VOLA L’ECONOMIA AMERICANA VOLA!
Partiamo da un presupposto di cui riparleremo nel fine settimana insieme al nostro Machiavelli, ovvero che le dinamiche dei mercati non hanno più nulla a che vedere con i dati e l’evoluzione dell’economia reale.
Ieri all’improvviso, come sempre inaspettatamente…
Per dovere di cronaca è giusto ricordare al lettore che il rapporto privato ADP che non tiene in considerazione le assunzioni del settore pubblico in passato ben poche volte ha anticipato in maniera puntuale il dato “istituzionale” che verrà pubblicato venerdi da parte del BLS.
E’ chiaro che una riduzione di oltre 50.000 posti se dovesse essere confermata con l’aggiunta di revisioni al ribasso nei mesi successivi, farebbe cambiare completamente opinione sui tassi alla Fed, ma noi non abbiamo fretta ed andiamo avanti giorno per giorno.
La perla di ieri in realtà ce la regalata il rapporto ISM dei servizi, uscito addirittura ai massimi da oltre 10 anni, con una salita strepitosa, come solo quelle che sanno regalare gli americani…
Vola settore servizi Usa, Ism a 60,3 punti a luglio, top da 2005
In luglio l’Ism servizi, l’indice che misura la performance del terziario negli Stati Uniti, si è attestato in deciso rialzo, al massimo di dieci anni, e a un livello superiore alle previsioni. L’indice di riferimento redatto dall’Institute for Supply Management è aumentato a 60,3 punti, il 4,3% in più rispetto ai 56 punti di giugno e al massimo da agosto 2005.
Gli analisti avevano previsto un dato a 56,1 punti. Da segnalare che un valore al di sopra della soglia dei 50 punti indica una fase di espansione della congiuntura. Guardando alle singole componenti, quella sull’andamento aziendale è aumentata da 61,5 a 64,9 punti, quella dell’occupazione è salita da 52,7 a 59,6 punti, quella dei prezzi è passata da 53 a 53,7 punti. La componente relativa ai nuovi ordini è balzata da 58,3 a 63,8 punti.
Quindi standing ovation, il gatto americano ha sette vite, soprattutto perchè il settore dei servizi conta per circa il 70 % della crescita economica e l’occupazione pure.
Peccato che come sempre quando qualcuno esagera qualcosa non quadra…
Guardando all’altro indice privato Markit, alle volte esagera uno alle volte esagera l’altro in una o nell’altra direzione e francamente trovo esagerato questo movimento.
La più grande variazione mensile da quando esiste l’indice ISM proprio ora che l’economia frena vistosamente.
Ma se andiamo ad esplorare il profondità il rapporto tralasciando i titoli e lo specchietto retrovisore guardando avanti per non andare a sbattere, troviamo scritto tra le righe che…
“Tuttavia, scavando un po in profondità ci sono motivi che potrebbero preoccupare i banchieri centrali rimandando qualsiasi inasprimento della politica. “La crescita ha chiaramente rallentato rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, e un ulteriore calo nell’ottimismo delle società di servizi per il prossimo anno ad uno dei livelli più bassi visti nel corso degli ultimi cinque anni indica che le imprese si aspettano che la crescita di rallenti ulteriormente nei prossimi mesi”
Fermiamoci qua e diamo un’occhiata alla bilancia commerciale che promette importanti revisioni del pil nei prossimi mesi…
“Il deficit commerciale degli Stati Uniti è cresciuto in giugno, sulla scia del rafforzamento del dollaro e della debolezza dell’economia all’estero, tutti fattori che penalizzano la domanda estera di prodotti americani. Secondo quanto reso noto dal dipartimento del Commercio, il deficit è cresciuto del 7,1% a 43,84 miliardi di dollari, più dei 43,5 miliardi attesi dagli analisti.” (America24)
Quindi export diminuito e import aumentato, che preannuncia revisioni negative per il Pil, quindi avanti così aumentiamo i tassi visto che l’economia americana è in gran forma e così sosteniamo il dollaro.
Anche escludendo il settore energy e il petrolio la bilancia commerciale è più che raddoppiata dalla fine della crisi.
