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SUBPRIME IL PASSATO, ARMs IL PRESENTE E IL FUTURO!

Scritto il alle 07:43 da icebergfinanza

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Subprime,subprime….subprime come un’eco continuo il passato ritorna in ogni accenno al mercato immobiliare, ma come i lettori sanno il presente e il futuro non tanto lontano ha un solo nome ARMs un’ondata di mutui adjustable rate mortagage, mutui a rata variabile, con soluzioni di rimborso "esotiche" che non colpiranno solo il popolo subprime, ma anche le categorie con media e alta redditualità.

Nella lunga analisi "Realismo_immobiliare" nell’ultimo link troverete ogni riferimento ai suddetti mutui.

Prosegue la dinamica deflattiva delle quotazioni del mercato immobiliare americano, secondo lo S&P_Case_Shiller per quanto riguarda le maggiori venti metropoli americane siamo giunti in media ad un meno 15,3 % annuo , sedicesimo mese consecutivo di ribasso ed un meno 1,4 % rispetto al mese prima,  mentre per quanto riguarda le dieci maggiori metropoli siamo a meno 16,3 %, in sostanza i valori del 2004.

Dal picco di due anni fa siamo sotto rispettivamente del 17,8 % e alcune città come Miami, Las Vegas stanno ormai superando uno dei possibili target generali ovvero una media di meno 25 % sul territorio nazionale, mentre altre come Los Angeles, Phoenix, San Francisco, Tampa Bay, San Diego hanno già superato abbondantemente il 20 %. Si tratta ovviamente nella maggior parte dei casi della California e Florida, dove gli eccessi sono una regola. Da notare che l’intoccabile New York si sta avvicinando ad una perdita complessiva del 9 % in una progressiva perdita di valore nella città finanziaria.

Caseshillerapril

Questa rappresentazione grafica città per città vi può aiutare a comprendere meglio le dinamiche, grazie di cuore a TIM_IACONO

Alcuni osservano che la tendenza generale ha subito un rallentamento, il minor calo mensile da settembre, ma questo non vuol dire nulla, siamo nella stagione principe del mercato immobiliare se i prezzi crollassero ora nel pieno delle uniche transazioni immobiliari presenti, allora la situazione sarebbe ancor più grave con un declino generale che potrebbe raggiungere oltre il 30 %.

“There might be some regional pockets of improvement, but on an annual basis the overall numbers continue to decline,” said David Blitzer, chairman of the index committee at Standard & Poor’s.

Qualche sacca di miglioramento ma su base annuale la tendenza resta definita.

Ognuno di Voi sa quello che significherebbe per il sistema finanziario ed economico un simile crollo, meno vendite, più foreclosures e default significa più inventari, più REOs e quindi discesa dei prezzi.

CALCULATEDRISK ci dice che i prezzi in termini reali sono scesi del 37,9 % nella gamma di prezzi inferiori a 408.000 dollari, mentre per quanto riguarda la gamma di prezzi che va da 408.000 a 617.000 sono scesi del 32,5 % e sopra i 617.000 del 24,1 %.

Ovvio che la dinamica riflette il fenomeno subprime dove ad un maggior boom immobiliare corrisponde un maggior crollo delle quotazioni e solo il fenomeno subprime congiuntamente con il fenomeno ARMs poteva fornire quella spinta necessaria all’acquisto della fascia bassa delle abitazioni ad opera di immigrati, giovani coppie e dei cosidetti compratori principianti, talvolta con pessima credibilità reddituale.

Nel frattempo prosegue l’ottimismo mediatico, dati in linea con le attese, dati un pò meno peggio di quanto ci si attendeva senza dire chiaramente che la primavera immobiliare è un lontano ricordo della primavera reale con la sua esuberante voglia di dimenticare l’inverno.

Siamo in pieno inverno immobiliare, quasi un’era glaciale, 512.000 unità il 40,3 % al di sotto di maggio 2007, vendite di aprile riviste leggermente al ribasso per quanto riguarda gli inventari siamo a 10,9 mesi necessari per smaltire le scorte senza costruire nessuna abitazione.

