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UPTICK RULE….ARCOBALENI NELLA NEBBIA!

Scritto il alle 09:02 da icebergfinanza

 

Da tempo sottolineo la fragilità del sistema di rilevazione dell’occupazione in America, un sistema che più volte abbiamo esplorato in profondità.

Molti di Voi ricorderanno come oltre agli ormai consueti rilevatori ufficiali come la ADP privata e il BLS statale esistano anche altri sistemi di rilevazione che si basano sul numero di annunci di ricerca lavoro che appaiono sui maggiori quotidiani americani e sull’autostrada informatica.

Una di queste è l’ HELPWANTED del Conference Board del quale qui sotto potete osservare la dinamica non aggiornata in quanto la rilevazione è stata sospesa e successivamente modificata nella formula.

occupazionale Thanks to Kermitrose

Come non ricordare inoltre il MONSTER_EMPLOYMENT_INDEX relativo agli annunci nel mondo del web che nel mese di febbraio fa intravvedere una tenue ripresa ma che la realtà sussurra che una rondine non fa primavera.

La Challenger, Gray & Christmas inoltre ci dice che …

March 4 (Bloomberg) — Job cuts announced by U.S. employers in February more than doubled from a year earlier as companies stepped up cost-cutting, a survey by a placement firm showed. Firing announcements increased by 158 percent to 186,350, compared with 72,091 in February 2008, Chicago-based Challenger, Gray & Christmas Inc. said today.

 

Thanks to Kermitrose

Abbiamo visto ieri che per quanto riguarda i sussidi di disoccupazione, l’orizzonte resta avvolto dalla nebbia, workforcesecurity , le revisioni successive sono sempre al rialzo e anche questa settimana sono salite di 9.000 unità. La tendenza è evidenziata dalla media a quatto settimane che non accenna a diminuire con un aumento di 6750 unità, il più alto livello dagli anni ’80. Ormai abbiamo superato abbondantemente e stabilmente i 5.000.000 nella media a quattro settimane raggiungendo la cifra di 5.139.750 sussidi permanenti.

Martedi inoltre Bloomberg ha pubblicato un articolo nel quale Manpower il secondo più grande istituto di fornitura di lavoro temporaneo annuncia che per la prima volta il suo indice è negativo, le prospettive da aprile a giugno sono di un’occupazione sostanzialmente nulla, ovvero quasi nessuna azienda ha intenzione di assumere.

March 10 (Bloomberg) — Hiring plans by U.S. employers for the second quarter dropped to a record low, indicating the labor market will remain weak through the first half of the year, according to a private survey. bloomberg

E’ come cercare di rendere l’immagine di una vetrata senza alcuna luce dietro, è difficile per i datori di lavoro anticipare la presenza di una qualsiasi luce. Il 67 % ha dichiarato che non anticiperanno alcun cambiamento nel secondo trimestre dell’anno.

L’azienda in questione ha intervistato un campione di 31.800 datori di lavoro.

Per una più ampia panoramica sull’orizzonte della disoccupazione vi invito a visitare questo POST di Mike Shedlock che riporta una nuova prospettiva in relazione all’ondata di possibili nuove assunzioni governative  (un milione e quattrocentomila assunzioni ) per il censimento americano, ma come sottolinea Mike si tratta di lavori a tempo determinato che non potranno aiutare le statistiche prima del 2010 e che comunque in qualche maniera dovranno essere onorati.

Ora fa tenerezza constatare che General Motors all’improvviso ritrova la liquidità perduta, ascoltare Bank of America e Citigroup che non hanno più bisogno di alcun aiuto, ricordano tanto nella fattispecie il decennio perduto nipponico, dove anno dopo anno si continuava a nascondere la triste realtà.

Lewis stressed that he thinks Bank of America won’t need more public support. "I’m confident we’ll pass the stress test," he said

Bene, le banche non hanno più bisogno di aiuti e liquidità, quindi dirottiamo tutto finalmente sull’economia reale, li si che ce ne veramente bisogno, finalmente  finirà prima o poi anche la favola dello STRESS TEST un sistema come un’altro per definire il presente ma non il futuro vista la dose di ottimismo che circola nell’amministrazione americana. Dopo aver socializzato tutte le perdite possibili, mi auguro che Citigroup stia realmente risalendo la china della ripresa al netto di tutte le perdite e le svalutazioni possibili, perchè diversamente la rabbia del mercato potrebbe spazzarla via definitivamente e per sempre.

Ora l’unico vero pericolo è che le prossime trimestrali delle banche siano talmente truccate da evidenziare, lo spettro del decennio perduto giapponese, ma se cosi non fosse qualcuno mi dovrebbe spiegare per quale motivo in questa crisi la comunicazione dei dati contabili è il massimo esempio di una mancanza di trasparenza endemica del sistema mai perseguita in alcuna maniera, un mondo virtuale di frottole e trottole che continua a girare su se stesso.

Floyd Norris con una pennellata sul New York Times dipinge la situazione…

If mark-to-market accounting is to blame for the current financial crisis, then the National Weather Service is to blame for Hurricane Katrina; if it hadn’t told us the hurricane hit New Orleans, the city would never have flooded….

…..se il mark to market modello contabile attuale è il colpevole dell’attuale crisi finanziaria, allora il servizio meteorologico nazionale è il principale responsabile dell’uragano Katrina, se non avessero mai detto che New Orleans sarebbe stata colpita, la città non sarebbe mai stata innondata ……

Sadly, a victory for the bankers would not help them much. Even if it were true that banks would be held in higher regard now if they had not been forced to write down the value of their bad assets — and that is, at best, debatable — changing the rules now would be counterproductive. Would you trust banks more?  Would other banks be more inclined to trust banks?…

Forse che con questo trucchetto oggi tu hai più fiducia nelle banche, forse che altre banche sono più inclini a fidarsi delle banche stesse…….

Un consiglio, non perdetevi questo POST

Se qualcuno si illude poi che la regoletta dell ‘ UPTICK sulle vendite allo scoperto serva qualcosa ebbene dia un’occhiata qui…..

So when the financial media or traders appear to talk about how the uptick rule will halt abusive short selling, they really don’t understand the market or the major players.  But the uptick rule will impede day traders and fantasy stock traders.

…..questo è un invito a nozze per gli hedge fund e la loro fantasia, la loro scaltrezza.

Anche il tasso di insolvenza sui mutui primari e sui jumbo mortgage, mutui di una certa consistenza aumentano…..

Standard & Poor’s said delinquencies of home-related loans climbed in January, with the rate surging in particular from December for home-equity lines of credit and prime-rated jumbo mortgages. The agency released that month’s results for residential mortgage-backed securities created in 2005 through 2007 from the home-equity lines and jumbo mortgages as well as closed-end second liens, Alt-A and subprime loans. WSJ

Poi all’improvviso dopo un collasso delle esportazioni la Cina da un colpo "virtuale" alle fondamenta del sistema americano attraverso le parole del suo premier

China, the US government’s largest creditor, is “worried” about its holdings of Treasuries and wants assurances that the investment is safe, Premier Wen Jiabao said. ( Bloomberg )

Preoccupazione e richiesta di garanzia da parte della Cina sui suoi investimenti in America….

Abbiamo prestato una grande somma di denaro agli Stati Uniti, naturalmente siamo preoccupati per la sicurezza delle nostre attività, ad essere onesti solo un pò preoccupati……chiediamo agli Stati Uniti di mantenere una buona reputazione, per onorare le sue promesse e garantire la sicurezza degli investimenti cinesi….

China should seek to “fend off risks” as it diversifies its $1.95 trillion in foreign-exchange reserves and will safeguard its own interests, Wen said…

…..si il bisogno di diversificare, quante volte è stato ribadito, ma ora è il momento oppure solo un avvertimento…….

