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QUELLI CHE …ABBIAMO SPRECATO IL DIVIDENDO DELL’EURO!

Scritto il alle 21:00 da icebergfinanza

 

State sintonizzati perchè questo è solo l’inizio. Dopo l’articolo del mitico professor Bagnai e il suo dividendo de che… avremo tempo e modo di smontare quattro chiacchere al bar che i pasdaran dello Stato minimo lasciano qua e la nelle trasmissioni televisive nostrane…

Una premessa è fondamentale!  Possiamo stare qui tutta la sera a discutere di come la classe politica ha dilapidato la Greenspan Put in questi anni,  ma impariamo a chiamare le dinamiche e le cose con il proprio nome.

A noi stasera interessa evidenziare come si gioca con troppa facilità con i numeri, amplificandoli ad uso e consumo degli ignoranti, ovvero coloro che ignorano, spesso e volentieri per portare avanti la propria causa…

Le ideologie hanno metodi molto efficaci per rafforzare il consenso: del terrore abbiamo già parlato, oggi parliamo del senso di colpa. Sì, perché non c’è ingiustizia, non c’è assurdità, non c’è palese violazione del buon senso che un popolo non possa accettare, purché tu lo convinca che la colpa è sua. E il metodo è semplice: basta un po’ di sana supercazzola.

Sentite ad esempio l’intervento di Andrea Giuricin a “Cominciamo bene”, mercoledì scorso: “Dall’entrata nell’euro l’Italia ha avuto un bonus del 6% annuo del Pil… quasi 100 miliardi di euro l’anno, grazie agli interessi più bassi”. Però! Cominciamo proprio bene…

Certo che siamo veramente stati imperdonabili! Sprecare un regalo simile! Dall’Europa ci arrivavano tutti questi euro, e noi cosa facevamo? Da quei selvaggi che siamo, che siamo sempre stati, che sempre saremo, li gettavamo nel cratere dell’Etna, in un immenso sacrificio rituale alla divinità pagana dello Spreco. E allora ce la meritiamo la crisi, l’Imu, lo spread, la svendita all’estero delle nostre aziende, ecc. Penitenziagite!

Solo che questi sono numeri in libertà, come si fa presto a verificare: sono una supercazzola meno divertente di quelle del conte Mascetti, che almeno aveva la lingua sciolta. Ragioniamo, si fa presto.

Il periodo di riferimento è evidentemente quello prima della crisi, il periodo nel quale i tassi sono scesi: diciamo dal 1999 al 2007. Siccome in quel periodo il rapporto debito/Pil è stato di poco superiore al 100%, dire che abbiamo risparmiato il 6% del Pil in conto interessi significa dire che senza euro i tassi di interesse sarebbero stati più alti di circa il 6% rispetto allo storico. Ora, fra il 1999 e il 2007 il tasso di interesse medio sul debito si è situato attorno al 5%, e quindi Giuricin ci sta dicendo che, in assenza di euro, questo tasso si sarebbe collocato attorno al 5%+6%=11%.

Uno scenario spaventoso, ma soprattutto ridicolo.

Tassi di interesse a questo livello (fra il 10% e l’11%) in Italia sono stati raggiunti solo negli anni ’80 e primissimi anni ‘90. Attenzione: mi riferisco al costo medio effettivo del debito, cioè alla spesa per interessi divisa per lo stock di debito. Certo che in qualche mese qualche particolare tipo di titolo è arrivato magari anche al 20% o oltre. Ma il debito non è composto da un solo tipo di titolo, e gli interessi pagati non sono tutti commisurati al risultato dell’ultima asta. Un confronto sensato deve essere riferito al costo medio effettivo, che negli anni ’80 andò dal 13.9% del 1982 al 9.6% del 1988.

Solo che negli anni ’80 l’inflazione in Italia si era spinta anche oltre il 20%, con una media attorno al 10%, in seguito allo shock petrolifero del 1979 e a un costante apprezzamento del dollaro fino al 1986. I tassi di interesse erano elevati in tutto il mondo, non molto distanti da quelli italiani, con una media pari a circa il 9% (li calcolo come media dei tassi di interesse sui titoli a lungo termine di Stati Uniti, Regno Unito, Giappone e Germania).

