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L’ORO DI BANKITALIA: LEGGENDE METROPOLITANE DORATE!

Scritto il alle 11:30 da icebergfinanza

La scorsa settimana un caro lettore mi ha chiesto cosa ne pensavo di quanto scritto da Mauro Bottarelli sul Sussidiario a proposito dell’oro di Bankitalia…

(…)  scendono infatti le riserve ufficiali di Bankitalia, con un calo di oltre 5,5 miliardi fra i 140,722 miliardi di fine febbraio e i 135,179 miliardi di fine marzo.A scendere, in particolare, sono state le riserve in oro, diminuite in valore di 5,669 miliardi a 98,123 miliardi al 31 marzo 2012.

Si vendono l’oro e senza dire niente ai cittadini! Dov’è finito quell’oro: venduto ai russi o ai cinesi, avidi compratori di riserve auree in questo momento? Oppure è andato in pegno alla Bce come collaterale di qualcosa, su richiesta della Bundesbank sempre più terrorizzata dalle perdite potenziale del programma Target 2? Una cosa è certa, l’operazione non nasce dall’emergenza. Lo scorso novembre, infatti, fecero scalpore per qualche ora le dichiarazioni del presidente della Commissione parlamentare per l’Europa del Parlamento tedesco, Gunther Krichbaum, in un’intervista al quotidiano “Rheinischen Post”: per ridurre il debito pubblico, l’Italia deve mettere in vendita una parte delle riserve auree.

Sono andato quindi a dare un’occhiata al sito della Banca d’Italia dove tra le voci ”  Gli aggregati di bilancio e le riserve ufficiali della Banca d’Italia “ QUI potrete trovare tutte le informazioni sino al dicembre 2008 quando l’oro italiano era valutato 50,449 miliardi di euro.

Ora se qualcuno vuole comprendere come funziona la valorizzazione delle riserve aurifere del nostro Paese basta che dia un’occhiata all’ultima tabella disponibile sul sito della Banca d’Italia dove sta scritto che …

(*) I dati pubblicati in questo prospetto statistico sono compilati secondo le definizioni e i metodi previsti dallo standard di diffusione delle statistiche (SDDS) promosso dal Fondo monetario internazionale.

E quindi seguendo le leggende metropolitane e i misteriosi venditori di oro  ho scoperto che secondo gli standards SDDS del IMF

… From January 1999 onwards, data is disseminated with the gold monthly valued on a market price basis. Conversion rates…

Ovvero che da gennaio 1999 i dati relativi all’oro vengono diffusi mensilmente sulla base dei prezzi di mercato.

Quindi nessuno avido compratore russo o cinese o qualche fobico accademico della Bundesbank solo un normale livellamento al ribasso delle quotazioni dell’oro e di conseguenza del valore delle nostre riserve.

Comprendo che alle volte è difficile fare uno sforzo per andare oltre le leggende metropolitane raccontate ad uso e consumo di qualche sporadico scoop ma dispiace che cinque anni insieme non hanno ancora insegnato a risalire alle sorgenti dell’informazione!

Non oso pensare a cosa sarebbe accaduto nella rete se il prezzo dell’oro fosse collassato mese su mese… e a quello che accadrà quando l’oro tornerà a livelli… insopportabili per molti di coloro che ancora oggi lo detengono!

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4 commenti Commenta
kry
Scritto il 16 Aprile 2012 at 12:00

Ho letto qualche articolo di Bottarelli e mi sembra che perlomeno non faccia terrorismo mediatico. Qualche volta è superficiale e non tutti possono vantare il tuo impegno nel passare le notti a studiare le varie problematiche. Personalmente a parte qualche articolo sporadico tramite yahoo ti leggo assiduamente da quando iceberg è approdata in finanza.com quindi purtroppo non ti seguo da 5 anni e di asini che vogliono imparare se ne trovano sempre, mi auguro non ti sia stancato d’insegnare. Ciao e grazie.

ilcuculo
Scritto il 16 Aprile 2012 at 14:40

Quando una ragazza si mette una gonna corta e si trucca un po’ più del solito vuole lanciare un messagio , magari il messagio è anche chiaro ma non è detto che venga ricevuto dal ricevente desiderato e che venga decodificato secondo i desideri.

Così quando un politico, un economista, un banchiere lanciano i loro messaggi , che spesso sono pure ambigui, hanno il problema della ricezione.
Che scopo hanno certi messaggi , vengono colti da chi li deve cogliere e non, anche da altri, e quando vengono ricevuti da altri come vengono decodificati.

Il diserbante dato senza criterio uccide le erbacce e le piante allo stesso modo.

PORTELLO
Scritto il 16 Aprile 2012 at 14:45

Su questo argomento sono di parere contrario, credo che l oro sia un bene rifugio importante in questo momento e lo sara per i prossimi 3-4 anni fino a quando gli Usa dichiareranno default…

ci son parecchie persone che son passate dal detenere 5% della liquidita’ in oro…al 20-30%…forse dipende dal patrimonio totale comunque credo che un po di oro fisico sia una garanzia-assicurazione per il futuro…

sempre meglio che tanta altra robaccia..specie se di carta…

billbill
Scritto il 16 Aprile 2012 at 20:05

ilcuculo@finanza,

Il diserbante dato “con criterio” distrugge i microrganismi del terreno e quindi, più lentamente, alterando il terreno stesso, distrugge le piante che vorresti coltivare o le rende deboli, per cui sei costretto a dare gli antiparassitari, che a loro volta accelerano la distruzione del terreno.
Senza contare lo schifo che mangi!!!!

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