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ITALY DEBT CRISIS…IS BACK!

Scritto il alle 09:57 da icebergfinanza

Ve la ricordate l’ormai triste e famosa estate del 2011?

Ebbene date un’occhiata qui sotto…

ImmagineBrexit Exposes Eurozone’s Weak Spot: Italy’s Banks

The markets may have taken Brexit in their stride for now but it would be complacent to assume the worst of the shock has passed. Investors may also be betting that the U.K.’s political crisis will prove short-lived with the cautious Home Secretary Theresa May now the front-runner to be the next Conservative leader and prime minister. It will take time to assess the damage from what Bank of England Gov. Mark Carney has dubbed the U.K.’s “economic post-traumatic stress disorder.” Meanwhile, the full extent of the Brexit shock will depend less on what happens in the U.K. than on its impact on the eurozone, whose weakest link is the Italian banking system

Nel frattempo, tutta la portata dello shock Brexit dipenderà più o meno da quello che succede nel Regno Unito e il sul suo impatto sulla zona euro, il cui anello più debole è il sistema bancario italiano. Se dovesse manifestarsi un’accelerazione dell’effetto domino, essa riguarderebbe ancora i titoli bancari.

Italia-Germania, la sfida si gioca anche sul Qe, ecco perché

La Bce insomma ha un problema di “scarsità” di titoli da acquistare nell’ambito del Quantitative easing. Non solo perché molti trattano ad un tasso inferiore al «deposito» ma anche perché c’è un altro paletto da da rispettare: quello della “capital key” che prevede il rispetto della proporzionalità delle quote detenute da ciascun Paese nel capitale della Bce nell’effettuare gli acquisti. Tradotto: non possono essere acquistati più BTp che Bund perché la quota dell’Italia nel capitale della Bce è inferiore a quella della Germania.

E qui sta il problema dal momento che i titoli che dovrebbero essere più acquistati in termini di controvalore (quelli tedeschi) sono anche quelli che meno di tutti rispettano il citato criterio dei rendimenti superiori al tasso di deposito. Dei citati 720 miliardi esclusi dal Quantitative easing perché rendono meno dello 0,4% ben 334 sono infatti titoli tedeschi secondo i calcoli di Rabobank. Di fatto il 60% dei bond governativi tedeschi è fuori dal Qe. E la quota rischia di aumentare se i tassi dovessero scendere ulteriormente (l’altroieri anche il Bund decennale è sceso sottozero).

Il problema della scarsità di titoli acquistabili per alcuni Paesi è ben noto alla Bce che non a caso quest’anno ha esteso il perimetro del Qe anche alle obbligazioni societarie. Anche queste ultime tuttavia hanno sperimentato il paradosso dei tassi negativi seppure non sotto -0,4 per cento. Secondo alcuni osservatori non è da escludere la Bce si veda costretta alle contromosse come quella, ipotizzata da Bloomberg ieri, che prevede di rimuovere il criterio della «capital key» in favore della capitalizzazione di mercato. Tradotto: non più acquisti in proporzione alla quota capitale ma in proporzione al valore complessivo di mercato dei bond in circolazione.

Una rivoluzione che favorirebbe i Paesi che hanno emesso più debito, come l’Italia, ma che a quanto pare non risulta all’esame della Bce. Quando, con grande fatica, la Bce decise di varare il Quantitative easing la Germania pose come condizione la «capital key» perchè, altrimenti, il Qe sarebbe stato una forma di finanziamento al debito degli Stati e in quanto tale contrario ai trattati. Difficile che possano cedere il campo tanto facilmente su una questione tanto importante. Insomma oltre che sul campo di calcio una sfida tra Italia e Germania rischia di giocarsi a Francoforte.

Nel frattempo va tutto bene dicono loro!