Ma dal 1999 al 2007 (il periodo del famigerato “dividendo”) la situazione era ben diversa: l’inflazione in Italia era al 2.3% in media, con tassi d’interesse mondiali attorno al 3.7%. Lo scenario controfattuale proposto dai luogocomunisti, con tassi all’11% per l’Italia se fosse rimasta fuori dall’euro, è avulso dalla realtà. Esso non tiene conto della situazione dei mercati internazionali nel decennio appena trascorso: i risparmi accumulati da alcune economie emergenti determinavano (e tuttora determinano) una notevole offerta di liquidità a livello globale. È l’eccesso di risparmio globale, descritto da Ben Bernanke nel 2005, che ha contribuito all’abbassamento del costo del denaro in tutto il mondo.

Questo è stato il vero dividendo.

E infatti tassi d’interesse sul debito pubblico attorno all’11% si sono registrati solo in economie relativamente arretrate, nelle quali quindi la crescita e l’inflazione erano in genere più sostenute che in Italia: il Messico, il Botswana, il Myanmar, il Sud Africa. Ma in quel periodo nessuna economia del continente europeo, dentro o fuori dall’euro, ha avuto tassi di interesse così alti (pur nella diversità delle condizioni economiche sottostanti). È quindi un ovvio falso storico dire che se fossimo rimasti fuori dall’euro avremmo avuto tassi più alti di chi fuori dall’euro c’era, e magari era anche (purtroppo) in condizioni non migliori delle nostre. Assimilare l’Italia al Myanmar, euro o non euro, è un’operazione, come dire, piuttosto ardita.

Ma sappiamo già che al luogocomunista non difetta il coraggio delle altrui opinioni, soprattutto quando si tratta di denigrare il proprio paese. E in questo caso di coraggio ce ne vuole proprio tanto. Onore al merito.

Sin qui l’intervento di Alberto Bagnai sul Foglio Quotidiano…

In effetti altro che dividendo dell’ euro, tra Greenspan e Bernanke, le “put” degli esaltati del monetarismo eccellente hanno spopolato in questi anni.

La leggendaria Greenspan put il cui testimone è stato preso da Bernanke, era ed è una sorta di droga che la Federal Reserve fornisce da ormai oltre una decina di anni ai mercati finanziari, una droga che trovava il suo massimo effetto attraverso la continua riduzione dei tassi d’interesse e persistenti iniezioni di liquidità ad ogni crisi di astinenza dei mercati…altro che dividendo dell’euro!

Ovviamente l’economista Andrea Giuricin che troverete inserendolo in Google, per pura coincidenza nella casa delle idee per il libero mercato ovvero l’Istituto Bruno Leoni, sostine che …

“Dall’entrata nell’euro l’Italia ha avuto un bonus del 6% annuo del Pil… quasi 100 miliardi di euro l’anno, grazie agli interessi più bassi”.

So che la ciurma di Icebergfinanza ama grafici e dati più di mille parole… quindi state sintonizzati!

Andiamo a vedere come è andata in realtà in questi anni prendendo spunto dal lavoro apparso sul sito del Ministero delle Finanze a meno che anche questo non si da catalogarsi come un sito telebano secondo il pensiero dei pasdaran dello Stato minimo…

Ma se già si pagava intorno al 6 %, di quale bonus o dividendo abbiamo beneficiato… visto che i tassi neanche con il viagra di Greenspan sarebbero risaliti al livello dei primi anni ’90.

Non dimenticate che si parla di default italiano solo dallo scorso anno e la media non riesce a salire sopra il 5 % neanche con tutto il casino creato in questi ultimi mesi!

E dove sarebbero i leggendari 100 miliardi all’anno del mitico Giuricin se per quest’anno facciamo fatica a superare a mala pena gli 80 miliardi….

