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VA TUTTO BENE! NUMERI MAGICI

Scritto il alle 07:50 da icebergfinanza

 

Tra l'indifferenza generale e un Paese, il nostro, che ormai ha perso anche  la sua dignità, il frastuono di una tornata elettorale quella americana di mid-term, i sempre puntuali allert terroristici e l'inutile attesa della riunione di una qualunque banca centrale, in America Wells Fargo ammette che le proprie procedure di pignoramento sono state macchiate da migliaia di errori tecnici come loro amano chiamarli.

L'ammissione sotto giuramento di centinaia di dipendenti di aver dato il via libera a migliaia di pignoramenti senza nemmeno controllare la regolarità delle procedure, testimonia la demenziale gestione di questa immensa depressione immobiliare al di la della legittimità di pignoramenti che spesso sono solo la semplice conseguenze dell'impossibilità di onorare le rate. Sarà affascinante osservare se esiste ancora anche un solo barlume di stato di diritto nel paese che molti vogliono ancora oggi porci come modello assoluto di democrazia ed efficienza.

A Modena avremo l'occasione di osservare dinamiche inedite  nella loro semplicità assordante e illuminante.

Risulta alquanto incomprensibile su come si possa fare affidamento su un'economia che ormai ha esaurito quasi tutte le cartucce del suo caricatore.

E meno male che la debolezza del dollaro, la cosidetta svalutazione competitiva ha aiutato le esportazioni, che invece continuano a scendere inesorabilmente. Se qualcuno avesse il buon senso di dare un'occhiata in profondità ai dati preliminari della crescita del terzo trimestre del GDP americano si accorgerebbe che solo un miracolo potrebbe farci evitare una nuova brusca frenata dell'economia. Certo gli utili delle imprese, la liquidità, bla,bla,bla!

La favola della ricostituzione degli inventari si avvia alla sua naturale conclusione, i consumi non potranno proseguire a questo ritmo ancora per tanto tempo al di la della netta discrepanza tra statistiche ufficiali e alternative e l'immobiliare continuerà ad essere un immenso tallone di Achille, senza voler toccare il tasto degli investimenti.

La crescita senza inventari sarebbe stata dello 0,6 % recessiva! La favola è finita, come finirà anche il contributo statale, come gli investimenti residenziali continueranno a scendere, il PIL dell'ultima parte dell'anno si avvicinerà sempre più allo ZERO!

In Giappone sono talmente disperati che si sono messi ha comprare anche ETF per sostenere il mercato, come in America, tutti figli del breve termine, che dimenticano la loro storia, l'inutilità delle banche centrali quando si mettono a giocare con i tassi o a sostenere i mercati.

Ma c'è ancora qualcuno che legge la storia?

Dal punto di vista empirico, non vi è stata una sola volta nella storia che la liquidità abbia prodotto gli effetti desiderati, non una sola volta!

In America servirebbe una crescita del 3/3,5 % normalmente, e sottolineo il normalmente, per produrre in maniera sostenibile occupazione e ci stiamo lentamente avvicinando allo zero. Certo non si osservano intere file di umanità con la gamella in mano che attendono pazientemente il loro turno per un pezzo di pane, ma solo perchè oggi nell'era dell'informatica i food stamps, i sussidi, i pane elettronico arriva a casa direttamente sul tuo conto corrente, sempre che ti serva ancora a qualcosa un conto corrente.

Babbo Natale si darà da fare per smaltire tutte le merci accumulate in questo mese sostenendo la crescita e quindi l'ultimo mese vedrà una diminuzione delle scorte e se si pensa che negli ultimi mesi, mediamente ben oltre il 50 % della crescita era dovuto a questa presunta fiducia delle imprese nella ripresa dei consumi, auguri!

Poi è facile dimenticare in questo mondo manipolato che l'ossatura dell'economia americana come di quella italiana, sono le piccole e medie imprese, ma figurarsi chi va a controllare cosa ne pensano queste aziende o chi va a controllare i bilanci delle imprese americane.

La parola d'ordine è diluire, nascondere, camuffare, procastinare, tagliare, investimenti e ricerca, occupazione e chi se ne frega della questione sociale.

