in caricamento ...
BASILEA 3 E GLI STRESS TEST, UN NUOVO VASO DI PANDORA!
Il leggendario vaso di Pandora, contenitore per eccellenza di tutti i mali del mondo, aperto dalla dea che lo ebbe in dono da Zeus è oggi in realtà una scatola nera dove quotidianamente vengono rinchiusi gli squilibri economico/finanziari in attesa di tempi migliori, liberando una vaga sensazione di speranza, che, come racconta la leggenda, restò chiusa in fondo al vaso prima di essere definitivamente liberata.
Come ho più volte sottolineato, la principale analogia con il decennio perduto di nipponica memoria sta appunto nell’incapacità da parte della politica di affrontare gli evidenti squilibri usciti da questo immenso vaso, cercando disperatamente di nasconderli al suo interno dimenticando che prima o poi la verità figlia del tempo rovescerà nuovamente il suo contenuto sulla storia.
(…) In short, quantitative easing is not a story about inflation.(…) The likely outcome of quantitative easing is not hyperinflation…. nessuna inflazione, nessuna iperinflazione, ma probabilmente una caduta del dollaro nel tempo, non subito aggiungo io, troppi derivati sono ancora trattati esclusivamente in dollari.
Inoltre le prospettive macro per i prossimi mesi sono molto peggiori di quello che il tamtam mediatico delle elezioni di mid-term intende far credere.
Quotidianamente noi di Icebergfinanza siamo sempre in discussione, basta che esca qualche dato misteriosamente meglio delle previsioni che qualche naufrago solitario sottolinea come in fondo i nostri siano miraggi anche davanti a tre anni di conferme, anche davanti alla realtà che si rifiuta ostinatamente.
Sempre HUSSMAN illustra qui sotto il rapporto storico tra l'indice ECRI WLI, il famigerato, Philadelphia Fed Index, e il Purchasing Managers Index ISM (manifatturiero).
L'ECRI che segnala recessione ormai da tempo, tende a precedere il movimento del ISM manifatturiero di almeno 13 settimane mentre il Philly Fed ha un mese di differenza. L'ultima sorpresa positiva dell'ISM è in fondo un tenero miraggio!
Guardate attentamente il grafico qui sopra e noterete che sarebbe sbagliato assumere che l'indice PMI segua il Philly Fed e l'ECRI con esatta precisione. Senza andare troppo indietro, se si guarda all'inizio della Grande Recessione del 2008 si nota come ECRI e PHilly Fed abbiano lanciato un tempestivo avvertimento prima del PMI e nel frattempo l'indice S&P500 perse circa il 20 %.
Si questa volta potrebbe essere diverso sostiene Hussman ma non vi è una base logica per giustificare una qualsiasi visione rosea.
Mentre vi è una discesa nelle insolvenze complessive pignoramenti compresi, le insolvenze a 60 e 90 giorni aumentano anno su anno.
Nel settore prime, quello dei mutui di categoria elevata o perlomeno ritenuta facilmente solvente, secondo l'economista della Corelogic Fleming, le insolvenze sono "mascherate" dall'immensità del settore di riferimento.
Le percentuali di insolvenza pur sembrando irrilevanti vanno calcolate su un numero di mutui molto più elevato dei subprime e quindi potenzialmente molto più pericolose.
In sintesi si tratta di un 16 % di insolvenze riferite su 40 milioni di mutui da confrontare con il 40 % di insolvenze su solo due milioni di mutui, se la matematica non è un'opinione il fenomeno subprime fa ormai parte della storia.
Un nuovo vaso di Pandora, quello dei mutui "Prime" sembra rischi di rovesciarsi sull'economia americana, in fondo non è un problema, basta mettersi sopra una pietra e nulla sarà più come prima.
Nel frattempo date un'occhiata all' ORIZZONTE IN VISTA! fateci sapere se sarete dei nostri e se intendete prenotare il diario di bordo di questa immensa e stupenda avventura!
icebergfinanza.bookreservation@yahoo.it
SE DESIDERI SOSTENERE ICEBERGFINANZA CLICCA QUI SOTTO!
La "filosofia" di Icebergfinanza resta e resterà sempre gratuitamente a disposizione di tutti nella sua "forma artigianale", un momento di condivisione nella tempesta di questi tempi, lascio alla Vostra libertà, il compito di valutare se Icebergfinanza va sostenuto nella sua navigazione attraverso le onde di questo cambiamento epocale!