Il Def cifra al 5,3% del Pil l’ammontare della spesa per interessi nel 2012, contro il 4,9% del 2011. In soldoni, si tratta di 80,7 miliardi, in aumento rispetto ai 74,4 miliardi del 2011. Nel 2013 si dovrebbe toccare quota 85,1 miliardi (il 5,4% del Pil). di Dino Pesole – Il Sole 24 Ore – leggi su http://24o.it/ZLLEc

Che dire non vi sembra come sparare sulla Croce Rossa!

Ma ascoltate cosa scrive il mitico Giuricin su ChicagoBlog chiedendosi se il nostro Paese porterà i libri in tribunale…

Per queste due ragioni lo spread continua a rimanere a livelli elevati, ma vi è un altro fattore esterno che è altrettanto preoccupante: la tenuta dell’Euro.

La moneta unica può funzionare solo se i paesi che ve ne fanno parte vanno più o meno nella stessa direzione. Dal momento della creazione dell’Euro non è stato così, anzi. Alcuni paesi come la Grecia o l’Italia hanno continuato con politiche di spreco pubblico, mentre nei paesi del Nord Europa si è deciso di fare le riforme necessarie per ridare fiato all’economia.

Ora ci troviamo di fronte ad un bivio importante. Euro o non Euro? L’uscita dell’Euro non conviene a nessuno, dato che anche la Germania vedrebbe una caduta del Pil del 10 per cento il primo anno dopo la caduta della moneta unica.

Addirittura una caduta del 10 % del PIL non ci sono riusciti neanche con il fallimento della Lehman Brothers a far collassare la Germania cosi tanto…

Ancora più difficile sarebbe la situazione italiana con la svalutazione della “nuova Lira” e inflazione al 30 per cento con perdita del potere d’acquisto delle famiglie dello stesso ordine di grandezza.

Inflazione al 30 % wow….chi offre di più, inflazione o svalutazione non importa!

La disoccupazione salirebbe verso il 20 per cento, il doppio di adesso e vi sarebbe un crollo dell’economia. Cosa fare dunque di fronte alla forte recessione e al debito così elevato? (…)

È necessario riprendere il cammino delle liberalizzazioni in primo luogo e abbattere il debito pubblico, i problemi che fanno davvero paura ai mercati.

Bene non serve aggiungere altro, dopo lo Stato minimo avremo lo Stato defunto!

A breve vi comunicheremo il giorno e l’ora del funerale dello Stato italiano, morto per insufficienza da dividendo dell’euro!  Pace all’anima sua!

Ah dimenticavo! Se almeno Voi non ci date una mano a diffondere tra amici e parenti, giornali on line e forum, queste informazioni, queste notizie la Consapevolezza servirà poco o a nulla!

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20 commenti Commenta
ilcuculo
Scritto il 3 Settembre 2012 at 21:48

Resta il fatto che in un periodo prolungato di tassi di interesse molto bassi e di crescita mondiale sostenuta, benchè drogata, l’Italia, soprattutto a causa del sig. Berlusconi che faceva gli interessi suoi e della sua corte dei miracoli, ha continuato ad incrementare il livello della spesa pubblica creando , soprattutto al SUD (con la LEGA NORD al governo !!!) un enorme bacino di lavoratori statali con un approccio di amortizzatore sociale-clientelare.
Mentre non ha approfittato dei bassi tassi di interesse per investire nell’ammodernamento delle infrastrutture strategiche.

Anche i nostri imprenditori piccini piccini (moralmente e strategicamente) hanno preferito trasferire i loro utili aziendali in investimenti immobiliari o azionari (di altri) invece di investire in ricerca e produttività.

Così abbiamo perso il dividendo di 8 anni di costo del denaro molto basso mentre i nostri competitor non hanno perso il treno.

icebergfinanza
Scritto il 3 Settembre 2012 at 21:53

ilcuculo@finanza,

La premessa era chiara lo sappiamo tutti come è andata. L’unico competitor che ha preso il treno è stata la Germania violando trattati e facendo dumping sociale, degli altri nessuna traccia! Ma a me interessava evidenziare come i pasdaran dello Stato minimo giocano con i dati e l’ignoranza della gente.

