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JOBLESS RECOVERY! UNA STRANA SENSAZIONE….

Scritto il alle 23:39 da icebergfinanza

 

Credo che non vi sia alcun bisogno di commentare la splendida vignetta di Kevin Kallaugher | The Economist , tragica vignetta che testimonia la triste realtà di un ciclo economico inedito , una ripresa statistica senza occupazione, una ripresa che molto probabilmente per la prima volta è anche in grado di capovolgere la celebre legge di Okun, una produttività onnivora che divora l’occupazione, sia pubblica che privata.

MILANO (MF-DJ)–Nella settimana al 10 aprile le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti (dato destagionalizzato) sono state 484.000, in aumento di 24.000 unita’ rispetto alla settimana
precedente. Lo ha reso noto il Dipartimento del Lavoro americano, aggiungendo che la media delle ultime 4 settimane e’ di 457.750, in rialzo di 7.500 unita’ rispetto alla media mensile calcolata al termine della settimana precedente (450.250 rivisto).  In aumento di 73.000 unita’ le richieste continuative, ovvero le richieste rinnovate dopo la prima settimana, che al 3 aprile che ammontano a 4,639 mln unita’.

Non c’è che dire, un’autentica inversione di tendenza, la luce in fondo al tunnel dell’occupazione americana. In parole povere se la tendenza verrà confermata significa che i prossimi dati mensili sull’occupazione saranno pessimi e ci vorrà tutta la fantasia di tutti gli apprendisti analisti per evidenziare il miracolo del censimento americano. Qualunque cosa vi racconteranno, si tratta di un dato pessimo, che continuerà ad erodere la fiducia nei consumatori americani, un pessimismo confermato anche dalla dinamica del sottoindice occupazionale dell’indice manifatturiero della Fed di Philadelphia.

A….dimenticavo nessun problema, dopo la colpa della luna e delle tempeste di neve, probabilmente sarà colpa della primavera o delle vacanze di Pasqua, o forse della pigrizia nel cercarsi un posto di lavoro, fate un po Voi!

La Fed di San Francisco ha appena pubblicato un paper nel quale la famosa legge di OKUN, ovvero un regola empirica formulata da Arthur Okun, secondo la quale ad ogni punto di nuova occupazione, si associano due punti di crescita del PIL. In sintesi per assistere ad una riduzione della disoccupazione di un punto, abbiamo bisogno di due punti di crescita oltre il famoso 3 % di crescita potenziale tendenziale americana.

Secondo l’analisi in questione, firmata da un ricercatore e da una delle vice presidenti della Fed di San Francisco, la forte crescita della produttività lo scorso anno ha permesso di continuare a licenziare un ampio numero di lavoratori e getta un’ombra sinistra sul futuro funzionamento della legge di Okun. Dal momento che il PIL reale è risultato quasi piatto nel 2009, mentre il trend potenziale era il 3 %, la disoccupazione avrebbe dovuto crescere di circa 1,5 punti percentuali all’anno, mentre invece è aumentata di quasi 3 punti, più del doppio previsto.

Ora per noi, la dinamica attuale non è una sorpresa, i lettori di Icebergfinanza, sanno bene che sarebbero necessari almeno altri dieci anni di crescita mensile media al ritmo di nuovi 250.000 posti di lavoro in più per annullare la scomparsa di oltre otto milioni e mezzo di posti di lavoro avuti in questa crisi, ammortizzando nel contempo le pressioni demografiche e migratorie.

Come evidenziato nell’analisi, la recente ondata di produttività che sta attraversando l’America, rischia di diventare un’ossessione nella spasmodica ricerca di riduzione dei costi e nella tendenziale ricerca di una flessibilità tale da consentire una certa agilità in caso di ripresa economica. La più volte da me evidenziata dinamica di ripristino a tempo pieno dei lavoratori a part-time, piuttosto che l’assunzione di nuovi lavoratori è la testimonianza di come molto probabilmente la produttività continuerà a crescere ad un ritmo superiore alla media, contribuendo a supportare previsioni troppo ottimistiche in riferimento alla suddetta legge di Okun.

