TANTI, PICCOLI, LONG TERM CAPITAL MANAGEMENT CRESCONO!
Scritto il 16 Agosto 2007 alle 20:18 da
Il "CREDIT CRUNCH" dei mercati mondiali ha il potenziale per causare il collasso di un grosso hedge fund, di dimensioni sufficienti a penalizzare ulteriormente i mercati globali"
ALL’IMPROVVISO UNA_LEGGERA_BREZZA_DI_CONSAPEVOLEZZA!_
" Una delle possibili conseguenze del repricing del rischio, sarebbe il fallimento e la liquidazione di un grosso hedge fund o di qualche altra istituzione finanziaria sufficiente a penalizzare i mercati come all’epoca del Long Term Capital Management nel 1998 "
Tanti piccoli LTCM stanno lottando contro la siccità globale, tanti piccoli LTCM che globalmente uniti hanno le dimensioni di 10/100 LTCM. Oggi come nel 1998 un unico destino, la mancanza di liquidità! Ma questa come dice NOURIEL_ROUBINI non è una "semplice" crisi di liquidità è anche una sensibile crisi di "insolvenza". La realtà non è così semplice come sembra. Nel 1998 vi era un unico epicentro del terremoto ed era localizzabile e circoscritto. L’intervento era mirato ad un solo ed unico fondo localizzabile. Oggi non è più così e l’intervento massiccio delle Banche Centrali di mezzo mondo al quale oggi si è aggiunta la Banca Centrale russa lo testimonia. Oggi l’epicentro del terremoto non è facilmente individuabile, l’opacità degli strumenti finanziari non aiuta ad valutare ed individuare le dimensioni di questo sisma.
Resta sospeso nell’aria lo spostamento provocato dal semplice battito d’ali della farfalla "SUBPRIME"
La storia ci indica che non è stato affatto facile intervenire per organizzare il salvataggio del Long Term Capital Management. L’ultimo fallimento di un grande hedge fund l’AMARANTH è stato possibile gestirlo in quanto non si era in mezzo ad una vera e propria tempesta come questa scatenata dal possibile "CREDIT CRUNCH" mondiale.
ma nel panico ha rimetterci saranno sempre i piccoli investitori che come al solito “comprono ai massimi” e vendono “ai minimi”.
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