Godiamoci questo arcobaleno, un arcobaleno che spunta nella nebbia perenne di questa crisi, ideologie e mancanza di trasparenza, interessi corporativi e privati aiuteranno la nebbia a consolidarsi sempre più sulla nostra esistenza.

Icebergfinanza come un cantastorie che si  esibisce nelle strade e nelle piazze delle città!

 

Non solo e sempre economia e finanza, ma anche alternative reali da scoprire e ricercare insieme cliccando qui sotto in ……….

  

La "filosofia" di  Icebergfinanza resta e resterà sempre gratuitamente a disposizione di tutti nella sua "forma artigianale", un momento di condivisione nella tempesta di questi tempi, lascio alla Vostra libertà, il compito di valutare se Icebergfinanza va sostenuto nella sua navigazione attraverso le onde di questo cambiamento epocale!

Per sostenere ICEBERGFINANZA clicca qui sotto

20 commenti Commenta
utente anonimo
Scritto il 13 Marzo 2009 at 09:39

posso sapere quale libro è in procinto di pubblicare e con chi ?
grazie.

utente anonimo
Scritto il 13 Marzo 2009 at 10:32

da
http://www.movisol.org/

Claudio Giudici a Radio Studio 54 sulla crisi economica

10 marzo 2009 (MoviSol) – Pubblichiamo la ricostruzione dell’intervista avvenuta il 4 marzo 2009 sulle frequenze dell’emittente toscana Radio Studio 54.

——————————————————————————–

Presentatore: Oggi abbiamo qui con noi un amico, Claudio Giudici, rappresentante del Movimento Solidarietà, che ci parlerà della crisi finanziaria. Senti Claudio, per cominciare io volevo sapere che ruolo sta rivestendo il PD in questa crisi?

Giudici: Buongiorno e grazie per l’ospitalità. Intanto Guido permettimi di presentare il Movimento Solidarietà, il cui nome completo è Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà che è l’associazione che in Italia rappresenta il pensiero dell’economista e politico americano Lyndon LaRouche. LaRouche sviluppò la sua leadership politica in India durante la seconda guerra mondiale e fondò un vero e proprio movimento politico a fine anni ’60. Nel tempo, molti attivisti del movimento che fu di Martin Luther King, sono rifluiti nel movimento di LaRouche. Tutta la storia del movimento è caratterizzata dalle numerose previsioni economiche fatte da LaRouche. Oggi LaRouche è riconosciuto come l’unico economista a livello mondiale ad avere previsto la crisi del sistema finanziario ed economico con grande anticipo. Grande estimatore ed attento ascoltatore di LaRouche è il ministro Giulio Tremonti, il quale riconosce di aver ripreso la sua proposta di Nuova Bretton Woods, cioè di riforma del sistema monetario e finanziario, da LaRouche.

Nel febbraio del 1997 LaRouche pose all’attenzione di Bill Clinton il suo progetto di Nuova Bretton Woods per rifondare un sistema monetario e finanziario a cambi fissi, che cioè impedisca all’origine i fenomeni speculativi che oggi dominano l’economia mondiale. Quando nel luglio ’97 la finanza mondiale fu investita dalla crisi del sud-est asiatico, Clinton prese in esame il lavoro di LaRouche. Il tutto fu bloccato con perfetto tempismo, dallo scoppio del caso Lewinsky. Così il solito scandaletto sessuale ha regalato altri 11 anni di speculazione alla finanza mondiale! Spetterà all’Italia nei prossimi mesi la presidenza del G8. L’Italia grazie in particolare a Tremonti, riveste un ruolo molto importante nell’attuale fase di crisi, per cui anche la portavoce della Camera dei rappresentanti Usa, la democratica Nancy Pelosi, si è dichiarata molto fiduciosa circa il contributo che l’Italia potrà apportare alla riforma del sistema finanziario globale.

E qui vengo al ruolo del Partito democratico. Come movimento siamo recentemente intervenuti in merito al grande caos che si sta verificando all’interno del Partito democratico italiano. Il PD nasce infatti con una sorta di peccato originale – che denunciammo fin dall’origine – , ossia l’influenza che su di esso sta esercitando il suo principale sponsor finanziario, De Benedetti. De Benedetti ha una visione di ciò che deve essere il nostro sistema repubblicano, non confacente alla Costituzione italiana. Noi riteniamo che intorno al PD sia stato operato un vero e proprio tentativo di destabilizzazione, proveniente dall’interno. Ricorderei che Domenici [il sindaco di Firenze, ndr] si è incatenato ai cancelli di Repubblica e non del Giornale. Le recenti inchieste scoppiate intorno ad esponenti fiorentini, napoletani, abruzzesi, nel nord, del PD, in realtà vanno a colpire una precisa ala del PD (quella dalemiana ed ex-morotea) e non tutto il PD. La cosa è stata denunciata pure da Licio Gelli quando ha parlato di una potente massoneria dietro l’inchiesta scoppiata a Firenze. Questa massoneria in realtà va inquadrata come oligarchia finanziaria.

L’inchiesta molto forzata di Castello finiva con l’assolvere un’unica funzione: eliminare Graziano Cioni dalla corsa a Palazzo Vecchio e spianare la strada a Pistelli. Nei confronti di Pistelli si è avuto una sorta di “mobbing al contrario”, dove molti degli attori in causa, lui compreso, non è dato sapere se fossero consapevoli della cosa, ma che, in ogni caso, per l’eco indotto alla fonte, da un preciso atto cospiratorio, erano utili alla realizzazione del disegno. In tutto ciò ha svolto un preciso ruolo Repubblica (e dunque ritorniamo a De Benedetti). A livello locale, lo scopo che questi ambienti si prefiggono è quello di attuare l’ultima fase del processo liberista avviato nel 1992: la liberalizzazioni dei servizi locali. Liberalizzare serve per privatizzare in poche mani. Privatizzare serve a finanziarizzare e dunque portare nuova linfa alla bolla speculativa globale. Siamo dunque di fronte a dei tentativi degli ambienti finanziari di indebolire il ruolo dell’Italia all’interno del processo di riforma del sistema finanziario globale. Con lo scoppio della crisi, gli interessi finanziari hanno il grosso timore che all’attuale situazione di far west, di lacune normative, di assoluta libertà del mercato dei capitali, possa sostituirsi un più restrittivo sistema di regole che violi l’arbitrio che a quegli interessi è concesso, e sia invece a tutela del bene delle popolazioni. In Italia, si stava avviando un proficuo dialogo tra D’Alema, firmatario, insieme ad altri leader socialdemocratici europei, di una lettera scritta a Barroso per la riforma del sistema finanziario globale. In pratica un qualcosa di molto convergente con la Nuova Bretton Woods di LaRouche di cui parla Tremonti. L’Italia sta avendo, grazie a Tremonti, un ruolo centrale in ciò, ed un buon modo per indebolire la sua posizione è creare un dissenso interno. Ecco perché è importante per gli ambienti finanziari che il PD non converga con Tremonti intorno alla cruciale della riforma del sistema finanziario secondo il disegno di LaRouche.

Noi per esempio abbiamo contribuito alle mozioni approvate la scorsa settimana al Senato a rafforzare il ruolo che l’Italia avrà in questo processo.

Presentatore: E per quanto riguarda i Tremonti Bond?

Giudici: L’obiettivo principale di Tremonti è quello di impedire di dare i soldi alle banche e poi vederle fare delle pure operazioni speculative. Ha spiegato che la difficoltà per cui finora non si era operato su questo fronte, proveniva dall’Europa. Tremonti infatti ha vincolato queste concessioni di prestito al controllo delle autorità, di modo da essere sicuri che quel denaro finirà nell’economia reale.

