WANTED TAGLIA SULL’EVASIONE DALLA SVIZZERA UNA REAZIONE!
In settimana ho scritto in maniera provocatoria, anche se non proprio, che sarebbe ora che qualcuno mettesse una taglia su eventuali c/d che possano aiutare a ricostruire il fiume di capitali evasi o elusi che quotidianamente da secoli lascia il Paese per nascondersi nei caveau delle banche svizzere…
WANTED! TAGLIA DI UN MILIARDO DI EURO PER L’EVASIONE …
Ebbene grazie alla segnalazione di una delle nostre preziose vedette, una reazione dalla Svizzera…
Che gli economisti italiani adesso si mettano a dire agli altri paesi europei come comportarsi in ambito finanziario é qualcosa che sfiora il ridicolo! Tale Andrea Mazzalai, autore di un libro in cui spiega la crisi economica e del blog Icebergfinanza, critica senza mezzi termini la scelta del governo greco di rifiutarsi di utilizzare i CD con i dati illegali di clienti aventi conti bancari in Svizzera.
Una scelta dettata dal voler onorare le trattative sugli accordi fiscali tra Grecia e Svizzera e dalla fiducia che il governo di Atene ha verso la Confederazione, considerata un partner più che affidabile. Ma in un suo articolo Mazzalai ricorda che siamo in uno stato di guerra e tutto é lecito…
Anzi, rincara addirittura la dose: offre una taglia ai dipendenti delle banche svizzere affinchè preparino dei CD da inviare al governo italiano. E così per l’ennesima volta la Svizzera viene vista e trattata come un paese di evasori. Come si fa a stringere accordi fiscali con certi paesi quando sussistono certi presupposti? Solo la Confederazione lo sa! “In guerra (anche finanziaria) tutto é lecito, anche una taglia sui CD …
Di ridicolo se proprio vogliamo ci sono solo le conclusioni generalizzate a cui vuol far arrivare l’autore dell’articolo.
Quando si parla di Svizzera non si parla di Confederazione ma delle sue banche, quando si parla di banche si parla di banche e non del popolo svizzero e nessuno vuole far passare la Svizzera come un popolo che da rifugio agli evasori, ma le sue banche come molte altre banche in tutto il mondo non disdegnano capitali illeciti o suggerimenti espliciti a come evadere il fisco, ovviamente sempre senza generalizzare.
Tra le quali come non ricordare i recenti rinvii a giudizio o le indagini su Profumo e Passera su questioni riguardanti l’elusione fiscale, frode fiscale.
Che dire della fine ingloriosa della Wegelin & Co., la più antica banca svizzera e la prima ad essere incriminata dalle autorità Usa per aver aiutato americani facoltosi a evadere le tasse, «nascondendo» tra le montagne elvetiche oltre 1,2 miliardi di dollari in conti segreti.
Non lo dice la mia immaginazione ma la realtà dei fatti! Accordi fiscali e fiducia verso la Confederazione elvetica non possono nascondere la prassi di alcune banche svizzere.
Invece di generalizzare come al solito sull’ “Italian Style” vogliamo parlare sempre generalizzando di “Switzerland Style” , vogliamo parlare delle frodi fiscali suggerite ripetutamente dai dipendenti delle banche svizzere, in giro per il mondo.
L’indennizzo di 104 milioni di dollari offerto dal fisco americano a Bradley Birkenfeld, testimone chiave nella vertenza tra l’UBS e gli Stati Uniti, è giudicato «immorale e scandaloso» dalla stampa svizzera, che sottolinea tuttavia come questo caso abbia messo finalmente sotto pressione il segreto bancario. «È una vittoria per i difensori dei whistleblowers (chi denuncia alle autorità attività illecite che riguardano la propria azienda, ndr), senza i quali i grandi scandali non potrebbero venire alla luce», scrive nel suo editoriale il quotidiano romando Le Temps. Questo indennizzo rappresenta però «un fallimento per la piazza finanziaria svizzera», perché «indebolisce la già scomoda posizione delle undici banche elvetiche che tentano, a loro volta, di sfuggire alle grinfie della giustizia e del fisco».Ricompensare gli imbroglioni: immorale, ma utile – SwissInfo
C’è per caso qualcuno che sa indicarmi qualcosa di non immorale nella finanza, una certa finanza, quella che abbiamo conosciuto in questi anni?
Ovviamente nell’ “italian style” ci sarà sempre qualcuno che vi racconta che si portano capitali in Svizzera per sopravvivere allo Stato brutto e cattivo!
Il resto sono chiacchere in libertà!
