GIAVAZZI, CDP E IL LEGGENDARIO RISCHIO PAESE!
Mentre in questi giorni si sprecano i dibattiti su come ridurre nello spazio di un istante il nostro debito pubblico, con in prima fila le prosupposte all’amatriciana liberale di Giavazzi in una lettera al Corriere della Sera, Franco Bassanini presidente della Cassa Depositi e Prestiti smonta una ad una le leggende metropolitane sulla CDP.
Innanzitutto mettetevi bene in testa che oggi la ricchezza fondamentale di questo Paese è letteralmente cancellata dal rischio Paese, un’altra di quelle leggende metropolitane che servono ai gatti e alle volpi per fare fessi i sognatori nei campi dei miracoli.
…Di questi tempi, il rischio Paese prevale su tutto: basti pensare che la Cassa depositi e prestiti non va oltre il rating della Repubblica italiana pur avendo un core tier 1 del 28%, assai più alto di quello delle consorella tedesca KfW che tuttavia gode della tripla A proprio perché tedesca. ( Franco Bassanini )
Rating, rating e ancora rating, dopo tutte le frodi e le manipolazioni quotidiane che si sono state in questi 5 anni sui rating, sempre e solo rating con un core tier 1 del 28 % e mi fermo qua perchè in fondo se uno non ci arriva è inutile farcelo arrivare.
Ma quello che fa sorridere è che Bassanini smonta ad una ad una le fantasiose proposte di Giavazzi si uno che è stato chiamato a fare il super consulente de me nona!
In ce la facciamo anche da soli ma meglio soli che male accompagnati aggiungo io, Giavazzi suggerisce di … Si cominci a vendere qualche società pubblica, ad esempio quote di Terna e Snam Rete Gas: i prezzi di Borsa sono depressi, ma anche i rendimenti dei Btp sono straordinariamente elevati. Vendere con la rapidità necessaria è tuttavia tecnicamente impossibile. Le azioni di queste società sono già state trasferite alla Cassa Depositi e Prestiti che può scontarle alla Bce e con la liquidità così ottenuta acquistare Btp.
A parte che come ho già detto è preferibile continuare ad incassare i dividendi di questi gioellini prima di venderli per due lire… Bassanini ricorda allo smemorato Giavazzi che queste sono società STRATEGICHE S T R A T E G I C H E… a meno che non siano strategiche per i portafogli degli amici degli amici. Mi auguro che sia solo un eccesso di ideologia perchè sarebbe estremamente grave visto che oggi tutti vogliono svendere tutto.
Inoltre sempre Bassanini ricorda al nostro super consulente de me nono, che la BCE non accetta come collaterali azioni e che i collaterali che hanno portato alla CDP oltre 20 miliardi sono di tutt’altra natura ovvero mutui erogati agli enti locali.
Inoltre la CDP non ha licenza bancaria! Ma questo Giavazzi non lo sa. Non me ne voglia il professore se faccio le pulci, ma quando ci vuole ci vuole!
Ragazzi tutti a fare i super consulenti basta che raccontate che venite dalla Bocconi e che siete amici del professor Giavazzi, vi faranno scrivere addirittura un’editoriale sul Corriere della Sera.
