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WURSTEL & BUND: VACANZE A GRATIS IN GERMANIA!

Scritto il alle 10:03 da icebergfinanza

Quando l’altra volta ho scritto che sto trattando in segreto con Angelina ( in vacanza dalle mie parti in Alto Adige …) l’approvazione immediata dello scudo anti spread in cambio di un’eventuale annessione del sud Tirolo alla Germania visti  i nuovi vomiti seccessionisti di Eva Klotz, un amico non ci credeva.

In realtà Angelina se ne strafrega di quello che sta accadendo in Italia le vacanze sono sacre, aspetta solo l’occasione di poter tornare per comprarsi assieme ai suoi nipotini mezza Italia gratis come fecero i tedeschi quando nei primi anni novanta invasero il lago di Garda.

Naturalmente Angelina è in buona compagnia il suo amico Wolfgang va in vacanza per ben tre settimane in attesa che la Corte Costituzionale tedesca si prenda tutto il tempo necessario per poi magari indire un referendum tra i tedeschi da svolgere entro un anno in fondo non c’è alcuna fretta fate tutto con calma e nel frattempo per non essere frainteso sussurra che i mercati stanno sbagliando come riporta Bloomberg…

Schaeuble Declares Markets Wrong as Europe Heads to Vacation…

German Finance Minister Wolfgang Schaeuble declared bond traders all wrong in driving up Spanish borrowing costs to unsustainable levels. After issuing the statement late yesterday, Schaeuble, 69, went off duty for a three-week vacation. German Finance Minister Wolfgang Schaeuble declared bond traders all wrong in driving up Spanish borrowing costs to unsustainable levels. After issuing the statement late yesterday, Schaeuble, 69, went off duty for a three-week vacation.

In realtà non stanno affatto sbagliando i tedeschi, che come abbiamo appena visto temono Dio ma nessun’altro, stanno finanziandosi le vacanze del bund a gratis mentre tutto intorno i fessi e gli ingenui continuano a finanziare il loro sporco gioco.

Ci vorrebbe il coraggio di dichiarare un guerra commerciale ma non c’è la convenienza Italia e Germania sono troppo dipendenti una dall’altra a livello europeo…

Un dato importante è la quota che assorbe proprio la Germania, Paese esportatore per eccellenza, che sul totale nazionale pesa il 13,4%. A seguire la Francia (11,7%) e la Svizzera (5,3%). Verso questo terzetto (cui bisogna aggiungere anche la Spagna), la Lombardia svolge il ruolo più importante, in forza del suo contributo nazionale pari al 27,6% sul totale delle esportazioni. E infatti, attraverso la Lombardia, la Germania, la Francia e la Svizzera assorbono il 10,1%, l’8,7% e il 4,5% delle importazioni totali dall’Italia. L’estensione dei prodotti esportati è ampia e variegata, dai semi-lavorati a macchinari complessi. Ad esempio, le fabbriche teutoniche assorbono anche acciai, laminati e componenti necessari all’industria dell’auto. Soltanto in acciaio, nel 2011 sono stati esportati 28,5 milioni di tonnellate.

Export Italia verso Mondo. Gen-set 2011

Fonte:Datodifatto

Ci vorrebbe un minimo di dignità soprattutto da personaggi come Monti o Draghi che in passato non hanno perso occasione di omaggiare l’assurda e fallimentare ideologia tedesca che punta solo ed esclusivamente sul virtuosismo di bilancio e l’austerità nel bel mezzo di una imponente deflazione da debiti e depressione economica.

In fondo l’Italia è piena e zeppa di fessi che guardano alla Germania come modello di perfezione assoluta.

Ma questa è un’altra storia e mi fermo qui per non andare troppo oltre.

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3 commenti Commenta
ilcuculo
Scritto il 26 Luglio 2012 at 10:11

Dalla Germania dovremmo imparare solo due cose

– rigore nella gestione della cosa publlica
– rigore nella gestione fiscale

ma qualcuno dice che sono incompatibili con la creatività Italica che in fondo ci rende unici e speciali.

sturmer
Scritto il 26 Luglio 2012 at 11:08

Ciao… non vedo l’ora che arrivi per poterlo leggere!!!

stanziale
Scritto il 26 Luglio 2012 at 14:39

Da recente articolo del prf. Fortis: 1995 debito pubblico per abitante, Italia euro 20000. Germania 12600. 2011 debito pubblico per abitante Italia euro 31000. Germania 25000. Hanno fatto molto peggio loro in questi anni, la differenza si sta assottigliando. Quindi non e’ che poi possono darci chissa’ quali lezioni sul rigore nella gestione della cosa pubblica.

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