Nel nostro caso quindi se per la legge di Okun serve una crescita di almeno il 5 % annua per ridurre la disoccupazione dal 10 % al 9 %, tralasciando l’eccezionale crescita statistica dell’ultimo trimestre dello scorso anno e la dinamica della produttività che se confermata nel 2010 richiederà una crescita media superiore al 6 % annuo in riferimento al PIL, ho il sospetto che la disoccupazione non scenderà per molto più tempo di quello che il mercato è in grado di comprendere, Bernanke compreso, un medico le cui diagnosi errate in questa crisi, sono ormai una leggenda.

Detto questo , facciamo finta che RealtyTrac non ci abbia raccontato che nel primo trimestre dell’anno i pignoramenti sono aumentati ulteriormente del 7 % rispetto al mese precedente e del 16 % rispetto al primo trimestre 2009 e che banche non abbiano sequestrato centinaia di migliaia di immobili, nella più imponente dinamica di pignoramento che la storia conosca, mettendo fine ad una pausa che durava da troppo tempo ed andiamo a vedere il comportamento dei proprietari di abitazione americani.

Tempo fa scrissi che in fondo per tutti coloro che in America vedevano infrangersi il sogno americano, la perdita della casa, era come uscire da un lungo incubo, per guardare oltre, ma mai avrei immaginato che nella mentalità americana, questo significasse liberare risorse per i consumi.

Sembra quasi di ripercorrere le innumerevoli inizitive atte a condonnare una parte del debito agli studenti americani, liberando risorse per altri consumi, una sorte di "Save the Student" da replicare nell’immobiliare come suggerito anche da Mark Zandi vecchia conoscenza di Moody’s Economy, dove un tacito incoraggiamento da parte del governo ai proprietari di abitazioni a non pagare le rate del mutuo, potrebbe liberare circa otto miliardi al mese per i consumi.

Che si tratti di short selling o di fallimenti strategici, si abbandona la casa in attesa di tempi migliori e nel frattempo ci si da alla pazza gioia, fin che dura e il lavoro esiste.

Ma per coloro che ancora oggi confidano sull’imminente passaggio di testimone dai sostegni pubblici ai sostegni privati, date un’occhiata a quanto scritto sul sito della CASA BIANCA dal Council of Economic Advisers a proposito dell’impatto degli stimoli fiscali sulle vendite nel primo trimestre del 2010:

To date, there has been more than $200 billion of tax relief and income support provided to households by the ARRA.  These funds have had a disproportionately large impact on the incomes of middle- and lower-income families.  There has been greater spending in states with larger populations and, for those programs aimed at families in need, in states with more economic distress.

200 miliardi di dollari di sostegno pubblico, sgravi fiscali e sostegno al reddito, di cui un aumento impressionante in termini percentuali solo per il 1° trimestre del 2010, passato dagli 83 miliardi dell’ultimo trimestre dello scorso anno ai 112, di quello appena terminato, un impatto sproporzionatamente enorme sui redditi medi e su quello delle famiglie a basso reddito. Si stima che il sostegno abbia salvato tra i 1,1  e 1,4 milioni di posti di lavoro ma probabilmente sono statistiche di Trilussa. Ecco l’illusione del primo trimestre nei consumi ed ecco qui sotto la dinamica attuale.

La double dip recession senza il continuo sostegno governativo è una realtà che ci attende dietro l’angolo, la medicina dei tassi zero è una droga che ha fallito il suo compito, creare debito per distruggere il debito è la più imponente idiozia della storia finanziaria ed economica mondiale, ma la verità come sempre sarà figlia del tempo.

L’ultima perla nera di Lehman è solo una delle tante ombre di questa crisi:

"  Lehman occultava i rischi nella scatoLa «A[ter Ego»  Scoperta La controllata con cui la banca alterava [a situazione finanziaria Lehman occultava i rischi nella scatola «Alter Ego» La società mai iscritta in bilancio oggi si chiama Hudson Castle una società fuori bilancio, ma di fatto controllata da Lehman Brothers, utilizzata dalla banca d’affari, fallita nel 2008, per occultare asset rischiosi. Il nome in gergo era «Alter Ego», ma sui documenti ora all’esame del tribunale fallimentare americano, compare come Hudson Castle, poco conosciuta dagli operatori e tanto meno dagli azionisti della Lehman, non essendo mai comparsa su documenti ufficiali.