Si tenga presente che anche dopo lo scoppio della crisi nel luglio 2007, le banche hanno utilizzato la liquidità che le autorità finanziarie immettevano nel sistema, per speculare invece che per finanziare l’economia reale. Un’indagine del Congresso Usa, ha rivelato per esempio che circa l’80% del rialzo del petrolio nei mesi scorsi fosse frutto di operazioni speculative invece che di normali dinamiche di mercato. Il problema della speculazione è stato denunciato pure da Benedetto XVI e LaRouche lo denuncia dagli anni ’70.

I Tremonti Bond finiranno nel conto capitale delle banche di modo da potersi avere un effetto leva che di fatto renderà più consistente l’importo finale del prestito, e che d’altra parte consentirà di abbassare il tasso nominale del 7/8%.

Presentatore: Come vedi la situazione che ci aspetta? Cosa devono aspettarsi i cittadini?

Giudici: Finora non è stato fatto niente di determinante per uscire dalla crisi. Il sistema è morto e non è recuperabile secondo LaRouche. Anzi il sistema era già morto nel ’94. Quello che dobbiamo fare lo sappiamo cos’è, poiché lo fece Franklin Roosevelt durante gli anni ’30 e ’40 negli Stati Uniti ed a lui si ispirarono tutte le economie nel dopo guerra. LaRouche propone quattro passi per risolvere l’attuale crisi:

La riorganizzazione fallimentare del sistema finanziario globale
Un nuovo sistema monetario e finanziario
Il lancio di progetti infrastrutturali a livello globale
La costituzione di commissioni d’inchiesta a livello nazionale per far emergere le vere responsabilità del crollo in corso.
Il tutto dovrà essere gestito in particolare dalle 4 potenze dotate di sovranità reale: Stati Uniti, Cina, Russia, ed India.

Il primo punto, quello della riorganizzazione fallimentare consiste nell’attuazione di una vera e propria procedura fallimentare. Un qualcosa che in Italia conosciamo bene se pensiamo al caso Parmalat. A proposito di questo caso ci tengo a precisare che circa 6 anni fa scrissi personalmente a Lapo Pistelli, invitandolo ad attivarsi affinché il rischio di crack globale fosse evitato, poiché in realtà Parmalat non era la pecora nera di un sistema sano, ma rappresentava come funziona il sistema. Oggi, il fatto che le principale banche ed aziende del mondo stiano vedendo crollare il proprio valore di borsa ci dice che quello che sostenevamo era vero. Si pensi a Citygroup che da 50 dollari oggi vale circa 1,2 dollari.

Ciò di cui abbiamo bisogno affinché i redditi reali delle persone possano ricominciare a crescere, è eliminare tutti i titoli tossici che rappresentano la cinghia di forza della speculazione sull’economia reale, e cestinarli. I titoli invece rappresentativi dell’economia reale, quelli dovrebbero essere utilizzati per rifondare il sistema.

Il secondo passo consisterebbe nel ricreare un nuovo sistema monetario a cambi fissi invece che fluttuanti (com’è dall’agosto del ’71) di modo da rendere difficili fin dall’origine le speculazioni. Questi cambi andrebbero ancorati ad un paniere delle principali monete che rappresenterebbero la base reale per il rilancio dell’economia reale. E’ questa la proposta di Nuova Bretton Woods di cui parlò ripetutamente il ministro…

utente anonimo
Scritto il 13 Marzo 2009 at 10:32

da
http://www.movisol.org/

Claudio Giudici a Radio Studio 54 sulla crisi economica

10 marzo 2009 (MoviSol) – Pubblichiamo la ricostruzione dell’intervista avvenuta il 4 marzo 2009 sulle frequenze dell’emittente toscana Radio Studio 54.

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Presentatore: Oggi abbiamo qui con noi un amico, Claudio Giudici, rappresentante del Movimento Solidarietà, che ci parlerà della crisi finanziaria. Senti Claudio, per cominciare io volevo sapere che ruolo sta rivestendo il PD in questa crisi?

Giudici: Buongiorno e grazie per l’ospitalità. Intanto Guido permettimi di presentare il Movimento Solidarietà, il cui nome completo è Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà che è l’associazione che in Italia rappresenta il pensiero dell’economista e politico americano Lyndon LaRouche. LaRouche sviluppò la sua leadership politica in India durante la seconda guerra mondiale e fondò un vero e proprio movimento politico a fine anni ’60. Nel tempo, molti attivisti del movimento che fu di Martin Luther King, sono rifluiti nel movimento di LaRouche. Tutta la storia del movimento è caratterizzata dalle numerose previsioni economiche fatte da LaRouche. Oggi LaRouche è riconosciuto come l’unico economista a livello mondiale ad avere previsto la crisi del sistema finanziario ed economico con grande anticipo. Grande estimatore ed attento ascoltatore di LaRouche è il ministro Giulio Tremonti, il quale riconosce di aver ripreso la sua proposta di Nuova Bretton Woods, cioè di riforma del sistema monetario e finanziario, da LaRouche.

Nel febbraio del 1997 LaRouche pose all’attenzione di Bill Clinton il suo progetto di Nuova Bretton Woods per rifondare un sistema monetario e finanziario a cambi fissi, che cioè impedisca all’origine i fenomeni speculativi che oggi dominano l’economia mondiale. Quando nel luglio ’97 la finanza mondiale fu investita dalla crisi del sud-est asiatico, Clinton prese in esame il lavoro di LaRouche. Il tutto fu bloccato con perfetto tempismo, dallo scoppio del caso Lewinsky. Così il solito scandaletto sessuale ha regalato altri 11 anni di speculazione alla finanza mondiale! Spetterà all’Italia nei prossimi mesi la presidenza del G8. L’Italia grazie in particolare a Tremonti, riveste un ruolo molto importante nell’attuale fase di crisi, per cui anche la portavoce della Camera dei rappresentanti Usa, la democratica Nancy Pelosi, si è dichiarata molto fiduciosa circa il contributo che l’Italia potrà apportare alla riforma del sistema finanziario globale.

E qui vengo al ruolo del Partito democratico. Come movimento siamo recentemente intervenuti in merito al grande caos che si sta verificando all’interno del Partito democratico italiano. Il PD nasce infatti con una sorta di peccato originale – che denunciammo fin dall’origine – , ossia l’influenza che su di esso sta esercitando il suo principale sponsor finanziario, De Benedetti. De Benedetti ha una visione di ciò che deve essere il nostro sistema repubblicano, non confacente alla Costituzione italiana. Noi riteniamo che intorno al PD sia stato operato un vero e proprio tentativo di destabilizzazione, proveniente dall’interno. Ricorderei che Domenici [il sindaco di Firenze, ndr] si è incatenato ai cancelli di Repubblica e non del Giornale. Le recenti inchieste scoppiate intorno ad esponenti fiorentini, napoletani, abruzzesi, nel nord, del PD, in realtà vanno a colpire una precisa ala del PD (quella dalemiana ed ex-morotea) e non tutto il PD. La cosa è stata denunciata pure da Licio Gelli quando ha parlato di una potente massoneria dietro l’inchiesta scoppiata a Firenze. Questa massoneria in realtà va inquadrata come oligarchia finanziaria.