Sales of new one-family houses in May 2008 were at a seasonally adjusted annual rate of 512,000, according to estimates released jointly today by the U.S. Census Bureau and the Department of Housing and Urban Development.  This is 2.5 percent (±13.7%)* below the revised April rate of 525,000 and is 40.3 percent (±6.9%) below the May 2007 estimate of 857,000.

Quindi percentuale di possibile revisione il 13,7 %.

 

Come abbiamo visto in passato i dati in questione rilasciati dal CENSUS non tengono conto delle cancellazioni dei preliminari di acquisto, il Census non torna indietro a verificare l’avvenuta chiusura del contratto.

……How does the Census Bureau handle cancelled sales contracts in the published estimates of New Home Sales?

Quindi semplice considerazione il dato sovrastima le vendite, in quanto le cancellazioni pur in discesa sono al massimo livello di sempre.

Questo è il peggior mese di maggio dai tempi circa 18 anni!

Con i tassi in continua ascesa nonostante la politica monetaria espansiva della FED, con la disoccupazione in ascesa, erosione del potere di acquisto ad opera dell’inflazione reale, foreclosures e default e attese deflazionistiche sembra estremamente difficile intravedere una svolta nell’anno in corso.

Il mercato delle case di nuova costruzione conta per ilo 15/20 % sul totale la restante percentuale verrà rilasciata oggi dalla National Associations of Realtors. L’equipaggio di Iceberfinanza ormai saprà come interpretare il possibile ottimismo di maniera, nessuna luce in fondo al tunnel immobiliare nel 2008!

Per quanto riguarda infine la riunione del FOMC, nulla di fatto o meglio il solito grande bluff!

Recent information indicates that overall economic activity continues to expand, partly reflecting some firming in household spending.  However, labor markets have softened further and financial markets remain under considerable stress.  Tight credit conditions, the ongoing housing contraction, and the rise in energy prices are likely to weigh on economic growth over the next few quarters.

Io la chiamo contrazione economica nella migliore delle ipotesi, in realtà è una recessione, anche gli ultimi indicatori dalle varie FED di New York, Philadelphia e Richmond lo testimoniano, produzione, consumi, lavoro, investimento, tutto segnala contrazione. 

Per quanto riguarda infine i rimborsi fiscali, una perla, una perla autentica che solo il Vostro Icebergfinanza vi può lasciare……

"We boosted our consumer discretionary and financials weights in May on the belief the sectors would benefit from bank recapitalizations and fiscal stimulus," Goldman strategists led by David Kostin wrote. "Our thesis was clearly wrong in hindsight." Reuters.

15 commenti Commenta
utente anonimo
Scritto il 26 Giugno 2008 at 10:03

Hello !

Se ho ben tradotto dal WSJ…..

http://online.wsj.com/article/SB121443727459905199.html?mod=googlenews_wsj

Parole come pietre …

Ciao e buona Estate a tutti !!!

Roberto

Se passate in Liguria, un apertivo è garantito …. (non pretendete troppo …. siamo liguri….) :))

utente anonimo
Scritto il 26 Giugno 2008 at 13:06

Secondo il vicepresidente della Fed Kohn ci sono “solo alcuni provvisori segnali” che l’aumento degli indici di inflazione si stia radicando nelle attese dell’inflazione core e di lungo termine.
A mio parere persone di tal fatta di provvisorio dovrebbero avere il posto di lavoro!
Non so se lo avete notato , ma per scongiurare lo sciopero degli autotrasportatori che avrebbe messo in ginocchio l’Italia ( già messa male di per se) , dal primo luglio ogni aumento di prezzo del gasolio verrà automaticamente riversato sul prezzo della merce trasportata.
Gli effetti sull’inflazione?
Sono sicuro che avete già capito.

Mas

Scritto il 26 Giugno 2008 at 13:46

Torno a richiedere rispetto sul nostro veliero, nulla di più, Gabriel ha confermato più volte la sua stima e anche fosse è giusto che ognuno di Voi esprima anche i dissensi nel rispetto dell’idea dell’altro!