Vai tu ha spiegarglielo a questi profeti del breve termine che una depressione di questo tipo, una crisi provocata da un'orgia di debito abbisogna normalmente ed inevitabilmente di 7/8 anni di rientro generalizzato dal debiti.

Le vendite reali assomigliano dannatamente più ad una fase di recessione piuttosto  che ad una fase di espansione, ma di questo nessuno ne parla.

Metaforicamente si cerca ancora di sopravvivere alle pendici di un vulcano in procinto di esplodere, convivendo con questa autentica depressione che tale non è sino a quando la lava, all'improvviso non raggiunge la tua vita.

Soluzioni possibili ci sono, ne parleremo a Modena, ma solo se si ha il coraggio di riconoscere la malattia e prepararsi ad affrontarla per un tempo più lungo di quello che la speranza o l'ingenuità sia disposta ad aspettare.

 

ARRIVEDERCI A MODENA!

  icebergfinanza@yahoo.it  

 

Copertina libro

 

 

30 commenti Commenta
utente anonimo
Scritto il 1 Novembre 2010 at 09:19

come insegna la storia, si tira a campare finché si può e poi, come soluzione finale, ci si inventa un bel patatrac per poi ricostruire tutto da capo.

Scritto il 1 Novembre 2010 at 11:49

ottimo scritto, capitano,
la cosa triste è assistere impotenti a questa attesa inconcludente di qualcosa che sempre dovrà arrivare, e mai arriva, ma continuando a mentire sull'oggi, per poter mentire sul domani.
quando sarebbe il caso, prima di tutto , di far chiarezza sul ieri, e sul meccanismo nefasto di questa nostra società che ci ha portati fin qui.
il come la ricchezza sia suddivisa negli USA fa accapponare le pelle, e riempie di paura il solo pensiero che si consideri quel paese come un modello.
non riporto qui i dati su tale distribuzione, ma sicuramente non c'è da stupirsi che oggi si trovi , come paese, in questa situazione.

Scritto il 1 Novembre 2010 at 11:53

questo è solo il riassunto :
"Secondo il Wall Street Journal, uno studio del 2008 sulla ricchezza negli Stati Uniti mostra che lo 0,01% più ricco della popolazione (un centesimo di un percento, ossia 14000 famiglie americane) possiede il 22,2% della ricchezza del paese. Il 90% più povero, ovvero oltre 133 milioni di famiglie, ne controlla appena il 4%. Il 9,99% restante dei ricchi vive con il 73,8% di ricchezza residuo."
se il 70% del pil è dovuto ai consumi, ed il 90% delle famiglie ha questa disponibilità, aspettarsi una ripresa è pura fantascienza.

Scritto il 1 Novembre 2010 at 12:03

bel quadretto Andrea 1 e Andrea 2 …
 e come al solito noi seguiamo a distanza di qualche anno ….
come prepararci ?????

Scritto il 1 Novembre 2010 at 12:56

Chi glielo va dire ai politici italiani che ci costano (solo ufficialmente) 40 miliardi di euro all'anno, fra privilegi e prebende.
Chi gli lo va a dire alle banche Italiane che sono le più costose e inefficienti d'Europa e con il loro intrigo di relazioni ingessano tutto il sistema.
Chi glielo va a dire agli impiegati statali, che ci sono quasi due milioni di persone in eccesso,  che dovrebbero essere mandati a casa.
Chi va a dire ai cosi detti "liberi professionisti" e ai loro ordini che sono peggio di confraternite massoniche e che bisogna liberalizzare.
Chi glielo va a dire ai  "capitani coraggiosi" che sono un'associazione a delinquere che prospera su monopoli e privilegi, che il loro posto in realtà sarebbe una cella (stra-affollata) da dove guardare il mondo a scacchi.
Chi glielo va dire ai sindacati che con la loro politica stanno favorendo un vergognoso sistema di bassi salari, che l'unico metodo per favorire il merito è licenziare tutti gli idioti nullafacenti. Come quelli che becchi in ufficio a leggere il giornale e se gli chiedi cosa fanno, ti fulminano con la classica risposta: rappresentante sindacale e sto  "sto in pausa sindacale"
Chi glielo va dire ai giudici italiani che costano quanto quelli Tedeschi ma che producono meno di un quarto.
Se fate bene i conti arrivate a quasi 5 o 6 milioni di così detti lavoratori che con le loro famiglie fanno 1/4 della popolazione di questo paese.