L’inchiesta molto forzata di Castello finiva con l’assolvere un’unica funzione: eliminare Graziano Cioni dalla corsa a Palazzo Vecchio e spianare la strada a Pistelli. Nei confronti di Pistelli si è avuto una sorta di “mobbing al contrario”, dove molti degli attori in causa, lui compreso, non è dato sapere se fossero consapevoli della cosa, ma che, in ogni caso, per l’eco indotto alla fonte, da un preciso atto cospiratorio, erano utili alla realizzazione del disegno. In tutto ciò ha svolto un preciso ruolo Repubblica (e dunque ritorniamo a De Benedetti). A livello locale, lo scopo che questi ambienti si prefiggono è quello di attuare l’ultima fase del processo liberista avviato nel 1992: la liberalizzazioni dei servizi locali. Liberalizzare serve per privatizzare in poche mani. Privatizzare serve a finanziarizzare e dunque portare nuova linfa alla bolla speculativa globale. Siamo dunque di fronte a dei tentativi degli ambienti finanziari di indebolire il ruolo dell’Italia all’interno del processo di riforma del sistema finanziario globale. Con lo scoppio della crisi, gli interessi finanziari hanno il grosso timore che all’attuale situazione di far west, di lacune normative, di assoluta libertà del mercato dei capitali, possa sostituirsi un più restrittivo sistema di regole che violi l’arbitrio che a quegli interessi è concesso, e sia invece a tutela del bene delle popolazioni. In Italia, si stava avviando un proficuo dialogo tra D’Alema, firmatario, insieme ad altri leader socialdemocratici europei, di una lettera scritta a Barroso per la riforma del sistema finanziario globale. In pratica un qualcosa di molto convergente con la Nuova Bretton Woods di LaRouche di cui parla Tremonti. L’Italia sta avendo, grazie a Tremonti, un ruolo centrale in ciò, ed un buon modo per indebolire la sua posizione è creare un dissenso interno. Ecco perché è importante per gli ambienti finanziari che il PD non converga con Tremonti intorno alla cruciale della riforma del sistema finanziario secondo il disegno di LaRouche.

Noi per esempio abbiamo contribuito alle mozioni approvate la scorsa settimana al Senato a rafforzare il ruolo che l’Italia avrà in questo processo.

Presentatore: E per quanto riguarda i Tremonti Bond?

Giudici: L’obiettivo principale di Tremonti è quello di impedire di dare i soldi alle banche e poi vederle fare delle pure operazioni speculative. Ha spiegato che la difficoltà per cui finora non si era operato su questo fronte, proveniva dall’Europa. Tremonti infatti ha vincolato queste concessioni di prestito al controllo delle autorità, di modo da essere sicuri che quel denaro finirà nell’economia reale.

Si tenga presente che anche dopo lo scoppio della crisi nel luglio 2007, le banche hanno utilizzato la liquidità che le autorità finanziarie immettevano nel sistema, per speculare invece che per finanziare l’economia reale. Un’indagine del Congresso Usa, ha rivelato per esempio che circa l’80% del rialzo del petrolio nei mesi scorsi fosse frutto di operazioni speculative invece che di normali dinamiche di mercato. Il problema della speculazione è stato denunciato pure da Benedetto XVI e LaRouche lo denuncia dagli anni ’70.

I Tremonti Bond finiranno nel conto capitale delle banche di modo da potersi avere un effetto leva che di fatto renderà più consistente l’importo finale del prestito, e che d’altra parte consentirà di abbassare il tasso nominale del 7/8%.

Presentatore: Come vedi la situazione che ci aspetta? Cosa devono aspettarsi i cittadini?

Giudici: Finora non è stato fatto niente di determinante per uscire dalla crisi. Il sistema è morto e non è recuperabile secondo LaRouche. Anzi il sistema era già morto nel ’94. Quello che dobbiamo fare lo sappiamo cos’è, poiché lo fece Franklin Roosevelt durante gli anni ’30 e ’40 negli Stati Uniti ed a lui si ispirarono tutte le economie nel dopo guerra. LaRouche propone quattro passi per risolvere l’attuale crisi:

La riorganizzazione fallimentare del sistema finanziario globale
Un nuovo sistema monetario e finanziario
Il lancio di progetti infrastrutturali a livello globale
La costituzione di commissioni d’inchiesta a livello nazionale per far emergere le vere responsabilità del crollo in corso.
Il tutto dovrà essere gestito in particolare dalle 4 potenze dotate di sovranità reale: Stati Uniti, Cina, Russia, ed India.

Il primo punto, quello della riorganizzazione fallimentare consiste nell’attuazione di una vera e propria procedura fallimentare. Un qualcosa che in Italia conosciamo bene se pensiamo al caso Parmalat. A proposito di questo caso ci tengo a precisare che circa 6 anni fa scrissi personalmente a Lapo Pistelli, invitandolo ad attivarsi affinché il rischio di crack globale fosse evitato, poiché in realtà Parmalat non era la pecora nera di un sistema sano, ma rappresentava come funziona il sistema. Oggi, il fatto che le principale banche ed aziende del mondo stiano vedendo crollare il proprio valore di borsa ci dice che quello che sostenevamo era vero. Si pensi a Citygroup che da 50 dollari oggi vale circa 1,2 dollari.

Ciò di cui abbiamo bisogno affinché i redditi reali delle persone possano ricominciare a crescere, è eliminare tutti i titoli tossici che rappresentano la cinghia di forza della speculazione sull’economia reale, e cestinarli. I titoli invece rappresentativi dell’economia reale, quelli dovrebbero essere utilizzati per rifondare il sistema.

Il secondo passo consisterebbe nel ricreare un nuovo sistema monetario a cambi fissi invece che fluttuanti (com’è dall’agosto del ’71) di modo da rendere difficili fin dall’origine le speculazioni. Questi cambi andrebbero ancorati ad un paniere delle principali monete che rappresenterebbero la base reale per il rilancio dell’economia reale. E’ questa la proposta di Nuova Bretton Woods di cui parlò ripetutamente il ministro…

utente anonimo
Scritto il 13 Marzo 2009 at 10:32

da
http://www.movisol.org/

Claudio Giudici a Radio Studio 54 sulla crisi economica

10 marzo 2009 (MoviSol) – Pubblichiamo la ricostruzione dell’intervista avvenuta il 4 marzo 2009 sulle frequenze dell’emittente toscana Radio Studio 54.

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Presentatore: Oggi abbiamo qui con noi un amico, Claudio Giudici, rappresentante del Movimento Solidarietà, che ci parlerà della crisi finanziaria. Senti Claudio, per cominciare io volevo sapere che ruolo sta rivestendo il PD in questa crisi?

Giudici: Buongiorno e grazie per l’ospitalità. Intanto Guido permettimi di presentare il Movimento Solidarietà, il cui nome completo è Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà che è l’associazione che in Italia rappresenta il pensiero dell’economista e politico americano Lyndon LaRouche. LaRouche sviluppò la sua leadership politica in India durante la seconda guerra mondiale e fondò un vero e proprio movimento politico a fine anni ’60. Nel tempo, molti attivisti del movimento che fu di Martin Luther King, sono rifluiti nel movimento di LaRouche. Tutta la storia del movimento è caratterizzata dalle numerose previsioni economiche fatte da LaRouche. Oggi LaRouche è riconosciuto come l’unico economista a livello mondiale ad avere previsto la crisi del sistema finanziario ed economico con grande anticipo. Grande estimatore ed attento ascoltatore di LaRouche è il ministro Giulio Tremonti, il quale riconosce di aver ripreso la sua proposta di Nuova Bretton Woods, cioè di riforma del sistema monetario e finanziario, da LaRouche.