Probabile a breve l’uscita dalla “calma prima della tempesta2 dell’oro in scia al dollaro per un nuovo attacco ai massimi, una nuova sfida.

La situazione è estremamente delicata il 3 luglio potrebbe essere la data di un ulteriore caduta dei mercati internazionali.

Un’ondata di downgrade e profitwarning era inevitabile, siamo di fronte ad una recessione questo è un ambiente favorevole ai default!

Oggi tutte le nostre ” visioni ” stanno trovando piano, piano conferma, purtroppo non vi è nulla per cui essere felici, nulla assolutamente nulla!

Andrea

Scritto il 26 Giugno 2008 at 15:35

….nulla assolutamente nulla per essere felici e nel frattempo cambia il governo sia a destra che a sinistra nulla di nuovo per la Famiglia, nessun sostegno reale, solo assistenzialismo, nessuno che sembra comprendere che il fulcro della società è la Famiglia, se non si sostiene la Famiglia anche e soprattutto economicamente non vi è alcun futuro, ne parleremo prima o poi.

Andrea

Scritto il 26 Giugno 2008 at 16:45

La luce in fondo al tunnel……..si un’esplosione di realismo!

Il vento soffia a pieno regime nelle vele del mio e Vostro veliero, massima velocità, l’aria è tersa, l’orizzonte limpido, nessun naufrago in mare che disperato sussurra il mio catastrofismo, il mio pessimismo!

No, navigare nell’oceano del realismo, con la consapevolezza nel cuore e la bussola della Storia, aiuta gli audaci!

Buona serata Andrea

Scritto il 26 Giugno 2008 at 17:01

Non sono il tipo che costruisce post per smontare le tesi degli altri ma almeno in privato tra fedelissimi non posso esimermi di ricordare questo post di FUGNOLI di Abaxbank…..si tutti possono sbagliare ma perseverare no!

datato 15 febbraio!

Buy in May. E vendere in dicembre, prima che torni buio.

L’anomalia di questo 2008 non si esaurirà, probabilmente, con il ribasso d’inizio anno, ma darà forse vita, verso maggio-giugno, a un’occasione d’acquisto fuori stagione(…)

Intendiamoci, non stiamo ipotizzando un crash, stiamo solo dicendo che, quale che sia il livello dei mercati in quel momento (non necessariamente troppo distante dai livelli attuali), da lì in avanti le cose, gradualmente, miglioreranno(…)

n realtà il pacchetto fiscale avrà per i mercati un’importanza molto grande, sarà insomma, insieme al rallentamento globale, il grande evento del 2008. E tuttavia, questa è la nostra tesi, i mercati lo sconteranno a tempo debito, non nei prossimi giorni.(…)

Da giugno-luglio tutto, improvvisamente, cambierà. La dose di caffeina concentrata produrrà effetti vistosi e irresistibili. Tutti i diffusion index che registrano le variazioni mese su mese del sentiment di imprese e consumatori faranno registrare impennate violente(…)

Non aggiungo altro buona lettura!

Andrea

utente anonimo
Scritto il 26 Giugno 2008 at 17:47

d’altra parte caro Andrea ESSI devono pur vendere, o se si mettono short hanno bisogno di compratori…

Si nutrono della “nostra ” ignoranza.

utente anonimo
Scritto il 26 Giugno 2008 at 19:09

Grande Capitano,
molto importante il tuo post 3…..ma tanto non lo capiscono, o meglio, non si ha il coraggio di governare i processi, qualsisi essi siano!…beh, magari in italia questo-non-fare non e’ la piu’ grande delle iatture! Canna al Vento

utente anonimo
Scritto il 26 Giugno 2008 at 20:41

Caro e grande Capitano!
nonostante Tu proceda, come Tua consuetudine, ad analizzare il presente e cercare di prevedere, curandoTi meno del passato (se non per l’esperienza che ci lascia), credo Ti farà piacere leggere quanto pubblicato oggi su soldionline:
http://www.soldionline.it/a.pic1?EID=22915.
Grazie di cuore per la Tua disponibilità e capacità di prevedere e mantenere la giusta rotta della Vita, buon proseguimento di vacanze anche alla Tua famiglia.
Jack

utente anonimo
Scritto il 26 Giugno 2008 at 20:45

Al navigante del veliero: Roberto.
Poichè anch’io (con Bill) sono ligure
e abito a Cervo, sono curioso di sapere dove vivi Tu……
Piacere di far parte con il capitano, Te e tanti altri di questo invincibile veliero.
Con stima
Jack