Non solo e sempre economia e finanza, ma anche alternative reali da scoprire e ricercare insieme cliccando qui sotto in ………
Ciao e complimenti per il Blog.Che tipo di opinione ti sei fatto rispetto alle discussioni su Basilea 3?Cioè come pensi si riuscirà a trovare (principalmente in Italia) un equilibrio tra necessità di garantire la solidità patrimoniale delle banche e l'esigenza di garantire al mondo dell'impresa il giusto sostegno finanziario in questo momento particolare dell'economia?Avevo letto un articolo in cui si diceva che le banche avevano cominciato a smuoversi un po' dalle loro rigide posizioni cominciando ad ampliare gli affidamenti con criteri meno stringenti…… se i nuovi criteri di Basilea 3 passeranno senza contestualizzazioni, le banche dovranno tornare indietro e si dedicheranno ad altro. Quest'ultimo aspetto secondo me rappresenta un grosso problema per tutto il sistema…SalutiAntonio
Stocks inch higher as European debt worries easevediamo un po'…una banca di investimento lancia l'allarme su un debito sovrano, diciamo del Portogallo a caso.Risultati:gli spread crescono i CDS pure le azioni scendono EUR/USD pure.tutte risposte prevedibili rispetto alle quali è stato possibile prendere delle posizioni che generano guadagni.Poi arriva il momento della verità, l'asta dei titoli. La banca di investimento in modo indiretto riesce a far andare molto bene la domanda.Risultato….e tutti per un poco si tranquillizzano.E i Portoghesi ringraziano
Il problema caro Antonio e’ che le riforme non si fanno mai quando in realtà vi sarebbe l’occasione in congiunture favorevoli in quanto la concezione della turboderegulation non lo avrebbe mai ammesso ma quando ormai la frittata e’ fatta, riforme che vengono diluite nel tempo o nella sostanza in attesa di una nuova congiuntura favorevole che aiuti a dimenticare le lezioni del passato. Da un’overdose di debiti si guarisce solo attraverso un periodo di disintossicazione inevitabile se no andiamo avanti a metadone. Cuculo e’ tutto scientificamente programmato anche il prossimo collasso che verra’ con i programmi di hft fanno quello che vogliono accompagnati da rumors o insider che alimentano le tendenze…loro stimolano i programmi passivi e poi a seconda del momento panicano le posizioni long o short obbligandole a rincorrere il nulla. Andrea
Bellissimo Post!Il problema fondamentale é che non si tratta di un vaso di pandora ma di una serie di vasi di pandora chiusi uno dentro l'altro…tipo Matriosca..,Gli ottimisti credono nell'esistenza di un unico vaso di pandora che è stato scoperchiato e rivoltato come una calzetta , dal quale sia uscito di tutto e di piu' e ritengono che sia in fase di richiusura…I piu' accorti sanno che la pressione che ha stappato il vaso ha incrinato anche il coperchio del vaso successivo che sta all'interno e che la pressione delle nefandezze compiute lo farà aprire e cosi' di seguito fino all'ultimo vaso…A livello di economia bisognerebbe prepararsi al peggio…A livello di mercato basta vedere dove vanno i flussi monetari e i cambi per capire che qui qualcuno non fa quello che dice e quello che vuol far credere…A livello sociale è meglio iniziare a pregare perché lnella pentola aumenterà sempre di piu' la pressione…Con tutta la gente che viene licenziata e verrà licenziata bisogna capire come pensano di risolvere la situazione…Forse credono che il pane cada dal cielo…( Ma con i prezzi del grano cosi' alti anche se fosse farebbero una legge di espropriazione per rivenderlo in nero …)A livello culturale ormai siamo con un piede nella fossa…La luce é lontana tanto dalla mente quanto dal cuore…E proprio l'ultima cosa che ci rimane come nel vaso é la Speranza…Anche se personalemente non sono incline alla speranza…Perchè la speranza è come una bella e giovane donna logorata dagli anni…piu' la conosci e meno la trovi attraente…Ain
Ainè sempre un piacere leggere i tuoi commenti, per fortuna che c'è qualcuno che esprime un po' di sano ottimiso….
Devi essere connesso per inviare un commento.
ottimo articolo, capitan Andrea, che condivido quasi interamente.il quasi è solo un timore.quando parli di crollo del dollaro non in vista visto che troppi derivati sono ancora tradati in dollari.quanto io considero è ch ese e quando dovesse avvenire, sarà un "fenomeno a soglia" ovvero senza avvertimenti, senza preavvisi, del tipo "il re è nudo" , in cui fino al giorno prima il tutto è normale ed il giorno dopo più nulla lo è perchè è partito l'effetto verità, o valanga.e questo lo affermo perchè troppo è ormai affidato a risposte computerizzate, basate sull'istante precedente, quando invece un intervento umano di una certa consistenza rifletterebbe il futuro.questa cosa la metteri razionalmente in conto, almeno come possibilità, cercando al limite di dargli una dimensione probabilistica.mi auguro di sbagliarmi, pur temendo fortemente di no.a.mensa