Nel febbraio del 1997 LaRouche pose all’attenzione di Bill Clinton il suo progetto di Nuova Bretton Woods per rifondare un sistema monetario e finanziario a cambi fissi, che cioè impedisca all’origine i fenomeni speculativi che oggi dominano l’economia mondiale. Quando nel luglio ’97 la finanza mondiale fu investita dalla crisi del sud-est asiatico, Clinton prese in esame il lavoro di LaRouche. Il tutto fu bloccato con perfetto tempismo, dallo scoppio del caso Lewinsky. Così il solito scandaletto sessuale ha regalato altri 11 anni di speculazione alla finanza mondiale! Spetterà all’Italia nei prossimi mesi la presidenza del G8. L’Italia grazie in particolare a Tremonti, riveste un ruolo molto importante nell’attuale fase di crisi, per cui anche la portavoce della Camera dei rappresentanti Usa, la democratica Nancy Pelosi, si è dichiarata molto fiduciosa circa il contributo che l’Italia potrà apportare alla riforma del sistema finanziario globale.

E qui vengo al ruolo del Partito democratico. Come movimento siamo recentemente intervenuti in merito al grande caos che si sta verificando all’interno del Partito democratico italiano. Il PD nasce infatti con una sorta di peccato originale – che denunciammo fin dall’origine – , ossia l’influenza che su di esso sta esercitando il suo principale sponsor finanziario, De Benedetti. De Benedetti ha una visione di ciò che deve essere il nostro sistema repubblicano, non confacente alla Costituzione italiana. Noi riteniamo che intorno al PD sia stato operato un vero e proprio tentativo di destabilizzazione, proveniente dall’interno. Ricorderei che Domenici [il sindaco di Firenze, ndr] si è incatenato ai cancelli di Repubblica e non del Giornale. Le recenti inchieste scoppiate intorno ad esponenti fiorentini, napoletani, abruzzesi, nel nord, del PD, in realtà vanno a colpire una precisa ala del PD (quella dalemiana ed ex-morotea) e non tutto il PD. La cosa è stata denunciata pure da Licio Gelli quando ha parlato di una potente massoneria dietro l’inchiesta scoppiata a Firenze. Questa massoneria in realtà va inquadrata come oligarchia finanziaria.

L’inchiesta molto forzata di Castello finiva con l’assolvere un’unica funzione: eliminare Graziano Cioni dalla corsa a Palazzo Vecchio e spianare la strada a Pistelli. Nei confronti di Pistelli si è avuto una sorta di “mobbing al contrario”, dove molti degli attori in causa, lui compreso, non è dato sapere se fossero consapevoli della cosa, ma che, in ogni caso, per l’eco indotto alla fonte, da un preciso atto cospiratorio, erano utili alla realizzazione del disegno. In tutto ciò ha svolto un preciso ruolo Repubblica (e dunque ritorniamo a De Benedetti). A livello locale, lo scopo che questi ambienti si prefiggono è quello di attuare l’ultima fase del processo liberista avviato nel 1992: la liberalizzazioni dei servizi locali. Liberalizzare serve per privatizzare in poche mani. Privatizzare serve a finanziarizzare e dunque portare nuova linfa alla bolla speculativa globale. Siamo dunque di fronte a dei tentativi degli ambienti finanziari di indebolire il ruolo dell’Italia all’interno del processo di riforma del sistema finanziario globale. Con lo scoppio della crisi, gli interessi finanziari hanno il grosso timore che all’attuale situazione di far west, di lacune normative, di assoluta libertà del mercato dei capitali, possa sostituirsi un più restrittivo sistema di regole che violi l’arbitrio che a quegli interessi è concesso, e sia invece a tutela del bene delle popolazioni. In Italia, si stava avviando un proficuo dialogo tra D’Alema, firmatario, insieme ad altri leader socialdemocratici europei, di una lettera scritta a Barroso per la riforma del sistema finanziario globale. In pratica un qualcosa di molto convergente con la Nuova Bretton Woods di LaRouche di cui parla Tremonti. L’Italia sta avendo, grazie a Tremonti, un ruolo centrale in ciò, ed un buon modo per indebolire la sua posizione è creare un dissenso interno. Ecco perché è importante per gli ambienti finanziari che il PD non converga con Tremonti intorno alla cruciale della riforma del sistema finanziario secondo il disegno di LaRouche.

Noi per esempio abbiamo contribuito alle mozioni approvate la scorsa settimana al Senato a rafforzare il ruolo che l’Italia avrà in questo processo.

Presentatore: E per quanto riguarda i Tremonti Bond?

Giudici: L’obiettivo principale di Tremonti è quello di impedire di dare i soldi alle banche e poi vederle fare delle pure operazioni speculative. Ha spiegato che la difficoltà per cui finora non si era operato su questo fronte, proveniva dall’Europa. Tremonti infatti ha vincolato queste concessioni di prestito al controllo delle autorità, di modo da essere sicuri che quel denaro finirà nell’economia reale.

Si tenga presente che anche dopo lo scoppio della crisi nel luglio 2007, le banche hanno utilizzato la liquidità che le autorità finanziarie immettevano nel sistema, per speculare invece che per finanziare l’economia reale. Un’indagine del Congresso Usa, ha rivelato per esempio che circa l’80% del rialzo del petrolio nei mesi scorsi fosse frutto di operazioni speculative invece che di normali dinamiche di mercato. Il problema della speculazione è stato denunciato pure da Benedetto XVI e LaRouche lo denuncia dagli anni ’70.

I Tremonti Bond finiranno nel conto capitale delle banche di modo da potersi avere un effetto leva che di fatto renderà più consistente l’importo finale del prestito, e che d’altra parte consentirà di abbassare il tasso nominale del 7/8%.

Presentatore: Come vedi la situazione che ci aspetta? Cosa devono aspettarsi i cittadini?

Giudici: Finora non è stato fatto niente di determinante per uscire dalla crisi. Il sistema è morto e non è recuperabile secondo LaRouche. Anzi il sistema era già morto nel ’94. Quello che dobbiamo fare lo sappiamo cos’è, poiché lo fece Franklin Roosevelt durante gli anni ’30 e ’40 negli Stati Uniti ed a lui si ispirarono tutte le economie nel dopo guerra. LaRouche propone quattro passi per risolvere l’attuale crisi:

La riorganizzazione fallimentare del sistema finanziario globale
Un nuovo sistema monetario e finanziario
Il lancio di progetti infrastrutturali a livello globale
La costituzione di commissioni d’inchiesta a livello nazionale per far emergere le vere responsabilità del crollo in corso.
Il tutto dovrà essere gestito in particolare dalle 4 potenze dotate di sovranità reale: Stati Uniti, Cina, Russia, ed India.

Il primo punto, quello della riorganizzazione fallimentare consiste nell’attuazione di una vera e propria procedura fallimentare. Un qualcosa che in Italia conosciamo bene se pensiamo al caso Parmalat. A proposito di questo caso ci tengo a precisare che circa 6 anni fa scrissi personalmente a Lapo Pistelli, invitandolo ad attivarsi affinché il rischio di crack globale fosse evitato, poiché in realtà Parmalat non era la pecora nera di un sistema sano, ma rappresentava come funziona il sistema. Oggi, il fatto che le principale banche ed aziende del mondo stiano vedendo crollare il proprio valore di borsa ci dice che quello che sostenevamo era vero. Si pensi a Citygroup che da 50 dollari oggi vale circa 1,2 dollari.

Ciò di cui abbiamo bisogno affinché i redditi reali delle persone possano ricominciare a crescere, è eliminare tutti i titoli tossici che rappresentano la cinghia di forza della speculazione sull’economia reale, e cestinarli. I titoli invece rappresentativi dell’economia reale, quelli dovrebbero essere utilizzati per rifondare il sistema.