Il meccanismo attraverso il quale operava «Alter Ego> è stato svelato dal New York Times entrato in possesso di un documento confidenziale che ha svelato il vero scopo della società: occultare la reale situazione finanziaria della banca. Il nome della società non compare neppure nel rapporto Valukas, voluto dal tribunale fallimentare di New York, il primo a mettere in luce i meccanismi di window dressing adottati dalla banca, tra cui i repo utilizzati per alleggerire i debiti prima della presentazione dei dati trimestrali agli analisti. Un accounting citato dal quotidiano americano, Francine MclKenna, nel commentare il nuovo meccanismo svelato dal quotidiano americano ha fatto notare come «tutti si sforzino di parlare della crisi e di come superarla, ma non si potrà prevenirla se prima non si comprenderanno a pieno queste relazioni incestuose». ( Sole 24 Ore Mara Monti )

Inoltre sino a quando non si riformerà completamente questo sistema attenuandone gli enormi conflitti di interesse, sradicando la prassi della corruzione e della falsificazione, la prassi predatoria dell’inganno e della menzogna, sino a quando non si ristruttureranno ideologie accademiche ed pensieri economici demenziali, nulla mai cambierà. In questi anni questa è stata la mission di Icebergfinanza, esplorare sotto il pelo dell’acqua, una serie infinita di trucchi e dinamiche predatorie per rendere consapevole il lettore.

Scrive il buon Fugnoli nel suo ultimo report, cercando di aiutarci a comprendere come  bisogna accostarsi a un quadro macro e di mercato che appare straordinariamente favorevole:

" Oggi il falsificazionismo di Popper non è più in grande auge. Come tutte le cose che furoreggiano in un certo periodo e dopo qualche tempo appaiono evidentemente datate, anche alle sue idee è toccato di essere passate al setaccio con particolare severità. In fondo, però, proprio questo è il trionfo di una delle principali tesi del falsificazionismo e cioè che più una teoria appare confermata da un numero crescente di fatti senza smentite e quindi vera, più accanitamente bisogna dedicarsi a farla a pezzi per cercare di dimostrarla falsa. "

In fondo nulla cambia tutto è per sempre uguale, abbiamo analisti che preferiscono far finta di nulla e continuare a sognare e a far sognare sulla base di uno "status quo" perchè la storia delle crisi finanziarie ed economiche nulla insegna, "Business as Usual" è ormai mille indizi non fanno più una prova!

Qualcuno sussurrerà che ho dimenticato di menzionare la produzione che è salita dello zero virgola, che la fiducia dei costruttori è balzata agli onori della cronaca, che l’indice tal dei tali è salito, le meraviglie di Intel e JPMorgan ma per questo vi è tutto il mondo intero che vi aiuta a scorgere il migliore dei mondi possibili.

Prababilmente come diceva il nostro caro Einstein, nessuna quantità di esperimenti potrà dimostrare che ho ragione, anche se un unico esperimento potrà dimostrare l’incontrario, ma 

 di fronte a mille prove, la finanza difficilmente potrà tornare ad essere a servizio dell’economia, se perderà questa occasione per crescere per essere riformata e liberata dai parassiti che la infestano.

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La "filosofia" di  Icebergfinanza resta e resterà sempre gratuitamente a disposizione di tutti nella sua "forma artigianale", un momento di condivisione nella tempesta di questi tempi, lascio alla Vostra libertà, il compito di valutare se Icebergfinanza va sostenuto nella sua navigazione attraverso le onde di questo cambiamento epocale!   