Scritto il 26 Giugno 2008 at 23:14

Questa sera vorrei inoltre rispondere a quanti nelle mail private e anche in questo ” forum ” mi hanno spesso chiesto cosa ne penso di coloro che vendono il libro e il software ” La bussola di Wall Street ” mirabolante indicatore da qui alla fine dei tempi!

Ebbene non conosco il libro, non conosco le previsioni, ma mi basta leggere i loro post quando tra mille meraviglie del loro sistema si dimentica una cosa soltanto…..

Cosi scrivono da tempo…

Le statistiche storiche affermano, che con elevate probabilità il 2008 si chiuderà positivo per Wall Street, e che dopo questo trimestre ci attendono due anni di Bull Market.
……..si trattava del primo trimestre!

…….Probabilità del 80% che nel primo trimestre 2008 e poi per tutto l’anno, il minimo del 2007 del Dow Jones resterà inviolato in chiusura di seduta ( Minimo del 2007 11.926 ca );
Bottom annuale nel primo trimestre dell’anno con probabilità superiori al 95%;
Il 2008 dovrebbe chiudersi con elevate probabilità positivo.
Ripetiamo quanto detto dal 22 Gennaio :
Vi sono elevate probabilità che sia stato proprio Gennaio il mese del Bottom del primo trimestre e dell’intero anno….(….)

Oggi il DOW ha fatto nuovi minimi e la prossima settimana sarà in buona compagnia seguito dallo S&P500.

Il nostro indice ormai conosciamo quanti minimi è in grado di abbattere eppure la storia chi dice che……..

Non aggiungo altro a Voi ogni considerazione!

Andrea

utente anonimo
Scritto il 27 Giugno 2008 at 01:38

Caro Andrea.. mi permetto di dire i mio pensiero.. frutto di 7 duri anni davanti ai mercati..
Se uno ha un sistema per guadagnare… non lo vende!!!
Diffidate degli esperti… Sanno tutto di borsa.. ma non sanno guadagnare soldi..
Nel trading conta di piu l’umiltà.. e L’UMILTA’ non si raggiunge ne sui libri, ne coi corsi…. si raggiunge o non si raggiunge. Il trading è un lavoro enorme su se stessi, si devono perdere tanti soldi .. per imparare l’umilta.. e ancora non è sufficiente.
Il male dell’uomo è spesso la vanità… e nel trading il risultato è Disastroso.
MM. Mirror Trader

utente anonimo
Scritto il 27 Giugno 2008 at 06:57

Caro Jack,

Io sono di Chiavari, spesso passo dalle tue parti !

Troviamo il modo di metterci in contatto, è un onore e un piacere per me apporfondire conoscenze ed instaurare rapporti con chi condivide questa esperienza UNICA !

Roberto.

utente anonimo
Scritto il 27 Giugno 2008 at 07:11

Da Wall Street Italia.

Per molti di noi era chiaro da tempo…., da subito !
Ciao Roberto

IL RITORNO DELLE 7 SORELLE SPIEGA LA GUERRA DI BUSH
di Mimmo Candito
Un contratto di favore all’ombra del Presidente conferma i veri interessi di Bush/Cheney, legati da sempre al petrolio. Altro che “esportare la democrazia” in Iraq.
Altro che esportare la democrazia…

(WSI) – Gli americani la chiamano “the smokin’ gun”, la pistola fumante, per dire: ecco qui la prova inequivocabile, quella che inchioda il colpevole al di là di qualsiasi possibile dubbio. La pistola fumante che inchioda Bush e Cheney alle loro colpe sulla guerra lanciata 5 anni fa la si potrà trovare lunedì prossimo sulla scrivania del Ministro iracheno del petrolio quando, schierate di fronte a lui, siederanno con la penna già in mano le “sette sorelle”, o comunque quanto resta di loro dopo le fusioni, pronte a firmare il contratto che gli concede di tornare a metter le mani sul petrolio della Mesopotamia.

