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LA GRECIA E L’OMBRA DEI CREDIT DEFAULT SWAP!
Mentre sul “mercato nero” le nuove obbligazioni nel fine settimana quotavano intorno ai 20/25 centesimi scontando un sempre più probabile e questa volta definiti re-default ora l’attenzione dei mercato si rivolge temporaneamente alla questione relativa ai credit default swap, che l’ISDA ha salvato dalla fine che si meritavano decretando il “credit event” ovvero il fallimento tecnico della Grecia.
Non perdetevi il proseguo di questo post perchè tra le righe spunterà la prima conferma all’analisi di inizio anno, “ANNO 2012: ESPLOSIONE DEL DEBITO”
Ed ecco che abbiamo un’insospettabile anteprima austriaca attraverso il coinvolgimento del governo per ricapitalizzare la bad bank che amministra il fallimento della KA FINANZ AG che guarda caso nel 2008 quando fu nazionalizzata apparteneva oltre ahe alla Volksbanken alla famigerata ed onnipresente Dexia.
Austria is facing a capital injection of as much as 1 billion euros ($1.3 billion) into KA Finanz AG less than two weeks after bailing out Oesterreichische Volksbanken AG. (VBPS) (…) KA Finanz is the so-called bad bank of Kommunalkredit Austria AG, which was nationalized in 2008 when it was owned by Volksbanken and Dexia SA. While Kommunalkredit continues as a municipal lender and has to be sold again by Austria by mid-2013, KA Finanz took on securities, loans and CDS that are not part of that main business and is winding down those assets. Bloomberg
Vorrei solo sottolineare che quando qualcuno suggerisce che l’ammontare netto complessivo da saldare per onorare i CDS emessi a protezione del rischio Grecia è limitato a 3.5 miliardi di euro, significa in realtà che in realtà gli importi in gioco sono molto più alti e tutto dipende dall’esposizione netta positiva o negativa di ogni banca rispetto al rischio Paese.
O EBA delle mie brame sono o non sono la più brutta del reame!
Sul FTALPHAVILLE c’è una splendida spiegazione ” How gross and net CDS notionals really work ”
Mi limito solo a spiegarvi perchè in realtà anche se nell’ottobre dello scorso anno secondo i dati della Depository Trust & Clearing Corporation (“DTCC”) segnalavano un nozionale complessivo sui CDS greci per oltre 75 miliardi di euro in realtà la posizione netta era riconducibile a soli 3,7 miliardi.
Immaginate che sul mercato vi siano quattro differenti banche e che tra di loro si svolgano transazioni sui CDS, semplificando emissioni di copertura sul rischio di un Paese. Come potete osservare qui sotto la banca A ad esempio ha acquistato protezione su un Paese per 43 e venduto contestualmente protezione per 32 con una posizione netta di 11. Il numero positivo testimonia l’acquisto e quello negativo la vendita di CDS. Anche se alla fine le posizioni nette di ogni singola banca sono inferiori il nozionale rispecchia le transazioni avvenute.
In dicembre dello scorso anno sul Wall Street Journal si legge che Deutsche Bank era al centro di una fitta “ragnatela” di CDS emessi a protezione del rischio sovrano.
Deutsche Bank era la numero uno nel commercio di CDS con l’acquisto di 37,4 mld a fronte di vendite per 34,5 mld e quasi un terzo della protezione complessiva delle banche europee sui cosidetti PIIGS proveniva dalle banche tedesche.
” Some contend that the sovereign CDSs sold and bought cancel each other out. The Journal states that Deutsche Bank’s purchases and sales of CDSs are with the same counterparties with whom the German bank has legally enforceable “netting” agreements. The same article adds that Deutsche executives claim that their positions are “well-hedged” and that they buy CDS protection “only from institutions based outside the countries in which the bank is trying to buy protection.”
Ovviamente gli uomini di Dutsche Bank hanno fiducia nel fatto che che i CDS venduti si compensano con quelli acquistati, ma coi tempi che corrono dove addirittura l’interbancario è illiquido e i depositi presso la BCE testimoniano la mancanza di fiducia tra le banche , fidarsi ciecamente della controparte può risultare fatale.
Affascina scoprire che anche nel mercato dei CDS nessuno può più fallire, ma in piena crisi molte posizioni nette all’improvviso potrebbero diventare lorde e affondare la certezza di banche come Deutsche Bank o Societe Generale nelle loro posizioni aperte sul nostro Paese come suggeriscono le più recenti statistiche EBA…
Immaginatevi ora che la banca D non sia in grado di onorare i propri impegni e quindi soprattutto C entra in crisi con una posizione netta negativa che aumenta a 45…
Se anche C incomincia ad avere problemi nell’onorare una posizione negativa aumentata a 45 allora …
A meno che in circolazione non vi sia un’altra AIG o che tutte le banche europee hanno acquistato protezione sul fallimento Grecia direttamente dalle banche greche suicidandosi, il danno complessivo dipenderà da molti fattori ma soprattutto da quali banche hanno scommesso oltre il lecito sul salvataggio della Grecia.
Fin che si parla della Grecia, amen ma figuratevi cosa potrebbe accadere nei prossimi mesi con altri Paesi. Un fallimento che potrebbe propagarsi al di la dell’Oceano soprattutto se Deutsche Bank fosse il canale infetto attraverso il quale propagare un eventuale contagio in America dove è massicciamente presente.
Will Deutsche Bank receive, again, more emergency funds from the Fed and US taxpayers like it did in the aftermath of the 2008 crisis?
Se ne volete sapere di più su Deutsche Bank questo è l’ INDIRIZZO
Se invece volete provare ad individuare coloro che hanno gli armadi pieni di scheletri sul sito dell’ EBA trovate la situazione recente dell’espozione europea al rischio Grecia anche se non è affatto facile risalire alle dinamiche nascoste dietro ogni dato.
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Le filiali di “Deutsche Bank” in Italia, prima erano di “Banca d’America e d’Italia”.
Ecco la Madre di tutte le soluzioni!!!!
Non solo sono stati cacciati i cambiavalute dal tempio, ma il popolo SOVRANO ha riscritto la Costituzione. Qual’è il segreto del Graal?
“Il Re è la sua Terra. Il Re e la Terra sono una cosa sola. Il Re è il popolo. Dio e il popolo sono una cosa sola”
Hey, hey Andrea quell’immagine é trademark di luigiza.
Che fai, me la freghi?
Ma non eri tu che mi rispondesti una volta che non sarebbe finita come io invece sono fermamente convinto ce finirà.
Ti sei convertito?
Fai benissimo Andrea a raccontare quanto rischiano chi negozia i CDS.
Bravo Mazzalai ! 8)
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Sono mesi che non si sente parlare di Taunus il braccio finanziario di DB in usa, apparentemente tutto tranquillo: la calma prima del’ uragano?