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20 commenti Commenta
utente anonimo
Scritto il 16 Aprile 2010 at 07:57

Mi fan sorriderere coloro che parlano di ripresa…Io questa ripresa non le vedo proprio…A casa mia la situazione odierna si chiama : "Tirare a campare" . Quello a cui stiamo assistendo è un enorme Switch tra debito privato e debito statale…Quando nelle conferenze inconcludenti dei bambocci qualcuno si è svegliato ed ha capito che i debiti dei privati erano diventati insostenibili per le persone e che il sistema era al collasso hanno usato l'ultima soluzione rimasta possibile per RITARDARE l'inevitabile…Trasferire il debito dai privati agli stati facendo rifiatare un po' l'economia…Classica applicazione della legge di Lavoisier: " Nulla si crea , nulla si distrugge , tutto si trasforma ".Perchè bisogna essere proprio ingenui per pensare che il debito si stia riassorbendo…Anzi…Ora cresce in sordina inesorabilmente…finchè un Default tirerà l'altro…Da un certo punto di vista questa soluzione dei capoccia è meglio per i privati…Molti imprenditori riusciranno a campare per qualche annetto…mentre gli operai ahimè continueranno sulla strada dei licenziamenti…D'altro canto si apre lo scenario di lotta fra gli Stati…L'equilibrio geopolitico non è mai stato cosi' a rischio come al giorno d'oggi…Basta vedere gli avvoltoi che sono appollaiati sopra la morente Grecia in attesa che esali il suo ultimo respiro…per iniziare il banchetto della sua carcassa…Pero' bisogna considerare che se l'esasperazione generale delle persone supererà una certa soglia si arriverà alla violenza.Anche se con tutte le droghe Mass mediatiche che ci propinano non dubito che ci saranno rimabambiti che diranno grazie quando perderanno casa lavoro e ricchezza perchè alla fine : sarà un passo necessario alla risoluzione della crisi ah ah ah…Per quanto riguarda certi analisti sarebbe meglio non citarli nemmeno…Dicono cio' che devono dire…L'obiettività non va mai d'accordo con il soldo…Fugnoli poi talmente erudito sul mercato che non s'è manco accordo che Abax era sull'orlo del fallimento…Come si fa a dar retta a certa gente?Bha ma tanto io non capisco la gente…Chi perde la ricchezza perde molto ,chi perde un amico ancor di piu' , ma chi perde il proprio spirito perde tutto…Ain

utente anonimo
Scritto il 16 Aprile 2010 at 08:58

Nel 2002 gli scandali dei bilanci falsi (Enron) precipitarono le borse, che si stavano riprendendo, ben oltre i minimi dell' 11 settembre.Potrebbe succedere nuovamente con le banche stavolta, proprio mentre la ripresa dei consumi è dovuta al calo del tasso di risparmio degli americani dal 6% al 3% contro il 10% atteso.Di fronte a stimoli fiscali, offerte speciali e sconti l'americano, tendenzialmente ottimista, non sa resistere.PEG

utente anonimo
Scritto il 16 Aprile 2010 at 09:54

E che dire del PIL Cinese? Una vera puntura d'ottimismo per tutti i popoli della terra…. Ma se un dato così viene raggiunto utilizzando l'uomo come umile attrezzo (come se fosse un martello o un cacciavite senza valore) e non come soggetto che ha diritto di partecipare al benessere non penso andremo molto lontano.Uno spunto anche per Andrea a darci qualche sua considerazione in proposito. Grazie per il lavoro che svolgi.Mauro

utente anonimo
Scritto il 16 Aprile 2010 at 11:15

RISCHIO DEFAULT SOLAMENTE RINVIATOBruxelles, 16 apr. – (Adnkronos) – "Tre anni per salvare l'euro". E' il titolo del nuovo editoriale che l'Economist in edicola oggi dedica alla crisi greca ed al rischio di contagio ad altri Paesi dell'eurozona, a cominciare da Spagna, Portogallo e Italia, esortati a fare le riforme strutturali necessarie, nella convinzione che per loro non potrebbe esserci la rete di salvataggio che e' stata stesa per la Grecia. Nel sottolineare come il prestito deciso domenica scorsa dall'eurozona in coordinamento con l'Fmi "non abbia eliminato il rischio di default" della Grecia, il settimanale britannico osserva che il pacchetto di salvataggio "fara' prendere tempo, tre anni, per contenere le conseguenze negative di una possibile bancarotta greca".

