in caricamento ...
LA GRANDE RECESSIONE UMANA UNA TRISTE REALTA'!
In quello che in molti chiamano ormai “New Normal” un nuovo periodo di normale stagnazione, anche la disoccupazione strutturale sta assumendo sempre più carattere di normalità. In JOBLESS RECOVERY…NEI NUMERI UN'ALTRA REALTA' e in LA GRANDE RECESSIONE UMANA! abbiamo già visto i motivi, purtroppo una dinamica che probabilmenmte durerà un lungo ennesimo decennio perduto.
E’ affascinante leggere le previsioni per il prossimo anno da parte di tanti analisti ed economisti prescindendo dal fattore occupazione, raccontando chissà quali meraviglie mentre tutto intorno la coesione sociale viene messa a dura prova da questa dinamica inedita.
Oggi usciranno i dati relativi all’occupazione del settore privato rilevati dalla ADP e l’ISM dei servizi. Lunedi quello del settore manifatturiero ci ha raccontato che nonostante il settore sia in espansione, l’occupazione continua o torna a scendere.
In quello che in molti chiamano ormai “New Normal” un nuovo periodo di normale stagnazione, anche la disoccupazione strutturale sta assumendo sempre più carattere di normalità.
In LA GRANDE RECESSIONE UMANA e in JOBLESS RECOVERY, NEI NUMERI UN'ALTRA REALTA' abbiaa abbiamo osservato come ormai si tratta di una dinamica molto probabilmente inevitabile.
E’ affascinante leggere le previsioni per il prossimo anno da parte di tanti analisti ed economisti che spesso prescindono dal fattore occupazione, raccontando chissà quali meraviglie, mentre tutto intorno la coesione sociale viene messa a dura prova da questa dinamica inedita.
Interessante è ricordare che lo scorso anno a gennaio per la prima volta nella storia i lavoratori pubblici rappresentavano la maggioranza in America ed ora in molti stanno perdendo il posto di lavoro e subiscono il congelamento degli stipendi. Economix
Chissà come mai a Wall Street in pochi subiscono il congelamento dello stipendio!
Oggi usciranno i dati relativi all’occupazione del settore privato rilasciati dalla ADP e l’ISM dei servizi. Probabilmente il canto del cigno di Natale produrrà qualche posto di lavoro in più nel settore retail, l'illusione di un'eterna stagione natalizai. Lunedi quello del settore manifatturiero ci ha raccontato che nonostante il settore sia in espansione, l’occupazione continua o torna a scendere.
Thanks to Mike Shedlock!
Ora anche Moody’s via New York Times conferma quello che vado dicendo da oltre due anni anche nei numeri oltre che nelle analisi.
Nel grafico qui sotto aggiungendo 200.000 posti di lavoro al mese per i prossimi nove anni, solo nel 2020 il tasso di disoccupazione potrà scendere sotto il 6 % mentre con 250.000 al mese si potrà anticipare al 2016. Come ho più volte scritto 125.000 posti almeno sono necessari per ammortizzare le pressioni demografiche e migratorie nell’economia americana, poi bisogna recuperare oltre otto milioni di disoccupati ufficiali, cicatrice di questa Grande Recessione Umana. Sottolineo il termine disoccupati ufficiali, perché un mondo sommerso di disoccupazione alternativa, non viene rilevato. Nel prossimo anno l’ufficio del lavoro americano il BLS aumenterà da 2 anni a 5 anni il termine per considerare disoccupati di lunga durata gli americani senza lavoro da molto tempo.
Nella mia analisi sul mercato del lavoro ho scritto che …
a) Anche con una crescita del PIL(GDP) vicina al 3 % può accadere che l’economia non sia in grado di produrre più di 100.000 posti di lavoro al mese. Le recenti dinamiche del quarto trimestre 2009 e del primo trimestre 2010 lo testimoniano.
b) E’ un’eccezione e non la regola la creazione di 200.000 posti al mese solitamente con una crescita del PIL vicina al 4 % . Oggi siamo intorno al 2,5 % con prospettive di crescita recessiva
La cosa più sbalorditiva come abbiamo visto è che gli over 55 stanno tornando in massa nel mercato del lavoro mentre scompare quello destinato alle giovani generazioni. Una percentuale di egoismo oltre che alla necessità esiste in questa dinamica.
Oggi come detto con l'uscita dei due riferimenti al mercato del lavoro dei servizi avremo un'anteprima non sempre attendibile per altro di quello che accadrà venerdi con i dati sulla disoccupazione americana.
La mia sensazione è che daranno il via al ritorno alla realtà!
SE DESIDERI SOSTENERE ICEBERGFINANZA, L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
CLICCA QUI SOTTO!
Icebergfinanza come un cantastorie che si esibisce nelle strade e nelle piazze delle città!
La "filosofia" di Icebergfinanza resta e resterà sempre gratuitamente a disposizione di tutti nella sua "forma artigianale", un momento di condivisione nella tempesta di questi tempi, lascio alla Vostra libertà, il compito di valutare se Icebergfinanza va sostenuto nella sua navigazione attraverso le onde di questo cambiamento epocale!
Non solo e sempre economia e finanza, ma anche alternative reali da scoprire e ricercare insieme cliccando qui sotto in ………
Buon 2011 Andrea !
bellissimo post
io sono assai più pessimista di Te, mio caro Capitano Mazzalai.
Per me, il tasso di disoccupazione, o meglio il tasso di SOTTOCCUPAZIONE rimarrà alto anche oltre il 2020.
La crisi del 1929 si risolse definitivamente solo con la sciagurata II Guerra Mondiale .
La disoccupazione attuale è strutturale. La Fabbrica è ormai la Cina.
Un sincero saluto e abbraccio.
Giobbe 8871
mah….
Usa: licenziamenti, nel 2010 -59%
Sondaggio effettuato dalla Challenger, miglior dato dal 1997
(ANSA) – ROMA, 5 GEN – Il settore privato americano nel corso del 2010 ha perso il minor numero di posti di lavoro dal 1997 con l'economia Usa che si riprende dalla peggiore recessione dagli anni '30. Secondo il sondaggio effettuato dalla Challenger, Gray & Christmas, i licenziamenti programmati dalle aziende Usa nel 2010 sono calati del 59% a 529.973 rispetto al 2009. A dicembre hanno visto una flessione del 29% rispetto allo stesso mese del 2009. La statistica ufficiale sulla disoccupazione verra' diffusa venerdi'.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2011/01/05/visualizza_new.html_1643995633.html
mah….
Usa: licenziamenti, nel 2010 -59%
Sondaggio effettuato dalla Challenger, miglior dato dal 1997
(ANSA) – ROMA, 5 GEN – Il settore privato americano nel corso del 2010 ha perso il minor numero di posti di lavoro dal 1997 con l'economia Usa che si riprende dalla peggiore recessione dagli anni '30. Secondo il sondaggio effettuato dalla Challenger, Gray & Christmas, i licenziamenti programmati dalle aziende Usa nel 2010 sono calati del 59% a 529.973 rispetto al 2009. A dicembre hanno visto una flessione del 29% rispetto allo stesso mese del 2009. La statistica ufficiale sulla disoccupazione verra' diffusa venerdi'.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2011/01/05/visualizza_new.html_1643995633.html
La cosa più sbalorditiva come abbiamo visto è che gli over 55 stanno tornando in massa nel mercato del lavoro mentre scompare quello destinato alle giovani generazioni. Una percentuale di egoismo oltre che alla necessità esiste in questa dinamica…egoismo?