Le aveva rimandate a casa più di trent’anni fa Saddam Hussein, con un decreto di nazionalizzazione degli idrocarburi; ma ora che Saddam è stato messo a tacere, le majors possono godersi il miele della vendetta e rientrare in pompa magna a farsi i loro affari.

Non e’ un mercato per vedove e orfani. E non e’ un mercato per news gratuite. Hai mai provato ad abbonarti a INSIDER? Scopri i privilegi delle informazioni riservate, clicca sul link INSIDER

Questa è la notizia che circola in molti blog americani negli ultimi giorni, a dire qual è l’umore sprezzante che sempre più viene rivolto al Presidente e alla sua politica irachena, con lo stillicidio quotidiano dei 4 mila morti interrati nella coscienza della nazione. Cadute le facili illusioni dei primi giorni di quel 2003, nell’opinione pubblica ha finito per acquistare sempre maggiore credibilità l’ipotesi che la vera ragione di questa guerra fosse il petrolio, altro che “la democrazia da esportare”.

E l’Iraq, di petrolio ne ha davvero un mare. Le sue riserve conosciute sono di 115 miliardi di barili (più i 45 miliardi di metri cubi di gas), che è una cifra che lo mette al terzo posto della classifica mondiale; ma nelle settimane che precedettero il lancio della guerra l’Energy Information Agency del governo americano dava una stima assai più elevata, di 332 miliardi di barili, valutando che nella pancia del deserto occidentale ci siano riserve preziosissime, che porteranno l’Iraq al primo posto dei paesi produttori, sopravanzando di 70 miliardi di barili perfino l’Arabia Saudita, oggi il più ricco di pozzi e di petrodollari.

A confortare il giudizio amaro sui reali interessi di Bush e di Cheney – legati da sempre al mondo petrolifero, che gli finanziò la campagna elettorale dopo averli avuti anche come qualificati membri dei consigli di amministrazione – è la specifica che accompagna i contratti da firmare lunedì: contrariamente a quanto si pratica in questo comparto industriale, gli accodi sono stati raggiunti a trattativa privata, senza alcun bando pubblico, che è come dire che la Exxon Mobil, la Shell, la Total e la Bp (che facevano parte di quell’Iraq Petroleum Company che gestiva i ricchi affari iracheni prima di Saddam), più la Chevron –Amoco potranno spartirsi l’oro nero iracheno indisturbate, senza concorrente alcuno.

L’Iraq, che oggi produce 2 milioni e mezzo di barili al giorno (ma, con investimenti adeguati e un incisivo rinnovamento tecnologico, frenato a lungo dall’embargo contro Saddam, potrebbe arrivare fino a 6 milioni), conta di avere dai nuovi soci una immediata capacità di portare la produzione a 3, 1 milioni già entro l’anno; e giustifica il contratto “di favore” con due spiegazioni: l’alto know-how delle majors, che potranno aiutare l’industria irachena a migliorarsi decisamente, e poi la durata del contratto limitata a 2 anni. “Poi si ridiscuterà”.

Certo, ogni illusione è lecita, poi. Il “Columbia Journalism Review”, pubblicando recentemente in un numero speciale i più importanti reportage sulla guerra, stampava anche quanto aveva detto ai suoi ascoltatori l’inviata della National Public Radio, Anne Garrett: “Gli iracheni, al nostro arrivo, erano scioccati per il fatto che i soldati americani non facessero niente contro le violenze e i saccheggi, e ricorderà per sempre che praticamente l’unico edificio a essere protetto era il ministero del Petrolio; questo ricordava a tanti il motivo per il quale gli Stati Uniti si trovavano là”.

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utente anonimo
Scritto il 27 Giugno 2008 at 08:02

ma, vogliamo dirlo o no che Bush e’ legato ai reali Sauditi da vincoli politici, economici e societari?

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