Non riesco a capire perchè se si parla di mele si finisce sempre a parlare di pere in questo blog!

giobbe8871
Scritto il 3 Settembre 2012 at 23:14

icebergfinanza,

Andrea , non sprecare ancora iltuo tempo verso questi italiani globalisti, perfidi , i “furbi” dei miei stivali. 😉

io per esempio leggo sempre i tuoi post , saltando le “boiate” che i liberisti alla matriciana scrivono. 😉
Questi liberisti cercano solo di farsi belli agli occhi di avidi personaggi stranieri creando le precondizioni, un consenso mediatico positivo ai saldi, cioè legittimare mediaticamente il governo a svendere i beni pubblici del popolo italiano. :mrgreen: 😈

giobbe8871
Scritto il 3 Settembre 2012 at 23:24

icebergfinanza,

Che ne pensi del Movimento Libera Italia, e delle attuali iniziative ?

http://www.movimentoliberaitalia.it/index.php?option=com_content&view=article&id=126:italia-fuori-dalleuro-e-in-ue-a-nuove-condizioni-e-la-proposta-di-legge-popolare-prima-in-eurolandia-depositata-in-cassazione-dal-movimento-libera-italia&catid=3:notizie&Itemid=91

ITALIA FUORI DALL’EURO E IN UE A NUOVE CONDIZIONI: E’ LA PROPOSTA DI LEGGE POPOLARE, PRIMA IN EUROLANDIA, DEPOSITATA IN CASSAZIONE DAL MOVIMENTO LIBERA ITALIA

giobbe8871
Scritto il 3 Settembre 2012 at 23:25

Delega al Governo di negoziazione sulla rescissione unilaterale dell’Italia dall’Unione Europea

Art. 1. (Delega al Governo)
1. La presente legge è finalizzata a stabilire, secondo le procedure previste dal comma 1 dell’art.50 dal Trattato sull’Unione Europea (versione consolidata), il recesso dell’Italia dall’Unione Europea.
2. Il Governo è delegato ad avviare, entro e non oltre tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, un negoziato con la UE finalizzato al recesso dell’Italia dall’Unione Europea, secondo quanto previsto dal comma 2 dell’art.50 del Trattato sull’Unione Europea (versione consolidata). L’accordo è negoziato conformemente all’articolo 218, paragrafo 3 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea.

Art. 2. (Rinegoziazione)
1. E’ facoltà del Governo rinegoziare un rientro dell’Italia nella UE secondo le modalità previste nel art.49 del Trattato dell’Unione Europea, a condizione che l’accordo di rinegoziazione contenga, in modo tassativo, le
seguenti clausole:
a) riappropriazione dei diritti di signoraggio;
b) utilizzo di una moneta nazionale (Nuova Lira) in sostituzione dell’Euro;
c) liquidazione del capitale versato dall’Italia alla BCE;
d) esclusione dell’Italia dall’Area Schengen e dagli obblighi relativi all’omonimo Trattato;
e) rescissione dagli obblighi relativi ai Trattati Basilea 2 e Basilea 3 da parte el sistema bancario e creditizio italiano.

Art. 3. (Divieto di proroga dei tempi dell’accordo di recesso)
Il Governo non può prorogare in nessun caso attraverso leggi, decreti o altri tipi di normativa il termine massimo di entrata in vigore dell’accordo di recesso stabilito in due anni dal comma 3 dell’art.50 del Trattato sull’Unione Europea.

Art. 4. (Entrata in vigore)
1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

http://www.byoblu.com/post/2012/09/03/Come-uscire-dallEuropa-in-4-mosse.aspx#continue

QUALCOSA DI BUONO E GIUSTO SI MUOVE IN ITALIA 😉 😀

sd
Scritto il 3 Settembre 2012 at 23:31

Parlo per mè

Invece i Micro-Imprenditori, che non sanno neanche cosa siano le azioni, si sono dati molto da fare in innovazione ed aumento della produttività e oggigiorno possiamo costruirvi un’abitazione singola in 15 giorni (a parte i mesi della necessaria burocrazia) ed in classe A, così adesso possiamo tutti avere 3 o 4 abitazioni a testa.