24 commenti Commenta
aorlansky60
Scritto il 4 Luglio 2016 at 11:32

uhmm…

potrebbe profilarsi un “deja-vu” all’orizzonte… che mi ricorda tanto quanto avvenne nel luglio 2011 prima e luglio 2012 poi…

si profila un estate particolarmente CALDA in toscana dalle parti di siena, che però potrebbe estendersi all’intero paese

(se dal governo non partono idee o spunti tali a raffreddare un possibile incendio che potrebbe avere rapida estensione; a rischio non è solo l’azione in caduta libera di un istituto bancario di quelle parti, ma un volume assai elevato di obbligazioni secondarie generalmente acquistate negli ultimi anni dal parco buoi risparmiatore stimato in molte decine di migliaia di soggetti, lo stesso che ci ha rimesso le corna con Etruria e Marche qualche mese fà, solo che il volume di quest’ultime non era nulla se paragonato alla carta(ccia) emessa da MPS nel corso degli ultimi anni…);

non importa un cavolo [ai mercati] la verità [recentemente confermata da FMI, non un soggetto qualunque] che DeutscheBank possegga in pancia il più everecondo schifaio di materia fecale color marrone (VENDUTA PER ORO) che uomo sia mai stato capace di creare,

in questo momento le bestie hanno inquadrato un altro obiettivo ben preciso, lupi e avvoltoi [quelli che scommettono sul fallimento di un intero paese] fiutano il sangue FACILE [per la loro speculazione] che proviene da un sistema bancario troppo facilmente attaccabile, proprio come quello del nostro paese,

alla faccia di quei polli -i vertici della politica e il ghota del ns sistema economico in genere più tutti i gonzi (la maggiorparte) che hanno voluto credere ai primi- che insistevano a dire fino a poco tempo fà che “il sistema bancario italiano è solido” …

madmax
Scritto il 4 Luglio 2016 at 12:12

Ancora una volta lo stesso programma! Per coprire le proprie magagne si lancia sterco sugli altri paesi!!!
I problemi degli UK sono enormi, non solo economici ma pure strutturali, un paese confuso che non sa che fare e continua a scrivere immondizia sui sui principali quotidiani!
Ma possiamo svegliarci una volta e non prendere per oro quanto scrivono gli altri????

aorlansky60
Scritto il 4 Luglio 2016 at 12:39

Ma possiamo svegliarci una volta e non prendere per oro quanto scrivono gli altri???

il problema non è questo; noi [inteso come alcune centinaia di milioni di soggetti] come opinione pubblica non contiamo un c…

il vero problema sono quei pochi -fondi sovrani e grossi edge funds, i lupi e gli avvoltoi di questa storia-

che se decidono di muoversi in una direzione precisa [scommettendo fortemente su un opzione] sono in grado di mettere in forte difficoltà -e non mi spingo oltre anche se potrei- un intero paese di 60 milioni di cittadini.

veleno50
Scritto il 4 Luglio 2016 at 13:24

aor­lan­sky60,

Quanto ammontano i crediti inesigibili in pancia alle banche 320 miliardi o 200. Ogni banca banca avrà un proprio fardello sulle spalle,prendiamo ad esempio banca X con 30/35 miliardi di Npl cos’ha fatto questa banca fino ad ora per rimediare a tutto questo? non hanno messo fieno in cascina per eventuali vendite di questi crediti svalutati? .La banca X che macina utili da far paura 3/4 miliardi 2015 IDEM 2016/2017 con prospettive future positive,perchè elargisce cosi tanti Euro nei dividendi.Rendita ai prezzi attuali del 9% con titoli di stato decennali al 1,22%.Se fossi azionista di quella banca anch’io capirei il momento difficile quindi accetterei volentieri una decurtazione dell’importo.Non ti pare strano tutto questo.I giornali internazionali oltre a sfotterci per i rigori ridicoli di Zaza E Pellè tendono a nascondere le magagne interne attaccando l’avversario denigrandolo con affermazioni discutibili.Forse è meglio che tra tanti i bloggher ci sia onestà individuale e non fare di tutta l’erba un fascio,e non solo per scrivere qualcosa per riempire la pagina odierna.

madmax
Scritto il 4 Luglio 2016 at 13:44

veleno50@finanza,

Veleno, sfottono noi perche’ gli inglesi si son fatto eliminare da una squadra di dilettanti!
Ieri poi di fronte alla Francia, una vera squadra hanno dimostrato i loro limiti e di conseguenza l’inconsistenza inglese.
Possono pure sfottere ma la quantita’ di rigori sta a dimostrare che erano veramente vicini! Questa volta loro sono stati migliori.
Ma comunque siamo sempre tra i primi piaccia o meno e la Spagna lo ha dimostrato!!!!