Il secondo passo consisterebbe nel ricreare un nuovo sistema monetario a cambi fissi invece che fluttuanti (com’è dall’agosto del ’71) di modo da rendere difficili fin dall’origine le speculazioni. Questi cambi andrebbero ancorati ad un paniere delle principali monete che rappresenterebbero la base reale per il rilancio dell’economia reale. E’ questa la proposta di Nuova Bretton Woods di cui parlò ripetutamente il ministro…

utente anonimo
Scritto il 13 Marzo 2009 at 10:32

da
http://www.movisol.org/

Claudio Giudici a Radio Studio 54 sulla crisi economica

10 marzo 2009 (MoviSol) – Pubblichiamo la ricostruzione dell’intervista avvenuta il 4 marzo 2009 sulle frequenze dell’emittente toscana Radio Studio 54.

——————————————————————————–

Presentatore: Oggi abbiamo qui con noi un amico, Claudio Giudici, rappresentante del Movimento Solidarietà, che ci parlerà della crisi finanziaria. Senti Claudio, per cominciare io volevo sapere che ruolo sta rivestendo il PD in questa crisi?

Giudici: Buongiorno e grazie per l’ospitalità. Intanto Guido permettimi di presentare il Movimento Solidarietà, il cui nome completo è Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà che è l’associazione che in Italia rappresenta il pensiero dell’economista e politico americano Lyndon LaRouche. LaRouche sviluppò la sua leadership politica in India durante la seconda guerra mondiale e fondò un vero e proprio movimento politico a fine anni ’60. Nel tempo, molti attivisti del movimento che fu di Martin Luther King, sono rifluiti nel movimento di LaRouche. Tutta la storia del movimento è caratterizzata dalle numerose previsioni economiche fatte da LaRouche. Oggi LaRouche è riconosciuto come l’unico economista a livello mondiale ad avere previsto la crisi del sistema finanziario ed economico con grande anticipo. Grande estimatore ed attento ascoltatore di LaRouche è il ministro Giulio Tremonti, il quale riconosce di aver ripreso la sua proposta di Nuova Bretton Woods, cioè di riforma del sistema monetario e finanziario, da LaRouche.

Nel febbraio del 1997 LaRouche pose all’attenzione di Bill Clinton il suo progetto di Nuova Bretton Woods per rifondare un sistema monetario e finanziario a cambi fissi, che cioè impedisca all’origine i fenomeni speculativi che oggi dominano l’economia mondiale. Quando nel luglio ’97 la finanza mondiale fu investita dalla crisi del sud-est asiatico, Clinton prese in esame il lavoro di LaRouche. Il tutto fu bloccato con perfetto tempismo, dallo scoppio del caso Lewinsky. Così il solito scandaletto sessuale ha regalato altri 11 anni di speculazione alla finanza mondiale! Spetterà all’Italia nei prossimi mesi la presidenza del G8. L’Italia grazie in particolare a Tremonti, riveste un ruolo molto importante nell’attuale fase di crisi, per cui anche la portavoce della Camera dei rappresentanti Usa, la democratica Nancy Pelosi, si è dichiarata molto fiduciosa circa il contributo che l’Italia potrà apportare alla riforma del sistema finanziario globale.

E qui vengo al ruolo del Partito democratico. Come movimento siamo recentemente intervenuti in merito al grande caos che si sta verificando all’interno del Partito democratico italiano. Il PD nasce infatti con una sorta di peccato originale – che denunciammo fin dall’origine – , ossia l’influenza che su di esso sta esercitando il suo principale sponsor finanziario, De Benedetti. De Benedetti ha una visione di ciò che deve essere il nostro sistema repubblicano, non confacente alla Costituzione italiana. Noi riteniamo che intorno al PD sia stato operato un vero e proprio tentativo di destabilizzazione, proveniente dall’interno. Ricorderei che Domenici [il sindaco di Firenze, ndr] si è incatenato ai cancelli di Repubblica e non del Giornale. Le recenti inchieste scoppiate intorno ad esponenti fiorentini, napoletani, abruzzesi, nel nord, del PD, in realtà vanno a colpire una precisa ala del PD (quella dalemiana ed ex-morotea) e non tutto il PD. La cosa è stata denunciata pure da Licio Gelli quando ha parlato di una potente massoneria dietro l’inchiesta scoppiata a Firenze. Questa massoneria in realtà va inquadrata come oligarchia finanziaria.

L’inchiesta molto forzata di Castello finiva con l’assolvere un’unica funzione: eliminare Graziano Cioni dalla corsa a Palazzo Vecchio e spianare la strada a Pistelli. Nei confronti di Pistelli si è avuto una sorta di “mobbing al contrario”, dove molti degli attori in causa, lui compreso, non è dato sapere se fossero consapevoli della cosa, ma che, in ogni caso, per l’eco indotto alla fonte, da un preciso atto cospiratorio, erano utili alla realizzazione del disegno. In tutto ciò ha svolto un preciso ruolo Repubblica (e dunque ritorniamo a De Benedetti). A livello locale, lo scopo che questi ambienti si prefiggono è quello di attuare l’ultima fase del processo liberista avviato nel 1992: la liberalizzazioni dei servizi locali. Liberalizzare serve per privatizzare in poche mani. Privatizzare serve a finanziarizzare e dunque portare nuova linfa alla bolla speculativa globale. Siamo dunque di fronte a dei tentativi degli ambienti finanziari di indebolire il ruolo dell’Italia all’interno del processo di riforma del sistema finanziario globale. Con lo scoppio della crisi, gli interessi finanziari hanno il grosso timore che all’attuale situazione di far west, di lacune normative, di assoluta libertà del mercato dei capitali, possa sostituirsi un più restrittivo sistema di regole che violi l’arbitrio che a quegli interessi è concesso, e sia invece a tutela del bene delle popolazioni. In Italia, si stava avviando un proficuo dialogo tra D’Alema, firmatario, insieme ad altri leader socialdemocratici europei, di una lettera scritta a Barroso per la riforma del sistema finanziario globale. In pratica un qualcosa di molto convergente con la Nuova Bretton Woods di LaRouche di cui parla Tremonti. L’Italia sta avendo, grazie a Tremonti, un ruolo centrale in ciò, ed un buon modo per indebolire la sua posizione è creare un dissenso interno. Ecco perché è importante per gli ambienti finanziari che il PD non converga con Tremonti intorno alla cruciale della riforma del sistema finanziario secondo il disegno di LaRouche.

Noi per esempio abbiamo contribuito alle mozioni approvate la scorsa settimana al Senato a rafforzare il ruolo che l’Italia avrà in questo processo.

Presentatore: E per quanto riguarda i Tremonti Bond?

Giudici: L’obiettivo principale di Tremonti è quello di impedire di dare i soldi alle banche e poi vederle fare delle pure operazioni speculative. Ha spiegato che la difficoltà per cui finora non si era operato su questo fronte, proveniva dall’Europa. Tremonti infatti ha vincolato queste concessioni di prestito al controllo delle autorità, di modo da essere sicuri che quel denaro finirà nell’economia reale.

Si tenga presente che anche dopo lo scoppio della crisi nel luglio 2007, le banche hanno utilizzato la liquidità che le autorità finanziarie immettevano nel sistema, per speculare invece che per finanziare l’economia reale. Un’indagine del Congresso Usa, ha rivelato per esempio che circa l’80% del rialzo del petrolio nei mesi scorsi fosse frutto di operazioni speculative invece che di normali dinamiche di mercato. Il problema della speculazione è stato denunciato pure da Benedetto XVI e LaRouche lo denuncia dagli anni ’70.

I Tremonti Bond finiranno nel conto capitale delle banche di modo da potersi avere un effetto leva che di fatto renderà più consistente l’importo finale del prestito, e che d’altra parte consentirà di abbassare il tasso nominale del 7/8%.