Lo dico sempre cheh le Multi-Nazionali sono innefficenti perchè se avessero innovato e prodotto come si deve adesso avremmo potuto avere tutti 5 automobili, 10 telefononi. 5 lavatrici, 4 frigoriferi, 3 congelatori, 40 capi d’abbigliamento eccetere eccetera……………….pensa che bel mondo e quanta ricchezza per tutti.

SD

sd
Scritto il 3 Settembre 2012 at 23:41

Volevo dire 400 capi d’abbigliamento

SD

icebergfinanza
Scritto il 4 Settembre 2012 at 06:54

Ah dimenticavo! Se almeno Voi non ci date una mano a diffondere tra amici e parenti, giornali on line e forum, queste informazioni, queste notizie la Consapevolezza servirà poco o a nulla!

icebergfinanza
Scritto il 4 Settembre 2012 at 06:55

giobbe8871@finanza,

Giobbe io non lo sto sprecando il mio tempo, non possiamo fare la riserva indiana dove ci raccontiamo tra pochi intimi quello che in realtà sta accadendo, o diffondiamo un’alternativa o Icebergfinanza non ha più ragione di essere!

berpaniz
Scritto il 4 Settembre 2012 at 08:45

Completamente d’accordo con ilcuculo, c’è solo un punto dove non lo sono, che sia tutta colpa solo del governo Berlusconi, la colpa ricade su tutta la classe politica da destra sinistra, in parlamento non c’è nessuno che possa scagliare la prima pietra, a palazzo Madama c’è un barbiere stipendiato da noi contribuenti che percepisce 180,000E all’anno con il consenso anche del PD, dico questo perchè non ci sia qualcuno che coltivi l’illusione che se và il governo Bersani le cose possano cambiare.

icebergfinanza
Scritto il 4 Settembre 2012 at 08:58

berpaniz@finanzaonline,

Ripeto per l’ennesima volta che siamo d’accordo sulla criminale gestione della classe politica ma il discorso è molto più sottile.
Qui un manipolo di esaltati dello stato minimo sta cercando raccontandovi un sacco di balle funzionali a loro scopo di svendere il Paese e togliere di mezzo anche attarverso la Costituzione lo Stato Sociale o meglio quella che dovrebbe essere la sua migliore espressione se qualcuno si degnasse di pensare al BENE COMUNE BENE COMUNE BENE COMUNE!

berpaniz
Scritto il 4 Settembre 2012 at 09:10

ilcuculo@finanza,

Completamente d’accordo con ilcuculo, c’è solo un punto dove non lo sono, che sia tutta colpa solo del governo Berlusconi, la colpa ricade su tutta la classe politica da destra sinistra, in parlamento non c’è nessuno che possa scagliare la prima pietra, a palazzo Madama c’è un barbiere stipendiato da noi contribuenti che percepisce 180,000E all’anno con il consenso anche del PD, dico questo perchè non ci sia qualcuno che coltivi l’illusione che se và il governo Bersani le cose possano cambiare.

berpaniz
Scritto il 4 Settembre 2012 at 09:15

Ops ho postato due volte lo stesso messaggio. Già il BENE COMUNE, io credo che non ci sia stato un decennio dall’Unità d’Italia che i politici abbiano pensato al BENE COMUNE, perfino durante gli anni del boom economico, vedi la tragedia del Vajopnt, per non parlare del ventennio fascista in cui i gerarchi facevano la cresta a destra e a manca e mi risulta che anche alla fine dell’800 ci furono dei scandali bancari. Ho quasi l’impressione che debbo dare ragione ad un emigrante Italiano che viaggiando in diverse nazioni mi ha detto che ogni popolo ha il governo che si merita, a questo punto ci converrebbe metterci sotto tutela dell’Europa.