Chi gli lo va a dire ai rimanenti 3/4 della popolazione che nessuna persona vuole investire un soldo bucato in Italia e che stanno approfittando di questa crisi per mollare tutto quello che si può mollare e fuggire all'estero.

Ogni giorno leggo di un giornalista che parla di volpi che hanno costituito una tavola rotonda per discuter e di come proteggere i polli.

Un popolo fissato fra destra e sinistra, fra i si-berlusconi e i no-berlusconi, che pensano che ci sia qualcuno meglio di un altro.

Non ho nominato i fantomatici 150 miliardi di euro di evasione fiscale, ne i 60 miliardi di tangenti e mazzette e ancora tanto meno i 150 miliardi che fatturano le nostre brave mafie,  perché su questi punti mi scappa un ridere isterico, di quelli che potrebbero precedere la follia.

utente anonimo
Scritto il 1 Novembre 2010 at 14:40

La soluzione , Andrea, si chiama redistribuzione, ma non credo in una redistribuzione solidale, chredo che il 70% più povero dovrà andare a bussare sonoramente alle porte del 5% più ricco che ha rastrellato il tavolo sempre più profondamente negli ultimi anni.

Tra quel 70% e quel 5 % c'è un bel 25% che sta bene dove sta, se paga le tasse che deve pagare.

Scritto il 1 Novembre 2010 at 16:20

caro ILCompasso
non c'è bisogno di andare a dire niente a nessuno, sai ? gli interessati lo sanno già benissimo.
sono gli altri che non l'hanno ancora capito !!!

utente anonimo
Scritto il 1 Novembre 2010 at 16:32

Caro Compasso, Andrea Mazzalai lo va dicendo da 3 anni  sul suo blog.

Gli altri siamo noi. Tu incomincia nel tuo piccolo, consigliando i tuoi amici e parenti, e vicini e poi forse ci sarà uncambiamento.
La tua coscienza lo sarà !

Di Pietro mi sembra migliore della stragande maggiorana di politici, come De Magistris  e come l'ottimo Movimento 5 Stelle sponsorizzato da Beppe Grillo.

Giobbe8871

Scritto il 1 Novembre 2010 at 17:14

eh… ehh…. vale64
l'orgoglio femminile salta fuori , vero ??

utente anonimo
Scritto il 1 Novembre 2010 at 18:09

splinder ha dato un po' i numeri oggi il commento è stato riportato 7 volte.

Scritto il 1 Novembre 2010 at 18:19

Posto per conto di Carpediem49 scritto ieri……….

“Cari amici, ho ritenuto di non pubblicare i grafi sul future eurostoxx,
ma chiuque fosse interessato_incuriosito troverà qui sotto i links

Non ho la cultura del sospetto fino a prova contraria,
ma l’invito dell’anonimo
#5 31 Ottobre 2010 – 08:53

e pubblicato nei commenti sull’ultimo post di Andrea,

a stare in campana , può avere una sua valenza
se qualcuno cerca poi di venderti qualcosa.

Lo tranquillizzo che non ho da vendere nè commercializzare alcunchè,

se riscontrerò interesse, una volta alla settimana o mese continuerò

a linkarli, altrimenti amen……

i sottostanti sono collegati al grafo su barra Monthly:
http://files.splinder.com/4f28abdaf151b0797beb982e8398a2da.jpg
i sottostanti sono collegati al grafo su barra Weekly:
http://files.splinder.com/d660aa69dc38610dcac73b09140ba785.jpg
i sottostanti sono collegati al grafo su barra Daily:
http://files.splinder.com/673dceb644283493edfd942cdc1846bc.jpg

Carpediem49″

Scritto il 1 Novembre 2010 at 18:27

hihihihi andreamensa, direi di si!

ma dove hai lasciato il cell. Ti ho chiamato, ho sentito un pò di amici ci stiamo accordando per trovarci sabato mattina, chiamami….

ciao
Valentina

utente anonimo
Scritto il 1 Novembre 2010 at 19:25

il riferimento era a Casey Research che vive vendendo report che vorrebbero identificare prima di altri i settori su cui puntare gli investimenti .