Si alcuni ci tornano per tenere alto il livello di vita e non solo per necessita’! Andrea
“…..Oggi usciranno i dati relativi all’occupazione del settore privato rilasciati dalla ADP e l’ISM dei servizi. Probabilmente il canto del cigno di Natale produrrà qualche posto di lavoro in più nel settore retail, l’illusione di un’eterna stagione natalizia…..” Bene vediamo cosa ci racconta venerdì il BLS mentre gli indici ISM esplodono di salute in entrambi i sottoindici la disoccupazione si avvicina ai livelli di una nuova recessione! Sara’ interessante osservare la dinamica dei prossimi mesi! Andrea
Innazitutto non sono il folletto.
Poi un giorno il Messico o il Brasile o qualche nazione estera con un'enorme debito andrà in default e le più grandi banche nel paese andranno ufficialmente in bancarotta. Gli assalti inizieranno. Allora la FED si farà avanti e creerà il contante per arginare gli assalti agli sportelli. I funzionari della FED aumenteranno la circolazione di moneta facendo aumentare il tasso d'inflazione per uscire dalla crisi. In quel giorno vi conviene ricordarvi che avete avuto paura della deflazione
Bad Money Drives Out The Good
Gresham’s law – “bad money drives out the good”, driven by the effects of currency devaluation, also know as inflation and hyperinflation, ensures that push for cashless society will grow as the existing monetary system continues to crumble.
It’s only a matter of time before denominations such as the penny and nickel are eliminated and recomposed, respectively.
In 1982 the penny was recomposed from 95% copper (Cu) and 5% Zinc (Zn) to 97.5% Zn and 2.5%. Why? “Bad money drives out the good.”
It would cost 0.0285 cents to produce 95/5 Cu/Zn mixture today. Soon market forces will drive the cost of 97.5/2.5 Zn/Cu above 1 cent. Today's Zn/Cu blend costs 0.0065 cents. Hence, the rumblings about termination have grown loader as the production costs approaches par value.
A recomposition and death of the nickel is not too far behind. Today’s nickels metal content, a 77/25 Cu/Ni mixture, at 0.066 already exceeds its face value.
The elimination of smaller denominations from circulation by market forces is a classic sign of hyperinflation. It is difficult to profit without the knowledge of history. History, the collective voice of previous generations, is saying, wake up people. The choices made from here, whether large or small in scope, will define history for the next generation.
Bad Money Drives Out The Good
Gresham’s law – “bad money drives out the good”, driven by the effects of currency devaluation, also know as inflation and hyperinflation, ensures that push for cashless society will grow as the existing monetary system continues to crumble.
It’s only a matter of time before denominations such as the penny and nickel are eliminated and recomposed, respectively.
In 1982 the penny was recomposed from 95% copper (Cu) and 5% Zinc (Zn) to 97.5% Zn and 2.5%. Why? “Bad money drives out the good.”
It would cost 0.0285 cents to produce 95/5 Cu/Zn mixture today. Soon market forces will drive the cost of 97.5/2.5 Zn/Cu above 1 cent. Today's Zn/Cu blend costs 0.0065 cents. Hence, the rumblings about termination have grown loader as the production costs approaches par value.
A recomposition and death of the nickel is not too far behind. Today’s nickels metal content, a 77/25 Cu/Ni mixture, at 0.066 already exceeds its face value.
The elimination of smaller denominations from circulation by market forces is a classic sign of hyperinflation. It is difficult to profit without the knowledge of history. History, the collective voice of previous generations, is saying, wake up people. The choices made from here, whether large or small in scope, will define history for the next generation.
caro Andrea, cari compagni del blog
Sto facendo una considerazione sul lavoro che voglio condividere con te e gli amici del blog ( o almeno con chi avrà la pazienza di leggerlo) dal quale potrebbe emergere anche una indicazione sul futuro prossimo venturo.
Ho continuato a studiare il tuo bellissimo lavoro sulla distribuzione della ricchezza che, anche se non lo ammetterai nemmeno sotto tortura, ha risposto esattamente ad una ipotesi, mostrata anche con il famoso “calice” che già mi tormentava da tempo.
La tesi è : quand’è che l’attuale sistema imploderà.
E implodere è il verbo corretto, perché , secondo me si affloscerà come un palloncino sgonfio.
Già i dati ISTAT hanno evidenziato come negli ultimi anni (15-20) gli aumenti di produttività abbiano compensato essenzialmente i capitali, ma ben poco il lavoro.
Chi materialmente produce, cioè, ha visto restare fermo, se non diminuire il suo potere d’acquisto.
Ora, se nella produzione agricola, superficie di terreno disponendo, il raccolto è proporzionato a quanto seminato (ovviamente con i fattori moltiplicatori dati dal trattamento del terreno, concimazione, ecc….) nella produzione industriale ciò non è completamente vero.
Dato che vi sono costi fissi e costi variabili, si può sempre stabilire un livello di produzione sopra il quale c’è guadagno, ma sotto il quale si hanno perdite.
Questo è valido per produzioni, ma anche per stoccaggio, commercio, ecc… un capannone da riscaldare ( o raffreddare) , ma tenuto semivuoto, può rappresentare una perdita. Far circolare un cammion con poche merci, può rappresentare una perdita, ecc…
Quindi quasi tutte le attività economiche, avendo una soglia, per esser redditizie necessitano un certo volume di produzione e quindi VENDITA.
Questa è la parola magica, “vendita”
Che Marchionne voglia aumentare la produttività sopprimendo 10 minuti di pausa, quando il mercato dell’auto ha subito un calo del 27%, mi pare, se con quei 10 minuti pensa di risalire la china, una perfetta idiozia.
Ma questo cosa c’entra con lo studio del Mattacchiuz?
C’entra perché riducendo le disponibilità delle persone che rappresentano il gambo del “calice” non si fa altro che ridurre le possibilità di vendere, prima le merci più costose come l’automobile, ma via via anche quelle sempre meno costose, processo che si fermerà solo quando sarà compromesso il livello di sopravvivenza delle persone.
Ed è un processo, perché se non si vende, occorrerà produrre di meno, e questo aumenterà la disoccupazione, che ridurrà ulteriormente le possibilità di vendere.
Questa spirale si è sempre arrestata ad un certo punto, per la compensazione che poteva operare quella chiamata “classe media”.
Tale classe, composta essenzialmente da commercianti e liberi professionisti, aveva anche un’altra caratteristica, e cioè quella di non dipendere se non dal mercato nello stabilire i propri redditi.
Le varie crisi che abbiamo vissuto, se vedevano all’inizio anticipare le svalutazioni con aumenti operati dalle categorie che potevano variare autonomamente i loro compensi, seguiti poi da una ufficializzazione dell’avvenuta svalutazione, e quindi ripercussione sui redditi fissi o da lavoro dipendente, le vedevano anche attenuarsi e spegnersi come le possibilità di acquistare merci diminuiva, indice che i prezzi avevano raggiunto il massimo possibile senza provocare contrazione dei consumi.