francia r
Scritto il 4 Luglio 2016 at 13:48

Dai che torna Monticello con la fornera …. c’è qualche derivato delle banche ammerregane in scadenza? Serve qualche boia sociale che non abbia le remore che hanno tutti i politici ad uccidere i diritti civili e sociali degli elettori … certo renzi assomiglia a monti ma … non è così “snob” e soprattutto non c’è più napo a garantire tutte le porcate fatte (bisogna sempre ricordare questo ex capo del pci che ha di fatto avallato TUTTE le porcate neo liberiste fatte da monti a quando non lo hanno lasciato andare in pensione … sig! … proprio lui che con diritti e pensioni degli italiani ci si è allegramente spazzato il fondo schiena … certo con viva e vibrante soddisfazione avrà brindato con monti alla sparta dell’inevitabile ricompensa che ci deve essere nei contratti fra gentiluomini.

veleno50
Scritto il 4 Luglio 2016 at 14:01

Ci pensano già tanti c…..i nostrani a picchiare sui m….i italiani. Citigroup ha descritto il voto italiano il più alto rischio singolo nel panorama politico Europeo di quest’anno, che vadano a cagare.FT la Bibbia per qualcuno le quattro maggiori banche italiane hanno da sole 85 miliardi di NPL e sentite CRESCONO LE PREOCCUPAZIONI SUI RISULTATI DELLO STRESS TEST DI QUESTO MES(il fatto quotidiano).Basta con queste stronzate.

charliebrown
Scritto il 4 Luglio 2016 at 14:01

Qualche mese fa sentivo il signor Renzi dire che le nostre banche erano solide e migliori di quelle tedesche. Adesso sento il signor Renzi dire che i governi italiani precedenti avrebbero dovuto fare come Angela Merkel e sostenere adeguatamente le banche italiane. Allora la superficialità delle banche solide e adesso le recriminazioni sul non fatto da altri. Comunque sia, sono italiano e mi auguro che il signor Renzi dimostri di saper fare qualcosa oltre che parlare: me lo diranno, se sa fare qualcosa intendo, le quotazioni delle banche tra tre mesi.

Quanto al fatto evidenziato dal signor Renzi che tanto male sia venuto dalle banche cooperative con voto capitario, obietterò che né Unicredit né MPS sono banche cooperative e adesso sembrano le più in difficoltà.
Ma non importa. Con Berlusconi crollarono i BTP, con Renzi crollano le banche. Berlusconi dovette gettare la spugna. Renzi riuscirà a fare qualcosa? Starò a vedere.

Scusatemi. Vi avevo già augurato buona estate e quindi anche io mi contraddico facendomi risentire.

aorlansky60
Scritto il 4 Luglio 2016 at 14:14

@ Veleno

Quanto ammontano i crediti inesigibili in pancia alle banche 320 miliardi o 200

La banca X che macina utili da far paura 3/4 miliardi 2015 IDEM 2016/2017 con prospettive future positive, perchè elargisce cosi tanti Euro nei dividendi

… … … … …

con la situazione attuale -ZIRP- consolidatasi, temo che quegli utili annuali da 3/4 miliardi per singolo istituto sia destinato ad essere riposto nel cassetto dei ricordi, almeno per quanto riguarda le banche italiane;

proprio perchè la prospettiva futura è a “margine zero” di operatività per chissà quanto tempo, gli NPL vengono come nodi al pettine, e in quest’ottica non è un mistero che l’italia sia quella che in percentuale europea ne detenga più di tutti (insieme a portogallo e irlanda) e per questo sia fonte di pensieri e preoccupazioni, e dove ci sono questi ci sono anche speculatori pronti all’azione che sanno dove andare a colpire;

proprio recentemente CGIA ha quantificato in un 80% degli NPL [per quanto riguarda la situazione ITA] quelli riconducibili a società di capitale [che non hanno mai restituito quanto loro accordato]

bisognerebbe effettivamente andare dentro con la lente d’ingrandimento in ogni singola situazione per rendersi conto di quanto sia stato forte (ed ancora lo è) il proverbiale legame dell’economia dei “salotti buoni” dei nostri “territori locali” con “amici e parenti privilegiati”, sono quest’ultimi che hanno causato il grosso del “buco” più che famiglie, soggetti individuali e piccole imprese.