suggerisco di andare a vedere il sito e giudicarne se non l'attendibilità almento l'imparzialità

Scritto il 1 Novembre 2010 at 21:54

Grande articolo Capitano Andrea

Ma….!!!!!!…..la manipolazione probabilmente non è limitata all'economia e se a qualcuno interessa linko degli articoli che parlano proprio di questo:
http://www.stampalibera.com/?p=17574#more-17574

http://www.altraconsapevolezza.it/?p=141 (forse qualcuno potrebbe obbiettare che questo non ha niente a che fare con l'economia. C'entra…….c'entra….eccome)

E per finire un ultimo link che parla di soldi*moneta/denaro:
http://www.stampalibera.com/?p=16889#more-16889

Buona fortuna

SD

utente anonimo
Scritto il 2 Novembre 2010 at 10:42

@il Compasso che si chiede:  Chi gli lo va a dire….

Glielo andranno a dire (ma il termine é un eufemismo) coloro che privati del loro futuro si rifiuteranno di accettare la condizione nella quale si trovano.

Pazienta Compasso, pazienta perchè non é semplice ne scontato il riuscire ad impedire ai più di vivere la loro illusione, dai fessi chiamata vita.
Od almeno così suggerisce la storia umana.
Al momento manca il catalizzatore, ma sono sicuro che arriverà.
luigiza

utente anonimo
Scritto il 2 Novembre 2010 at 14:03

Daccordo Luigiza .

Comprendo molto bene quello scrivi .

Nel mio tabellino di marcia è segnato : Maggio 2011 – Roma   , come il primo elemento catalizzatore degno di nota , qui in Italia .

Per gli altri elementi vedremo man mano…conservo sempre uno stampo scientifico , ipotesi / sperimentazione / verifica / tesi …

Il Nulla

utente anonimo
Scritto il 2 Novembre 2010 at 17:14

GRANDE " COMPASSO" SOPRATTUTTO PER GLI ORDINI PROFESSIONALI ALLA STREGUA DI LOGGE HAI PIENAMENTE RAGIONE 
QUESTO SOPRATTUTTO PER LA MAGGIOR PARTE DEGLI AVVOCATI NOI CHE LO SAPPIAMO GIà "STATE ALLA LARGA"
NON DIAMO LA MINIMA CONSIDERAZIONE A QUESTI CHE MERITANO IL PEGGIO DEL PEGGIO CHE ROVINANO INTERE FAMIGLIE PRIMA O POI TORNERà INDIETRO TUTTO CIò CHE SEMINANO.
non vedo l'ora

utente anonimo
Scritto il 2 Novembre 2010 at 17:19

esatto gli ordini cosiddetti professionali VANNO ELIMINATI SONO UN ARMA DISTRUZIONE DI MASSA SERVONO SOLO A OFFENDERE I CITTADINI è UNA VERGOGNA ,QUESTO PER DIRE CHE LE LAUREE NON SERVONO A NULLA SE NON PER VESSARE LE PERSONE CON INUTILI BALZELLI UN VERO SCHIFO!

utente anonimo
Scritto il 2 Novembre 2010 at 18:04

come si fa ad investire in un paese come il nostro dove l'economia che va bene è solo quella " DI RAPINA" fanno a gara questi indegni a come possono rapinarti meglio e si riempono la pancia del futuro nostro e dei nostri figli un vero e proprio schifo non c'è nulla che funzioni .
loro sono tranquilli perchè hanno ancora uno stipendio e uno pseudolavoro
nel film il pianeta verde sono definiti mangiatori di merda.
loro pensano che mangiare merda tutti i giorni faccia bene alla loro salute ,come si ingannano, prima o poi si ammaleranno di una malattia gravissima che contagerà anche i loro figli.VERGOGNA