stanziale
Scritto il 4 Settembre 2012 at 10:07

@Berpaniz. Perche’ con Monti non siamo gia’ sotto tutela? sI vedono i risultati! Negli ultimi 20 anni la Germania, Francia, G.B. Spagna, Usa, hanno aumentato il debito pubblico molto piu’ di noi, quindi non e’ che sono tutti questi fenomeni che ci vogliono far credere. Ne abbiamo parlato qui molte volte, ed anche Marco Fortis ha fatto molti articoli.
Poi, per quanto riguarda il d.p. con Berlusconi, egli e’ stato al governo in coincidenza con le xcrisi economiche (2001 e 2007 che e’ ancora in corso) e non e’ che Prodi faceva meglio, semplicemente questo furbetto NON faceva i trasferimenti dovuti (es. 2006-2007) per esempio verso gli ultimi scolastici che in quei 2 anni non hanno visto il becco di un quattrino, va da se’ che quello che arrivava dopo doveva rimediare, per questo sembra che con B. i debiti aumentavano piu’ che con P. mi fanno ridere queste statistiche, cosi’ sono buoni tutti. Il problema non e’ stato P: e neanche B:, che poi alla fine del 2011, quando e’ finita la democrazia, ci hanno lasciato con una situazione dei parametri debiti e ricchezza forse il migliore in europa . Ripeto: forse il migliore in europa . Ripeto ancora: forse il migliore in Europa. (SVEGLIA!!). Ambedue bene o male dovevano rispondere agli elettori. Il problema e’ M., levarlo di torno al piu’ presto , lui si che sta davvero NON facendo i nostri interessi aumentando tra l’altro DAVVERO il d.p. con i regali alle banche tedesche (e ancora non e’ finita). Egli NON risponde agli elettori italiani, ma non capite la differenza?

giobbe8871
Scritto il 4 Settembre 2012 at 12:56

icebergfinanza,

Carissimo Andrea,

Se almeno Voi non ci date una mano a diffondere tra amici e parenti, giornali on line e forum, queste informazioni, queste notizie la Consapevolezza servirà poco o a nulla!

da anni, dal 2007 che “rompo” a parenti , amici e conoscenti sulle cause della Crisi. Sempre ho citato le mie fonti di INFORMAZIONE E CONSAPEVOLEZZA. e tu sei tra queste.

ciaooo Mazzalai. 😉

giobbe8871
Scritto il 4 Settembre 2012 at 13:15

Buon lavoro e buona pazienza Andrea, 😉 nel leggere articoli di perfidi globalisti .

io sono per non leggere , non seguire i giornali e media faziosi, non corretti nell’esporre dati economici oggettivi. :mrgreen:

icebergfinanza,

idiocrazia
Scritto il 5 Settembre 2012 at 00:32

Ancora con questa storia del dividendo dell’euro non sfruttato e dei dipendenti pubblici assunti da berlusconi? I dipendenti pubblici dal 2001 al 2009 in italia SONO DIMINUITI DIMINUITI DIMINUITI DIMINUITI anzi per la precisione diminuiti al sud ed aumentati al nord.

E poi Andrea giorni fa ha pure pubblicato l’immagine con la densità di dipendenti pubblici europea, in italia a fronte del nord dove si concentra quasi tutto l’apparato industriale del paese (E CI MANCHEREBBE PURE CHE CI FOSSERO PIù DIPENDENTI PUBBLICI) NON corrisponde un sud di colore tra il nero pece e il nero vuoto cosmico (ma gli spaghetti liberisti questo non lo vedono) ma con una percentuale di dipendenti statali, con tutto quello che di negativo si può dire, comunque INFERIORE INFERIORE INFERIORE INFERIORE a grecia, spagna, portogallo e FRANCIA. Andatevela a rivedere quella bella cartina e osservate bene l’inghilterra tutta blu sta bene vero….?

Qui siamo alla riedizione delle 650.000 auto blu italiane.