francia r
Scritto il 4 Luglio 2016 at 14:19

Però …. questo è il futuro che ci attende dopo la grande globalizzazione neoliberista?
Dopo la crisi economica, la distruzione delle pensioni e dello stato sociale, l’annullamento della sanità pubblica, dopo che ovviamente tutti hanno gonfiato le tariffe e …. adeguato servizi e soprattutto costi agli standard europei, dopo la beffa politica degli elettori che NON volevano tutto questo… ora … “Grecia: la grande distribuzione vittima della crisi” … perfetto … a breve la grecia sarà un deserto umano senza neanche la possibilità di comprare una diet coke fresca … ma lo sanno gli ammerregani? Non vorrei che a fronte di questo ulteriore scenario di crollo sociale generazionale decidessero d’intervenire … ovviamente con le bombe ….

veleno50
Scritto il 4 Luglio 2016 at 14:19

char­lie­bro­wn@fi­nan­za,

A volere essere onesti non è vero che i btp non crollano ,siamo seri, c’è il paracadute Bce e lo dice uno che vota per il pifferaio,e non è neppure vero che le banche nel 2011/2012 non crollarono ci furono anche allora dolorosi aumenti di capitale.Oggi è più complicato fare aumenti di capitale non c’è più nessuno che vuole mettere soldi , fanno bene visto il casino che c’è.Ecco perchè dico parteggiare per il leader se è vero che sta sfidando i tedeschi con un po di ritardo sulla capitazzazione delle banche,ci vuole un supporto nazionale diciamo un sottofondo di opinionisti, giornali ,bloggher ,tv e anche al bar dato che per quanto gli Europei per noi è finita.

francia r
Scritto il 4 Luglio 2016 at 14:36

@ aorlansky60

Nel 2007 e poi 2008 una delle prime osservazioni che abbiamo fatto era proprio relativa all’oceano di obbligazioni, o di “pagherò”, che erano stati emessi negli ultimi anni a tassi anche non troppo elevati (intorno al 4,5 % i più forntunati), da parte di tutti coloro che potevano farlo … qualsiasi grande gruppo (e non) di qualsiasi campo commerciale era solito finanziarsi o rifinanziarsi sul mercato dei bond, bastava garantire che nei prossimi n. anni il fatturato sarebbe salito di n%, dove la previsione positive variava in base al continente ma comunque di solito non era mai minore ad un sano 5%, una banca d’affaroni compiacente sostenuta dall’impeccabile stato di salute del mercato, qualche mazzetta per togliere le perplessità ai rompicoglioni … ed il gioco era fatto … una sbaraccata di soldi per tutti.
Poi improvvisamente un’inspiegabile tempesta perfetta ha fatto crollare questo … castello di carte taroccate …. prima la crisi non c’era, poi subito la ripresa, poi non era ripresa ma rimbalzo, poi c’era la crisi ma non la deflazione, poi la deflazione ma non troppo …. tutti a prendere per il culo I risparmiatori, quelli con il denaro vero, allora …. allora si sono inventati il quantitative easing per ricomprare quei titoli “spazzatura” messi in giro in maniera criminale dai vari affaristi, alla faccia del libero mercato, molti gruppi hanno rifinanziato debiti e scadenze, ma per i debiti delle aziende “fuori dal giro che conta” … direi che sono tutti appesi ad una corda … basta che qualcuno si svegli o che abbia la voglia / convenienza a dar fuoco alle polveri …. in fondo in un mercato che sta calando del n. % da qualche anno, che impatto vuoi che abbiano I debiti contratti quando eri ad un sano +5% (e poi se non eri uno “sborone” ….)

charliebrown
Scritto il 4 Luglio 2016 at 14:49

ve­le­no50@fi­nan­za,

Del mio commento, tu ti focalizzi su due righe, Veleno, in cui del resto non c’è niente di falso: eravamo messi male nel 2011 e siamo messi male adesso. Quindi richiami all’onestà e alla serietà valli a fare a altri.