UPDATE 10.08.2012 ore 7.15 Ecco la risposta integrale…
CASSA DEPOSITI E PRESTITI Azioni Snam e Terna Nell’ editoriale del Corriere del 4 agosto Francesco Giavazzi avanza, tra l’ altro, in materia di debito pubblico una proposta che direttamente riguarda la Cassa depositi e prestiti: «Le azioni di Snam e Terna – scrive – sono già state trasferite alla Cassa depositi e prestiti che può scontarle alla Bce e con la liquidità ottenuta acquistare Btp. La Cassa ha una licenza bancaria e lo può fare». Aggiunge che, per rendere l’ operazione credibile, dovrebbe trattarsi di un «anticipo in conto vendita». Qualche precisazione da parte nostra è necessaria. Innanzitutto, Cdp non ha una licenza bancaria; è una istituzione finanziaria non bancaria, che tuttavia può accedere alla liquidità Bce. Sul punto dunque Giavazzi ha ragione, sia pure attribuendo a Cdp una licenza bancaria che non ha. Non è vero invece che le azioni di Snam o Terna possano essere scontate alla Bce, la quale allo stato non accetta azioni come collaterali. La Cassa ha tuttavia già ottenuto liquidità dalla Bce usando come collaterali non le azioni di Snam e Terna, ma prestiti come i mutui concessi agli enti locali: e lo ha fatto in misura quattro volte superiore a quanto avrebbe potuto fare utilizzando le azioni Snam e Terna (che insieme non valgono più di 6 miliardi). Inoltre Cdp ha già acquistato titoli di Stato, anche in tal caso in misura ben superiore a quanto avremmo potuto fare scontando azioni Snam e Terna. Aggiungiamo che, se anche la Bce dovesse in futuro accettare come collaterali titoli azionari, certo non accetterebbe che fossero nel frattempo messi in vendita; e che, al momento, Snam e Terna sono considerate aziende strategiche (per la sicurezza degli approvvigionamenti energetici, per l’ infrastrutturazione e la competitività del Paese), che governo e Parlamento ritengono debbano restare sotto il controllo di un investitore di lungo termine con missione pubblica, come Cdp. Lo hanno ribadito in questi giorni sia Corrado Passera che Antonio Catricalà. Dunque abbiamo già fatto quanto Giavazzi propone. Lo abbiamo fatto in misura assai più cospicua e con strumenti più adeguati. Franco Bassanini Giovanni Gorno Tempini
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Ciao Andrea
due cosine volevo dire da un paio di giorni…..le dichiarazioni di Monti a Der Spiegel, seguite da immediate scuse e precisazioni e dalle solite accuse ai media che in malafede estrapolano dichiarazioni dal contesto, mi portano ad un paio di considerazioni:
se Monti fosse sincero, sia nelle affermazioni precedenti che successive, ricorderebbe da vicino il suo predecessore. In particolare mi fa rabbrividire l’affermazione su un Governo che dovrebbe essere più libero dal Parlamento. Ora non so se ricordate il mr. B di qualche anno fa il quale più o meno affermava che il Parlamento gli faceva perdere tempo. Dato che entrambi continuano a governare a colpi di fiducia, anche in assenza dei presupposti di necessità ed urgenza, queste affermazioni mi paiono quantomeno provocatorie. Ma siccome non penso che mr. Monti sia uno sprovveduto (come del resto nel recente post “eppur qualcosa non quadra” hai voluto dimostrare), mi pare che qui, attraverso messaggi ed affermazioni in codice, si voglia arrivare ad uno scenario di tipo orwelliano (più di quanto non lo sia), con Parlamenti sempre meno rappresentativi della volontà popolare (può forse questo attuale chiamarsi Assemblea dei rappresentanti del popolo?).
Infine oggi su Repubblica appare la notizia che si parlerebbe di una tassa a regime del 20% sui capitali esportati illecitamente (magari dopo che le stalle sono vuote) ma non di una patrimoniale perché (TENETEVI FORTE E AMMAZZATEVI DI RISATE O DI LACRIME) sarebbe RECESSIVA………. 😥 🙁
ma è possibile fare un’istanza per diventare APOLIDI???????????? o MARZIANI
Tenetevi forte dimostrerò empiricamente che una patrimoniale strutturata non necessariamente e’ recessiva … anche se non so per quale motivo sto qui a perdere il mio tempo
Ahahahhh …. Goldman Sachs riduce la propria posizione sul debito italiano del 92% nel secondo trimestre, dopo averla aumentata nei primi tre mesi. Lo comunica la banca in nota alla Sec, nella quale precisa che «l’esposizione di mercato» ai bond del Governo italiano è scesa a 191 milioni di dollari alla fine di giugno dai 2,51 miliardi di dollari della fine dei marzo .
Goldman aumenta invece la propria posizione sui derivati per assicurarsi da eventuali rischi di default per l’Italia. Si tratta principalmente dei Cds, i credit default swaps : strumenti finanziari che funzionano come le polizze assicurative. Pagando un premio, qualunque investitore istituzionale può assicurarsi contro l’eventuale insolvenza di un emittente: in caso di default, chi ha venduto il Cds (cioè la polizza) dovrà risarcire il danno restituendo all’investitore l’intero capitale
La banca d’affari americana (quinta negli Usa per asset) comunica la sua posizione sul debito di Italia, Grecia, Irlanda, Portogallo e Spagna ogni trimestre perché si tratta dei cinque Paesi considerati dagli investitori più rischiosi in Europa.
