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AMERICA: LA LEGGENDA METROPOLITANA DEL DECOUPLING!

Scritto il alle 08:45 da icebergfinanza

In attesa che anche la leggenda metropolitana del decoupling americano dalla recessione europea trovi pace tra il mucchio di illusioni finanziarie, andiamo a dare un’occhiata a cosa accade al PIL americano, ovvero alla crescita REALE depurata dall’inflazione!

Ricordo a tutti come già accennato in “EURO FU SICCOME IMMOBILE” che non appena sarà finita la farsa elettorale in America anche la Realtà diventerà evidente ovvero che l’America è già in recessione ma come i lettori di Icebergfinanza ben sanno la storia insegna che ci verrà comunicata con calma molto tempo dopo!

L’economia americana rallenta il passo. Il prodotto interno lordo americano, secondo la prima revisione del dato diffuso dal dipartimento al Commercio, è cresciuto dell’1,9 per cento nel primo trimestre, un incremento minore rispetto al 2,2 per cento stimato inizialmente. Il dato, pur essendo in linea con le previsioni, preoccupa perché significativamente inferiore al 3 per cento segnato nel trimestre precedente.

La crescita del Pil è stata rivista al ribasso sulla scia di una battuta d’arresto dei consumi e delle scorte aziendali. Le spese per consumi sono infatti salite del 2,7 per cento e non del 2,9 per cento stimato inizialmente. Anche le scorte delle aziende hanno contribuito alla crescita del Pil solamente dello 0,2 per cento, rispetto allo 0,6 per cento stimato in precedenza. E’ servito a poco un aumento dei profitti aziendali, che hanno segnato il maggiore rialzo trimestrale dalle fine del 2009, cresciuti dell’11,7 per cento rispetto al quarto trimestre 2011 e del 14,8 per cento su base annuale. La spesa governativa, infine, è calata del 3,9 per cento e non del 3 per cento come indicato in un primo momento.

Preoccupano anche i dati sull’occupazione diffusi questa mattina. Nel mese di maggio, secondo le stime dell’agenzia Adp, sono stati creati 133.000 nuovi posti di lavoro, deludendo gli analisti che si aspettavano 150.000 unità. Male anche le richieste di sussidi di disoccupazione, aumentate di 10.000 unità a quota 383.000, segnando l’incremento maggiore dalla prima settimana di aprile e sorprendendo gli analisti che si aspettavano un aumento più moderato a quota 370.000.

Per avere aggiornamenti più precisi sull’andamento dell’occupazione in America occorre aspettare venerdì, quando il Governo pubblicherà i dati ufficiali sulle condizioni del mercato del lavoro. Gli esperti non sono particolarmente ottimisti e prevedono che il tasso di disoccupazione resterà invariato all’8,1 per cento. Il dato sul Pil e quelli sull’occupazione hanno preoccupato gli investitori, facendo virare in negativo i listini a Wall Street subito dopo un’apertura incerta. America24

Il prossimo anno saremo qui a raccontarci per l’ennesima volta quello che la politica ha in realtà nascosto.

Guardate cosa ci racconta DOUGSHORTa proposito dell’ultimo PIL depurato dell’inflazione ovvero la straordinaria crescita reale americana…

 

 

 

 

 

Ora ditemi Voi di cosa stiamo parlando in un paese come l’America che ha assolutamente bisogno di una crescita intorno al 3 % per ammortizzare le dinamiche demografiche e migratorie, ha bisogno di una crescita al 3 % per dare lavoro a chi lo cerca per la prima volta per non parlare di coloro che lo hanno perso.

Lasciate che Vi raccontino quello che vogliono questa è una immensa DEPRESSIONE UMANA! 

In attesa che mamma oca Federal Reserve si faccia condizionare dai sui pargoli con un incessate QE QE QE QE3 vi ricordo che ogni qualvolta il PIL REALE scende sotto il 2 % nella sua crescita … 

la RECESSIONE E’ AUTOMATICA AL CENTO PER CENTO cu base EMPIRICA!

Ah dimenticavo vediamo che succede nel vaso di Pandora di JP Morgan in attesa che dai suoi meandri si levi un urlo di dolore, una chiamata disperata a favore della Federal Reserve, l’ennesimo bailout mentre la crisi europea si accuisce, proprio dove i geni dei JPMorgan hanno piazzato le loro scommesse perdenti!

Oggi l’America conoscerà revisioni negative per quanto riguarda la crescita del mercato del lavoro dei mersi precedenti.

State sintonizzate perchè sarà una giornata con i fuochi d’artificio e dopo l’ultimo temporale che sta per arrivare non dimenticate a breve che è tempo di scendere dall’ Arca di Noè!

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” EURO FU SICCOME IMMOBILE” 

Il Tuo sostegno è importante…Semplicemente Grazie! Andrea

Euro fu.  Siccome immobile, dato il mortal sospiro, stette la spoglia immemore orba di tanto spiro,  così percossa, attonita la terra al nunzio sta, muta pensando all’ultima ora dell’euro fatal… Sarà di nuovo maggio o giugno  il mese fatal nel quale nuovamente l’Europa la sua cruenta polvere a calpestar verrà?

 

3 commenti Commenta
kry
Scritto il 1 Giugno 2012 at 09:36

Una piccola curiosità. Si sa contro chi avevano scommesso quelli di JPM? Come dicevo ieri se per bankia sono stati proposti 19 miliardi di € per JPM immagino una cifra almeno tripla.

icebergfinanza
Scritto il 1 Giugno 2012 at 14:41

New York – Sorpresa shock dal mercato del lavoro degli Stati Uniti. Nel mese di maggio, sono stati creati infatti solo 69.000 nuovi posti di lavoro, rispetto ai +77.000 di aprile (dato ampiamente rivisto al ribasso dal precedente +115.000 inizialmente reso noto). Lo ha comunicato il dipartimento del Lavoro Usa.

Il dato è stato decisamente inferiore alle previsioni, in quanto gli analisti avevano stimato un rialzo di 150.000 unità. In crescita all’8,2% il tasso di disoccupazione: sorpresa negativa anche in questo caso, visto che il consensus aveva previsto un tasso stabile all’8,1%.

AMEN!

montrouge
Scritto il 2 Giugno 2012 at 00:56

Perfettamente in linea con le previsioni del Capitano di qualche mese fa,adesso vediamo in chiaro i dati della recessione americana.Obama dà la colpa all’Europa…tutto come previsto.Non si uscirà da questa crisi mondiale prima di 5 o 6 anni

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