Presentatore: Come vedi la situazione che ci aspetta? Cosa devono aspettarsi i cittadini?

Giudici: Finora non è stato fatto niente di determinante per uscire dalla crisi. Il sistema è morto e non è recuperabile secondo LaRouche. Anzi il sistema era già morto nel ’94. Quello che dobbiamo fare lo sappiamo cos’è, poiché lo fece Franklin Roosevelt durante gli anni ’30 e ’40 negli Stati Uniti ed a lui si ispirarono tutte le economie nel dopo guerra. LaRouche propone quattro passi per risolvere l’attuale crisi:

La riorganizzazione fallimentare del sistema finanziario globale
Un nuovo sistema monetario e finanziario
Il lancio di progetti infrastrutturali a livello globale
La costituzione di commissioni d’inchiesta a livello nazionale per far emergere le vere responsabilità del crollo in corso.
Il tutto dovrà essere gestito in particolare dalle 4 potenze dotate di sovranità reale: Stati Uniti, Cina, Russia, ed India.

Il primo punto, quello della riorganizzazione fallimentare consiste nell’attuazione di una vera e propria procedura fallimentare. Un qualcosa che in Italia conosciamo bene se pensiamo al caso Parmalat. A proposito di questo caso ci tengo a precisare che circa 6 anni fa scrissi personalmente a Lapo Pistelli, invitandolo ad attivarsi affinché il rischio di crack globale fosse evitato, poiché in realtà Parmalat non era la pecora nera di un sistema sano, ma rappresentava come funziona il sistema. Oggi, il fatto che le principale banche ed aziende del mondo stiano vedendo crollare il proprio valore di borsa ci dice che quello che sostenevamo era vero. Si pensi a Citygroup che da 50 dollari oggi vale circa 1,2 dollari.

Ciò di cui abbiamo bisogno affinché i redditi reali delle persone possano ricominciare a crescere, è eliminare tutti i titoli tossici che rappresentano la cinghia di forza della speculazione sull’economia reale, e cestinarli. I titoli invece rappresentativi dell’economia reale, quelli dovrebbero essere utilizzati per rifondare il sistema.

Il secondo passo consisterebbe nel ricreare un nuovo sistema monetario a cambi fissi invece che fluttuanti (com’è dall’agosto del ’71) di modo da rendere difficili fin dall’origine le speculazioni. Questi cambi andrebbero ancorati ad un paniere delle principali monete che rappresenterebbero la base reale per il rilancio dell’economia reale. E’ questa la proposta di Nuova Bretton Woods di cui parlò ripetutamente il ministro…

utente anonimo
Scritto il 13 Marzo 2009 at 10:33

continua da Movisol


E’ questa la proposta di Nuova Bretton Woods di cui parlò ripetutamente il ministro Tremonti fin dalla campagna elettorale per le politiche del 2008. A questo proposito è interessante notare come altri due degli artefici della disintegrazione progressiva del PD, l’ex ministro Bersani ed il prof. Giavazzi, si prendevano gioco delle affermazioni di Tremonti, in quanto consideravano la speculazione un non problema. Tutto ciò ha fatto sì – tanto non era un problema! – che oltre 40 paesi tra Africa ed Asia scendessero in piazza per denunciare il caro alimenti. A dire il vero anche Berlusconi aveva sottovalutato e di fatto criticato Tremonti perché parlava di un nuovo ’29.

L’ultimo passo da compiere, affinché il tutto sia credibile, è a questo punto aprire una commissione d’inchiesta come fu negli anni ’30 sotto Franklin Roosevelt, che porti a fare luce in merito alle vere responsabilità delle crisi in corso. Su movisol.org trovate l’appello da firmare che stiamo presentando oltre che in Italia, negli Stati Uniti, in Germania e in Francia.

Presentatore: Ma da quello che ci stai dicendo, cosa andiamo a lavorare a fare se la situazione è così nera? Un sms che ci arriva, suggerisce che non dobbiamo essere pessimisti.

Giudici: Dobbiamo essere molto ottimisti perché sappiamo cosa dobbiamo fare e la soluzione si chiama Franklin Roosevelt. Tuttavia io sto dicendo che la neve è bianca, ma se vogliamo dire che la neve è nera … Facendo i passi di cui parla LaRouche – ed a farli dovranno essere gli Stati Uniti, la Cina, la Russia e l’India, mentre l’Europa, sia come Unione che come singoli stati nazionali, presenta forme di sovranità limitata – metteremo le basi per compiere il terzo passo che noi suggeriamo, ossia un grande progetto globale d’infrastrutturazione. Il deficit infrastrutturale non è solo nel mondo occidentale – qui a Firenze per esempio – ma soprattutto nel Terzo Mondo.

Presentatore: Senti Claudio, per quanto riguarda Firenze, cosa pensi di un candidato come Matteo Renzi che ha sprecato molti soldi dei cittadini per finanziare i boy scout, le sfilate di Coveri e Ferragamo.

Giudici: Io ho sentito Guido Sensi [consigliere provinciale fiorentino di AN-PdL, ndr] render conto di tali spese. Personalmente ritengo che sia difficile comprendere la motivazione di certe spese dalla freddezza dei dati riportati da un bilancio. Ritengo però che a Firenze si correrà una bella gara elettorale poiché Matteo Renzi ha voglia di cambiare la città, e Giovanni Galli mi è sempre sembrata una persona molto seria e, mi dicono, avrà intorno a sé un ottimo gruppo di lavoro, di cui al momento non mi sembra il caso di fare i nomi.

Presentatore: Ma secondo te la massoneria sosterrà Renzi o Galli?

Giudici: Tu Guido mi vuoi far parlare male di Renzi, ma ricorda che io sono pure un rappresentante di una categoria di lavoratori fiorentini! [Risata]. La massoneria sosterrà chi si farà portatore dei suoi interessi. Ma a questo proposito, in qualità di membro di un movimento autenticamente umanista, mi permetto di rivolgere ai candidati l’appello di anteporre sempre il bene comune al resto; questo non vuol dire bastonare banche ed imprese, ma indirizzare l’attività economica e creditizia, come richiesto dalla nostra Costituzione, alla funzione sociale.

Scritto il 13 Marzo 2009 at 11:11

Per continuare a preservare la libertà di espressione e pensiero sempre nel limite del rispetto reciproco, chiunque è pregato di non postare manoscritti interi nel forum, mai sentito parlare di link……….

Andrea

utente anonimo
Scritto il 13 Marzo 2009 at 12:18

Caro Andrea,ancora grazie per quello che fai e che hai fatto.
Per la prima volta mi permetto di farti direttamente una domanda e per questo sono un po emozionato.
Mi leggerà un sacco di gente….e temo il giro di chiglia.
Secondo te,quale è l’ammontare complessivo degli asset “tossici”o pseudo tali in giro per il mondo?
Mi spiego meglio,non tutto quello che è stato emesso salterà…almeno credo.
Riusciremo ad acquistare un asset,senza perdere il sonno,dove il rischio che compro corrisponde al vero?O quando potrà di nuovo avvenire?
Grazie
Mario

Scritto il 13 Marzo 2009 at 13:13

Ciao Mario….il mio post di oggi è emblematico …….nebbia……oggi nessuno realmente può essere in grado di determinare il valore complessivo degli assets illuquidi derivati immessi nei mercati dalla finanza ombra.

Manca ogni possibile concezione di trasparenza e sino a quando non avremo anche la più pallida sensazione di un ritorno alla verità, non è possibile fare alcuna ipotesi…..il decennio perduto ci accompagna!