Te lo comunicano 4 mesi dopo e nel frattempo comprano ….ahahahhh mentre il Sole24Ore titola a prima pagina sul web …Doccia Fredda ! Roba da piegarsi in due dalle risate!
ciao Andrea….non ho capito bene il riferimento alla perdita di tempo nella replica…..io penso che una patrimoniale sia moralmente dovuta…anche perchè che cosa è l’IMU se non una patrimoniale? e l’imposta minima di 34 Euro sui depositi bancari che nei fatti è regressiva fino ad un certo ammontare minimo del deposito?….hanno tolto l’unica imposta efficiente e dal gettito sicuro…quella sulle successioni che, con una franchigia ragionevole, sarebbe stata una buona imposta….
a proposito di imposta sulle successioni , siccome il popolo è notoriamente ignorante su questioni fiscali ed amministrative, riteno he i più non sappiano che quando muore uno, le imposte che sipagano sono molteplici, come dscritte nel testo unico, ma appunto,siccome la gente è ingnorante, quando si parla di imposte di successione, si confonde, ed è convinta che si parli” di tutto quanto deve pagare quando crepano i suoi parenti”. ma non è così. Il “buon Berlusconi” ha cavato l’imposta di successione, ma le imposte ipotecarie e catastali, sono aumentate, aendo aumentato i coefficienti di rialutazione, che sono gli stessi dell’imposta di registro. della seiie, che chi ereditava un solo immobile era già esente in precedenza, ma pagava più salate le imposte ipotecarie e catastali. chi ereditava moltii immobii risparmiava un bel po’. ritengo quanto espresso sia sfuggito ai più, mi meraviglio dell’opposizione che non sa difendersi, nelle sue misere campagne elettorali. forse amministrativamente che siano ignoranti pure loro?a volte mi viene il dubbio che l’unico che sa veramente come funzionano le norme, sia il tanto bistrattato dipendente pubblico, e tutta la piramide di sopra capisce poco
Tengo a precisare il termine di “ragionevole franchigia”: adesso non ricordo di preciso quanto fosse quando fu definitivamente abrogata da mr. B per passare le aziende alla sua prole. Ma credo che un valido aiuto potrebbe venire dallo studio di una curva di concentrazione dei patrimoni, in modo che, attesa l’elevatissima e immorale concentrazione di patrimoni nelle mani di poche famiglie, avesse un qualche effetto redistributivo. Inoltre, sarebbe l’unico momento in cui evasori, ladri, truffatori, corrotti, corruttori, trafficanti, criminali vari, non potrebbero sfuggire al fisco come hanno fatto una vita.
alora non mi sono spiegata, ho specificato che le tasse sui morti, il berlusca le ha aumentate,per i “poveri”. per quanto riguarda la franchigia dell’imposta di successione vera e propria applicata durante il govern prodi, basta fare una ricerca,era ampliamente sufficiente a coprire un appartamento, in quanto il valore su cui era applicata l’ìimposta, come detto, era quello(e lo è tuttora) non di mercato, ma del valore catastale moltiplicato per il coefficiente, il quale per l’appunto il berlusca aveva aumentato, di consegunza aumentando l’imposta ipotecaria e catastale, che quelle non le hai mai tolte nessuno (totale 3%)aumentando inoltre anche l’imposta di registro sulle compravendite, visto che anche quella si applica sul valore catastale moltiplicato per il coefficiente. certuni non lo sanno che quando muore uno devono pagare l limposta ipotecaria e catastale sull’immobile che ereditano, credono che sia tutto gratis e il berlusca avesse fatto loro la grazia
aggiungo: se cambiano i criteri dei valori catastali come si sta ipotizzando,è plausibie vi siano ripercussioni anche sulle imposte citate, non solo per l’imu, visto che la base di calcolo è la medesima, la rendita catastale. quindi sarà meglio fare i conti dopo. quello di cui si parla è di utiizzare i valori dell’osservatorio immobiliare dell’agenzia del territorio, il che stravolge il tutto
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Grandissimo Andrea!