Pensate un istante, se nella nostra Costituzione ci fosse il SEGRETO BANCARIO. 😉
A NOI ITALIANI, LE POTENZE STRANIERE CI HANNO TOLTO LA LIBERTA’. SI AVETE LETTO BENE , POTENZE STRANIERE ( crucchi maledetti in primis ). Hanno corrotto i nostri Capi politici da oltre 30 anni. 😈 e Favorito la DIVISIONE, la proliferazione di centri normativi ( a cominciare dalle Regioni, volute dagli Americani come condizione di Guerra nel 1945 ) 😈
Ci sono almeno 2mila miliardi di italiani all’estero. 1000 solo in Svizzera
per il capitano. ma leggete bene sta roba perchè è sconvolgente!!!!
a proposito di banche, del capo della deutch bank è stato intervistato. e ha cantato alla grande. ha confessato cose orribili. e ha detto pure, che loro tutti sono del bilderberg, che lui e altri suoi colleghi han fatto esattamente come è scritto nel libro di john perkinns, confesioni di un sicario dell’economia. ed è pure stato implicato nel caso MORO, in mezzo c’era GLADIO. insomma da leggere!!!
Banchiere confessa: omicidi, attentati e rivoluzioni del Bilderberg e del FMI
L’intervista ha avuto luogo il 30 maggio tramite il settimanale russo “NoviDen”.
Nella foto Josef Ackermann, CEO della Deutsche Bank e membro del Bilderberg
D: Può dirci qualcosa riguardo il suo coinvolgimento nel settore bancario svizzero?
A: Ho lavorato per le banche svizzere per molti anni. Fui designato come uno dei direttori di una delle più grandi banche svizzere. Durante il mio lavoro venni coinvolto nel pagamento, nel pagamento diretto in contanti di una persona che uccise il presidente di un paese straniero. Ero presente alla riunione in cui venne deciso di dare questi soldi in contanti all’assassino. Tale decisione mi ha riempito di rimorsi. Non fu l’unico caso grave, ma fù sicuramente il peggiore. Vennero inviate istruzioni di pagamento su ordine di un servizio segreto straniero, scritte a mano, con le disposizioni di pagare una certa somma ad una persona che aveva ucciso un leader di un paese straniero. E non fù l’unico caso. Abbiamo ricevuto numerose lettere scritte a mano, provenienti da servizi segreti stranieri, che davano l’ordine di pagamenti in contanti, da conti segreti, per finanziare rivoluzioni o per l’uccisione di persone. Posso confermare quello che John Perkins ha scritto nel suo libro “Confessioni di un Sicario Economico”. Esiste veramente un solo Sistema e le banche svizzere hanno le mani in pasta in esso.
D: Il libro di Perkins è stato tradotto ed è disponibile in russo. Ci può dire di quale banca si tratta e chi è il responsabile?
A: Era una delle prime 3 banche svizzere a quell’epoca il responsabile fù il presidente di un paese del terzo mondo. Non voglio però entrare nei dettagli, mi troverebbero facilmente se dicessi il nome del presidente e il nome della banca. Rischio la mia vita.
D: Non è possibile fare il nome di una persona di quella banca?
R: No non posso, ma vi posso assicurare che tutto ciò è accaduto. Eravamo in molti nella sala riunioni. Il responsabile del pagamento fisico del denaro è venuto da noi (dirigenti) e ci ha chiesto se gli fosse consentito il pagamento di una così grande somma di denaro in contanti. Uno dei direttori spiegò lui il caso e tutti gli altri acconsentirono a procedere.
D: Accaddero spesso cose del genere? I soldi erano una specie di fondi neri?
R: Sì. Questo era un fondo speciale gestito in un posto speciale nella banca dove arrivavano tutte le lettere in codice dall’estero. Le lettere più importanti venivano scritte a mano. Una volta decifrate, contenevano l’ordine di pagare una certa somma di denaro da conti per l’assassinio di persone, il finanziamento di rivoluzioni, il finanziamento di attentati e per il finanziamento di ogni tipo di partito. So per certo che alcune persone all’interno del gruppo Bilderberg erano coinvolti in questo genere di operazioni. Hanno dato l’ordine di uccidere.
D: Puoi dirci in quale anno o decade tutto questo è accaduto?
R: Preferisco non darvi l’anno preciso ma è stato negli anni 80.
D: Hai mai avuto problemi con questo lavoro?
il tutto lo leggete qui. http://www.losai.eu/banchiere-confessa-omicidi-attentati-e-rivoluzioni-del-bilderberg-e-del-fmi/#.UG6l-K5F83V
capito? e dalla svizzera fanno tanto i fighetti moralisti! ma sparatevi sulle palle poareti….SIC!
by DORF
Premetto che ero/sono super d’accordo con tassare al 50% i soldi illegalmente portati all’estero.
Però scusate, uno sano di mente i risparmi li lascia sulle zombie bank italiane o li porta in svizzera?