Scritto il 2 Novembre 2010 at 22:10

Buona sera

Forse a qualcuno potrebbe interessare anche queato link oltre a quelli del mio post precedente:

http://www.stampalibera.com/?p=17684#more-17684

SD

Scritto il 2 Novembre 2010 at 23:07

a te capitano e a voi marinai , chiedo una critica o comunque un parere sullo scritto da me postato su CdC.
tutte le scuole economiche tendono a ridurre il fenomeno della perdita di valore del denaro ad una pura variabile della politica monetaria.
quello che emerge dalle stesse è una possibilità di controllare tale fenomeno solo con i mezzi a disposizione appunto dei gestori della moneta.
io mi rifiuto, ed è qui che chiedo un vostro parere, di credere che ciò sia possibile.
il fenomeno del "valore del denaro" è essenzialmente un fenomeno emotivo di una gran parte della popolazione che si concretizza appunto quando in tanti si viene a credere alla stessa cosa.
impossibile quindi farlo dipendere da formule matematiche!
con questo non dico che azioni  di politica monetaria non possano indirizzare verso aumenti o cali della velocità di svalutazione della moneta, ma quanto asserisco è che non c'è un legame diretto. l'unico legame è indotto da quanto variazione dei tassi, variazione della liquidità, variazione nella facilità di concessione dei prestiti, possano al limite INDURRE comportamenti che poi provocano variazioni nel valore del denaro.
qui segue quanto ho scritto.

Il problema del denaro. L’analisi fatta da ELLEN BROWN circa la necessità di reinventare il denaro, se ha il pregio di essere sostanzialmente corretta, ha il difetto di concludersi con una soluzione assolutamente stupida, perché non centra il vero problema. Delle funzioni del denaro, l’unica veramente critica e non risolvibile è quella di riserva di valore. Infatti come mezzo di scambio, che siano banconote “fiat” , o con riserva 100%, o auree, o anche scambi elettronici, o buoni della spesa, dal momento in cui circolino sufficientemente veloci da non creare la sensazione di svalutarsi tra uno scambio e il successivo, praticamente quasi qualsiasi cosa potrebbe andar bene come denaro basta al limite che non sia facilmente contraffattibile). Come unità di misura del valore è una caratteristica puramente virtuale, derivata dalla precedente, al limite stabilibile per legge o per convenzione. Il vero problema, come ho detto, è ottenere un qualche cosa che conservi nel tempo il suo valore. Nell’analisi propone l’immobiliare, perché il mattone è storicamente il bene che ha tradito meno, ma è anche vero che la popolazione fino ad ora è anche sempre stata in crescita, quindi con formazione di sempre più famiglie che hanno bisogno di un tetto, oltre a quelle per sostituire quelle troppo vetuste. Ma se analizziamo anche gli ultimi 50 o 100 anni non troveremo alcun bene che abbia mantenuto COSTANTEMENTE il proprio valore reale. E la ragione è estremamente semplice e banale. Per far ciò occorre considerare come la società sia composta da due tipi di consumatori: quelli che possono, grazie al loro tipo di attività, determinare autonomamente il valore delle proprie prestazioni (liberi professionisti, artigiani, imprenditori, commercianti, ecc…) e quelli il cui reddito è determinato da altri (lavoratori dipendenti, pensionati, ecc… ). Se la SENSAZIONE del valore della moneta è creata dai prezzi dei beni di più largo e comune uso e consumo, nel momento in cui una loro variazione venga percepita da un numero sufficiente di persone , innesca nei consumatori del primo tipo, un immediato aggiornamento, se i prezzi sono in salita, un ripensamento profondo che può , eventualmente sfociare in una riduzione del loro reddito, se in calo. I consumatori del secondo tipo invece avranno variazioni del loro reddito solo dopo che la variazione sia accertata e consolidata. Quelli del primo tipo però partecipano a diffondere e consolidare, in caso di aumenti, la sensazione che i prezzi, sempre più in generale, aumentino, il che vuol anche dire che la moneta ha perso valore. Le politiche monetarie, su questo fenomeno , hanno ben poca influenza, agendo sulla liquidità possono diffondere la sensazione di una maggiore ricchezza disponibile, e quindi aumentare la richiesta di beni, cosa che a disponibilità di essi immutata porta ad un innalzamento dei prezzi, o aumentare i tassi, rendendo più difficoltoso l’uso del denaro a debito, ecc…. ma poi alla fine, è solo la diffusione della variazione dei prezzi, che crea la sensazione del valore del denaro. Allora, l’unico modo per rendere stabile il valore del denaro, di QUALSIASI tipo di denaro, consiste nel mantenere fermi i prezzi, assorbendo in altro modo le variazioni dei prezzi delle materie prime, ma anche svolgendo artificialmente la funzione del mercato che tende ad aumentare la produzione, e quindi soddisfare l’aumentata richiesta, solo quando tale aumentata richiesta ne fa lievitare i prezzi. È pertanto vero che nessuna manovra monetaria, può ottenere tale risultato, come nessun agganciamento a beni reali, che di volta in volta variano il loro valore in funzione della domanda/offerta, lo potrà mai ottenere. Questa è la ragione per cui, restando in un ambito in cui opera la legge di mercato, in nessun modo sarà mai possibile stabilizzare il valore del denaro, di QUALSIASI tipo di denaro, perché nessun bene potrà mai conservare il proprio valore in relazione a tutti i beni di largo e comune uso e consumo. Si potrà forse ridurre la sua variazione, soprattutto verso l’alto, ma non agendo sulle monete, ma sui redditi, in modo da calmierare ogni spinta verso l’alto dei prezzi con una riduzione delle disponibilità e quindi della richiesta, ma mai annullarla e soprattutto con strumenti puramente monetari.

