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I TEDESCHI TEMONO DIO MA NIENT’ALTRO AL MONDO!

Scritto il alle 08:26 da icebergfinanza

Nonno Otto Von Bismark amava ricordare che … Wir Deutsche fürchten Gott, sonst nichts auf der Welt. ovvero che i tedeschi temono Dio ma nient’altro al mondo!

Non avevamo dubbi la storia insegna, solo che alle volte anche se non si teme nessuno, sarebbe saggio temere la stupidità dei propri politici e accademici visto quello che è accaduto in passato…

Ve lo ha mai raccontato nessuno che quanto accadde nel 1992 con il famigerato attacco alla sterlina e alla lira ad opera di un Soros che  non vede l’ora di ripetere l’esperienza con l’euro, fu anche opera dell’intransigenza della Bundesbank e del suo presidente  Helmut Schlesinger il quale usò i media locali per urlare ai quattro venti che sterlina e lira erano sopravvalutate e che era necessario un riallineamento in chiave ERM ( Exchange Rate Mechanism ) la cui funzione era la riduzione della variabilità del tasso di cambio tra òe valute  per raggiungere la stabilità monetaria.

Bene ora i nipotini di zio Adolfo preferiscono l’instabilità con l’ estrema variabilità dei tassi sui vari debiti sovrani ovviamente in un’ Europa unita nella depressione! 

Ho passato ben quattro anni a spiegarvi per quale motivo in una deflazione da debiti non sarebbe stato possibile intravvedere alcuna traccia di inflazione che non sia quella dell’ancestrale presa per i fondelli istituzionale, con la quale dalla notte dei tempi si sequestra il potere di acquisto della classe media.

Nel 1932 l’economista Ludwig von Mises argomentò come la causa della grande inflazione in Germania fosse da rinvenire nella sostanziale ignoranza dell’establishment tedesco della teoria economica. …Come nota von Mises in conclusione del suo saggio, «se i tedeschi avessero prestato più attenzione agli insegnamenti della teoria economica avrebbero imparato tutte queste cose senza dover pagare così caro». Si spera che non debbano avere un secondo rimpianto – e noi con loro – e che qualche saggio professore abbia la forza di persuaderli che non sempre stampare moneta significa inflazione. Talvolta basta la sola minaccia di stamparla per evitare guai peggiori. di Luigi Guiso – Il Sole 24 Ore – leggi su http://24o.it/EZP3h

In questi anni in molti vi hanno raccontato leggende metropolitane ed idiozie varie sull’inflazione, dai media ufficiali alla blogosfera, nella collettiva attesa del Godot per alcuni addirittura Iperinflazione.

Per quella c’è ancora tempo, molto più tempo di quello che i suoi sostenitori siano disponibili ad attendere.

E’ sotto gli occhi di tutti quello che significa austerità nel bel mezzo di una depressione economica eppure … non c’è peggior sordo di colui che non vuol sentire.

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