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DRAGHI: A CARNEVALE OGNI SCHERZO VALE!

Scritto il alle 07:20 da icebergfinanza

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Ve lo ricordate il vecchio Donald, si quello che va in giro ogni giorno a lamentarsi con i suoi banchieri centrali che il dollaro è troppo forte…

…ebbene la risposta di Mario Draghi a sorpresa, ma non tanto, non si è fatta attendere, anche in finanza a carnevale ogni scherzo vale!

Prima di entrare nei dettagli un minuto solo per rendere omaggio agli spettacolari uffici studi della BCE capaci di rivedere al ribasso nello spazio di un paio di mesi previsioni che neanche nel Paese delle meraviglie sarebbero stati capaci di esprimere, un pò di serietà suvvia, non si può vivere sempre di solo ottimismo.

No, non è possibile in soli due mesi rivedere in maniera estremamente sensibile la crescita dal 1,7% intorno all’1%, non puoi passare dal 1,6 % al 1,2 %, non è serio.

Per carità, visti i precedenti, non sarebbe il caso di cambiare tutti i componenti degli uffici studi, più che cambiare le previsioni, non sarebbe il caso di dire la verità e dichiarare che siamo in una deflazione da debiti e che l’obiettivo di inflazione è significativamente più basso del 2 % e che nei prossimi anni se va bene, si resta sotto 1 % vicini a zero per tanto tempo ancora^

In attesa di parlarne in dettaglio nel fine settimana nel prossimo manoscritto di Machiavelli, dedicato a tutti coloro che sostengono il nostro viaggio, festa grande sul nostro veliero, l’euro a preso la giusta rotta, o forse è meglio dire che è in rotta, ha definitivamente abbattuto il supporto a 1.1250 ed è diretto verso la prossima meta.

Come era quella del dollaro debole, dove sono gli scienziati che prevedevano il dollaro a 1.20 o 1.25?

Attenzione perchè ieri si è verificata un’altra dinamica esplosiva, ma vi racconteremo il tutto nel fine settimana.

Attenzione però perchè oggi arrivano i dati sul mercato del lavoro USA, ieri pessime notizie in arrivo dal rapporto Challenger…

[Grafico]

Questo rapporto mensile conta e categorizza gli annunci di licenziamenti aziendali basati sui dati di licenziamento di massa dai dipartimenti statali del lavoro. Il rapporto sul taglio dell’occupazione deve essere analizzato con cautela. Non fa distinzione tra licenziamenti programmati a breve o lungo termine, o se i tagli di posti di lavoro sono gestiti attraverso  licenziamenti reali. Inoltre, il rapporto sul taglio dell’occupazione non include i lavori eliminati in piccoli lotti per un periodo di tempo più lungo.Diversamente dalla maggior parte dei dati economici, questa serie non è regolata per le variazioni stagionali.

Callengher segnalava ieri un sensibile salto negli annunci di licenziamento, il settore delle vendite al dettaglio è stato colpito molto duramente, o meglio Amazon sta distruggendo l’intero settore retai.

Ricordo a tutti come nei prossimi mesi e anni, diventeranno di attualità i seguenti post…

THE BIG SHORT: COMMERCIAL REAL ESTATE!

THE BIG SHORT: LA CRISI CHE VERRA’!

Vi invito a riflettere seriamente sul mercato immobiliare commerciale americano.

 

Il rapporto Challenger mostra che i datori di lavoro hanno annunciato 76.835 tagli di posti di lavoro a febbraio.

Il mese più corto dell’anno ha visto il più alto numero di tagli di posti di lavoro in oltre tre anni e mezzo, mentre i datori di lavoro con sede negli Stati Uniti hanno annunciato piani per tagliare 76.835 posizioni dai loro libri paga a febbraio. Questo è superiore del 45% rispetto ai 52.988 tagli annunciati a gennaio, secondo un rapporto pubblicato giovedì dall’outplacement globale e dalla società di executive coaching Challenger, Gray & Christmas, Inc.

“Nel frattempo, i negozi al dettaglio stanno chiudendo, portando alla perdita di posti di lavoro o andando in bancarotta e tagliando tutta la loro forza lavoro”, ha detto Challenger.

Quindi attenzione alla dinamica che potrebbe verificarsi nel pomeriggio sul cambio e contestualmente sui rendimenti.

Ma torniamo a Draghi!

“La crescita è al di sotto della tendenza attuale e l’output gap si sta riaprendo”, ha detto una delle fonti. “È preoccupante perché molto poco di questo rallentamento è in realtà temporaneo.”

Chiaro il concetto, molto poco di questo rallentamento è temporaneo ma ci sono voluti mesi per comprenderlo o meglio per smettere di fingere e dichiararlo.

“In una stanza buia ci si muove a piccoli gradini. Non corri, ma ti muovi.”

Non credo ci sia da aggiungere altro, i dettagli tecnici li lascio alla Vostra curiosità, anche Draghi è rimasto sul vago!

Noi invece da tempo non vi lasciamo sul vago, qui sotto avete la dimostrazione che quel vecchio marpione di Machiavelli non sbaglia un colpo, la deflazione da debiti è la sua stella polare.

Ci vediamo nel fine settimana, insieme a tutti coloro che sostengono il nostro viaggio, per una nuova puntata dell’entusiasmente avventura americana, “La grande strambata.”

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3 commenti Commenta
reragno
Scritto il 8 Marzo 2019 at 10:15

Dopo i pessimi dati delle esportazioni usciti oggi, come si può pensare che la Cina accetti un accordo commerciale che può essere ancora più penalizzante per la sua economia?

reragno
Scritto il 8 Marzo 2019 at 10:17

Ordini industriali in Germania -2,6% produzione industriale italiana + 1,7%

veleno50
Scritto il 8 Marzo 2019 at 11:53

Una domanda se per cortesia il capitano può rispondere. Quando si vende o si compra un titolo di stato Usa il valore del cambio Euro/Doll non è quello di giornata? Viene preso a riferimento il rapporto due giorni dopo lavorativi? Grazie

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