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STATO SOCIALE: UN’ALTRA AURORA BOREALE SVEDESE!
Mentre il buon Draghi gira il mondo sottolineando come il modello sociale europeo è superato a New York Mohamed El-Erian numero due di PIMCO in un’intervista rilasciata all’emittente CNBC, il manager del maggiore fondo obbligazionario al mondo ha detto che l’Eurozona finira’ per lasciare che Grecia e Portogallo facciano default.
L’aurora boreale svedese, la sauna finlandese incominciano a fare scuola e entrano nella Consapevolezza collettiva, la storia non sbaglia quasi mai come la saggezza popolare!
New York – Mohamed El-Erian vede nero per l’Europa. In un’intervista rilasciata all’emittente CNBC, il manager del maggiore fondo obbligazionario al mondo ha detto che l’Eurozona finira’ per lasciare che Grecia e Portogallo facciano default.
Il nuovo pacchetto di salvataggio non avra’ l’effetto sperato, ma questo evento non sara’ per forza negativo per l’area della moneta unica: l’importante e’ evitare che i problemi del debito ellenico contagino il resto d’Europa.
Atene ha fatto sacrifici per costruire un muro di fuoco che impedisca il default del debito, e ora si vedono gli effetti: “la societa’ deve fare i conti con una serie di misure di austerita’ tremende”.
Uno degli interventi piu’ interessanti dell’amministratore delegato di Pimco ha riguardato un tema insolito: la vitalita’ economica del sistema di stato sociale in stile svedese. Che potrebbe funzionare non solo in Europa, ma anche negli Stati Uniti.
Il caso di Stoccolma dovrebbe servire da lezione per gli altri, sottolinea il manager: “La Svezia si e’ rialzata dalla grave crisi bancaria degli Anni 90 abbinando solidita’ fiscale e finanziaria ad una crescita costante e a un sistema di welfare che ha offerto cuscinetti importanti”.
E’ l’esempio che un sistema di stato sociale e’ fattibile, ma con i dovuti accorgimenti. “Anche se la nazione scandinava e’ piccola e trae vantaggio da circostanze particolari, spetta all’Europa trovare un modo per far funzionare il modello, adattandolo ai bisogno dell’area euro”. Ossia trovando un equilibro tra le inevitabili misure di austerita’ fiscale per raggiungere gli obiettivi di bilancio e la crescita.
Gran parte dei problemi a livello di spese dello stato americano risiede non tanto nei programmi sociali per i propri cittadini, quanto per i programmi pubblici internazionali (come quelli della Nato e per la ricerca e sviluppo).
“Offriamo cosi’ tanti beni pubblici al resto del mondo che a un certo punto dobbiamo chiederci come pagheremo per tutto questo e chi altro dovrebbe fare la sua parte”.
Anche la Germania, responsabile per il resto dell’area euro, rischia di incontrare presto gli stessi problemi, secondo El-Erian. WallStreetItalia
Chi ha orecchie da intendere sulla Germania intenda gli altri stiano sintonizzati perchè in mattinata esce una perla sulla Grecia!
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L’evento di maggior rilevanza nei prossimi mesi non è l’esito greco. Sono le elezioni francesi. Senza essere il salvatore del mondo le posizioni di Hollande sono lontane da quelle di Sarkozy e il personaggio è molto meno o per nulla legato alle lobby finanziarie. Se un cambiamento ci sarà può partire solo da un socio forte: Francia o Germania. Infatti, Merckel aiuta Sarkozy e in questo modo gli farà perdere altri voti. Senza nazionalizzazione delle zombie banche il futuro (solo quello economico) è morto. Ma va detto che il problema finanziario di oggi è molto ma molto più vasto di quello svedese di inizio anni 90. Questo non dovrebbe però essere un deterrente alla soluzione svedese ma una ulteriore spinta a realizzarlo.