Per me il nostro presidente del consiglio non è il pifferaio come lo chiami tu (suo elettore): è il signor Renzi e spero che dimostri di saper fare qualcosa oltre che parlare di voto capitario nelle banche cooperative e dire un giorno una cosa e un giorno un’altra (come ricorda Enrico Letta, cui disse di stare sereno). Che faccia qualcosa di buono me lo auguro davvero, essendo io sulla barca dell’Italia.

aorlansky60
Scritto il 4 Luglio 2016 at 14:51

@ Veleno

non è neppure vero che le banche nel 2011/2012 non crollarono ci furono anche allora dolorosi aumenti di capitale

dici una cosa VERA;

mi ricordo -ne abbiamo parlato recentemente- INTESA precipitata a 0,85… nel 2015 era oltre i 3 euro…

una di quelle che di solito monitoro bene – BPER – era precipitata nel 2012 a 2,70… quando draghi annunciò il QE (GEN2015) BPER era già oltre i 5 € e in meno di un solo anno superò gli 8…

altro comparto : utility – nell’estate del 2012 IREN precipitò a 0,28… solo un paio di anni dopo era già a oltre 1€uro con un gain di 4x…

aorlansky60
Scritto il 4 Luglio 2016 at 14:53

aggiungo che per MPS e Unicredit o per meglio dire per i loro azionisti fu una specie di incubo l’essere sottoposti al ritmo forsennato da aumento di capitale ogni 2anni senza aver risolto nulla, considerandone i valori del titolo attualmente…

john_ludd
Scritto il 4 Luglio 2016 at 14:56

il tifo da stadio imperversa. Nella realtà reale, quella vera e che bussa di tanto in tanto alla porta con il suo grosso bastone, una bella fetta delle banche italiane è insolvente al di là di ogni possibile redenzione. Il fatto che questo accada anche in tanti altri paesi non consente grida di gioia. Il tutto durante un periodo di relativa quiete, dove l’America si è concessa una tra le più lunghe fasi di (debole) crescita della sua storia sebbene grazie a qualche tonnellata di steroidi anabolizzanti (che fanno poi notoriamente venire il cancro e quindi accorciano di brutto la vita). Sono curioso allora di vedere cosa ne sarà di quella parte del sistema finanziario italiano (e di altri paesi ricordo, per non demoralizzare gli animi ormai aggrappati alla sola speranza della disgrazia altrui) che possiamo ora considerare (ad uso e consumo di folle di ottimisti e nay sayers) come non ancora fallito. Se basta un Brexit per tutto questo, si immagini allora cosa accadrà per il secondo in classifica dei mali peggiori di questo mondo dollaro-centrico come una recessione a stelle e strisce. Si è voluto sparare le ultime cartucce di questo sistema morto e defunto per salvare l’anello di gran lunga più debole e corrotto ? Ecco il risultato, fallirà comunque e non ci saranno rimasti neppure i brustolini per salvare il resto. Potevamo durare qualche anno in più.

s66
Scritto il 4 Luglio 2016 at 16:52

per chi si firma john ludd : anche sul petrolio dice il peak oil ??? adesso te ne vieni con il fallimento a lazzo ? ma un po’ di vergogna quando la si prova ? ANDATEVENE AL MARE CHE AVETE VERAMENTE ABBOFFATO ABBASTANZA !

stanziale
Scritto il 4 Luglio 2016 at 18:50

Quindi, Mps viene bocciata, dovrebbe diminuire di 10 mld i crediti dubbi. Pero’ lo stato non puo’ intervenire, secondo i tedeschi. Deve invece intervenire, naturalmente, per allungare l’agonia della grecia, quando e se c’e’ bisogno, perche’ ci sono gli interessi tedeschi. In questo caso va benissimo aumentare il nostro debito, e gli abbiamo dato, al LORO fondo, oltre 60 miliardi. DEUTSCHE BANK INVECE PER LA BCE VA BENE. Euristi: va tutto bene??

glare
Scritto il 4 Luglio 2016 at 23:13

La Monte Paschi è fallita nel 2011-12, detiene 40 mld di euro in pancia di derivati, patrimonio immobiliare insufficiente, liquidità scarsa…non rimbalzerà mai, a meno che la San Paolo la assorbisca al fine di creare una grande banca , come pensavo tempo fa, ma per ora non ancora verificatosi…
Dopo gli ultimi 4 fallimenti è probabilissimo la creazione di una vera bad bank dove andare a “scaricare” tutto, infatti il fondo Atlante è per ora troppo piccolo appena 1,5 Mld di euro di cui 500 mln provenienti dai libretti postali ovvero dalla Cdp , tuttavia nessuno conosce con esattezza il valore del credito deteriorarato dell’intero settore bancario.
In Europa la paura è che il sistema italiano possa implodere da un momento all’altro è molto elevata, non si teme per la MPS ma soprattutto per l’Unicredit che è legata a doppio filo con la DB di cui tutti ormai conosciamo l’attuale situazione, quello che però ultimamente si tace è la quantità di valuta che viene prelevata quotidianamente dai risparmiatori dai propri conti correnti, quasi 80 mld al mese che non viene più riinmessa nel circuito bancario e questa particolare condizione si sta verificando da più di 8 mesi…si ricorda che il capitale circolante lordo italiano era al 2015 pari a 3100 Mld di Usd pari a circa il 140% del GDP, quindi come possono 150 Mld di euro arrestare la valanga qualora il sistema diventasse totalmente instabile ?