Scritto il 16 Aprile 2010 at 12:20

Affonda l’ economia reale…..General Electric volano i predoni finanziari….Bank of America. Andrea

Scritto il 16 Aprile 2010 at 12:23

Grande Ain su tutta la linea….a proposito di Fugnoli avrà pensato che Abaxbank nella peggiore delle ipotesi l’ avrebbero nazionalizzata Andrea

Scritto il 16 Aprile 2010 at 13:05

Ero in GE negli anni in cui i business industriali venivano trascurati in favore delle attività finanziarie ad alto ROE, tolti i manager che, in aziende come la GE, devono essere tutti ben allineati altrimenti sono pregati di cercare di "proseguire la loro carriera altrove" la percezione che fosse una strategia folle era diffusa anche nell'azienda.Anche le azioni GE ne soffrivano (già allora) perchè l'azionista USA che ha sempre tenuto le azioni GE da cassettista, anche grazie ai generosi dividendi, ha cominciato a percepire la GE, che in USA è un vero plinto del sistema, come qualcosa di diverso e meno solido di un tempo.

utente anonimo
Scritto il 16 Aprile 2010 at 13:47

per avere dei bilanci carini è uscita dai media, cnbc…o sbaglio?Ge non sarà più quella di un tempo, -quanto pesa Ge Capital? – a meno che non debba costruire bombe da sganciare in Iran prima e durante una 3 Guerra Mondiale dopo.Allora si che ritorna ad essere la prima Corporation del Mondo, dovendo ricostruire tutto, centrali elettriche e fabbriche, e ospedali.io aspetto il crollo di borsa per acquistare azioni GE.Giobbe

Scritto il 16 Aprile 2010 at 16:14

Ouch….touch su Goldman….solita tempesta in un bicchier d’acqua ?

Scritto il 16 Aprile 2010 at 16:24

Trattenete il fiato http://www.marketwatch.com/story/goldman-charged-with-fraud-over-paulson-cdo-trade-2010-04-16. ….. E non dimenticate quando scrissi che addirittura una squadra di avvocati fu sguinzagliata per acellerare i pignoramenti

utente anonimo
Scritto il 16 Aprile 2010 at 16:42

Come detto sopra, potrebbe esserci una Goldman-ite simile alla Enron-ite del 2002.PEG

utente anonimo
Scritto il 16 Aprile 2010 at 16:56

Beh, se questa di Goldmano si rivelasse una cosa seria, avremmo un bel sassolone per far partire l'effetto valanga.SalutiPhitio

Scritto il 16 Aprile 2010 at 17:08

WALL STREET SOTTO SHOCK PER ACCUSE A GOLDMAN
di WSI
La Sec ha accusato la banca di aver ingannato i clienti offrendo investimenti in mutui subprime disegnati per fallire. Il mercato teme sia solo l’inizio di una lunga serie. Indice della volatilita’ alle stelle. Dow cede oltre 100 punti.

finalmente…..

Scritto il 16 Aprile 2010 at 17:10

SELL-OFF GOLDMAN : ACCUSE DI FRODE DALLA SEC
di WSI
Il titolo perde il 15%. Secondo l’autorita’ di controllo della borsa Usa, la banca avrebbe venduto prodotti collegati ai mutui subprime. Omessi dettagli chiave e rilasciate informazioni inesatte. Tonfo dei finanziari.