Solo per curiosità statistica lo pubblico ma ci mettiamo a discutere sull’andamento del conto corrente americano, sono chiacchiere da bar, in quanto l’ America è l’America e non aggiungo altro.
Concludendo per carità Ragazzi, loro, le istituzioni hanno tutte le ragioni per nascondervi la realtà, se le banche manipolano qualunque cosa, dai tassi alle valute e via dicendo, se le hanno salvate cambiando le regole in corsa, non vorrete mica che uno Stato non possa modificare le regole o provare a sovrastimare la crescita?
The BEA Is Still Overestimating Growth – Streettalk Live
No vi prego non leggetelo questo articolo, è a rischio la vostra salute, la vostra innocenza come quando avete scoperto che per aumentare il Pil in Europa
Prostituzione e traffico di droga inserite nel Pil – Rai News
Con Machiavelli nel fine settimana faremo il punto della situazione e molte saranno le sorprese in vista.
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bergasim,
Macchiavelli che dice?
La tua è domanda retorica?
Il mio dubbio è semmai per quanto tempo sono in grado di sorreggere la menzogna.
I mezzi per continuare li hanno e anche potenti visto che riescono a sostenere un muro d’acqua senza nemmeno usare recipienti.
Potrebbero continuare a lungo, visto che i dati reali esistono, e qui li troviamo, ma in generale pochi avvertono del pericolo.
Grazie per il link.
Sembra che siamo proprio li li.
Andiamo avanti sulla rotta segnata, sperando sia la migliore o quantomeno la meno peggio consapevole però che, anche in caso di ragione, non avremo molto di cui esultare visto la catastrofe generale che ci aspetta.
Da quanto mi scorre davanti a occhi e orecchie per ciò che ho occasione di vedere e sentire da alcuni anni,
il termine più appropriato per descrivere i tempi attuali dal punto di vista economico (e non solo…)
è certamente :
………………………………..D-E-L-I-R-I-O
Quando considero i continui ipocriti artefizi con cui i responsabili che hanno architettato il caos stanno disperatamente cercando di sorreggerlo, nonostante tutto, consapevoli dell’imbroglio che stanno perpetrando
– come per es. “Prostituzione e traffico di droga da inserire nel Pil” che hai fatto bene a ricordare, Andrea –
sinceramente parlando, sempre più spesso dopo la perplessità subentra un profondo senso di disgusto con voglia di voltare pagina, chiudere e trattare d’altro.
E’ evidente che non dispongo dello “stomaco” ideale che hanno invece altri per riuscire a sguazzare a piacimento in una situazione a loro congeniale.
Ma in fondo prevale anche una forte curiosità per vedere cosa riserba il futuro.
Andrea, penso che non sarai mai lodato abbastanza per l’opera che stai portando avanti.
America da fantascienza…
Mi domando quale impatto avrà l’ultima decisione di Obama in merito alla politica energetica dei prossimi anni. Nobile certo ma, a buttarla là, direi anche un po’ depressiva in un paese avido di energia…
Se leggi bene tra le righe , i dati perfetti, con le tabelle esposte qui sopra rispecchiano quotidianamente la realtà americana . Tra un mese e un anno sarà probabilmente ancora cosi,alti e bassi e via fiumi di inchiostro, alzeranno l’asticella del salto in alto?o rimarrà tale quale.Cosa cambia uno ,0,25% o un altro 0,25% nel 2016.Caleranno un po i titoli di stato americani sul nominale mica sarà una guerra nucleare se qualcuno perde qualche euro hanno guadagnato talmente tanto.ciao buone vacanze
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vedrai come parte con il botto il super farlocco gdp fed di atlanta
Tutto in ottica fed e mercati (azionari per intendersi ).
Oggi in america sono tutti alchimisti trasformano la cacca in oro, ovvero un economia che arranca in una che corre?
Ma quando il prossimo 2008 busserà alle porte quali classi di attivi limiteranno i danni? Qualcuno lo sa? o si assisterà ad un bel taglio di capelli su tutti i bond ed ad un collasso dell’equity.