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GRECIA: WEEKEND CON IL MORTO…PREPARARSI AL FALLIMENTO!
Probabilmente molti di voi ricordano “Weekend at Bernie’s” ovvero “Weekend con il morto” la vicenda di due impiegati assicurativi che dopo aver scoperto che la pTropria società è stata truffata ( …dal loro stesso principale ma loro non lo sanno ) in quanto a qualcuno è stato versato ben quattro volte il rimborso della stessa polizza vita, invitati nella villa del principale per essere uccisi dallo stesso, alla fine lo trovano morto, ucciso a sua volta da un boss al quale aveva sottratto l’amante.
I due nel weekend fingono che Bernie sia ancora vivo riuscendo a convincere pure il boss che lo aveva fatto uccidere.
Riusciranno Francia e Germania a convincere i mercati che la Grecia è ancora viva, senza scatenare una rivolta sociale nel paese ellenico?.
Quale migliore interpretazione quella politica che da anni sta tenendo in piedi il settore finanziario, spesso e volentieri qua e la morto e sepolto come la Grecia che si è versato ben quattro volte l’incasso della polizza vita socializzando le perdite!
Mentre in molti dimenticano quanto accadde a Lehman Brothers e la sorpresa conseguente in Grecia si incomincia a sussurrare che il default è molto più che una possibilità estrema.
(Bloomberg) — Greece’s Prime Minister Lucas Papademos requested the country’s
Finance Ministry to prepare a document on the implications of a Greek default,
Panos Beglitis, spokesman for the socialist Pasok Party said. … Businessweek
Si ora il primo ministro della Grecia Lucas Papademos ha chiesto al
Ministero delle Finanze di preparare un documento sulle implicazioni
di un eventuale default greco, ha dichiarato Panos Beglitis, portavoce del Partito socialista Pasok .
Beglitis ha suggerito che “E ‘un’iniziativa importante perché il popolo greco dovrebbe sapere esattamente le conseguenze di un fallimento, le conseguenze dell’uscita dalla zona euro e prendersi le proprie responsabilità.”
Figurarsi se qualcuno non farà di tutto per dipingere uno scenario drammatico e terrificante, per preparare un nuovo “shock economy” in maniera da costringere anche i morti e sepolti di questo weekend.
Ieri la Merkel e Sarkozy hanno dimostrato per l’ennesima volta la loro insufficienza politica, la loro limitata statura politica (sic) riproponendo il fantasma della Germania di Wiemar ad uso e consumo della tragedia greca. Le politiche proposte da FMI e Europa sono fallimentari e i greci hanno un orgoglio nazionale da difendere, soprattutto quando i la coppia di pagliacci europei fanno pressioni indebite.
Ai tempi della Grande Depressione, in Germania ma non solo, il cancelliere Heinrich Bruning mise in pratica la più colossale e violenta manovra di “sobrietà” della storia per rispondere alle imposizioni capestro provenienti dalle nazioni vincitrici nel famigerato trattato di Versailles, una depressione di massa attuata cancellando la democrazia e spianando la strada a zio Adolfo e le sue armate della redenzione.
” L’alleanza fra Parigi e Berlino va in scena nel salone Napoleon III dell’Eliseo, dove il padrone di casa Nicolas Sarkozy e la sua gradita ospite Angela Merkel si scambiano complimenti e cortesie dopo un Consiglio dei ministri congiunto franco-tedesco e prima di registrare un’intervista doppia che verrà trasmessa stasera su France 2 e la Zdf.
Il terzo non incomodo è Mario Monti, che viene evocato da Sarkò quando si parla delle titubanze di Atene ad accettare il diktat della troika europea: «I dirigenti greci – scandisce il Président – hanno preso degli impegni e devono rispettarli scru-po-lo-sa-men-te. Non c’è scelta. So che il premier greco ha un incarico non facile, ma l’esempio è il notevole lavoro che sta facendo Monti e i progressi spettacolari dell’Italia». Si capisce che il piatto forte del menu del doppio Consiglio è stata la Grecia: «Il tempo stringe – ripete due volte Merkel – e non ci sarà un nuovo progetto se non ci si metterà d’accordo». «Non vogliamo nemmeno pensare che la Grecia possa uscire dall’euro, l’accordo non è mai stato così vicino», dice Sarkozy. E aggiunge anche lui, ma una volta sola: «Il tempo stringe». LaStampa
Sentite le clamorose dichiarazione della Merkel le cui banche hanno alimentato e sono le principali responsabili del dissesto greco, oltre ovviamente ad un manipolo di politici da quattro dracme…
«Sono andati oltre la data limite che la Ue le aveva dato» comunicano da Bruxelles. Una bancarotta della Grecia non é un’opzione accettabile ha detto nel corso di un’intervista con la tv tedesca Zdf la cancelliera tedesca Angela Merkel che oggi ha incontrato il presidente francese Nicolas Sarkozy. «Ci rifiutiamo di ammettere la bancarotta della Grecia – ha detto – non la possiamo accettare».Fino alla tarda serata di ieri, nonostante l’ottimismo mostrato dal primo ministro, l’accordo risultava ancora lontano. Una prima concessione sarebbe arrivata sullo spinoso tema del pubblico impiego. Secondo l’Associated Press, la coalizione di governo greca avrebbe accettato di ridurre la forza lavoro del settore pubblico di 15mila unità nel corso del 2012, come richiesto dai creditori internazionali.
Il Sole 24 Ore – leggi su http://24o.it/Dlf3H
Si ,si rifiutano di ammettere la REALTA’ come in tutta questa crisi! Si rifiutano di ammettere che hanno tremendamente bisogno che la Grecia accetti le imposizioni europee per raccogliere i soldi per salvare i propri cadaveri finanziari ,banche francesi e tedesche tremendamente esposte al debito greco e periferico in genere.
Il tempo stringe e scrupolosamente l’unica scelta che rimane al popolo greco è quella di dichiarare il fallimento altro che accordo vicino. Se un accordo verrà trovato statene pur certi il weekend con il morto proseguira ancora per qualche mese ma prima o poi dovrà essere seppellito.
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Come scrivo qui, sicuro troveranno l’accordo. Banche ,HF e privati perderanno il 50 % e avranno bond al 4% per i prossimi 30 anni. Il vero problema è che austerità e medicine amare si sopportano solo con lo stomaco pieno ….poi inziano le rivoluzioni
Domanda ignorante: cosa conviene a Francia e Germania lo sappiamo, ma alle persone in grecia cosa conviene uscire dall’euro e trovarsi con una moneta molto svalutata o farsi abbassare ancora gli stipendi e le pensioni?
ECCHECCAZZO ?
Drastico e sorprendente calo della produzione industriale tedesca a dicembre. Secondo i dati diffusi oggi dal ministero dell’Economia, l’indice ha accusato un calo del 2,9% mensile, mentre gli economisti stimavano un rialzo dello 0,2%. Si tratta della peggiore contrazione dal gennaio del 2009. La
Il Sole 24 Ore –
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Ciao Andrea, appena finito di leggere il tuo libro
mi pareva di aver letto che ne stavi preparando un altro?
grazie!