commenti ??

Scritto il 2 Novembre 2010 at 23:15

dato che su questo concetto di "valore del denaro" e sua variazione, mi sto opponendo praticamente a tutte le scuole economiche, vorrei sapere se, solo a rigor di logica (lasciando perdere formule e considerazioni matematiche) sto vaneggiando o se è proprio questa la ragione per cui tutte le scuole hanno sempre miseramente fallito quando si tratta di suggerire delle "cure" ai fenomeni monetari più estremi.

utente anonimo
Scritto il 3 Novembre 2010 at 02:04

Caro andreamensa io non sono un economista finanziario
ma da incompetente dico la mia.Non puo' esistere scuola  monetaria ;
senza un principio tutto  e' destinato a fallire.
Prima bisogna educare l'umanita',il lavoro,il sistema finanziario e di cambio con basi  di  onesta' reciproca nel creare tutti per uno e uno per tutti, pensando  non solo al presente ma anche al futuro.Una volta fatto questo grande passo  tutto diventa semplice, le regole  mantengono  il loro valore perche' non hanno bisogno della speculazione che solo un progresso arrivista  per convenienza sa' mantenere. Silvestro

utente anonimo
Scritto il 3 Novembre 2010 at 10:24

finchè la gente valuterà ogni cosa in base al prezzo e non in base al valore…..le autorità monetarie potranno fare quello che vogliono…

fai bene a dissociarti da qualsiasi scuola di pensiero….

è una questione antropologica

utente anonimo
Scritto il 3 Novembre 2010 at 14:02

ma licenziano o assumono ???

USA: ADP, +43.000 POSTI LAVORO NEL SETTORE PRIVATO OTTOBRE

(AGI) New York – A ottobre negli Usa c'e' stato un incremento di 43.000 posti di lavoro nel settore privato: lo dice l'Adp

——-

USA, licenziamenti ancora in crescita a ottobre

(Teleborsa) – In aumento ad agosto i licenziamenti negli Stati Uniti, per il sesto mese consecutivo. Secondo il rapporto Challenger Gray & Christmas, le principali società statunitensi hanno annunciato licenziamenti per circa 37.986 unità contro i 37.151 esuberi dello scorso mese (+2,2%). Nell'ottobre del 2009 gli esuberi ammontavano invece a 55.679 unità.
——-
http://www.wallstreetitalia.com/

ma che strani articoli ????

utente anonimo
Scritto il 3 Novembre 2010 at 15:47

molto probabilmente , io insieme a altri frequentatori del blog viviamo in un altro pianeta economico e sociale ; dati negativi previsti e superati , dati positivi enfatizzati e moltiplicati . Così sembriamo un manipolo di disfattisti , fuori dal coro , e forse questa è la nostra immane bellezza .

