Mentre i bambini, gli ingenui e i tacchini stavano tutti con il nasino all’insù ad ammirare le meraviglie dell’economia americana e i tassi che stanno per decollare, qualcuno piano, piano, lentamente incomincia a dubitare della fantasia della Federal Reserve…ooooooh my recession!
Un antipasto era già uscito lunedì ma i bimbi erano tutti sotto l’albero o al caminetto ad aspettare Santa Claus Mario e nessuno se ne è accorto…
(Teleborsa) – Rallenta più del previsto l’attività manifatturiera nell’area di Chicago.
Nel mese di novembre, l’indice PMI Chicago (destagionalizzato) si è attestato a 48,7 punti dai 56,2 del mese precedente, risultando al di sotto del consensus degli analisti che avevano stimato un calo più contenuto a 54 punti. Il dato, che è stato comunicato dall’ISM di Chicago, torna sotto la soglia critica dell’espansione: il livello dell’indice al di sopra di 50 punti denota un’espansione mentre un livello al di sotto dei 50 punti indica una contrazione del settore manifatturiero statunitense.
Ovviamente si trattava solo del principale distretto manifatturiero d’America, quello di Chicago il più importante…
Se poi all’arghiamo la visuale notiamo che il 2015 è stato un anno in continua espansione suppongo, al punto tale di alzare i tassi senza alcun dubbio…
A proposito di deflazione…
“Disinflationary pressures remained in November, as evidenced by the decline in Prices Paid, leaving it in contraction for the fourth consecutive month, areflection of continued weakness in commodity prices.”
Per carità, ormai è un anno intero che il settore manifatturiero americano agonizza sotto la linea dei 50 punti, con qualche spasmo estemporaneo, in fondo la manifattura non serve più a nulla, l’America è un’economia di servizi dicono loro e hanno ragione aspettando i dati del settore ISM servizi.
Peccato che il rapporto PMI di Chicago al suo interno abbia anche molte componenti che riguardano l’industria dei servizi, ma di questo parleremo a breve.
Ieri all’improvviso, ovviamente inaspettatamente come sempre in mezzo ad un oceano di stupore, la sorPRESA per i fondelli…
Thanks to Econoday
NEW YORK, 1 dicembre (Reuters) – L’attività manifatturiera ha rallentato e più delle attese a novembre, scendendo ai minimi dal giugno 2009 quando l’economia era in recessione. L’indice a cura di Ism (Institute for Supply Management) ha rallentato a 48,6 da 50,1 a ottobre, sotto le stime di consensus per 50,5, posizionandosi sotto 50, discrimine che separa la contrazione dalla crescita, per la prima volta dal novembre 2012.
Usa, indice Ism manifatturiero novembre sotto attese,minimi dal 2009 …
Quello che non troverete mai scritto da nessuna parte se non su Icebergfinanza è che nel 2012, la Fed in coincidenza con il minimo dellìindice ISM fece partire l’ultimo quantitative easing n° 3, mentre ora sta per alzare i tassi…dicono loro!
Ogni dato degli ultimi mesi traspira deflazione da tutti i pori dell’economia americana, un continua pressione deflattiva.
Inoltre sembra che le aspettative per il pil dell’ultimo trimestre stanno deludendo tanti bimbi che nel consesus generale si aspettavano meraviglie…
Ieri Renzi faceva tenerezza davvero cercando di confermare le stime per la crescita del pil italiano, mentre Padoan mandava messaggini suggerendo prudenza, come i dati raccontano, ovvero che il tendenziale per il 2015 è in decisa frenata insieme all’inflazione e scommetto che alla fine se va bene arriveremo ad un tasso di crescita nominale ( inflazione compresa) dello 0,9% per tutto il 2015.
Inoltre mentre la stampa di regime annunciava all’unisono all’arrivo di Babbo Natale …
La disoccupazione cala all’11,5% ai minimi da tre anni
…il Vostro ficcanaso preferito spulciando i dati scopriva che in realtà solo 1000 nuovi occupati a tempo indeterminato sono stati creati dal dicembre 2014 e gli inattivi degli ultimi 12 mesi sono cresciuti di quasi 196.000 unità!
Chiedo scusa se ho infranto i Vostri sogni, ma Babbo Natale per ora non esiste proprio!
Per il resto ci dispiace per chi quotidianamente denigra il nostro lavoro o cerca di nascondere la verità, vendendo balle di Natale, ma a febbraio noi abbiamo avuto ragione…
Dite la verità soprattutto Voi che siete con noi dall’inizio, non vi sembra di essere tornati indietro al 2007, quando fuori le cicale continuavano a festeggiare e noi come tante formichine secchione, dentro in casa a studiare la realtà? Poi tutti sappiamo cosa è successo!
Molte dinamiche interessanti si intravvedono dietro gli ultimi sviluppi dei mercati, ma di questo ne parleremo con gli amici sostenitori di Icebergfinanza in “Machiavelli e la fortuna 2016″ la stessa fortuna che il buon Niccolò non considerava il fato che regola i destini degli uomini, ma in realtà la forza di tutto ciò che sfugge al suo dominio.
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Ci siamo ragazzi!
Comincia l’assalto ai risparmi privati
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