Sempre meritorio il lavoro di andrea Mazzalai che smaschera e mette a nudo i difetti ANCHE degli altri.
@Dorf.grazie della tempestiva segnalazione, la notizia e’ stamani riportata da vari blog. Sara’ pero’ vera l’intervista? questo Ackermann non e’ un vecchietto malato che non ha ormai nulla da perdere. Vedremo se ci sara’ una smentita. Fermo restando il fatto che, anche se fosse una fantasia del giornale, i fatti raccontati su Bildenberg e fmi sono del tutto verosimili.
@Giobbe. Interessante, possiamo sapere dove hai reperito la notizia dei 2000 miliardi italiani all’estero?
Legalmente uno può fare cio che vuole dei suoi soldi … ma a proposito di zombie banks è meglio lasciar perdere a tempo debito tutti i nodi verranno al pettine e allora sarà un inferno!
stanziale@finanza,
la mia fonte è un conoscente che va spesso in Svizzera, adora la gente, specialmente le commesse sempre sorridenti. Ha conosciuto un banchiere con la passione per le auto storiche….e ..un giorno gli ha confidato che le stime di Tremonti e dei media sullo c.d. Scudo Fiscale erano insignificanti rispetto al vero ammontare dei soldi italiani depositati in Svizzera.
Frequentandolo ha capito, che noi italiani siamo amati e rispettati dagli svizzeri molto molto MOLTO più dei Crucchi. 😉
io ci credo facendo un conto della serva:
50 miliardi di euro tra il 1960 al 1980
70 miliardi tra 1980 e il 1995
Bellissimo sito questo http://www.losai.eu forse un po’ inferiore a http://www.nwo.it ma se la giocano…
ilcuculo@finanza,
caro cuculo. Io Di luciano lo conosco. era del gruppo di pascucci. cioè del PRIMIT. lo sò perchè c’ero anch’io. c’ero prima di lui. poi pascucci ha buttato fuori tutti. ma alla fin fine tutto nasce dall’idea del grande GIACINTO AURITI. tutto nasce da li’. anche la nostra valentina li conosceva. me lo diceva via mail. non ci sono tanti complotti. siamo solo schiavi e contenti di esserlo. e ci fanno il lavaggio del cervello tutti i giorni.
1) recuperare la sovranità monetaria.
2) recuperare la sovranità alimentare.
3) recuperare la sovranità politica.
4) creare la democrazia diretta. = il popolo decide ogni volta con un referendum.
5) non pagare sto debito pubblico. = a chi lo dobbiamo? ti dò il 20% ok? o cosi’ o niente. vaffanculo banca e speculatori.
6) lo stato corretto, gente onesta, crea lui il denaro che serve. si dà un reddito di cittadinanza a tutti, punto. le tasse al massimo saranno il 10% per tutti. punto.
non si crea denato illimitato. solo si stampa, e parlo di carta, no denaro finto elettronico, “solo” quello che serve. punto. niente di complicato. lo capisce anche un bambino di 5 elementare.
by DORF
Mio figlio è in 5a elementare
…direi che il livello è quello…
Prima o poi uno si deve “schierare”, naturalmente non è obbligatorio.
Comunque se uno ha dei figli dovrebbe preoccuparsi del loro futuro…ed anche dei nipoti e pronipoti. Il TEMPO passa e il mondo CAMBIA alla faccia di chi pensa di poter controllare e prevedere tutto.
Un saluto
SD
Io non mi schiero certo dalla parte dei complottisti.
Sono un moderto ed un riformista , senza riferimenti a quello che fu anche un partito mi definirei un socialdemocratico. E sono uno scientista
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Sugli Svizzeri e sulla loro mania di presentarsi come umili, prafi und miti santoni avrei non poco da raccontare.
Ad esempio lo sanno i lettori che importare armi in Svizzera è cosa difficilissima, sottoposta a rigorosissimi controlli e montagne di burocrazia…mentre per farne import/export ad uno Svizzero basta un semplice permesso cantonale, ottenibile in poche ore?
E sapete quale è l’unico vincolo che si ha col permesso cantonale? Non è possibile che le armi rimangano su suolo Svizzero, è consentito al massimo un transito di pochi giorni con certificazione di export programmato.
In sostanza cioè la Svizzera non vuole che le armi vengano importate nel suo territorio ma è più che contenta che i propri cittadini possano lucrare trafficando in armi, magari acquistate in qualche fabbrica dell’est Europa e rivendute in nazioni Africane lacerate da anni di guerriglia, le transazioni bancarie e la fiscalità necessaria si può tutta fare con le leggi della Confederazione…basta che la cacchina (le armi) non tocchino suolo Svizzero! (i profitti, ovviamente invece sono PENFENUTI).