Questa classe, oggi sta diminuendo di numero e consistenza, tanto che probabilmente non è e ancora meno sarà in grado di assorbire gli aumenti dei prezzi.
Ma c’è sommato anche il fenomeno del credito.
Coloro ai quali le risorse disponibili si mostravano sempre più inadeguate alla mole delle merci offerte ( ed ai loro costi) è stato offerto per anni un credito a basso costo,per permetter loro di mantenere le loro capacità di spesa.(cosa avvenuta su larga scala almeno dal 2000)
Anche questo “trucco”, con l’attuale crisi, è stato smascherato, per cui intere categorie di persone si ritrovano non solo con minore capacità di acquisto dovuto a basso reddito, ma una ulteriore riduzione data dal rimborso dei debiti fatti.
Ecco quindi che questa crisi somma due circostanze concomitanti, ovvero una ridotta capacità di spesa da parte di una grande quantità di persone causate da una cattiva distribuzione della ricchezza, ad una eccessiva capacità produttiva che rischia di finire sotto il limite della convenienza.
Quello che occorrerebbe oggi sarebbe un nuovo Ford che capisse che per vendere i prodotti occorre aumentare i redditi, e contemporaneamente ridurre la sperequazione dovuta all’eccessiva divaricazione dei redditi.
Se un ricco diventa più ricco non è che invece di un pollo ne mangia 10, ma se un povero diventa più povero , invece di un pollo ne mangia mezzo, e questo si ripercuote su chi produce i polli.
Ecco quindi come prevedo che, questi due fattori, sommati, porteranno alla “crisi sistemica” che dovrà ridefinire sia chi dovrà pagare i debiti pregressi, sia come si dovrà redistribuire i redditi.
Ho scritto solo cazzate o qualcuno le condivide ?
Rising price inflation should lead to rising interest rates, which will be unwelcome to the bubble inflators. Higher interest rates will wreck what is left of government finances, and lead to substantial losses for the banking system as well, due to the impact on the economy and asset prices. Suddenly, there will be negative feedback loops everywhere. That is what John Law discovered through the summer of 1720, and it is safer to expect history to repeat itself than not.
This time, the implosion of government debt and paper currency values will not be confined to the destructive popping of the Mississippi bubble. The bubbles today are global and taken together are far bigger. The values of specie are greatly suppressed today, which was not the case in John Law’s time. The adjustment, when it comes, should be far sharper, even catastrophic as a result, and the loss of confidence sudden. It will confound those who trust in a mechanistic link between the quantity of money and the general price level. It will wreck the Keynesians’ cherished experiment with expanding deficits as a means of economic regeneration. It will destroy the central banks. It will be a poor consolation that these last two consequences will at least be a pyrrhic good.
E cosa c'è di male (male!) se un uomo di 55 (55!) anni ritorna a LAVORARE (LAVORARE !) per tenere il proprio livello di vita dove lo desidera?
… in riferimento a " solo cazzate o qualcuno le condivide " ..
preferisco il termine bischerate , più simpatico , comunque riguardo a Fiat , Marchionne e ai 10 minuti di pausa soppressi , vorrei far notare che il meno 27% delle vendite auto in Italia , dove il volume complessivo non arriverà a 2 milioni la quota Fiat è circa del 30 % , quindi parliamo di circa 600.000 auto prodotte per il mercato interno . Volume complessivo auto Fiat prodotte nel mondo con la partecipata Chrisler circa 4 milioni , con l'ambizione di arrivare a 6 milioni in 2 anni . Senza sfidare l'intelligenza di nessuno , rimane evidente come questi volumi potranno esistere soltanto con l'inserimento massiccio in nuovi mercati ; qui torniamo ai 10 minuti di pausa , uno dei tanti sacrifici chiesti ai lavoratori per riuscire in questo progetto . Continuo a ritenere che non sarà più l'aumento delle retribuzioni il capitolo principe nel prossimo futuro , quanto una decisa riduzione di costi nei servizi , nelle utilities , nel valore delle abitazioni , con l'intento di creare almeno un paracadute sociale degno di questo nome . Sperando di essere stato sufficientemente chiaro……
Fiorentino Dispettoso.
@ andeamensa
mi sembra condivisibile quanto ha detto, non mi sembrano c…….e, ma mi chiedo dopo aver visto i video di Paolo Barnard su youtube intitolati i"Iil più grande crimine" quali possibilità di reazione possa esserci rimasto. Mi pare che ormai siamo definitivamente immobilizzati. Sequestrata definiitivamente la nostra sovranità monetaria con l'euro e legislativa delegata ai burocrati europei, persa la nostra capacità di autoderminare il nostro destino,sottomesso economicante il popolo con i meccanismi diabolici che Barnard espone, il popolo non ha ora più un futuro. Quando la gente ne prenderà coscienza in massa perchè saremo ormai impoveriti e disperati non so che potrà accadere. Salterà tutto il sistema, o mi sbaglio pure io ?
caro anonimo del # 13
il fatto che Barnard disponga di grandi mezzi per diffondere le sue idee, non vuol dire ch eesse siano corrette.
anzi, volendo esser cattivo, e come diceva il "divo" Andreotti, a pensar male si fa peccato ma quasi sempre ci si azzecca, proviamo a domandarci se tale ricchezza di mezzi dagli scritti agli audiovisivi, sia solo frutto di una spassionata adesione a tali sue idee, o non sia dovuto ad un qualche interesse, di potentati economici, di finanziare tale diffusione.
potrei farti un elenco (ma lo puoi fare anche tu semplicemente con google) di blogs sui quali i suoi scritti vengono riportati integralmente, e prova a domandarti se tale diffusione è frutto solo di apparente correttezza e adesione ad esse da parte del pubblico, oppure se c'è anche lo zampino di qualche entità interessata.
dalle persone meno abituate a ragionare per proprio conto è molto facile ottenere approvazione, dicendo loro quanto vogliono sentirsi dire.
e la cosa più amata è il rifuggire dalle proprie responsabilità.
il gioco di società più gettonato è quello che si intitola "troviamo un colpevole" possibilmente non tra noi.
quanto poi questo gioco possa dare risultati positivi in senso assoluto, te lo lascio indovinare, ma di seguito ne raccoglie tanto.
guardati attorno e ne avrai la dimostrazione pratica.
ps.
mi pare che la storia insegni che molti di coloro che hanno detto cose corrette, troppo in anticipo rispetto al comune pensare, siano stati messi in galera, esiliati, o addirittura messi al rogo.
e questo ti da un'idea di quanto il solito "popolo" sia disposto a verificare la correttezza delle affermazioni.
Andreamensa,
i 10 minuti sono un tecnicismo ed un pretesto, se hai tempo e voglia prova a leggere tutto il testo dell'accordo Fiat per rendertene conto. L'applicazione del sistema di tempi e metodi (Ergo-Uas) è probabilmente molto più gravoso del problema dei 10 minuti, ma se parli delle pause capiscono tutti se parli di tempi e metodi non ti capisce nessuno….
In ogni caso in Italia c'è un problema di produttività che si misura in Valore aggiunto / costo dell'ora lavorata che è tra i più bassi nella media OCSE
ovviamente è un indicatore integrale e ci sta dentro di tutto.