Ma è mai possibile leggere sempre le stesse cose a fronte dei numeri, fermo restando gli sprechi le illegalità e tutto il resto non si può a vita guardare il dito di chi ti indica la luna ma è mai possibile essere così di coccio?

GLI SPAGHETTI LIBERISTI SONO UNA CAUSA PERSA a fronte del TOTALE fallimento della loro RIDICOLA teoria continuano imperterriti ad accusare lo stato questo fantasma senza sapere nemmeno cosa sia, e poi anche volendo accusare lo stato ci sono da 30 anni solo liberisti alla guida dello “stato” liberisti di sinistra che si vantano di essere più liberisti di berlusconi cosa rivendicata dagli stessi Molti e Bersani! sarà mica per caso colpa loro no eh?
Capita anche che gli interessi PRIVATI che voi chiamate “gli amici degli amici” si infiltrino nelle istituzioni pubbliche e facciano appunto gli interessi privati (leggasi liberalizzati di farsi un po’ i cazzi loro) la soluzione quale è? PRIVATIZZARE LO STATO SVENDENDOLO A CHI NE HA CAUSATO LO SFACELO TORNANDO AL FEUDALESIMO? Siamo al delirio più totale di gente che non ha la capacità di pensare con la propria testa, piena di odio e livore, PAURA ed ignoranza.

E no, mi dispiace, molta gente deve essere semplicemente assicurata alla giustizia applicando per UNA VOLTA le leggi dello STATO.

Giuseppe

kthrcds
Scritto il 8 Settembre 2012 at 16:54

Condivido in pieno quanto affermato da idiocrazia (5 settembre 2012 alle 00:32)

ilcuculo
Scritto il 8 Settembre 2012 at 22:04

idiocrazia@finanza,

Giuseppe scusa ma non riesco a capire, i dipendenti della PA devono stare dove servono e quanti ne servono , non è che li metti al SUd perchè al nord ci sono gà le industrie, anzi, dove ci sono le industrie forse servono più servizi.

Il principio ispiratore nato in casa DC ed appoggiato in casa PC che il lavoro pubblico potesse essere usato come amortizzatore sociale è una delle cause sotriche dei problemi dell’Italia e del SUD in particolare.

Oltre a tutto poichè lo stipendio dei dipendenti della PA , a diffrenza di quello dei dipendenti privati e dei liberi professionisti è completamente svincolato dal mercato del lavoro e dal costo della vita vediamo che un impiegato comunale guadagna in provincia di Crotone come in provincia di Treviso , ovvero in proporzione guadagna molto di più , il che spiega perchè se faccio un concorso a Treviso si presentano in 200 ed a Crotone in 20.000.

idiocrazia
Scritto il 10 Settembre 2012 at 23:51

ilcuculo@finanza,

Scusa il ritardo nella risposta.

Si è vero il lavoro nei posti pubblici è usato come ammortizzatore sociale e crea grossi problemi al Sud sono d’accordo soprattutto di tipo sociale con clientelismo diffuso e tutto il resto.

Questo però contemporaneamente crea la ricchezza del nord del paese cosa che nessuno ha mai detto in 150 anni, i trasferimenti da nord a sud sono poco più di 40 mld quelli da sud a nord circa 60, vuol dire che mentre si elargiscono posti di lavoro a sud e aiuti in cambio a nord arrivano reddito e sistema produttivo (ricchezza) in pratica il sud è il mercato protetto del nord del paese.
Sta accadendo la stessa cosa con l’euro è da ciechi non vederlo solo che i tedeschi vogliono la botte piena e la moglie ubriaca.

Al sud si presentano ai concorsi pubblici perché non c’è lavoro (sistema industriale e produttivo) lo ricordi che il sistema produttivo industriale sta al nord no? Ma vedi che attualmente sono “terroni” anche il 70% dei militari e quindi il 70% almeno dei morti in guerra anche questa è spesa pubblica.