utente anonimo
Scritto il 16 Aprile 2010 at 17:21

Comunque, come mai sempre di venerdi?Mah

utente anonimo
Scritto il 16 Aprile 2010 at 17:22

18:18cvd: S&P500 1189 E' come in piscina: tocchi sponda e ti giri…

utente anonimo
Scritto il 16 Aprile 2010 at 17:38

LOTTE INTESTINEL'americano medio ha l'ossessione per il "grande complotto".Pensa sempre che in un luogo sconosciuto e oscuro, un gruppetto di persone, componenti influenti dell'industria, della finanza e della politica si mettano d'accordo per farla in barba alla costituzione e ai diritti del Popolo Americano.Ovviamente non c'è un complotto come lo pensano gli americani, dato che la gente che conta si riunisce alla luce del giorno per spartirsi potere e affari, quello che gli americani non mettono a fuoco che esiste non uno, ma più gruppi di potere.Ora Goldman finisce nell'occhio del ciclone della SEC (questa è tutta da ridere)  per cose sapute e risapute che tutte le banche facevano e di cui erano tutti al corrente!Ora con un totale di 7 milioni di case che potrebbero finire all'asta, sarà un gioco da ragazzi sparare addosso alla Goldman.Sia Goldman che Lehman in realtà sono le vittime illustri di una lotta di potere tutta interna al sistema Bancario americano, che vede contrapposti due fazioni  in feroce lotta fra di loro.Il convitato di pietra di questa crisi si chiama JP Morgan, quando sentirò che anche questa banca è stata chiamata a rispondere delle proprie azioni, allora sarò sicuro che realmente le cose stanno cambiando.Goldman è un pesce grosso del sistema, ma nelle acque della finanza americana ci sono anche altri squali ben più importanti, fermo restando che la stessa Goldman è di sicuro finita all'amo, ma deve essere ancora tirata fuori dall'acqua.-IL Compasso-PS"Il diavolo sta nei dettagli"

Scritto il 16 Aprile 2010 at 18:02

Ehh| Si "si sale con le scale e si scende proprio con l'ascensore"!!"ma, l'ascensore li avrà gli "amortizzatori"!!!???

Scritto il 16 Aprile 2010 at 18:16

Compasso ….JPMorgan e la Fed sono una cosa unica ma se Goldman e’ veramente all ‘amo e questa volta e’ la SEC la guerra e ‘ iniziata e non ci saranno prigionieri

Scritto il 16 Aprile 2010 at 19:30

The paranoia is in bloom, the PRThe transmissions will resumeThey'll try to push drugsKeep us all dumbed down and hope thatWe will never see the truth around(So come on!)Another promise, another scene, anotherA package not to keep us trapped in greedWith all the green belts wrapped around our mindsAnd endless red tape to keep the truth confined(So come on!)ChorusThey will not force usThey will stop degrading usThey will not control usWe will be victoriousInterchanging mind controlCome let the revolution take its toll if you couldFlick the switch and open your third eye, you'd see thatWe should never be afraid to die(So come on!)Rise up and take the power back, it's time thatThe fat cats had a heart attack, you know thatTheir time is coming to an endWe have to unify and watch our flag ascendChorusThey will not force usThey will stop degrading usThey will not control usWe will be victoriousHey .. hey … hey .. hey!(repeat)ChorusThey will not force usThey will stop degrading usThey will not control usWe will be victoriousHey .. hey … hey .. hey!(repeat)(Uprising, Muse)La paranoia è in fiore, il PRle trasmissioni riprenderannocercheranno di spingere avanti le droghemantenendoci tutti ad un livello più bassoe sperano che noi non vedremo mai la verità(quindi, forza!)un’altra promessa, un altro scenario, un altroun sistema fatto per non farci tenereintrappolati con aviditàcon tutte quelle cinture verdistrette attorno alle nostre mentie un infinito nastro rosso chetenga la verità confinata(quindi, forza!)non ci costringerannofiniranno di degradarcinon avranno più controllo su di noine usciremo vittoriosiscambiando il controllo delle mentilascia che la rivoluzione mietale sue vittime, se puoiaccendi l’interruttoreed apri il tuo terzo occhio, vedrai chenon dovremmo mai avere paura di morire(quindi, forza!)alzati e riprenditi il potere,è il momento che il gatto grassoabbia un infarto, tu sai chela loro ora sta arrivandodobbiamo unirci e guarderemola nostra bandiera alzarsinon ci costringerannofiniranno di degradarcinon avranno più controllo su di noine usciremo vittoriosialzati e riprenditi il potere,è il momento…non ci costringerannofiniranno di degradarcinon avranno più controllo su di noine usciremo vittoriosinon ci costringerannofiniranno di degradarcinon avranno più controllo su di noine usciremo vittoriosihttp://www.youtube.com/watch?v=w8KQmps-Sogp.s grazie alla collaborazione di A.B.

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