– Il cuneo fiscale
– La produzione non sufficientemente "capital intensive" (bassi investimenti in automazione)
– Poca flessibilità in termini di orari
– Assenteismo
– ….
E sul terreno della produttività si deve SEMPRE restare al passo, dire che non si deve intervenire sulla produttività perchè tanto non c'è saturazione degli impianti è (scusa il fiorentinismo) una bella bischerata, tu comincia ad essere competitivo per la produzione di quello che vendi, per il resto si vedrà. Se sei competitivo venderai di più ed il problema si risolve da se, altrimenti razionalizzerai la produzione. Le aziende non sono un amortizzatore sociale (neppure quelle pubbliche !), possono assorbire un urto per un breve periodo non possono lavorare a lungo senza generare un utile o peggio in perdita.
L'amortizzatore sociale deve essere pubblico ed a carico DIRETTO della fiscalità generale.
La redistribuzione della ricchezza è un problema politica fiscale non di politica industriale.
E quando si parla di politica fiscale non si intende solo come dove e quanto prelievo fai ma forse soprattutto come lo spendi (come indica anche il ns. Fiorentino)
@ cuculo69
sono d'accordo su quasi tutto quanto dici, ma oggi, il problema produttività, soprattutto nel settore auto, quando le immatricolazioni calano del 27%, non è, e ripeto , non è il problema.
aumentare la produttività vuol dire solo due cose alternative o contemporanee:
chiedere all'unica variabile, ovvero il lavoro, di produrre di più a parità di costo, oppure produrre la stessa cosa a costi inferiori.
mi dici oggi , quando il problema non è produrre, visto ch egli impianti girano al 70% della loro capacità, ma vendere quanto prodotto, cosa serva aumentare la produttività ? per cosa ? per avere più disoccupati ? o per far costare l'uno o due percento in meno , merci che non vengono vendute nemmeno con sconti del 20 o 30% ?
Marchionne disse, non molto tempo fa che l'incidenza del costo del lavoro, sul prezzo di listino di un'auto era del 8%.
adesso credi proprio che una frazione di quell'8% faccia la differenza nel far decidere quel 27 % ch enon ha puiù acquistato un'auto nuova, ad acquistarla ?
vedi un po tu, ma a me sembra una considerazione piuttosto assurda.
Se potessimo vedere quello che mai si vedrà
Che c'è dietro le persiane di queste nostre città
Le tristezze, le violenze, le crudeli falsità
Ricoperte d'apparenze e da silenzi di complicità
Se riuscissimo a sentire quello che mai si dirà
I pensieri più segreti che mai si confesserà
Le paure e i desideri e le meschinità
Le miserie ed i rancori sotto una maschera di normalità
C'è una donna spaventata, ricattata ed abusata
Una moglie disperata senza più una via d'uscita
Noi teniamo gli occhi bassi, rifiutiamo di vedere
Ci facciamo i fatti nostri tanto chi ce lo fà fare
Ma Sveglia! Sveglia! Sveglia Ragazzi
Sveglia! Sveglia! Sono tutti pazzi
Dobbiamo avere più coraggio, più forza e volontà
Di guardarci dentro agli occhi e di dir la verità
Perché chi é stato derubato della propria dignità
E' per sempre condannato a vivere a metà
E se ci riempiono la testa solo di parole vuote
Di miti da due soldi, di potere e di cazzate
Noi possiamo rifiutarci di giocare la partita
Perchè la vita é nostra ed é appena cominciata
Un bambino abbandonato, rifiutato e non voluto
Sta nascosto sotto il letto per non essere picchiato
Perché il padre a cui vuol bene é tornato ed ha bevuto
Sta cercandosi un lavoro, ma non l'ha trovato
Dai Sveglia! Sveglia! Sveglia Ragazzi
Sveglia! Sveglia! Sono tutti pazzi
Sveglia Ragazzi
(Eugenio Finardi)
http://www.youtube.com/watch?v=Vz9-FwIMfQo&feature=related
Se potessimo vedere quello che mai si vedrà
Che c'è dietro le persiane di queste nostre città
Le tristezze, le violenze, le crudeli falsità
Ricoperte d'apparenze e da silenzi di complicità
Se riuscissimo a sentire quello che mai si dirà
I pensieri più segreti che mai si confesserà
Le paure e i desideri e le meschinità
Le miserie ed i rancori sotto una maschera di normalità
C'è una donna spaventata, ricattata ed abusata
Una moglie disperata senza più una via d'uscita
Noi teniamo gli occhi bassi, rifiutiamo di vedere
Ci facciamo i fatti nostri tanto chi ce lo fà fare
Ma Sveglia! Sveglia! Sveglia Ragazzi
Sveglia! Sveglia! Sono tutti pazzi
Dobbiamo avere più coraggio, più forza e volontà
Di guardarci dentro agli occhi e di dir la verità
Perché chi é stato derubato della propria dignità
E' per sempre condannato a vivere a metà
E se ci riempiono la testa solo di parole vuote
Di miti da due soldi, di potere e di cazzate
Noi possiamo rifiutarci di giocare la partita
Perchè la vita é nostra ed é appena cominciata
Un bambino abbandonato, rifiutato e non voluto
Sta nascosto sotto il letto per non essere picchiato
Perché il padre a cui vuol bene é tornato ed ha bevuto
Sta cercandosi un lavoro, ma non l'ha trovato
Dai Sveglia! Sveglia! Sveglia Ragazzi
Sveglia! Sveglia! Sono tutti pazzi
Sveglia Ragazzi
(Eugenio Finardi)
http://www.youtube.com/watch?v=Vz9-FwIMfQo&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=EqP3wT5lpa4
Instant Karma's gonna get you
Gonna knock you right on the head
You better get yourself together
Pretty soon you're gonna be dead
What in the world you thinking of
Laughing in the face of love
What on earth you tryin' to do
It's up to you, yeah you
Instant Karma's gonna get you
Gonna look you right in the face
Better get yourself together darlin'
Join the human race
How in the world you gonna see
Laughin' at fools like me
Who in the hell d'you think you are
A super star
Well, right you are
Well we all shine on
Like the moon and the stars and the sun
Well we all shine on
Ev'ryone come on
Instant Karma's gonna get you
Gonna knock you off your feet
Better recognize your brothers
Ev'ryone you meet
Why in the world are we here
Surely not to live in pain and fear
Why on earth are you there
When you're ev'rywhere
Come and get your share
Well we all shine on
Like the moon and the stars and the sun
Yeah we all shine on
Come on and on and on on on
Yeah yeah, alright, uh huh, ah
Well we all shine on
Like the moon and the stars and the sun
Yeah we all shine on
On and on and on on and on
Well we all shine on
Like the moon and the stars and the sun
Well we all shine on
Like the moon and the stars and the sun
Well we all shine on
Like the moon and the stars and the sun
Yeah we all shine on
L'istante Karma vi prenderà
vi busserà proprio sulla testa
fareste meglio a riunirvi
molto presto sarete morti
ciò a cui pensate nel mondo
ridendo in faccia all'amore
ciò che state cercando di fare sulla terra
