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FEDERAL RESERVE: CAMBIARE TUTTO PER NON CAMBIARE NULLA!
Ben Bernanke, il medico che ha sbagliato la più clamorosa diagnosi della storia delle banche centrali, favorendo la madre di tutte le crisi, ha inaugurato la nuova strategia comunicativa della Federal Reserve in una conferenza stampa nella quale ha spostato le virgole di quelle che sono le previsioni della banca centrale americane, previsioni che mai una volta durante tutta la durata della crisi sono riuscite ad avvicinarsi alla realtà.
Far finta di cambiare tutto per non cambiare nulla, una conferenza soporifera!
Caro Ben dopo aver fallito la diagnosi sulla più imponente bolla immobiliare delle storia con frodi e manipolazioni annesse, dopo aver consapevolmente o inconsapevolmente ignorato la dimensione epocale della leva finanziaria e dimenticato l'intero sistema finanziario ombra, quale ripercussioni avrà la prossima crisi finanziaria con il contributo determinante delle folli politiche monetarie.
In attesa che domani il vento della realtà spazzi via tutte le illusioni in rapporto alla crescita economica americano del primo trimestre dell'anno, la Fed comunica la revisione al ribasso delle stime di crescita e dell'occupazione rispettivamente in una forchetta dello 0,3 e 0,6 % e del 0,4 e 0,3 %. La previsione sull'inflazione core, beato cielo è stata inalzata mediamente dello 0,3 % nella migliore e nella peggiore delle ipotesi.
Per la verità Bernanke ieri ha affermato di attendersi una crescita sotto il 2 % nel primo trimestre ma come spesso accade a questi professionisti dell'ottimismo di maniera per il prossimo anno e il 2013 si prevedono meraviglie, mentre noi come ben sapete a cavallo di fine anno ci aspettiamo una recessione.
Come abbiamo più volte visto l'inflazione reale, quella ripulita delle idiozie statistiche è assolutamente devastante e sta distruggendo la classe media americana insieme ad una terrificante deflazione da debiti che continuerà a produrre una catena di default.
Il NYTimes ci da una visione d'insieme di quanto è accaduto negli ultimi mesi …
A parte la barzelletta del dollaro forte, Bernanke continua a rifiutare la responsabilità della politica monetaria nella dinamica attuale. Beata innocenza criminale.
I tassi resteranno ai minimi storici per un periodo prolungato di tempo con buona pace di coloro che ogni mese e ogni anno intravvedono dietro l'angolo chissà quale cambiamento nella politica monetaria.
Forse un giorno quando finalmente le banche centrali si decideranno a premiare i risparmiatori e i depositanti, invece che favorire quotidianamente un'orda di esaltati speculatori e finanzieri, solo allora la crisi sarà definitivamente finita.
L'unica cosa con cui sono d'accordo è che questa effimera "asset inflation" inflazione da speculazione sulle materie prime, escluso l'oro sparirà, spegnendosi nel mare di illusioni e fantasie che in molti nel mercato amano alimentare, anche se il duro prezzo lo sta pagando la middle class mondiale e soprattutto americana.
Come dice il buon Nicholas Nassim Taleb … a coloro che guidavano uno scuolabus bendati e ubriachi aggiungo io, sfasciandolo, non dovrebbe essere mai più permesso di guidare un'altro scuolabus.sc
L’establishment economico (università, autorità di regolamentazione, funzionari delle banche centrali, funzionari governativi, economisti al servizio di varie organizzazioni) ha perso la propria legittimità a seguito del fallimento del sistema.
Sarebbe imprudente e insensato da parte nostra se ci affidassimo alle capacità di questi esperti per uscire da questo caos. Al contrario, bisogna individuare le persone intelligenti e con le mani pulite.
Auguri ragazzi ne abbiamo bisogno!
Colgo l'occasione inoltre per preannunciare un altro appuntamento in via di definizione sempre a Trento in occasione del Festival dell'Economia per gli amici e i sostenitori di Icebergfinanza per il giorno sabato 4 giugno dalle ore 15.00 sino alle 18.00 sul tema…
" I confini della libertà economica:
Il sequestro della vita sociale ed economica delle comunità e del futuro delle giovani generazioni "
durante il quale si parlerà anche delle prospettive macroeconomiche e finanziarie
per coloro che fossero interessati ad intervenire la prenotazione va fatta all'indirizzo …
icebergfinanzailmargine@yahoo.itguri
.
Se "facessero" "tutto" alla luce del sole, non potrebbero "fare" "quello" che fanno!
Tasso variabile
Euribor 360
28/04/2011
27/04/2011
26/04/2011
21/04/2011
20/04/2011
1 mese
1,23%
1,21%
1,20%
1,19%
1,18%
3 mesi
1,38%
1,37%
1,36%
1,36%
1,35%
6 mesi
1,67%
1,66%
1,66%
1,66%
1,65%
12 mesi
2,13%
2,12%
2,12%
2,13%
2,12%
Tasso fisso
Eurirs-IRS
27/04/2011
26/04/2011
21/04/2011
20/04/2011
19/04/2011
5 anni
3,08%
3,04%
3,05%
3,10%
3,09%
10 anni
3,62%
3,60%
3,59%
3,64%
3,62%
15 anni
3,93%
3,98%
3,88%
3,93%
3,90%
20 anni
4,01%
3,93%
3,98%
4,01%
3,99%
25 anni
3,96%
3,83%
3,93%
3,97%
3,94%
30 anni
3,87%
3,66%
3,83%
3,88%
3,85%
Ovvero: correte ad aprire un mutuo ( se è vero quel che scrive #1)
Crescita anemica 1,8 % e sussidi in crescita sensibile 25.000 in più… direi che va tutto bene! Andrea
Andrea ha scritto:
"Non passerà poi molto tempo ancora che il mondo intero si precipiterà a comprare dollari americani, strappandoseli dalle mani, cercando disperatamente i leggendari credit default swaps e la valuta rifugio quella che le leggende metropolitane sussurrano vicina alla sua fine."
Ecco : ho bisogno di un'imbeccta perchè davvero non capisco il tuo ragionmento. Non è incongruente ritenere gli USA sull'orlo del baratro e al contempo prevedere che la gente si strapperà di mano i dollari a breve? Forse ritieni che accadrà perchè i CDS sono contratti (che son daccordo con te presto andranno a ruba) regolati in dollari? Ho capito bene che la "valuta rifugio" sopramenzionata è il dollaro vero? grazie di cuore
Guido
Si proprio così Giulio inoltre sara’ interessante osservare sino a quando gli americani acetteranno la perdita di potere di acquisto in favore degli interessi corporativi e gli europei la perdita di competitività .
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Non conosco il potere di Fed e Bce ma attualmente il tasso di interesse euribor targetta il 5,5%. Quindi blocco totale dell’economia per la seconda volta.