                         
                                          fiorentino dispettoso

Scritto il 3 Novembre 2010 at 17:02

l'occupazione americana è uno dei maggiori misteri.
come siano capaci di sfornare dati di questo genere:

Initial Claims  (SA)

A 434,000

Da 455,000

=-21,000

Initial Claims  (NSA)

A 405,639

Da 393,961

=+11,678

e questi sono dati ufficiali del BLS sulle nuove richieste di sussidi di disoccupazione.
la prima riga è il dato aggiornato secondo l'andamento  stagionale  il secondo il dato puro, per cuui il dato corretto stagionalmente dice che i sussidi sono diminuiti di 21000 unità ma in effetti sono aumentati di più di 11000.
e questo ancora non dice in relazione a quanti posti di lavoro rimasti si riferisce, ma nemmeno a quale potenziale numero di lavoratori.
pertanto, per capirci qualcosa circa i numeri americani, occorre prendere degli indici, e confrontare SEMPRE gli stessi nel tempo, altrimenti ci si perde.
altra cosa importante è cercare dei dati assoluti, e non relativi e nemmeno espressi in percentuali, perchè in quel modo di sanno anche presentare una luna quadrata.

Scritto il 3 Novembre 2010 at 17:09

ps. tenete poi presente che nel loro fantasioso modo di rilevare i dati relativi all'occupazione i dati stessi sanno lievitare tanto che periodicamente ( 1 volta all'anno in febbraio) fanno un conteggio serio e allora si accorgono che magari hanno "inventato" anche 1 milione di posti di lavori in più nell'arco dell'anno, correggono i dati e ricominciano a lavorare di fantasia.
così danno buone notizie per 11 mesi e nell'ultimo fanno un "ritorno alla realtà".
ma tanto non importa, l'importante è illudere nel rapporto di 11 a 1.

utente anonimo
Scritto il 4 Novembre 2010 at 08:55

Caro Andreamensa,
Il nostro capitano ormai lo ripete all'incirca una volta al mese, che i dati forniti dal BLS sono attendibili quanto una banconota da due euro.
Ha fatto le pulci ai dati ormai ho perso il conto quante volte, evidenziando esattamente che le cifre sono veritiere 1 volta su 12, e questo momento della verita' e' sempre retroattivo, riferito ad almeno 6 mesi prima.

Conclusione? Il BLS e' semplicemente uno strumento di propaganda politica. Dopotutto, se in Grecia sono riusciti a far apparire attorno al 3% un deficit che correva sopra al 12%, capite che e' molto facile massaggiare dati numerici davanti a pesone incompetenti, e dire quello che si vuole.

In questi ultimi tempi, dato che non e' possibile per lo piu' operare i trucchi di primo livello ( per esempio dare le cifre percentuali senza dare il riferimento, o truccando il riferimento ecc ecc) si sono inventati il dato di relativita' rispetto alle attese: meglio delle attese, meno delle attese, in linea con le attese… E' un po come dire: tizio si e' sfracellato e si e' rotto le gambe, pero' la situazione e' meglio delle attese perche' ci si attendeva la rottura anche delle braccia. Del fatto che tizio stia da schifo e soffra come un cane, e' che non potra' mettersi in sesto prima di 4 mesi, a quanto pare non ci si deve interessare!

Abbiamo qui semplicemente un ulteriore livello di astrazione contabile: a questo punto le cifre sono completamente svuotate di senso, sono come burattini che aspettano solo una mano che le abiti internamente e faccia dire loro quello che si desidera.

Tutto questo, e' foriero di gravi conseguenze, ma soprattutto ci racconta di una situazione attuale che e' chiaramente ingestibile da parte degli operatori. Traslato a livello di governi, siamo nel tragico vicolo cieco di chi suppone che aspettando magari i problemi si risolvano da soli. Questo raramente accade, e questo vale solo per i singoli. Un colpo di fortuna non e' impossibile, a livello individuale.
A livello di governi, questo e' escluso.

Conclusione: guardiamo pure i dati del BLS, ma con la consapevolezza che questi dati non raccontano quasi nulla di vero. L'utilita' di questi dati e' che permette di leggere quali sono le linee politiche di chi sta' dietro al BLS.

Per avere il polso reale dell'occupazione USA, bisogna fare come il capitano: scavare con pazienza  tra le varie istituzioni indipendenti, e farsi due conti in autonomia.

Saluti
Phitio

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