dipende solo da voi, sì da voi
L'istante Karma vi prenderà
vi guarderà dritto in faccia
sarà meglio riunirvi cara
unirvi alla razza umana
qual è il tuo modo di vedere in questo mondo
ridendo agli stupidi come me
chi diavolo credi di essere
una superstar
bhe, eccoti proprio
bhe, noi tutti splendiamo
come la luna e le stelle e il sole
bhe, noi tutti splendiamo
forza tutti quanti
L'istante Karma vi prenderà
spaccherà i vostri piedi
fareste meglio a riconoscere i vostri fratelli
tutti quelli che incontrate
perchè diavolo siamo qui
sicuramente non per vivere nel dolore e nella paura
perchè diavolo state lì
quando siete dovunque
venite e prendete la vostra parte
bhe noi tutti splendiamo
come la luna e le stelle e il sole
sì, noi tutti splendiamoforza, forza, forza
sì, sì, così, uh huh, ah
noi tutti splendiamo
come la luna e le stelle e il sole
sì noi tutti splendiamo
e splendiamo e splendiamo e splendiamo
bhe, noi tutti splendiamo
come la luna e le stelle e il sole(x3)
sì noi tutti splendiamo
L'istante Karma vi prenderà
vi busserà proprio sulla testa
fareste meglio a riunirvi
molto presto sarete morti
ciò a cui pensate nel mondo
ridendo in faccia all'amore
ciò che state cercando di fare sulla terra
dipende solo da voi, sì da voi
L'istante Karma vi prenderà
vi guarderà dritto in faccia
sarà meglio riunirvi cara
unirvi alla razza umana
qual è il tuo modo di vedere in questo mondo
ridendo agli stupidi come me
chi diavolo credi di essere
una superstar
bhe, eccoti proprio
bhe, noi tutti splendiamo
come la luna e le stelle e il sole
bhe, noi tutti splendiamo
forza tutti quanti
L'istante Karma vi prenderà
spaccherà i vostri piedi
fareste meglio a riconoscere i vostri fratelli
tutti quelli che incontrate
perchè diavolo siamo qui
sicuramente non per vivere nel dolore e nella paura
perchè diavolo state lì
quando siete dovunque
venite e prendete la vostra parte
bhe noi tutti splendiamo
come la luna e le stelle e il sole
sì, noi tutti splendiamoforza, forza, forza
sì, sì, così, uh huh, ah
noi tutti splendiamo
come la luna e le stelle e il sole
sì noi tutti splendiamo
e splendiamo e splendiamo e splendiamo
bhe, noi tutti splendiamo
come la luna e le stelle e il sole(x3)
sì noi tutti splendiamo
Istant Karma (John Lennon)
http://www.youtube.com/watch?v=EqP3wT5lpa4
Instant Karma's gonna get you
Gonna knock you right on the head
You better get yourself together
Pretty soon you're gonna be dead
What in the world you thinking of
Laughing in the face of love
What on earth you tryin' to do
It's up to you, yeah you
Instant Karma's gonna get you
Gonna look you right in the face
Better get yourself together darlin'
Join the human race
How in the world you gonna see
Laughin' at fools like me
Who in the hell d'you think you are
A super star
Well, right you are
Well we all shine on
Like the moon and the stars and the sun
Well we all shine on
Ev'ryone come on
Instant Karma's gonna get you
Gonna knock you off your feet
Better recognize your brothers
Ev'ryone you meet
Why in the world are we here
Surely not to live in pain and fear
Why on earth are you there
When you're ev'rywhere
Come and get your share
Well we all shine on
Like the moon and the stars and the sun
Yeah we all shine on
Come on and on and on on on
Yeah yeah, alright, uh huh, ah
Well we all shine on
Like the moon and the stars and the sun
Yeah we all shine on
On and on and on on and on
Well we all shine on
Like the moon and the stars and the sun
Well we all shine on
Like the moon and the stars and the sun
Well we all shine on
Like the moon and the stars and the sun
Yeah we all shine on
L'istante Karma vi prenderà
vi busserà proprio sulla testa
fareste meglio a riunirvi
molto presto sarete morti
ciò a cui pensate nel mondo
ridendo in faccia all'amore
ciò che state cercando di fare sulla terra
dipende solo da voi, sì da voi
L'istante Karma vi prenderà
vi guarderà dritto in faccia
sarà meglio riunirvi cara
unirvi alla razza umana
qual è il tuo modo di vedere in questo mondo
ridendo agli stupidi come me
chi diavolo credi di essere
una superstar
bhe, eccoti proprio
bhe, noi tutti splendiamo
come la luna e le stelle e il sole
bhe, noi tutti splendiamo
forza tutti quanti
L'istante Karma vi prenderà
spaccherà i vostri piedi
fareste meglio a riconoscere i vostri fratelli
tutti quelli che incontrate
perchè diavolo siamo qui
sicuramente non per vivere nel dolore e nella paura
perchè diavolo state lì
quando siete dovunque
venite e prendete la vostra parte
bhe noi tutti splendiamo
come la luna e le stelle e il sole
sì, noi tutti splendiamoforza, forza, forza
sì, sì, così, uh huh, ah
noi tutti splendiamo
come la luna e le stelle e il sole
sì noi tutti splendiamo
e splendiamo e splendiamo e splendiamo
bhe, noi tutti splendiamo
come la luna e le stelle e il sole(x3)
sì noi tutti splendiamo
L'istante Karma vi prenderà
vi busserà proprio sulla testa
fareste meglio a riunirvi
molto presto sarete morti
ciò a cui pensate nel mondo
ridendo in faccia all'amore
ciò che state cercando di fare sulla terra
dipende solo da voi, sì da voi
L'istante Karma vi prenderà
vi guarderà dritto in faccia
sarà meglio riunirvi cara
unirvi alla razza umana
qual è il tuo modo di vedere in questo mondo
ridendo agli stupidi come me
chi diavolo credi di essere
una superstar
bhe, eccoti proprio
bhe, noi tutti splendiamo
come la luna e le stelle e il sole
bhe, noi tutti splendiamo
forza tutti quanti
L'istante Karma vi prenderà
spaccherà i vostri piedi
fareste meglio a riconoscere i vostri fratelli
tutti quelli che incontrate
perchè diavolo siamo qui
sicuramente non per vivere nel dolore e nella paura
perchè diavolo state lì
quando siete dovunque
venite e prendete la vostra parte
bhe noi tutti splendiamo
come la luna e le stelle e il sole
sì, noi tutti splendiamoforza, forza, forza
sì, sì, così, uh huh, ah
noi tutti splendiamo
come la luna e le stelle e il sole
sì noi tutti splendiamo
e splendiamo e splendiamo e splendiamo
bhe, noi tutti splendiamo
come la luna e le stelle e il sole(x3)
sì noi tutti splendiamo
Istant Karma (John Lennon)
http://www.youtube.com/watch?v=K-VpPGI2S50
La storia siamo noi, nessuno si senta offeso
Siamo noi questo prato di aghi sotto al cielo.
La storia siamo noi, attenzione, nessuno si senta escluso.
La storia siamo noi,
siamo noi queste onde nel mare,
Questo rumore che rompe il silenzio,
questo silenzio così duro da raccontare.
E poi ti dicono: “Tutti sono uguali,
Tutti rubano alla stessa maniera”
Ma è solo un modo per convincerti
A restare chiuso dentro casa quando viene la sera.