d
Scritto il 5 Luglio 2016 at 06:01

Bloccano il trasferimento dei capitali verso l’estero e, in casi estremi, corralito. Si potranno ritirare dalle banche al massimo tot euro al giorno. In Grecia attualmente è così: pare sia un Paese appartenente all’Eurosistema.
glare@​finanza,

stanziale
Scritto il 5 Luglio 2016 at 07:14

Italia, un paese sfiancato da 15 anni di euro, cioe’ di assenza sovranita’ monetaria e politica, cambio flessibile, mancata impostazione politiche anticicliche, subordinazione cieca agli interessi altrui..un caso assolutamente da approfondire sarebbero i saldi netti verso bruxelles, non solo siamo contrinutori netti a favore di stati che vanno meglio di noi, ma ci facciamo imporre anche come spendere i soldi, spesso per dargli retta non vengono proprio spesi….e la disoccupazione, i fallimenti e le banche che vanno male dilagano….http://edintorni.net/related/service/redirect/?ac=weblogix&ch=4&lf=TTEFoVo9i4&rf=http%3A//scenarieconomici.it/i-fondi-europei-sono-una-vergognosa-truffa-ecco-perche-di-giulio-betti/

madmax
Scritto il 5 Luglio 2016 at 07:53

Delinquenti e MPS!
Parlando di MPS vorrei ricordare che lo sfacelo non e’ stato casuale, ovvero non e’ che la banca ad un certo punto si sia accorta che vi erano problemi ma dentro secondo quanto leggevo dalla stampa vinerano persone che compravano “immondizia derivata” da Londra a nome di MPS e nel frattempo si intascavano dei soldi personalmente!!!!
Questi sono delinquenti.

aorlansky60
Scritto il 5 Luglio 2016 at 09:22

@ Glare

a proposito di MPS e Unicredit, niente da ribadire, hai già detto tutto dettagliatamente,
ovviamente condivido in toto;

@ Stanziale

ci sono gli interessi tedeschi. In questo caso va benissimo aumentare il nostro debito, e gli abbiamo dato, al LORO fondo, oltre 60 miliardi. DEUTSCHE BANK INVECE PER LA BCE VA BENE.

aggiungo che [DB] va bene anche per i tedeschi;

come riuscire a darti torto in quello che hai scritto ??

solo dei masochisti “pro-euristi” italiani riescono a negare l’evidenza,

contenti di versare i loro soldini, remando in favore della germania; bah…

ah a proposito, oggi stessa musica pare,

MPS non riesce neppure ad aprire… auguri…

aorlansky60
Scritto il 5 Luglio 2016 at 11:04

il ns -nostro malgrado- premier renzi ha ieri dichiarato che, per quanto riguarda MPS,

“preferisce una soluzione di mercato”

beh la risposta i mercati gliela stanno fornendo, mi pare,

tempo neanche tre sett – quindi prima degli stress test cui verrà sottoposta MPS a fine luglio –

andando avanti di questo passo (-10%/gg) MPS potrebbe volatilizzarsi ed essere solo un ricordo, con buona pace di azionisti obbligazionisti correntisti se la UE impone la direttiva di bail-in… essendo così ottusa -parlo dei tedeschi ovviamente- potrebbe perfino imporre la consueta linea dura, senza considerare gli effetti che potrebbe avere sull’intero sistema -non solo ita- l’ìmpatto di un evento simile prodotto da una banca che non ha certo le dimensioni e i volumi di Etruria…

ma non è solo MPS all’ordine del giorno;

Goldman Sachs ha provveduto a fare le pulci anche all’altro istituto bancario ita in forte odore di difficoltà…

https://it.finance.yahoo.com/notizie/banche-italia-goldman-sachs-fino-083707688.html

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