Sul sito della BSI una parvenza di realtà si può trovare per un mondo decisamente Over The Counter….

http://www.bis.org/statistics/derdetailed.htm/

Andrea

Scritto il 13 Marzo 2009 at 13:13

Ciao Mario….il mio post di oggi è emblematico …….nebbia……oggi nessuno realmente può essere in grado di determinare il valore complessivo degli assets illuquidi derivati immessi nei mercati dalla finanza ombra.

Manca ogni possibile concezione di trasparenza e sino a quando non avremo anche la più pallida sensazione di un ritorno alla verità, non è possibile fare alcuna ipotesi…..il decennio perduto ci accompagna!

Sul sito della BSI una parvenza di realtà si può trovare per un mondo decisamente Over The Counter….

http://www.bis.org/statistics/derdetailed.htm/

Andrea

Scritto il 13 Marzo 2009 at 13:13

Ciao Mario….il mio post di oggi è emblematico …….nebbia……oggi nessuno realmente può essere in grado di determinare il valore complessivo degli assets illuquidi derivati immessi nei mercati dalla finanza ombra.

Manca ogni possibile concezione di trasparenza e sino a quando non avremo anche la più pallida sensazione di un ritorno alla verità, non è possibile fare alcuna ipotesi…..il decennio perduto ci accompagna!

Sul sito della BSI una parvenza di realtà si può trovare per un mondo decisamente Over The Counter….

http://www.bis.org/statistics/derdetailed.htm/

Andrea

Scritto il 13 Marzo 2009 at 13:13

Ciao Mario….il mio post di oggi è emblematico …….nebbia……oggi nessuno realmente può essere in grado di determinare il valore complessivo degli assets illuquidi derivati immessi nei mercati dalla finanza ombra.

Manca ogni possibile concezione di trasparenza e sino a quando non avremo anche la più pallida sensazione di un ritorno alla verità, non è possibile fare alcuna ipotesi…..il decennio perduto ci accompagna!

Sul sito della BSI una parvenza di realtà si può trovare per un mondo decisamente Over The Counter….

http://www.bis.org/statistics/derdetailed.htm/

Andrea

Scritto il 13 Marzo 2009 at 14:13

Amici è triste l’ECONOMIA,

Ho ben capito che vogliono risolvere i problemi con dosi di DEBITO, i mercati salgono, le notizie sono le stesse ante crisi, non intravedo niente di buono.
Non capisco perchè a tutti i costi vogliono mantenere lo stesso sistema sporco…e come se dopo avere capito che il motore della nostra macchina è fuso, invece di attuare le scelte necessarie cambiamo solo le candele!!!

Però sono sicuro che più insistono perseverando nel MALE, maggiore sarà l’URAGANO che inonderà l’economia REALE.

utente anonimo
Scritto il 13 Marzo 2009 at 14:45

Idea3online #7, la rispostà alla tua domanda è nella domanda stessa.
Perchè se venissero fuori tutte le porcherie commesse nei passati decenni, sia dal potere che dai loro servitori; altro che 150 anni di galera come Madoff, servirebbero le forche e ghigliottine per fare giustizia.

Un saluto a tutti

SD

Scritto il 13 Marzo 2009 at 15:13

Al di là di tutto la tristezza non è tanto in quello che la Storia ci ripropone puntualmente, l’uomo è questo sempre e comunque, l’uomo pervaso dall’onnipotenza del denaro…..la tristezza sta nella rassegnazione di coloro che invece non si lasciano attrarre dalle sirene di questo sistema, sono come confinati nelle catacombe di questo tempo……nel silenzio irreale che tutto copre, tutto uniforma!

Andrea

Scritto il 13 Marzo 2009 at 15:27

Ho studiato, ho letto, dentro la mia mente, ogni mente è divina, non credo all’istruzione accademica, ma credo all’intuito nutrito dai pensieri di mille “campane”, perciò quello che confermo è che la crisi scoppierà con violenza tale tra qualche giorno o mese, toccando il punto di non ritorno…..chi troppo vuole raccoglie TEMPESTA. Ed in certo senso tra qualche giorno o mese, non diremo: la NATURA è cattiva, ma diremo: se l’hanno cercata….se in questi giorni avessero espresso umiltà e amore per il popolo “distrutto” forse la NATURA sarebbe stata più clemente con tutti NOI. Purtoppo dico NOI perchè questi POTENTI scherzano con il sangue degli indifesi….

Scritto il 13 Marzo 2009 at 17:03

E La nebbia agli irti colli
Piovigginando sale,
E sotto il maestrale
Urla e biancheggia il mar;
Ma per le vie del borgo
Dal ribollir de’ tini
Va l’aspro odor de i vini
L’anime a rallegrar.
Gira su’ ceppi accesi
Lo spiedo scoppiettando:
Sta il cacciator fischiando
Su l’uscio a rimirar
Tra le rossastre nubi
Stormi d’uccelli neri,
Com’ esuli pensieri,
Nel vespero migrar.

Qualcuno arriccerà certamente il naso per questa “contaminazione” poetica…
Ma la trova molta appropriata….
Attenti ai cacciator fischianti
sull’ uscio….o alle sirene…
Ei…vi interessa o no! … l’ evento di Trento!!!
Non dimenticatevi di mandare
l’ e-mail al Capitano dobbiamo contarci e il tempo scorre…
Suvvia…andiam…
Ciao…Valentina

utente anonimo
Scritto il 13 Marzo 2009 at 19:11

Non riesco a capire come mai a Piazza Affari le banche nostrane (anche se tartassate da report negativi) sono in netto recupero rispetto agli altri titoli. Qualcuno può darmi lumi? Mik.

utente anonimo
Scritto il 14 Marzo 2009 at 10:53

Idea3online,

tu hai studiato economia, io ho studiato fisica e poi economia trovando intressanti similitudini tra i sistemi fisici e quelli economici.

Esistono due tipi di energia: una energia libera o cinetica che è sempre positiva e un energia potenziale che può essere sia positiva che negativa.
Quest’ultima può essere assimilata a crediti/debiti.

In un sistema isolato la quantità totale di energia è costante.

I debiti nel sistema ci sono, e molti si stanno rivelando inesigibili quindi il sistema economico deve riassorbirli, in primo luogo rifianziandoli.

Questo rende il processo di debt deflation lungo, si può ridurlo nel tempo a costo di lasciare implodere alcune strutture finanziarie. L’elevata interconnessione dei sistemi però rende queste operazioni rischiose (vedi L&B).

Le filiere industriali e commerciali che portano i beni di consumo e i servizi anche i più essenziali (!) fino a noi non sopravvivono che pochi giorni (!) senza una struttura creditizia funzionante.

E’ chiaro che se si procede sulla strada dello scivolo lungo del rifinanziamento dei debiti la debt deflation diventa un percorso lento si rischia una via Giapponese, ma non è detto che sia la soluzione peggiore.

ad maiora
Il Cuculo

Scritto il 14 Marzo 2009 at 11:10

In effetti Cuculo non è affatto detto che sia la soluzione peggiore anche se qualcuno come ad esempio Bernanke e Greenspan lo stà urlando ormai da un decennio.

Ricordo a tutti che nonostante il decennio perduto e tanti altri anni ancora, il Giappone non ha mai vissuto una reale Depressione anche se probabilmente la sua fortuna è stata quella di continuare a poter esportare i propri prodotti in un ambiente che nel frattempo viveva un periodo di crescita d’ “oro”.

Oggi la recessione è globale e non basterà la possibilità di svalutare la propria moneta o di innondare il mercato di inflazione per risolvere gli squilibri cronici di questo sistema.

Andrea

CONSULENZA FINANZIARIA GENERICA
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