Però la storia non si ferma davvero davanti a un portone
La storia entra dentro le stanze, le brucia,
La storia dà torto e dà ragione.
La storia siamo noi.
Siamo noi che scriviamo le lettere
Siamo noi che abbiamo tutto da vincere e tutto da perdere.
E poi la gente – Perché è la gente che fa la storia –
Quando si tratta di scegliere e di andare
Te la ritrovi tutta con gli occhi aperti
Che sanno benissimo cosa fare:
Quelli che hanno letto milioni di libri
E quelli che non sanno nemmeno parlare;
Ed è per questo che la storia dà i brividi,
Perché nessuno la può cambiare.
La storia siamo noi, siamo noi padri e figli,
Siamo noi, bella ciao, che partiamo
La storia non ha nascondigli,
La storia non passa la mano.
La storia siamo noi,
Siamo noi questo piatto di grano.
(La Storia siamo noi, F. De Gregori)
La storia non si snoda
come una catena
di anelli ininterrotta.
In ogni caso
molti anelli non tengono.
La storia non contiene
il prima e il dopo,
nulla che in lei borbotti
a lento fuoco.
La storia non è prodotta
da chi la pensa e neppure
da chi l’ignora. La storia
non si fa strada, si ostina,
detesta il poco a poco, non procede
né recede, si sposta di binario
e la sua direzione
non è nell’orario.
La storia non giustifica
e non deplora,
la storia non è intrinseca
perché è fuori.
La storia non somministra carezze o colpi di frusta.
La storia non è magistra
di niente che ci riguardi. Accorgersene non serve
a farla più vera e più giusta.
La storia non è poi
la devastante ruspa che si dice.
Lascia sottopassaggi, cripte, buche
e nascondigli. C’è chi sopravvive.
La storia è anche benevola: distrugge
quanto più può: se esagerasse, certo
sarebbe meglio, ma la storia è a corto
di notizie, non compie tutte le sue vendette.
La storia gratta il fondo
come una rete a strascico
con qualche strappo e più di un pesce sfugge.
Qualche volta s’incontra l’ectoplasma
d’uno scampato e non sembra particolarmente felice.
Ignora di essere fuori, nessuno glie n’ha parlato.
Gli altri, nel sacco, si credono
più liberi di lui.
Eugenio Montale
La storia
[da "Satura", 1962-1970]
http://www.youtube.com/watch?v=K-VpPGI2S50
La storia siamo noi, nessuno si senta offeso
Siamo noi questo prato di aghi sotto al cielo.
La storia siamo noi, attenzione, nessuno si senta escluso.
La storia siamo noi,
siamo noi queste onde nel mare,
Questo rumore che rompe il silenzio,
questo silenzio così duro da raccontare.
E poi ti dicono: “Tutti sono uguali,
Tutti rubano alla stessa maniera”
Ma è solo un modo per convincerti
A restare chiuso dentro casa quando viene la sera.
Però la storia non si ferma davvero davanti a un portone
La storia entra dentro le stanze, le brucia,
La storia dà torto e dà ragione.
La storia siamo noi.
Siamo noi che scriviamo le lettere
Siamo noi che abbiamo tutto da vincere e tutto da perdere.
E poi la gente – Perché è la gente che fa la storia –
Quando si tratta di scegliere e di andare
Te la ritrovi tutta con gli occhi aperti
Che sanno benissimo cosa fare:
Quelli che hanno letto milioni di libri
E quelli che non sanno nemmeno parlare;
Ed è per questo che la storia dà i brividi,
Perché nessuno la può cambiare.
La storia siamo noi, siamo noi padri e figli,
Siamo noi, bella ciao, che partiamo
La storia non ha nascondigli,
La storia non passa la mano.
La storia siamo noi,
Siamo noi questo piatto di grano.
(La Storia siamo noi, F. De Gregori)
La storia non si snoda
come una catena
di anelli ininterrotta.
In ogni caso
molti anelli non tengono.
La storia non contiene
il prima e il dopo,
nulla che in lei borbotti
a lento fuoco.
La storia non è prodotta
da chi la pensa e neppure
da chi l’ignora. La storia
non si fa strada, si ostina,
detesta il poco a poco, non procede
né recede, si sposta di binario
e la sua direzione
non è nell’orario.
La storia non giustifica
e non deplora,
la storia non è intrinseca
perché è fuori.
La storia non somministra carezze o colpi di frusta.
La storia non è magistra
di niente che ci riguardi. Accorgersene non serve
a farla più vera e più giusta.
La storia non è poi
la devastante ruspa che si dice.
Lascia sottopassaggi, cripte, buche
e nascondigli. C’è chi sopravvive.
La storia è anche benevola: distrugge
quanto più può: se esagerasse, certo
sarebbe meglio, ma la storia è a corto
di notizie, non compie tutte le sue vendette.
La storia gratta il fondo
come una rete a strascico
con qualche strappo e più di un pesce sfugge.
Qualche volta s’incontra l’ectoplasma
d’uno scampato e non sembra particolarmente felice.
Ignora di essere fuori, nessuno glie n’ha parlato.
Gli altri, nel sacco, si credono
più liberi di lui.
Eugenio Montale
La storia
[da "Satura", 1962-1970]
http://www.youtube.com/watch?v=3iccz42Yfxs&feature=related
G.Gaber , La Democrazia
http://www.youtube.com/watch?v=5aWYkwV-pn0&feature=related
Gaber, IO non mi sento Italiano
http://www.youtube.com/watch?v=WYAIgWu_VXI
G.Gaber, La libertà
http://www.youtube.com/watch?v=2GPFKDPbB34&feature=related
G.Gaber, Non insegnate ai bambini
http://www.youtube.com/watch?v=3iccz42Yfxs&feature=related
G.Gaber , La Democrazia
http://www.youtube.com/watch?v=5aWYkwV-pn0&feature=related
Gaber, IO non mi sento Italiano
http://www.youtube.com/watch?v=WYAIgWu_VXI
G.Gaber, La libertà
http://www.youtube.com/watch?v=2GPFKDPbB34&feature=related
G.Gaber, Non insegnate ai bambini
x vale
Visto che conosci bene anche Gaber, non ti sembra che "Buttare lì qualcosa…" ed anche "C'é solo la strada", (a chiunque può interessare, su you tube ci sono) siano particolarmente in tema?
(specialmente la prima, riferita a quanto sostiene Barnard!)
CIAO!
Davide
alcuni chi? TORNANO SUL MERCATO…ALCUNE DECINE DI MIGLIAIA
X ALZARE VIL LORO TENEORE DI VITA!!! E D I MILIONI CHE CI TORNANO X TROVARE X IL PANE ? CH EDOVREBBEROFARE ULTRA PROPTETTO BANCARIO ANDREA SUICIDARSI? IL LAVORO DEVE ESSSERCI X TUTTI GIOVANI E 50ENNI.
Si Daniele, Grazie…davvero pertinenti , Grande… Grandissima Concreta, Poesia.!..
http://www.youtube.com/watch?v=OBthTGY-zZs&feature=related
……
Ma non ho visto mai nessuno
buttare lì qualcosa e andare via.
Ho visto farsi strada una tendenza
si parla di politica e coscienza.
