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MUSSARI …LA BARZELLETTA DEL SECOLO MOVE YOUR MONEY!
Dopo aver contribuito attivamente alla leggenda del Monte dei Fiaschi di Siena Giuseppe Mussari racconta la barzelletta del secolo…
(AGI) – Roma, 11 lug. – Le banche italiane “sono vittime” della crisi”. Lo ha sottolineato il presidente dell’Abi, Giuseppe Mussari, intervenendo all’assemblea degli associati. “Sicuramente portiamo alcune responsabilita’ – ha osservato Mussari – ma nello stesso tempo e’ giusto ribadire con chiarezza che le banche italiane sono vittime di questa crisi, e che al determinarsi della stessa non hanno in alcun modo contribuito”. Le banche, ha aggiunto il presidente dell’Abi, “non chiedono regole di favore ma un terreno di gioco livellato, basato sulle giuste regole di stabilita’, di trasparenza e di concorrenza, senza vincoli amministrativi, obblighi a prestare servizi gratuiti per sussidiare inefficienze di altri settori. Tutti dobbiamo fare con coscienza la nostra parte. Noi lo stiamo facendo – ha concluso Mussari – e siamo impegnati a farlo sempre di piu’ e sempre meglio, nell’interesse delle banche, delle imprese, delle famiglie e del Paese”.
L’unica attenuante per le grandi banche italiane specializzate in elusione ed evasione fiscale e tante altre belle cose e’e la giusta dose di ingenuità ed ignoranza nella filosofia anglosassone che ha permesso di evitare lo scempio mondiale. Punto nient’altro!
Nel frattempo dopo l’America anche in Inghilterra…
Indignati dalla recessione e dagli scandali, i britannici voltano le spalle alle grandi banche del paese, le cosiddette ‘Big 5′ e spostano i loro risparmi verso istituti considerati piu’ etici.
LA FRUSTRAZIONE – Ma sono proprio la frustrazione per lo scandalo dei valori Libor truccati, l’indignazione per le liquidazioni e i bonus milionari ai banchieri e la rabbia per questa recessione sempre piu’ pesante, ad aver spinto un numero crescente di cittadini a togliere i propri risparmi alle cinque grandi banche del Regno – Barclays, Lloys, HSBC, RBS e Santander – per metterli in casse di risparmio minori, i cui investimenti e modus operandi sono considerati piu’ etici.
L’ESODO DEI RISPARMIATORI – L’Observer riporta oggi che l’esodo dei risparmiatori e’ finora costato alle Big 5 circa mezzo milione di clienti, 80.000 al mese dall’inizio dell’anno. Secondo i dati raccolti da Move Your Money UK, un ente che incoraggia la gente a spostare i propri soldi dalle grandi banche ad alternative piu’ piccole, i clienti della Charity Bank, una banca che presta i soldi alle organizzazioni di beneficenza, sono aumentati del 200% mentre quelli della Ecology Bank, un istituto che investe unicamente in iniziative ecosostenibili, hanno visto un incremento del 266%.
LE RICHIESTE – La Co-operative Bank, che nell’ultima settimana ha visto le proprie richieste aumentare del 25% spera di capitalizzare sulla frustrazione del pubblico triplicando il proprio numero di filiali con l’acquisto di 632 sedi della Lloyds. La mossa sarebbe vista con favore dalla stessa coalizione di governo, propensa a stimolare la concorrenza nel settore bancario. Il ministro delle Attivita’ Produttive, il liberaldemocratico Vince Cable, oggi si e’ detto persino d’accordo con una proposta ventilata dal leader laburista Ed Miliband, secondo il quale le cinque grandi banche potrebbero cedere 1.000 delle loro filiali per dare vita a due nuove grandi casse di risparmio, aumentando cosi’ la concorrenza tra gli istituti. (ANSA)
Auguri e buon divertimento soprattutto a quelli che hanno i dindini con Barclays e Deutsche Bank… all’ingenuità non c’è mai fine!.
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Buona sera
Vorrei ricordare che per muoverli, i soldi, bisogna averli e non cè ne sono e non “circolano”.
La maggior parte di essi sono tutti “bloccati” nel virtuale mondo della finanza con l’evidente speranza che il miracolo della “moltiplicazione dei pani e dei pesci” si avveri di nuovo.
Problema vostro, buona fortuna, vi auguro veramente che tutto ciò avvenga.
SD