gennaio 2013 at 10:22

“Che poi in una piscina vi siano 100 bagnini o in un bosco 10000 forestali che contano 10000 alberi ogni giorno, questo è un altro discorso che non ha nulla a che vedere con le leggende metropolitane che raccontano di un eccesso di dipendenti pubblici nel nostro Paese.”

Questa è bella….. E perchè questo sarebbe “un altro discorso che nulla ha a che vedere”????
E’ proprio questo invece il punto! O uno dei tanti almeno.
Se l’Azienda A ha 5 dipendenti come l’ azienda B, mai 5 dipendenti di A costano il doppio di B e producono la metà e spesso intralciano con il loro disservizio, come fa questa cosa a non avere nulla a che vedere con il problema attuale?
Tutto ciò che è “collegato” con il pubblico,inoltre, lo vorrebbe considerare? ha idea di quante piccole imprese amiche di tizio e caio, amicotti pubblici di turno, succhiano dalla mammella senza erogare uno straccio di servizio? Ma lei ha così tanta fiducia degli italiani???
Se 4 sono i dipendenti pubblici e 16 i pensionati, vuol dire che 20 milioni vivono di “stipendio pubblico”. E’ sicuro che sia un problema di redistribuzione del reddito? Ma chi lo produce sto reddito???

first em
Scritto il 7 Gennaio 2013 at 11:02

Sono assolutamente in linea. Oggi abbiamo ribaltato il grado zero del buon senso:
tra un top manager che guadagna 15 milioni di euro all’anno e 1000 persone che ne guadagnao 15000 (totale: 15 milioni) cosa è meglio per la stabilità, il grado di civiltà e il benessere della società? Lucidamente, anche un bambino sa rispondere; ma, guarda un pò, secondo quanto il neoliberismo si è sforzato di inculcarci la società non esiste, esistono solo gil individui…

ilcuculo
Scritto il 7 Gennaio 2013 at 11:51

Andrea,

il problema è ancora e sempre lo stesso, chi è in grado di fare una ANALISI FONDAMENTALE che ci dica qual’è il livello di equilibiro di una società con la struttura economica dell’Italia.

Poi una volta trovato lo Zero capiremo anche meglio cosa significa redistribuzione.

icebergfinanza
Scritto il 7 Gennaio 2013 at 13:09

enricop2@finanza,

Alle volte capirsi è difficile. Che facciamo tagliamo ovunque per recuperare l’eccesso della Calabria o redistribuiamo e requilibriamo la spesa. Se a Pinco i maestri sono in eccesso e si girano i pollici che facciamo tagliamo Pallo dove sono efficienti e produttivi. Se in Sicilia si fottono l’autonomia e in Trentino invece funziona che faccia camcelliamo l’autonomia… Ragazzi un minimo di equilibrio!

icebergfinanza
Scritto il 7 Gennaio 2013 at 13:10

ilcuculo@finanza,

Cuculo lo zero in questo sistema è solo una guerra o una depressione epocale, cerchiamo di usare il buon senso, suvvia… la via di mezzo e di non dare fiato alle idiozie degli estremisti!

italiapersempre
Scritto il 8 Gennaio 2013 at 23:09

un popolo ingnorante e analfabeta si gestisce meglio

un popolo malaticcio e tisico non si rivolterà mai

da qui nasce l’ esigenza di tagliare sanità e scuola

è vero che ci sono pochi dipendenti pubblici rispetto alle PMI

ma se questi dipendenti prendono 15.000 euro mensili come accadde col figlio di Bossi e usano l’ IMU per salvare i propri amici massoncini al MPS o comprarsi altre auto blu, ci capiamo tutti che nessun esercito di PMI, tassate su casa, stabilimenti, lavoro, etc riuscirà mai a far marciare le cose

il problema resta geopolitico, la domanda da porsi é: la deindustrializzazione d’ Italia, a chi giova?

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