Ho visto dar valore ai nostri mali
anche ai fatti personali
teorizzare anche Maria.
Ma non ho visto mai nessuno
buttare lì qualcosa e andare via.
Diffondere e insegnare la conoscenza
imporre a tutti i costi la propria esperienza.
Guidare, guidare per farsi seguire
opporsi al potere, infine riuscire a cambiare
il potere.
Decidere per gli altri dentro a una stanza
sapersi organizzare con molta efficienza.
Guidare, guidare per farsi seguire
opporsi al potere, cambiare per poi reinventare
il potere.
Il potere.
E non ho visto mai nessuno
buttare lì qualcosa e andare via.
http://www.youtube.com/watch?v=OP-9PLBrKNU
…..
appena una porta si chiude dietro a un uomo
succede qualcosa di strano, non c'è¨ niente da fare
E¨ fatale, quell'uomo comincia ad ammuffire.
Basta una chiave che chiuda la porta d'ingresso
…….
C'è¨ solo la strada su cui puoi contare
la strada a l'unica salvezza
c'è¨ solo la voglia, il bisogno di uscire
di esporsi nella strada, nella piazza
perchè il giudizio universale
non passa per le case
in casa non si sentono le trombe
in casa ti allontani dalla vita
dalla lotta, dal dolore, dalle bombe
….
Tanti, in modi e forme diverse, da tempo, stanno dicendo le stesse cose, stiamo dicendo le stesse cose, ci poniamo gli stessi interrogativi…comincio ad essere stanca di sentirmi come una “palla di gomma che rimbalza”…
Individuo-collettività, Potenzialità del singolo-Potenzialità della collettività?
Perché alle potenzialità del singolo non corrisponde un eguale, proporzionale aumento delle potenzialità della collettività? Ho cercato di dare una risposta, sto cercando una risposta, al quesito che il Capitano si è posto, un po' di tempo fa…
Non si tratta di un andamento lineare, ne tanto meno concentrico, ma di due andamenti sinusoidali;
ma poi il singolo è cosciente delle proprie potenzialità, quanti singoli lo solo? E quali potenzialità?
Gli altri sono noi, ma poi ne siamo davvero così coscienti? E' sempre una questione di Coscienza e Consapevolezza….prima di giungere all'azione…di qualunque azione si tratti.
Ciascuno, con la propria percezione/cognizione di se, (inesistente, superficiale, frammentaria o profonda che sia) in fondo è chiuso dietro quella porta di cui ci parla Gaber, perché la strada ci fa paura, gli altri ci fanno paura…perché abbiamo paura di noi stessi…di ciò che siamo e rappresentiamo: la Vulnerabilità Umana in tutte le sue forme che è difficile da accettare.
Nessuno di noi è veramente libero, (chiunque di noi è il “prodotto” della propria storia, di come abbiamo affrontato ciò che ci ha portato fino a qui…siamo il “prodotto” …di ”aggiustamenti”, “adattamenti”, scelte più o meno indotte…
La libertà, ritengo che stia, nella partecipazione a queste sfide, più che nel risultato…
nessuno di noi è veramente solo, nessuno di noi è veramente totalmente autentico, si può solo essere consapevoli di non essere tutto ciò e..tutti questi non, o una parte di essi, perché di fatto sono assai più numerosi, sono il limite del nostro e altrui agire, sono il limite al nostro e altrui essere, affievolendo notevolmente ogni azione condivisa.
La fiducia è un percorso difficile e lungo…e richiede l'umiltà dell'ascolto…
l'ascolto di ciò che non viene detto
“Sulla parola”
E allora uno studioso disse: spiegaci la parola. E lui rispose dicendo: Voi parlate quando avete perduto la pace con i vostri pensieri. E quando non potete più sopportare la solitudine del cuore voi vivete sulle labbra, e il suono vi è di svago e passatempo. E molte delle vostre parole quasi uccidono il pensiero. Poiché il pensiero è un uccello leggero che in una gabbia di parole può spiegare le ali, ma non prendere il volo. Tra voi vi sono quelli che cercano uomini loquaci per timore di restare soli. Il silenzio della solitudine mette a nudo il loro essere, ed essi vorrebbero fuggirlo. E vi sono quelli che, senza consapevolezza o prudenza parlano di verità che non comprendono. E quelli invece che hanno dentro di sé la verità, ma non la esprimono in parole. Nel loro petto lo spirito dimora in armonico silenzio. Quando per strada o sulla piazza del mercato incontrate un amico, lasciate che lo spirito vi muova le labbra e vi guidi la lingua. Lasciate che la voce della vostra voce parli all'orecchio del suo orecchio; poiché custodirà nell'anima la verità del vostro cuore come si ricorda il sapore del vino. Quando il colore è dimenticato e la coppa è perduta.
Kahlil Gibran
…”Ma quando poi la finestra sui nostri mondi diventa troppo grande, infastidisce. Forse è meglio rivolgere lo sguardo verso altre finestre, più tangibili.”
Nessuno potrà rifuggire questa crisi Antropologica, perché è la nostra crisi, di ciò che siamo, o percepiamo, pensiamo di essere…il giorno che seriamente lavoreremo tutti su questo, ritroveremo “le palle” per scendere in strada, ma fino al quel giorno, rimarremo solo tanti “teoretici filosofici del vivere o quant'altro”…
E' vero..come mi ha fatto notare un amico, che prima di raggiungere un obiettivo bisogna aver chiarezza di ciò che ci si prefigge,…vediamo solamente, di non “impantanarci” troppo, nelle sabbie mobili dell'analisi meticolosa e demiurgica fine a se stessa…
p.s non sono una paladina di Barnard, ma lo rispetto; rispetto quest' Uomo, questo Professionista, rispetto i suo dubbi i suoi interrogativi i suoi sforzi,…come quelli di chiunque altro, la “profusione di mezzi sta da un'altra parte”, e Vi invito a leggere attentamente ciò che scrive,…che ha una valenza maggiore dei video, a mio modesto parere..
nulla poi di così diverso, da ciò che si scrive qui, nulla di diverso, da ciò, che ciascuno di noi cerca….a ciascuno poi la forza di trovare i propri strumenti per esprimersi, internet, potrà essere una via, l'apatia è sempre in agguato. Nulla potrà sostituire le Relazioni Umane, quelle Vere, nulla…solo li , per strada…ci si può mettere in gioco…
Questo è un artificio, da saper, più o meno sapientemente utilizzare, ma un artificio acquieta coscienze….ora, penso di aver compreso cosa voleva dire Dorf a proposito di internet.
E' vero bisognerà "ritornare sulla strada per capire chi siamo"…
p.s 2 Per quanto riguarda i cinquantenni ed il lavoro, concordo con …
Si Daniele, Grazie…davvero pertinenti , Grande… Grandissima Concreta, Poesia.!..
http://www.youtube.com/watch?v=OBthTGY-zZs&feature=related
……
Ma non ho visto mai nessuno
buttare lì qualcosa e andare via.
Ho visto farsi strada una tendenza
si parla di politica e coscienza.
Ho visto dar valore ai nostri mali
anche ai fatti personali
teorizzare anche Maria.
Ma non ho visto mai nessuno
buttare lì qualcosa e andare via.