Oltre tutto viene usato come riserva di manodopera o vogliamo dire che la costante emigrazione che caratterizza l’italia da sud a nord è inventata? Dici che chi emigra lo fa per sport, si diverte? E come mai nessuno dal nord si sposta a sud nemmeno per errore anche se la vita è meno cara quindi si dovrebbe vivere meglio in uno dei posti più belli del pianeta tra l’altro?

TI sfato un altro mito la Campania ad esempio è in surplus con l’estero, hai presente il made in italy l’export? Ebbene la Campania esporta all’estero più di quanto importa in un epoca di feroce competizione è economicamente “virtuosa” il deficit che registra è con le regioni del nord (sarebbe il loro surplus) e così anche la sicilia.
La Lombardia perde ogni anno il 7% del suo reddito con l’estero e finisce in surplus (si arricchisce) con quello che vende al sud, se interrompi il giochino la lombardia va in crisi, dati dell’economista Paolo Savona confermati anche dal Prof. Bellofiore di Bergamo che definisce un dramma i 7% perso con l’estero.

Questo nessuno lo dice mai però vero?

A fronte di tutto ciò con l’esposizione mediatica che dura da 30 anni incessante uno si aspetterebbe chissà quanti miliardi di dipendenti pubblici al sud e invece? Se non ci fossero nemmeno quelli sai cosa accadrebbe? una cosa tipo guerra civile. Ma è accaduto anche questo, il numero anomalo di pensioni (troppe) fu segnalato da Nino Galloni negli anni 80 e gli venne risposto che dovevano garantire la pace sociale altrimenti i disoccupati al sud potevano allearsi con i terroristi al nord e non si sarebbe capito niente, ma non è stato questo a raddoppiare il debito pubblico quello lo hanno raddoppiato i banchieri e i capitani coraggiosi (Fiat Olivetti… etc) aumentando i tassi di interesse dei titoli di stato per “punire” i politici corrotti… e anche questo è provato con i dati e i numeri, ma ci viene raccontato che è stata la spesa pubblica, NON E’ VERO.

Ci dobbiamo mettere in testa che le cose non sono così semplici da risolvere, si potrebbe anche fare, dividere l’italia dare al sud una sua moneta sovrana e vedi che per il differenziale di cambio i prodotti del nord diventerebbero inaccessibili, anzi diventerebbero passivi nella bilancia commerciale da evitare assolutamente, lo spieghi tu ai lombardi celtici e produttivi che devono perdere 1/4 del loro reddito e soprattutto come sostituirlo visto che sono in deficit con l’estero? Il veneto non avrebbe economicamente problemi ad esempio ed infatti li da quello che capisco vogliono il veneto libero ma solo il veneto eh…

In ogni caso la situazione interna dell’Italia con la crisi globale e dell’euro NON C’ENTRA UNA MAZZA per essere precisi e ti confermo che dal 2001 al 2009 i dipendenti pubblici sono diminuiti in italia e diminuiti al sud ed aumentati (poco) al nord, L’andamento della spesa è simile a quello francese (ma i dati li pubblicano depurati dall’inflazione?) queste fesserie vengono messe in giro per “lodare” i tedeschi che con l’euro hanno abbassato gli stipendi ai loro di dipendenti (hanno abbassato la spesa) per conquistare il mercato INTERNO europeo, in una logica schizofrenica vogliono la botte piena e la moglie ubriaca ora devono fare le riforme i terroni i famosi compiti a casa, vuol dire abbassare gli stipendi e i diritti per riappianare la bilancia commerciale così come hanno fatto loro ma così facendo stanno distruggendo il loro mercato interno oltre al fatto ridicolo che è una corsa al ribasso e non al rialzo poi noi europei facciamo la morale ai cinesi che sfruttano gli operai??????
Due sono le cose o vogliono comprarci a basso costo per fare concorrenza ai cinesi o se ne vogliono andare un poco a quel paese. E questo non dipende dal popolo tedesco che non si è certo divertito negli ultimi 10 anni ma dagli “amici degli amici” tedeschi i loro capitani coraggiosi…

Giuseppe

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