Diffondere e insegnare la conoscenza
imporre a tutti i costi la propria esperienza.
Guidare, guidare per farsi seguire
opporsi al potere, infine riuscire a cambiare
il potere.
Decidere per gli altri dentro a una stanza
sapersi organizzare con molta efficienza.
Guidare, guidare per farsi seguire
opporsi al potere, cambiare per poi reinventare
il potere.
Il potere.
E non ho visto mai nessuno
buttare lì qualcosa e andare via.
http://www.youtube.com/watch?v=OP-9PLBrKNU
…..
appena una porta si chiude dietro a un uomo
succede qualcosa di strano, non c'è¨ niente da fare
E¨ fatale, quell'uomo comincia ad ammuffire.
Basta una chiave che chiuda la porta d'ingresso
…….
C'è¨ solo la strada su cui puoi contare
la strada a l'unica salvezza
c'è¨ solo la voglia, il bisogno di uscire
di esporsi nella strada, nella piazza
perchè il giudizio universale
non passa per le case
in casa non si sentono le trombe
in casa ti allontani dalla vita
dalla lotta, dal dolore, dalle bombe
….
Tanti, in modi e forme diverse, da tempo, stanno dicendo le stesse cose, stiamo dicendo le stesse cose, ci poniamo gli stessi interrogativi…comincio ad essere stanca di sentirmi come una “palla di gomma che rimbalza”…
Individuo-collettività, Potenzialità del singolo-Potenzialità della collettività?
Perché alle potenzialità del singolo non corrisponde un eguale, proporzionale aumento delle potenzialità della collettività? Ho cercato di dare una risposta, sto cercando una risposta, al quesito che il Capitano si è posto, un po' di tempo fa…
Non si tratta di un andamento lineare, ne tanto meno concentrico, ma di due andamenti sinusoidali;
ma poi il singolo è cosciente delle proprie potenzialità, quanti singoli lo solo? E quali potenzialità?
Gli altri sono noi, ma poi ne siamo davvero così coscienti? E' sempre una questione di Coscienza e Consapevolezza….prima di giungere all'azione…di qualunque azione si tratti.
Ciascuno, con la propria percezione/cognizione di se, (inesistente, superficiale, frammentaria o profonda che sia) in fondo è chiuso dietro quella porta di cui ci parla Gaber, perché la strada ci fa paura, gli altri ci fanno paura…perché abbiamo paura di noi stessi…di ciò che siamo e rappresentiamo: la Vulnerabilità Umana in tutte le sue forme che è difficile da accettare.
Nessuno di noi è veramente libero, (chiunque di noi è il “prodotto” della propria storia, di come abbiamo affrontato ciò che ci ha portato fino a qui…siamo il “prodotto” …di ”aggiustamenti”, “adattamenti”, scelte più o meno indotte…
La libertà, ritengo che stia, nella partecipazione a queste sfide, più che nel risultato…
nessuno di noi è veramente solo, nessuno di noi è veramente totalmente autentico, si può solo essere consapevoli di non essere tutto ciò e..tutti questi non, o una parte di essi, perché di fatto sono assai più numerosi, sono il limite del nostro e altrui agire, sono il limite al nostro e altrui essere, affievolendo notevolmente ogni azione condivisa.
La fiducia è un percorso difficile e lungo…e richiede l'umiltà dell'ascolto…
l'ascolto di ciò che non viene detto
“Sulla parola”
E allora uno studioso disse: spiegaci la parola. E lui rispose dicendo: Voi parlate quando avete perduto la pace con i vostri pensieri. E quando non potete più sopportare la solitudine del cuore voi vivete sulle labbra, e il suono vi è di svago e passatempo. E molte delle vostre parole quasi uccidono il pensiero. Poiché il pensiero è un uccello leggero che in una gabbia di parole può spiegare le ali, ma non prendere il volo. Tra voi vi sono quelli che cercano uomini loquaci per timore di restare soli. Il silenzio della solitudine mette a nudo il loro essere, ed essi vorrebbero fuggirlo. E vi sono quelli che, senza consapevolezza o prudenza parlano di verità che non comprendono. E quelli invece che hanno dentro di sé la verità, ma non la esprimono in parole. Nel loro petto lo spirito dimora in armonico silenzio. Quando per strada o sulla piazza del mercato incontrate un amico, lasciate che lo spirito vi muova le labbra e vi guidi la lingua. Lasciate che la voce della vostra voce parli all'orecchio del suo orecchio; poiché custodirà nell'anima la verità del vostro cuore come si ricorda il sapore del vino. Quando il colore è dimenticato e la coppa è perduta.
Kahlil Gibran
…”Ma quando poi la finestra sui nostri mondi diventa troppo grande, infastidisce. Forse è meglio rivolgere lo sguardo verso altre finestre, più tangibili.”
Nessuno potrà rifuggire questa crisi Antropologica, perché è la nostra crisi, di ciò che siamo, o percepiamo, pensiamo di essere…il giorno che seriamente lavoreremo tutti su questo, ritroveremo “le palle” per scendere in strada, ma fino al quel giorno, rimarremo solo tanti “teoretici filosofici del vivere o quant'altro”…
E' vero..come mi ha fatto notare un amico, che prima di raggiungere un obiettivo bisogna aver chiarezza di ciò che ci si prefigge,…vediamo solamente, di non “impantanarci” troppo, nelle sabbie mobili dell'analisi meticolosa e demiurgica fine a se stessa…
p.s non sono una paladina di Barnard, ma lo rispetto; rispetto quest' Uomo, questo Professionista, rispetto i suo dubbi i suoi interrogativi i suoi sforzi,…come quelli di chiunque altro, la “profusione di mezzi sta da un'altra parte”, e Vi invito a leggere attentamente ciò che scrive,…che ha una valenza maggiore dei video, a mio modesto parere..
nulla poi di così diverso, da ciò che si scrive qui, nulla di diverso, da ciò, che ciascuno di noi cerca….a ciascuno poi la forza di trovare i propri strumenti per esprimersi, internet, potrà essere una via, l'apatia è sempre in agguato. Nulla potrà sostituire le Relazioni Umane, quelle Vere, nulla…solo li , per strada…ci si può mettere in gioco…
Questo è un artificio, da saper, più o meno sapientemente utilizzare, ma un artificio acquieta coscienze….ora, penso di aver compreso cosa voleva dire Dorf a proposito di internet.
E' vero bisognerà "ritornare sulla strada per capire chi siamo"…
p.s 2 Per quanto riguarda i cinquantenni ed il lavoro, concordo con …
p.s 2 dicevo…per quanto rigurda i 50 enni, concordo con l'anonimo ed ilCuculo, sono una risorsa, come lo sono i giovani e sinceramente, se l'uscita dal mercato è stata volontaria, non dovevano nemmeno pensarci, a 50 anni!, Ma si sa ciascuno fa ciò che crede, se invece l'hanno perso è assai diverso molto diverso…mi auguro sinceramente di poter essere io a decidere quando smettere di lavorare, e non mi interessa il discorso
del' età…
Valentina
Devi essere connesso per inviare un commento.
Chiedo una informazione che c'entra e non c'entra. Quanto c'è di scientifico e replicabile nella teoria dell'orlo della gonna delle donne come termometro economico?